L’essere umano e le grandi scimmie

Uno scimpanzé maschio può chiedere il cibo ad un suo simile attraverso il gesto del braccio esteso e della mano aperta. Proprio come faremmo noi, esseri umani. Lo stesso scimpanzé può usare questo gesto anche in altre circostanze: ad esempio per convincere una femmina a fare sesso con lui, oppure dopo una lotta con un altro scimpanzè, come segnale di riconciliazione. In una ricerca pubblicata lunedì scorso, gli scienziati hanno cercato di capire le origini del linguaggio umano: per questo hanno analizzato il comportamento degli animali antropomorfi, gli scimpanzè ed i bonobi, osservando il loro modo di comunicare. Hanno scoperto che essi usano i gesti con molta più flessibilità, in contesti differenti, con significati apparentemente diversi, di come invece usano le espressioni facciali e le vocalizzazioni.
Per i ricercatori, l’origine del linguaggio umano è in questi gesti, non nelle espressioni vocali. Una volta che le parti del cervello relative al linguaggio si sono sviluppate, allora si è cominciato ad usare il linguaggio verbale, sostiene Frans de Waal della Emory University e dello Yerkes National Primate Research Center di Atlanta.
De Waal ha condotto questo studio, pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences, insieme al ricercatore dello Yerkes Amy Pollick, che ha osservato e ripreso con una telecamera 13 bonobi dello zoo di San Diego e 34 scimpanzè a Yerkes.
De Waal e Pollick hanno registrato 31 gesti della mano e del braccio e 18 espressioni facciali e vocalizzazioni. Entrambi i tipi di animali usano segnali facciali e vocali in modi simili. Ad esempio entrambi gridano, per la paura o per il dolore, ma usano anche un particolare gesto, per comunicare diversi tipi di messaggio, per esempio riguardo al cibo o all’accoppiamento, a seconda del contesto sociale in cui si trovano.
I gesti sono utilizzati in un gran numero di contesti, mentre le espressioni facciali e le vocalizzazioni sono usate in contesti molto particolari. Sebbene tutti i primati usino la voce e le espressioni facciali per comunicare, solo gli esseri umani, gli scimpanzè, i bonobi, gli orangutani ed i gorilla usano anche questi tipi di gesti. Questi gesti erano presenti anche nel comune antenato, dell’uomo e di questi primati (5 o 6 milioni di anni fa), che usava ad esempio la mano aperta, come per chiedere l’elemosina.
Tuttavia c’è una differenza nel comportamento di queste grandi scimmie: i bonobi, che sono più delicati e interessati al sesso, e gli scimpanzè, che sono più violenti. I bonobi usano i gesti in maniera più flessibile, combinandoli con vocalizzazioni ed espressioni facciali, per comunicare un messaggio.
Forse ci sono stati dei vantaggi nell’aver usato il linguaggio del corpo, prima di quello verbale: ad esempio la comunicazione silenziosa poteva essere più efficace quando si voleva evitare di essere predati da altri animali. Nella loro gestualità, queste grosse scimmie usano prevalentemente la mano destra, controllata dalla parte sinistra del cervello, la stessa parte dove c’è il controllo del linguaggio nel cervello umano.

Fonte: Reuters

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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