Mamma disperata – Consulenza on Line

Spero che mi rispondiate presto sono una mamma disperata.ho due figli di 15 e 17 anni.quello di 17 anni sta creando molte preoccupazioni in me e in mio marito.rifiuta un rapporto con noi e vuole tenerci lontano dalla sua vita ,non rispetta nessuna regola risponde in maniera aggressiva (anche con parolacce) ai nostri tentativi di fargli rispettare gli orari o per i problemi scolastici che ha (frequenta il liceo classico)da un pò di tempo ci siamo accorti che il sabato sera beve perchè torna con l’alito che puzza di alcol. Siamo terrorizzati da questo anche perchè ha il motorino.non riusciamo a capire quale possa essere il suo disagio la nostra è una famiglia serena e lui ha avuto sempre un ottimo rapporto sia con me che con il padre anche con il fratello ha un ottimo rapporto di amore e complicità.cosa dobbiamo fare?

Gentile signora,

Il ragazzo sta sicuramente vivendo un periodo difficile, come è, per tutti, quello dell’adolescenza, in cui il giovane sperimenta nuovi ruoli, nuove amicizie, nuove esperienze e fondamentalmente non sa più chi realmente sia: infatti, non è più il bambino di un tempo, ma non è ancora l’uomo sicuro di sé che vorrebbe essere. In questo periodo è frequente che vi siano scontri con i genitori e che ci si abbandoni a qualche piccola (o grande) trasgressione. E’ questo un momento in cui i genitori devono imporre la loro autorità, stabilendo con chiarezza le regole ed i confini antro i quali il ragazzo si può e si deve muovere. Il problema è che questa autorità non può essere imposta con la forza, come avveniva in passato, ma deve essere ‘suggerita’ attraverso il dialogo, l’interessamento alle problematiche del ragazzo, il suo coinvolgimento in qualche progetto, la negoziazione ecc. E’ un periodo difficile per i genitori, perché anche loro devono mettersi in gioco, abbandonare i metodi educativi e lo stile di comportamento fino ad allora adottati, adattandosi alla nuova realtà. Visto che non è consigliabile imporsi con la forza, meglio influire sul comportamento dei figli attraverso premi e punizioni: un buon voto a scuola equivale a questo premio, un cattivo voto porta invece a questa restrizione (no al motorino, no alle uscite del sabato sera, ecc.). Occorre mediare su ogni cosa, contrattare, discutere, interagire. E’ faticoso, anzi faticosissimo, ma chiudersi nel silenzio, come fanno alcuni genitori, non porta a nulla di buono, seppure sia molto più facile (anche se non meno doloroso…).
Cari saluti e auguri.

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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