I cyber-tradimenti avvengono in genere dopo un incontro in chat. Le chat sono spazi virtuali interattivi, dove molte persone si collegano contemporaneamente e comunicano scrivendo delle frasi in una stringa, che poi si riversano nella stessa lavagna ‘elettronica’, in cui tutti possono leggerle. A volte però può capitare che si desidri parlare in privato con una persona, senza essere letti da tutti.
Si manda allora all’ altro chatter con cui si sta conversando, un ‘invito’ a spostarsi su una room privata. Cominciano così interminabili conversazioni a due, che spesso sfociano nel flirt o nel sesso virtuale, con lo scambio di fantasie erotiche e masturbazione reciproca. Cominciare a flirtare con una persona conosciuta on line non fa sentire molto in colpa le persone, perché esse sanno che non c’è niente di ‘reale’ e forse non ci sarà mai niente di fisico. Perché lo si fa? Anzitutto perché si desidera fuggire dalla routine, dalla noia, da una vita coniugale insoddisfacente.
Per ‘razionalizzare’, per sentirsi più tranquilli, ci si dice che “sono solo fantasie, parole scritte in un computer e niente altro”. E invece non è così: queste giustificazioni non aiutano la persona a comprendere le motivazioni profonde che l’hanno spinta a questo genere di relazioni, non la aiutano ad assumersi la responsabilità dei propri comportamenti. Il cybertradimento infatti, è un tradimento ‘vero’, anche se non c’è nulla di fisico. E come avviene per gli altri tradimenti, anche questo può essere scoperto.
Il sospetto di cybertradimento nasce quando il/la partner si attarda al computer nelle ore notturne invece di andare a letto, oppure chiede di non essere disturbato/a mentre sta chattando e per questo tende ad isolarsi in luoghi dove non può essere raggiunto/a, per mantenere la privacy su quanto legge o scrive.
Un altro segno è in genere il fatto che il chatter comincia ad inventare numerose bugie, cambia abitudini e comportamenti e non si dimostra più interessato/a alla vita sessuale.
Quando il sospetto del cybertradimento si fa strada, il/la partner tradito/a reagisce con uno strano senso di gelosia che, sorprendentemente, non riguarda tanto una persona, quanto un computer. Il computer diventa subito ‘quel maledetto computer’.
Ovviamente questi tradimenti on line sono il sintomo di qualcosa che nella coppia già non andava, che c’era qualche incomprensione di fondo, che non si stava più bene insieme e così via.
A volte questo tipo di relazioni su internet possono essere volutamente ricercate per fare un dispetto al partner, per vendetta o per altri motivi, esprimendo così la propria rabbia nei confronti del/della partner reale, pur non facendo nulla di fisico.
In altri casi quello che si cerca realmente è il potersi permettere delle soddisfazioni personali, accettamdo quelle che si ritengono ‘giuste ‘ attenzioni nei propri confronti, ad esempio per migliorare la propria autostima o il tono dell’umore.
Consiglio: qualora, dopo un tradimento on line, i due partner intendessero riconciliarsi, è bene che il PC resti a lungo spento e sia sistemato in un luogo dell’abitazione piuttosto frequentato. A scanso equivoci.
Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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