La psicologia dei colori

La psicologia dei colori

 

Dr. Giuliana Proietti
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Cosa è la psicologia dei colori?

La psicologia dei colori è lo studio delle tonalità come determinante del comportamento umano. Il colore ha delle caratteristiche che possono causare particolari emozioni nelle persone.

Cosa sono i colori, dal punto di vista fisico?

Dal punto di vista fisico, i colori sono una specificazione dell’energia radiante e precisamente le varie lunghezze d’onda dello spettro elettromagnetico.

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Come percepiamo i colori?

L’essere umano percepisce i colori attraverso l’occhio e, più in generale, il senso della vista.

A cosa sono dovute le immagini a colori della visione diurna?

Sono dovuti a particolari cellule retiniche che fungono da fotorecettori e che si chiamano ‘coni’.

L’uomo primitivo conosceva la potenza espressiva del colore?

Si,  e se ne avvaleva attraverso l’utilizzo di terre colorate, con le quali rappresentava scene di vita e di caccia nelle sue caverne.

I primi colori conosciuti e utilizzati sono stati il rosso (associato al sangue, alle ferite), il giallo (associato alla luce solare), il verde (associato alla vegetazione), il blu (associato al cielo notturno).

… E nelle società antiche?

Gli antichi Greci nutrivano un grande interesse per il problema della luce e dei colori. Per i filosofi presocratici, l’universo si riassumeva in quattro colori, che rappresentavano i suoi quattro elementi costitutivi: il nero, (terra); il verde (l’acqua); il rosso (fuoco); il bianco (l’aria).

Non esiste tuttavia alcuna civiltà umana che non abbia fatto uso del colore, come protagonista o complemento essenziale della creazione artistica. Infatti, non solo al colore si associa comunemente l’idea stessa di bellezza, ma anche perché ai colori viene attribuita una vera e propria forza psicologica, se non addirittura magica.

(Si pensi a questo passo del Corano: “I colori che la terra stende ai nostri occhi sono segni manifesti per coloro che pensano”).

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Cosa hanno detto filosofi e artisti dei colori?

Sono particolarmente interessanti le descrizioni del colore che hanno fatto artisti, letterati ed anche studiosi della simbologia universale, come Jung ed altri psicologi, che sui colori hanno costruito dei test diagnostici della personalità.

  • Rousseau considerava i colori come una forma di linguaggio dell’ “anima universale”, come una chiave in grado di aprire la porta di misteri antichi, che possono portare alla comprensione dell’universo.
  • J.W Goethe definiva il verde come un colore statico ed equilibrato, dove ‘occhio e animo riposano su questo composto come se si trattasse di qualcosa di semplice’.Il blu è invece ‘un nulla eccitante, una contraddizione, composta di eccitazione e di pace’. Il giallo è il ‘colore più prossimo alla luce. L’occhio ne viene allietato, l’animo di rasserena: un immediato calore ci prende’.

Come sintesi di rosso e blu invece, il viola veniva visto da Goethe come integrazione degli opposti e delle ambivalenze, mentre il marrone è un colore che si connette alla terra e al carattere ancestrale femminile e materno. Il grigio, risultato della mescolanza fra bianco e nero, non è nell’uno, è l’altro.

  • W. Kandinsky, ad esempio, definiva il rosso come un colore ‘vivo, acceso, inquieto’, il cui significato simbolico si connette fondamentalmente con il tema dell’energia vitale.Il verde, scrive Kandinsky, ‘non si muove in alcuna direzione e non ha alcuna nota di gioia, di tristezza di passione, non desidera nulla, non aspira a nulla. E’ un elemento immobile, soddisfatto di sé, limitato in tutte le direzioni’. Il grigio è ‘immobilità desolata’.Il nero è ‘qualcosa di spento come un rogo combusto fino in fondo, qualcosa di inerte come un cadavere che è insensibile a tutto ciò che gli accade intorno e che lascia che tutto vada per il suo verso’.
    Il bianco è la fusione di tutti i colori dello spettro, in quanto non contiene alcuna dominanza che lo faccia propendere verso qualche colorazione; il bianco è simbolo della purezza, quindi dell’innocenza e della castità.

    Kandinsky lo definisce come un ‘silenzio che non è morto, bensì ricco di possibilità, è un nulla giovane, o, più esattamente, un nulla anteriore al principio, alla nascita. Così risuonava forse la terra nei bianchi periodi dell’era glaciale’.

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  • Jung  era molto interessato alle proprietà e ai significati dei colori, nonché al potenziale dell’arte come strumento per la psicoterapia.
    I suoi studi e scritti sul simbolismo del colore coprono una vasta gamma di argomenti, dai mandala alle opere di Picasso alla sovranità quasi universale del colore dell’oro, l’ultimo dei quali, secondo Charles A. Riley II, “esprime .. l’apice della spiritualità e dell’intuizione “.Nel proseguire i suoi studi sull’uso del colore e sugli effetti attraverso culture e periodi di tempo, nonché nell’esaminare i mandala autoprodotti dei suoi pazienti, Jung tentò di sviluppare una lingua o un codice, le cui cifre fossero i colori. Studiò anche l’alchimia per approfondire la sua conoscenza del linguaggio segreto del colore, trovando la chiave della sua ricerca nella trasmutazione alchemica.C.G. Jung associò i colori anche ai tipi psicologici umani, a partire dagli atteggiamenti, di introversione o di estroversione e dalla loro combinazione con la funzione dominante.Jung pensava a quattro funzioni dominanti: pensiero, sentimento, sensazione, intuizione.

    Nell’ambito delle funzioni, il pensiero e il sentimento sono ‘razionali’, in quanto procedono per valutazioni, di ordine mentale e affettivo, mentre la sensazione e l’intuizione procedono per ‘percezioni’, riferentisi a ciò che l’immediatamente presente lascia presagire.

    Le funzioni dominanti sono espresse da colori: l’azzurro, colore del cielo, è associato al pensiero, il rosso, il colore del sangue e della passione, è da Jung associato al sentimento; il giallo, colore della luce, dell’oro, all’intuizione; il verde il colore della natura e della crescita alla sensazione. Jung avanzò l’ipotesi che la preferenza individuale per determinati colori abbia corrispondenze con la funzione che caratterizza il proprio tipo psicologico.

  • M. Lüscher, creatore dell’omonimo test psicologico, scrive che il grigio ‘si distingue per le negazioni. Non è colorato, né chiaro, né scuro. Il grigio è il nulla di tutto, la sua particolarità è la sua neutralità più completa’. Il nero è dato dall’asssenza totale di luce, è perciò connesso all’oscurità, al mondo delle ombre, alla morte. Lüscher ha creato un test diagnostico, tutt’ora molto usato in psicologia

    Nel test dei colori di Lüscher sono presenti 7 tavole di colori, contenenti 23 tonalita’ differenti di colori, di fronte alle quali bisogna esprimere preferenze e rifiuti.

    Sceglieremo o rifiuteremo un colore in base al nostro stato psicofisiologico:- se il colore e’ in sintonia con il nostro stato psicofisiologico diremo che ci piace,- se invece e’ in discordanza, diremo che non ci piace. Quindi, in base alle preferenze e ai rifiuti, è possibile dedurre lo stato psichico e fisiologico della persona. (Vedi esempio di caso clinico).

    Le combinazioni con cui i colori possono essere scelti sono numerosissime ed è dall’analisi delle varie inter-relazioni che emerge l’individualità’ e l’unicità’ del soggetto.

    Un altro test, per la verità poco utilizzato in quanto considerato poco ‘scientifico’ è il test della piramide di Pfister, in cui alla preferenza di un colore vengono associati determinati tratti psicologici.

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Quali sono le sensazioni emanate dai colori?

I colori hanno il potere di originare delle sensazioni soggettive, che possono essere di calore o di freddo, di agitazione o di tranquillità, di attrazione o repulsione, di allegria o tristezza. Il colore è un simbolo capace di esprimere un’idea, un’emozione, un sentimento: gli esseri umani percepiscono i colori e vi reagiscono. Tutti noi dunque attribuiamo un significato ai colori, connesso a immagini, contenuti, ricordi.

In che modo il colore influenza le persone?

Può differire a seconda dell’età, del sesso e della cultura. Ad esempio, gli uomini eterosessuali tendono a riferire che gli abiti rossi migliorano l’attrattiva femminile.

Lo psicologo Andrew J. Elliot ha condotto una ricerca per vedere se il colore dei vestiti di una persona potesse farla apparire sessualmente più attraenti. Scoprì che le donne vestite di rosso avevano significativamente maggiore probabilità di attirare l’attenzione degli uomini rispetto a qualsiasi altro colore. Il colore, secondo questa ricerca, non ha influenza sulla valutazione che fanno le donne di altre donne (eterosessuali).

In quali settori viene utilizzata la psicologia del colore?

La psicologia del colore è ampiamente utilizzata nel marketing e nel branding. Il colore del logo dell’azienda, ad esempio, è importante perché deve corrispondere alla “personalità” dei prodotti e dei servizi offerti. I colori sono importanti anche per le vetrine nei negozi.

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Il colore ha impatto anche sul cibo?

Si. Il colore influenza il modo in cui le persone percepiscono la commestibilità e il sapore di cibi e bevande. Val la pena osservare che è importante non solo il colore del cibo stesso, ma anche quello di ogni cosa presente nel campo visivo di colui che sta scegliendo il cibo.

Ad esempio, nei negozi di alimentari, il pane viene normalmente venduto in imballaggi decorati o colorati con toni dorati o marroni per promuovere l’idea della cottura in casa e della freschezza del forno. Inoltre, un sapore può essere intensificato da un colore. Le persone possono valutare una caramella marrone come più aromatizzata al cioccolato rispetto a una verde di uguale sapore.

Come influiscono i colori nell’illuminazione stradale?

La luce blu sembra che faccia sentire le persone più tranquille. Nel 2000, infatti, la città di Glasgow installò l’illuminazione stradale blu in alcuni quartieri e successivamente si osservò una riduzione del crimine in queste aree. 

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Da cosa dipende la preferenza per un dato colore?

La preferenza per un dato colore può dipendere dalla temperatura ambientale. Le persone “fredde” preferiscono colori caldi come il rosso o il giallo, mentre le persone “calde” preferiscono colori freddi come il blu e il verde.

Allo stesso modo, gli individui introversi sono più attratti dai colori freddi, mentre gli estroversi preferiscono i colori più caldi. Vi sono anche differenze in base al genere, dove le donne preferiscono i colori  “caldi” e gli uomini quelli “freddi”.

Quale colore preferiscono i bambini?

Il colore giallo è il colore maggiormente favorito dai bambini, forse a causa delle sue associazioni con il sole, la vita all’aria aperta, la felicità.

Dott.ssa Giuliana Proietti

 

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Rif. Bibliografico:
Galimberti, Dizionario di psicologia, De Agostini

Siti web consultati:
Luscher – psicosomatica

Wikipedia

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