L’ambiente culturale influisce sull’apprendimento

L’ambiente culturale influisce sicuramente sull’apprendimento. Anche il modo che le persone utilizzano per ricordare i passi di danza dipendono dalla cultura nella quale sono cresciute. Lo afferma uno studio pubblicato nell’edizione di Dicembre 09 della rivista Current Biology. Mentre un soggetto occidentale potrebbe ragionare in termini di “un passo a destra e uno a sinistra” un cacciatore nomade della Numibia potrebbe dire tra sé e sé ” un passo a est e uno a ovest”.

Non è solamente un fatto linguistico: queste differenze riflettono il modo in cui la nostra mente codifica e ricorda le relazioni spaziali.

“La mente umana ragiona in modi diversi, nei vari ambiti culturali” ha affermato Daniel Haun del Max Planck Research Group for Comparative Cognitive Anthropology. “Anche i compiti della vita quotidiana che non potremmo mai pensare in modo diverso da quello che utilizziamo, come ad esempio quando dobbiamo ricordare i movimenti del corpo, sono affrontati in modo diverso in altri posti del mondo”.

I ricercatori hanno condotto un esperimento nel quale essi chiedevano a bambini tedeschi e a bambini Hai||om (o Haikom) della Namibia, di imparare alcuni passi di danza. L’istruttore (sperimentatore) mostrava alcune mosse, muovendo le mani intrecciate in una sequenza destra-sinistra-destra-destra. L’istruttore chiedeva poi ai bambini di girarsi nella posizione opposta e di ripetere i movimenti.

Si è visto così che i bambini tedeschi ripetevano i movimenti appresi, sia quando erano in una direzione, sia quando erano nell’altra, mentre i bambini Hai||om cambiavano la direzione dei movimenti, da destra-sinistra-destra-destra in sinistra-destra-sinistra-sinistra, a seconda della direzione in cui si trovavano a ripetere i movimenti.

Questa scoperta mostra la straordinaria diversità e flessibilità della mente umana. E’ sempre più chiaro che ciò che è vero per una popolazione non può essere attribuito automaticamente ad altre, dicono i ricercatori, i quali sostengono che per studiare la mente umana avremmo bisogno di prendere in considerazione le diversità, anziché l’universalità delle cognizioni, almeno fino a quando non se ne è avuta prova contraria.

Fonte: Science Daily

Immagine: Tipoyock

Dott.ssa Giuliana Proietti

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