Sposarsi per amore

Sposarsi ‘per amore’, solo per questo, oggi può apparire un grande atto di coraggio, ma anche una follia. Infatti, a decidere di sposarsi sulla sola base del sentimento provato per il/la partner possono essere delle persone con valori molto profondi, sull’altare dei quali sono disposte a ‘sacrificare’ la loro esistenza, oppure delle persone ingenue, piuttosto inesperte della vita, che tendono ad idealizzare il loro rapporto e che si illudono che il proprio amore sia ‘speciale’, ‘diverso da ciò che provano gli altri’ e pertanto eterno, cristallizzato da un personale incantesimo.

L’amore romantico somiglia in effetti ad una forza magica, irrazionale: è una ‘follia a due’, che tende a fondere i due partners, annullando le loro reciproche differenze. Questo stato fusionale, questo scrigno ricco di tesori da condividere, in realtà non dura in eterno ed il rischio che si corre, idealizzando troppo l’amore, è quello di perdersi nel rapporto, abbandonando via via la propria autonomia, di giudizio e di comportamento, cancellando tutte le ‘diversità’ che ci allontanano dall’altro, come se fossero delle colpe.

In realtà un amore così idealizzato, imbrigliato, sospeso, non può dare stabilità alla coppia ed è destinato a finire presto: ci si accorge di non provare più la stessa intensità delle passioni, lo stesso desiderio di stare vicini all’altro; ci si rammarica di aver perduto delle occasioni, delle opportunità, di essersi allontanati da persone che in precedenza avevano contato molto nella propria vita, ecc. Nella maggior parte dei casi si finisce per attribuire tutte le colpe al partner, rimproverandosi solo di aver sbagliato nella scelta, di aver ceduto alla ‘persona sbagliata’.

A questo punto c’è chi decide di separarsi, chi opta per rimanere insieme, barcamenandosi alla meno peggio, cercando di salvare almeno le apparenze. Altri invece, di fronte a questa evidente disfatta di un’illusione cominciano ad impegnarsi per rinsaldare il legame ogni giorno, accettando le diversità dell’altro e facendo si che i propri sentimenti si adeguino ai diversi momenti della vita, alle sempre nuove esigenze, proprie e del/della partner,

Gli studi statistici ci dicono che le persone più felici, quelle che vivono più a lungo, sono le persone sposate. Ma c’è una relazione fra stabilità della coppia e sentimento d’amore? Molti sociologi pensano di no: le ragioni del maggiore benessere psico-fisico delle persone sposate vanno ricercate non tanto nell’amore, ma nella maggiore stabilità, finanziaria ed economica, che offre il matrimonio ad entrambi i partners.

Eppure, quale altra parola, se non ‘amore’ potrebbe esprimere la reciproca dedizione, l’intimità, il sostegno, la complicità, la soddisfazione sessuale che possono provare due partners che vivono un rapporto di coppia stabile? Certo, un amore diverso dalla passione dei primi tempi, ma pur sempre ‘amore’.

Gli innamorati dell’amore però non si contentano di ciò: vogliono provare l’emozione di un tempo nello stare insieme, vogliono desiderare il corpo dell’altro, e sentirsi a loro volta desiderati, con la stessa frequenza e intensità. Non sentire più le ‘farfalle nello stomaco’ quando si sta insieme con il/la partner per qualcuno può significare semplicemente una cosa: che l’amore è finito.

Se ci si è sposati unicamente in forza di questo sentimento dunque, quando l’amore finisce il matrimonio non sembra avere più ragioni di esistere: rimanere insieme può apparire come un atto di vigliaccheria, verso sé stessi, verso il/la partner, verso la società.

Tutti quelli che decidono di fare il grande passo ‘per amore’ dovrebbero essere consapevoli che la fase dell’innamoramento dura, per sua natura, molto poco: mesi, forse anni, ma che si possono contare utilizzando le dita di una sola mano. L’amore che segue la fase dell’innamoramento deve essere ‘nutrito’ come una pianta quando ha sete, ‘riparato’ come un’automobile che ogni tanto prende qualche ammaccatura… La durata di un amore non dipende né dal fato, né dalle stelle: è in gran parte nelle nostre mani, nei nostri comportamenti, nelle nostre scelte di vita quotidiana.

L’amore non è un ideale da raggiungere, ma un sentimento da costruire giorno per giorno: per goderselo a pieno occorre apprezzare ciò che si possiede, senza soffrire per ciò che non si ha, per ciò che non si fa. Essere felici in coppia è in primis una abilità individuale: se entrambi i partners la possiedono, il loro amore durerà per sempre.

Giuliana Proietti

Psicolinea.it © Sett. 07

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