Buongiorno dottore. amo un uomo che prima di conoscermi non aveva mai instaurato alcun rapporto di attaccamento. Benchè sposato, con una donna totalmente diversa da lui, per cultura, carattere e …intelletto, non ha mai stabilito con lei un autentico legame affettivo, e ha definito i rapporti sessuali con lei, come il semplice espletamento di un bisogno fisiologico. E’ stata l’unica donna con cui ha fatto sesso. Con me è cambiato, ma con moltissima lentezza. E’ però riuscito a stabilire un fortissimo attaccamento, anche perchè condividiamo moltissimo: studi, lavoro, interessi,carattere, visione del mondo.Tutto questo è avvenuto come ho detto con molta lentezza, perchè lui era chiusissimo e diffidente.Lui desidererebbe separarsi e stare con me, ma dice che non ci riesce.Io non gli ho mai chiesto nulla, mi va bene così, anche perchè abbiamo la possibilità di stare molto insieme. Lui non riesce a verbalizzare le sue emozioni e i suoi sentimenti, quando ci prova è sopraffatto dalla sofferenza e si ferma, però mi dimostra continuamente quanto sia fondamentale per lui: ogni volta che ci congediamo colgo il suo dispiacere per l’allontanamento e in effetti cerca sempre di starmi attaccato.
Ma c’è un enorme problema: è atterrito dalla fisicità, non mi tocca mai e non vuole fare l’amore. L’unica volta che si è lasciato andare, ha perso completamente il controllo (è un razionale!)e si è spaventato ancor di più. Le aggiungo che ha una madre che cerca di tenere a bada, ma è una donna invadentissima, aggressiva ed esigente, che ha sempre voluto imporgli le sue scelte.Cosa davvero lo blocca e cosa potrei fare per aiutarlo?
Grazie. Aurora
Gentilissima,
Ascoltando la prima parte del suo racconto, sembrerebbe che lui abbia soprattutto bisogno di una donna con la quale condividere soprattutto emozioni, oltre che rapporti sessuali sentiti e partecipati, ben diversi dalla mera soddisfazione degli istinti cui è abituato. E invece, nella seconda parte esce fuori che lui è ipercontrollato, razionale, non esprime emozioni e non vuole fare neanche l’amore. Dunque? Aveva solo bisogno dell’ennesimo legame di attaccamento ad una figura femminile (la moglie, la madre e ora l’amante) nella sua vita?
C’è una cosa che potrebbe bloccarlo e che lei non mi sembra prenda in considerazione: il senso di colpa. Si può essere infatti scarsamente innamorati della propria moglie, ma sentire tuttavia l’imperativo morale di non tradirla. Questi suoi nascondimenti e comportamenti di evitamento potrebbero essere dunque dei meccanismi di difesa, usati per placare le sofferenze causate dai sensi di colpa.
Direi che, per il momento, vista anche la lentezza che lo contraddistingue nel reagire alle cose, sarebbe bene cercare di non accelerare i tempi e lasciare che le cose seguano il loro corso (evidentemente lui sta elaborando dei pensieri, sta cercando soluzioni…). Provi a dargli altro tempo.
Cordiali saluti e auguri.
Dr. Giuliana Proietti
Immagine:
Wha’ppen, Flickr
Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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