Veterani e Disturbo Post Traumatico da Stress

Nel primo anno dal ritorno dall’Iraq, più di 22.000 veterani risulta abbiano cercato aiuto in una apposita linea telefonica per prevenire il suicidio. Gli ex soldati che hanno tentato il suicidio e sono stati salvati attraverso questo servizio sono stati 1221.

A soffrire del disturbo post traumatico da stress sembra sia un ex-soldato su cinque. Una ricerca della Portland State University ha scoperto che fra i veterani, la possibilità di uccidersi è doppia rispetto ad un uomo normale.

La hot line per aspiranti suicidi è stata lanciata nell’area di Washington. Il suo slogan è ‘ci vuole un coraggio da guerrieri per chiedere aiuto‘. La linea telefonica è una emanazione del National Suicide Prevention Lifeline, ed ha ricevuto 55.000 chiamate nel suo primo anno di vita, non solo direttamente dai veterani, ma anche da altre persone che sono ad essi in qualche modo legate.

Per questa linea telefonica sono stati spesi finora almeno $2.9 milioni, ma essa è considerata molto utile, perché riceve fino a 250 chiamate al giorno. Interpellano la hot line veterani di varie provenienze belliche: Iraq, Afghanistan, perfino Vietnam.

Si stima che circa 6.500 veterani all’anno si uccidano, in un modo o nell’altro, 18 al giorno, mentre a provarci senza riuscirci sono 12.000 l’anno.

A breve, si prevede un rientro massiccio dalle zone di guerra e dunque alla hot line hanno messo in preventivo 212 nuove assunzioni (N.d.B. … Avranno letto qualcosa sull’Iran in questi ultimi mesi?)

Per la cronaca, il numero da chiamare è 800-273-TALK (8255); i veterani devono premer l'”1″ dopo essersi connessi.

Speriamo non vi siano veterani fra i nostri lettori e, ancor meno, degli aspiranti suicidi, a prescindere dalla motivazione. Resta il fatto che anche chi è tornato incolume da una sporca guerra è in verità già morto, dentro.

Link: http://www.suicidepreventionlifeline.org/

Fonte: ABC News

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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