Internet Addiction: pericolosa?

Circa il 10% delle persone che navigano su Internet soffrono di ‘Internet addiction disorder’, una condizione patologica che può causare problemi ansioso-depressivi. Per diagnosticare meglio e curare appropriatamente questo disturbo, il Dr. Pinhas Dannon, psichiatra presso la Tel Aviv University’s Sackler Faculty of Medicine, consiglia di considerare la dipendenza da Internet come tutte le altre dipendenze: ad esempio gioco d’azzardo, dipendenza da sesso, cleptomania.

La Internet addiction viene attualmente classificata come Disturbo Ossessivo-Compulsivo (Obsessive Compulsive Disorder – OCD), una condizione più o meno grave che porta a compiere dei rituali, sia a livello di pensieri che di comportamenti, come ad esempio lavarsi sempre le mani o, nel caso di Internet, navigare in continuazione, magari alzandosi di notte per vedere se si è ricevuta posta.

Occorre anzitutto cambiare la classificazione del disturbo, secondo il Dr. Dannon, che teme soprattutto per gli adolescenti, ma anche, sorprendentemente, per uomini e donne cinquantenni che soffrono di solitudine, a causa del ‘nido vuoto’, lasciato dai figli. I sintomi sono difficili da diagnosticare, data l’alta variabilità individuale, ma possono consistere in disturbi del sonno, ansia nella vita reale, isolamento da familiari e amici, perdita del lavoro, periodi di profonda depressione.

Il disturbo deve essere considerato grave, minaccioso, in modo che sia possibile prescrivere dei farmaci come i Serotonin blockers o il Naltrexone, usati anche per curare il gioco d’azzardo o la cleptomania. Occorre anche parlare di questo problema, secondo il Dr. Dannon, che ha pubblicato le sue ricerche sul Journal of Clinical Psychopharmacology e che sta cercando di sensibilizzare i colleghi di tutto il mondo perché affrontino questo disturbo, che a lui ed ai suoi colleghi-ricercatori appare piuttosto grave e misconosciuto.

I dipendenti da Internet sono inevitabilmente un prodotto della modernità, come chi dipende dalla sua tazzina di caffè, dall’esercizio ginnico, dal parlare col telefono cellulare. Cambiano i tempi, cambiano le dipendenze.

Fonte: Eurekalert

Commento: Invece gli psichiatri non cambiano mai…

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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