Sessualità giovanile: qualche informazione

In che cosa consiste la sessualità?

In genere, quando si parla di sessualità, si intendono fantasie sessuali, masturbazione, sesso orale, rapporti vaginali e rapporti anali. Nell’era digitale possono esservi anche altre attività,  compreso il sesso via chat e lo scambio di foto erotiche su cellulare.

Orientamento sessuale

La definizione dell’orientamento sessuale può precedere l’attività sessuale o può venire dopo l’inizio dei primi rapporti. L’orientamento sessuale è definito in base all’eccitazione fisica ed emotiva provata verso persone dello stesso sesso (omosessualità)  o dell’altro sesso (eterosessualità). In adolescenza, molti giovani che praticano rapporti omosessuali possono non sono gay, così come molti adolescenti gay possono non aver mai sperimentato rapporti sessuali con soggetti dello stesso sesso. Molti ragazzi, che pensano di essere gay, spesso mancano di modelli reali di relazioni omosessuali. Generalmente durante l’adolescenza questi soggetti cercano di incontrare qualcuno a cui potrebbero essere interessati, che non faccia parte delle loro cerchie di amicizie, oppure cercano di introdurre un elemento sessuale nella relazione con qualche amico o conoscente. La maggior parte degli adolescenti gay tuttavia oggi si rivolge a Internet per incontrare dei partner, spesso senza considerare i possibili rischi. Aver svolto precedenti attività eterosessuali non esclude l’eventualità di essere lesbica o gay. Gli adolescenti gay e bisessuali devono affrontare diversi momenti di confusione, frustrazione e stress, prima di poter definire la loro identità sessuale.

Disabilità

In genere si tende a credere che le persone disabili non siano interessate alla sessualità o che non siano in grado di fare sesso. Gli adolescenti che presentano malattie croniche o disabilità fisiche possono avere disagi notevoli sul funzionamento sessuale: questi adolescenti si sentono infatti diversi dai loro coetanei e possono tendere all’isolamento sociale, rinunciando alla ricerca di un partner. Se si pensa che il periodo dell’adolescenza porta i ragazzi a preoccuparsi esageratamente del loro aspetto fisico, facendoli soffrire per problemi estetici quasi invisibili, ci si può immaginare l’impatto che una disabilità evidente può avere su questi soggetti adolescenti. Anche i soggetti con ritardo cognitivo provano impulsi sessuali. E’ necessario che i fornitori di assistenza diano informazioni comprensibili sulla sessualità, anche per evitare che siano sfruttati sessualmente, o per il rischio di eventuali gravidanze.

L’educazione sessuale

L’educazione sessuale  dovrebbe concentrarsi anzitutto su ciò che è essenziale sapere. Ad esempio, spiegare l’anatomia di ciò che è visibile è molto più importante che concentrarsi sull’invisibile e sui discorsi teorici. Prima dell’inizio della pubertà, ai giovani dovrebbe essere spiegato che, per le ragazze, è previsto l’arrivo delle mestruazioni e lo sviluppo del seno mentre i ragazzi sperimenteranno erezioni ed eiaculazioni, anche notturne. E’ importante anche spiegare quali sono i comportamenti affettuosi accettabili da parte di familiari o sconosciuti e quali invece sono degli abusi, in modo da insegnare loro a dire di no.

Usare esempi concreti, immagini o modelli può essere molto utile in queste prime conversazioni e quando si discute di argomenti più complessi, come capire di chi potersi fidare nel flirtare o nel creare una relazione affettiva o sessuale. L’educazione sessuale incoraggia gli adolescenti a coltivare relazioni sane e ad evitare gli errori tipici dell’età, preservando il proprio corpo e la propria autostima.

La comunicazione sessuale in famiglia

La comunicazione aperta porta facilmente i giovani a rivolgersi ai genitori nei loro momenti di difficoltà. I genitori dovrebbero aiutare a modellare nei figli atteggiamenti sessualmente sani nelle proprie relazioni, attraverso un approccio non punitivo nei confronti della sessualità. E’ importante fornire informazioni sulla contraccezione e le malattie a trasmissione sessuale.

Media

I giovani ora ricevono gran parte delle loro informazioni e dell’esposizione ai contenuti sessuali su Internet, che è ancora un territorio assai meno regolamentato rispetto alla televisione. Internet offre agli adolescenti un accesso facile e gratuito a informazioni sessuali anonime e gli smartphone consentono ai giovani di accedere in tempo reale ai social network, alla messaggistica istantanea, e altri media. Questa disponibilità può comportare una maggiore esposizione ai contenuti sessuali in più momenti della giornata e in più contesti rispetto ai media tradizionali e per questo possono svilupparsi delle dipendenze.

Promiscuità

La promiscuità fra teen agers si basa su rapporti che durano pochissimo, talvolta lo spazio di una sola notte. Il sesso praticato è quello imparato dalla pornografia e la morale è quella appresa dai media, cioè che il sesso veloce può essere consumato al solo scopo di togliersi uno sfizio, ma anche per ottenere qualche privilegio o per fare carriera, praticandolo una tantum con persone che offrono queste opportunità.

Corteggiamento

Gli adolescenti non sembrano più interessati a perdere tempo con lunghi corteggiamenti, o con appuntamenti in cui ci si parla e basta, senza concludere nulla sul piano sessuale. I giovani sentono soprattutto un bisogno fisico di sessualità, che soddisfano in particolare quando si ubriacano, anche se si conoscono da poco o non si conoscono affatto.

Dr. Walter La Gatta

Immagine:
Pexels

 

Adolescenza

Editore: Xenia, Collana: I tascabili
Anno edizione: 2004 Pagine: 128 p., Brossura
Autori: Giuliana Proietti – Walter La Gatta
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