• Jung è un compagno di viaggio, un fratello più grande, un saggio, uno scienziato veggente […]
  • L’umiltà scientifica di Jung [rispetto a Freud] di fronte al mistero della vita mi sembra più simpatica.
  • I suoi pensieri , le sue idee, non pretendono di diventare dottrina, ma solo di suggerire un nuovo punto di vista, un diverso atteggiamento che potrà arricchire ed evolvere la personalità, guidandoti verso un comportamento più consapevole, più aperto, e riconciliandoti con le parti rimosse, frustrate, mortificate, malate di te stesso.
  • Indubbiamente Jung è più congeniale, più amico, più nutriente per chi crede di dover realizzarsi nella dimensione di una fantasia creativa.
  • Freud con le sue teorie ci obbliga a pensare; Jung invece ci permette di immaginare, di sognare, e ti sembra, addentrandoti nell’oscuro labirinto del tuo essere, di avvertire la sua presenza vigile e protettrice.

Federico Fellini , 1983 – tratto da Jung e la cultura del XX secolo, di Aldo Carotenuto)