Ha una relazione con un’altra – Consulenza online

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Psicolinea

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Dr. Walter La Gatta  -   Tel. 348 3314908

Costo della Terapia online, Individuale e di Coppia, 70 euro

Salve,
mio marito ha una relazione con un’altra donna e mi ha lasciata dopo quasi 30 anni insieme, di cui quasi la metà di matrimonio.
45 anni entrambi, insieme fin da quando ne avevamo 18, stessi interessi, passioni, abbiamo fatto tutto insieme: diploma, università, lavoro, amici in comune.

Dopo il matrimonio e la ricerca di un figlio prende una prima sbandata per un’amica. Ricominciamo e dopo diversi tentativi anche artificiali di avere un figlio, forse il periodo più bello della nostra vita abbandoniamo l’idea e proviamo a concentrarci su di noi pensando che il nostro amore ci sarebbe bastato, ma probabilmente non era così.

Io persona ansiosa, piena di paure, lui sempre presente, premurosa, collaborativa in casa, ma riservata, che difficilmente fa trasparire i propri sentimenti, bisognosa sempre di attenzioni.

Mi contesta sempre la mia troppa attenzione per il figlio di alcuni vicini a cui sono molto legata, cercando spesso di stare con lui.

Il tempo passa e anche il nostro rapporto sembra sentire il peso del tempo. Già da molto lui non sembra desiderarmi e i nostri rapporti sono pochi e scontati, anche se il sesso non è mai stato una priorità. Siamo distanti ma non me ne accorgo, o forse non voglio, nella speranza che tutto in qualche modo si sistemi.

E adesso ha conosciuto un’altra, una specie di collega che mi ha pure presentato, 1 mese fa confessa di non amarmi più, che mi ha tradita e ha una relazione con lei e se n’è andato da casa.

Dice che non siamo più la coppia di prima, che non sa cosa farà ma non vuole più nè me nè la nostra vita. Non mi da nessuna colpa, dice che è lui a non essere stato un buon marito, che c’è qualcosa di sbagliato in lui, e che è finita.

Oltre questo non ha più voluto rispondere alle mie domande su noi, il tempo passato insieme e la nostra storia, dicendomi che vuole separarsi con un cinismo, superficialità e freddezza che dice di dover attuare.

Io sto analizzando i miei errori, le mie mancanze quello che non sono stata capace di dargli. Sono ferita, arrabbiata, non so se riuscirei a perdonarlo, ma vorrei solo tornare indietro per rendermi conto in tempo di cosa ci stava succedendo.

Anch’io ero insoddisfatta e credevo di non provare più nulla, invece ora non so cosa fare, sto annaspando, mi manca come l’aria, non riesco ad essere lucida, ad accettare la realtà, e a capire se voglio uscire dall’acqua e riprendere a respirare o continuare ad annaspare, nella speranza che ritrovi qualcosa di noi dentro di sè, capisca cosa vuole davvero e si ravveda.

Vorrei capire se dopo il tempo trascorso insieme e la nostra storia è davvero convinto o se si sia in qualche modo chiuso o stia scappando.
Grazie anticipatamente per qualsiasi consiglio.

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A17

Gentilissima,

A volte la tranquillità, la routine, la prevedibilità dei comportamenti che si riscontra in una coppia di lunga durata può portare a credere che si possa vivere in coppia come fratello e sorella, tralasciando la sessualità.

In realtà con un partner non si diventa mai parenti stretti, persone verso le quali gli affetti non prevedono atti sessuali da svolgere insieme. In una coppia, o c’è il sesso, o non si è una coppia e, poiché non si è neanche parenti, quando manca (o viene sempre meno) questo importante  elemento di unione e condivisione, occorre prepararsi al peggio.

Tutti infatti aspirano ad avere un rapporto di coppia “vero” e, se non lo trovano in casa, lo cercano fuori, oppure, come è successo a lei, si ritirano in un mondo proprio, dove c’è sempre meno spazio per gli altri.

Se lei, come dice, si rendeva conto che c’era qualcosa di strano, ma in fondo le stava bene così, non può ora attribuire tutte le colpe a suo marito.

Una coppia senza figli, inoltre, ha ancora maggiori motivi di curare il rapporto,  anche perché lasciarsi quando si è in due è obiettivamente molto più semplice: molte meno responsabilità, meno sensi di colpa.

In conclusione, penso che entrambi, ognuno a suo modo, abbiate contribuito a maltrattare il vostro legame, la vostra storia e i vostri ricordi, ma ormai è andata così.

A 45 anni si è ancora in grado di progettare un futuro insieme a un’altra persona e perfino di fare un figlio, anche se non so se sarebbe una buona scelta.

Cerchi di non pensare più al passato, guardi al futuro ed impari dai suoi errori per rendere migliore la relazione che verrà.

Credo che un po’ di sostegno psicologico in questo momento non le farebbe male.

Cordiali saluti e buona fortuna.

Dr. Walter La Gatta

Relazione sulle Coppie Non Monogamiche

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