Il cervelletto: anatomia, funzioni e disturbi

cervelletto

Dove si trova il cervelletto?

Il cervelletto ((dal latino cerebellum che significa “piccolo cervello”) è disposto nella fossa cranica posteriore, nascosto sotto gli emisferi cerebrali.

A cosa serve?

Il cervelletto svolge diverse funzioni. Ad esempio:

  • Mantenimento dell’equilibrio: il cervelletto ha sensori speciali che rilevano movimenti e cambiamenti dell’equilibrio;
  • Invia segnali affinché il corpo possa muoversi;
  • Coordina i movimenti: la maggior parte dei movimenti del corpo richiede il coordinamento di più gruppi muscolari. Il cervelletto aumenta le azioni muscolari in modo che il corpo possa muoversi senza problemi;
  • Visione: il cervelletto coordina i movimenti oculari;
  • Apprendimento motorio: il cervelletto aiuta il corpo a imparare i movimenti che richiedono pratica e messa a punto. Ad esempio, il cervelletto svolge un ruolo nell’imparare ad andare in bicicletta o a suonare uno strumento musicale.
  • Altre funzioni: i ricercatori credono che il cervelletto abbia un ruolo nel pensare, nell’elaborazione del linguaggio e nell’umore. Tuttavia, i risultati riguardo a queste funzioni devono ancora ricevere delle conferme.

Anatomia

Il cervelletto è formato da due distinti emisferi, ossia due masse simmetriche saldate fra loro nella parte centrale. Il punto di contatto può essere paragonato, con un po’ di fantasia, a un lombrico attorcigliato: è questa la ragione per cui la parte centrale del cervelletto viene chiamata vermis cerebelli (verme cerebellare o verme del cervelletto).

Sulla parte superiore del cervelletto, il “verme” fa capolino fra gli emisferi, mentre nella parte posteriore e inferiore giace in profondità fra essi. Perciò gli anatomisti chiamano la parte superiore «verme superiore», oppure «culmine», e quella inferiore «verme inferiore», o «valle del cervelletto».

La superficie del cervelletto appare plissettata come un merletto prezioso; niente a che vedere con i grossolani rigonfiamenti spiegazzati del cervello! Le piegoline sottili e regolari del cervelletto sono chiamate fogli, in latino folia vermis. In realtà, chi sezionasse il cervello sagittalmente li vedrebbe sospesi quasi come foglie ai rami di un albero. La struttura bianca alla saldatura sulla superficie di sezione si chiama per questa ragione anche arbor vitae: albero della vita.

Al suo interno, in quello che potremmo chiamare “tronco”, in prossimità delle radici, si trovano chiazze di sostanza grigia: i corpi cellulari densamente compattati dei neuroni. Sono i «nuclei profondi del cervelletto», e il più grande viene opportunamente chiamato, per il suo aspetto, «nucleo dentato».

Disturbi

Come risultato della stretta relazione tra cervelletto e movimento, i segni più comuni di una malattia cerebellare comportano un disturbo nel controllo muscolare.

I sintomi o segni riguardano:

  • mancanza di controllo e coordinazione muscolare;
  • difficoltà nel camminare e nella mobilità;
  • difficoltà nell’eloquio;
  • movimenti oculari anormali;
  • mal di testa

Atassia

Il sintomo principale della disfunzione del cervelletto è l’atassia. Consiste nella perdita di coordinazione e controllo muscolare. Questi sintomi possono essere causati da un problema del cervelletto, come un virus o un tumore. La perdita di coordinazione è spesso il primo segno di atassia, cui seguono le difficoltà del linguaggio.

Altri sintomi includono:

  • visione sfocata;
  • difficoltà a deglutire;
  • stanchezza;
  • difficoltà nel controllo muscolare preciso;
  • cambiamenti di umore o di pensiero
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Immagine: Unifi

Dr. Walter La Gatta

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