Storia della pornografia

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Dr. Walter La Gatta

 

La pornografia viene spesso rappresentata come uno dei mali della società odierna, come la prova della decadenza morale dei nostri tempi… In realtà la pornografia esiste da molto prima della fotografia o dei video: nella storia,  gli esseri umani sono sempre stati interessati a guardare immagini relative al sesso, anche se utilizzando mezzi molto diversi nelle varie epoche.

Ed ecco allora una breve storia della pornografia, con qualche altra riflessione conseguente.

  • Preistoria

I cacciatori-raccoglitori tedeschi hanno scolpito la statua di un uomo e una donna che hanno rapporti sessuali molte migliaia di anni fa.

Nel 2005, l’archeologo tedesco Harald Stäuble ha scoperto una scultura di quella che ha descritto come la “rappresentazione più antica di sempre di una scena pornografica”.

La scultura viene datata intorno al 7200 AC e raffigura due personaggi, un uomo e una donna, mentre hanno rapporti sessuali. La scultura si distingue anche perché mostra chiaramente i genitali della figura maschile.

Vi sono molte statue  del periodo preistorico che mettono in mostra i genitali, e che venivano probabilmente utilizzate come icone religiose o simboli di fertilità.

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  • 79 d.C. Pompei

Nel 79 d.C. l’eruzione del Vesuvio distrusse la città di Pompei, lasciandola sotto strati e strati di lava e cenere. Quando, a partire dal XVIII secolo, cominciarono gli scavi e la antica città romana riemerse, gli intellettuali e gli archeologi restarono scandalizzati dalle centinaia di sculture e affreschi sessualmente espliciti trovati  presso il Vesuvio.

Gli antichi Greci e i Romani realizzavano molte sculture pubbliche e affreschi raffiguranti l’omosessualità, il sesso a tre, la fellatio e il cunnilingus.

  • 950 circa Templi a Khajuraho nel Madhya Pradesh, in India

Chandravarman iniziò la costruzione del primo degli 85 templi a Khajuraho nel Madhya Pradesh, in India, nel 950. I templi sono noti per le sculture estremamente intricate e spesso sessualmente esplicite che ricoprono le loro pareti esterne.

Le sculture in seguito portarono gli studiosi occidentali alla conclusione errata che l’induismo fosse una religione sessualmente disinibita. In realtà in Oriente la sessualità era considerata sacra, in quanto capace di portare a una sorta di trance spirituale. È per questo motivo che veniva rappresentata sulle facciate degli edifici religiosi.

In India, inoltre, già nel corso del secondo secolo si conosceva il Kama Sutra: un manuale che stabiliva le regole sia della relazione affettiva sia del rapporto sessuale.

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  • 1557 La Chiesa cattolica vieta i libri con immagini sessuali

Papa Paolo IV preparò il primo indice dei libri vietati della Chiesa cattolica romana nel 1557. Sebbene la maggior parte dei 550 titoli dell’elenco fossero stati vietati per motivi teologici, alcuni erano di carattere esplicitamente sessuale.

Il Vaticano ha continuato a pubblicare varie versioni della lista dei Libri Proibiti, fino a quando la pratica fu definitivamente eliminata da Papa Paolo VI, nel dicembre 1965 a seguito delle riforme istituzionali portate avanti dal Concilio Vaticano II.

  • 1748 Memore di una donna di piacere

John Cleland iniziò a distribuire un romanzo sessualmente esplicito intitolato Memoirs of a Woman of Pleasure nel 1748. Il libro fu successivamente pubblicato come La vita e le avventure di Miss Fanny Hill.

L’autore di “Fanny Hill” riuscì a parlare in un solo libro di bisessualità, voyeurismo, sesso di gruppo e  masochismo, tra gli altri argomenti. Confiscato dalle autorità britanniche un anno dopo e prontamente “piratato” e ridistribuito, il libro sarebbe stato bandito sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti fino agli anni ’60 del secolo scorso.

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  • XVIII Secolo La letteratura libertina

Sebbene anche Diderot si fosse dedicato a questo genere letterario, il più noto degli scrittori libertini è il Marchese de Sade.
Le sue storie danno una versione particolarmente oscura e crudele della sua visione della sessualità (fino all’omicidio di uomini, donne e bambini).

  • 1857 Nasce il termine “pornografia”

Robley Dunglison, per un dizionario di scienza medica, coniò il termine “pornografia”, definendo il termine come una “descrizione delle prostitute e della prostituzione in un quadro riguardante l’igiene pubblica”.  La parola si diffuse rapidamente, con un’altra accezione, per indicare materiale sessualmente esplicito.

  • 1865 Olympia

Édouard Manet dipinge Olympia, un ritratto in cui Victorine Meurent interpreta una prostituta. Questo quadro scandalizzò il Salon di Parigi nel 1865. Lo scandalo non era dovuto alla nudità stessa, ma piuttosto alla franchezza terrena e sgraziata della protagonista.  Olympia veniva vista semplicemente come una donna nuda, non come una dea idealizzata.

Émile Zola, contemporaneo di Manet, spiegò: “Quando i nostri artisti dipingono la Venere, correggono la natura, mentono. Manet si è chiesto perché avrebbe dovuto mentire. Perché non dire la verità? Ci ha fatto conoscere Olympia, una ragazza dei nostri tempi, che abbiamo incontrato per le strade mentre si tirava un sottile scialle di lana sbiadita sulle spalle”.

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  • 1873 New York Society for the Suppression of Vice

Anthony Comstock fondò la New York Society for the Suppression of Vice nel 1873, iniziando la sua carriera di censore nazionale americano. La guerra contro la pornografia negli Stati Uniti nacque ufficialmente con lui.

  • 1888 My Secret Life

Nel 1888 è stato pubblicato semi clandestinamente “My Secret Life“, un libro in cui vengono descritte le esperienze erotiche di un giovane dell’epoca vittoriana. Il libro ha conosciuto diverse censure ed è stato pubblicato, per la prima volta completamente privo di qualsiasi censura, solo nel 1995.

  • 1899 Coucher de la Mariée 
Leggi anche:  Sessualità e Potere in Michel Foucault

Coucher de la Mariée di Eugéne Pirou è stato il primo film erotico di softcore. Louise Willy, che ha recitato in otto commedie burlesque dal 1896 al 1913, eseguì uno spogliarello e fece il bagno davanti alla cinepresa.

  • 1908 L’Ecu d’Or ou la Bonne Auberge

L’Ecu d’Or ou la Bonne Auberge, il primo film pornografico hardcore sopravvissuto, è stato distribuito per la prima volta nel 1908. Censori e proprietari hanno poi distrutto la maggior parte degli altri film del genere, che venivano tipicamente mostrati nei bordelli.

  • Periodo successivo alla prima guerra mondiale

Dopo la prima guerra mondiale, nel clima di libertà dei ruggenti anni Venti, si cimentarono nel genere autori come, Apollinaire, Henry Miller, Anaïs Nin. Con lo sviluppo della fotografia e del cinema le immagini pornografiche diventano più realistiche che mai.

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  • 1969 La Danimarca legalizza la pornografia

La Danimarca ha legalizzato la pornografia nel 1969, diventando il primo paese a farlo ufficialmente. Il governo danese stabilì che, dal 1 ° luglio di quell’anno, ogni legge relativa alla pornografia distribuita agli adulti era ufficialmente abolita.

  • Anni settanta e rivoluzione sessuale

I primi film di genere porno furono pubblicati in Svezia con il pretesto dell’educazione sessuale. Negli anni ’60 e ’70, soffiava un vento di libertà che comprendeva anche la sessualità. Lo slogan era: “È vietato vietare”. Escono dei film pornografici che però vengono vietati ai minori.

  • Dalla rivoluzione sessuale al tempo di Internet

A partire dalla rivoluzione sessuale degli anni settanta, grazie al cambiamento dei costumi sociali, si aprì la strada alla proiezione pubblica di film di sesso esplicito.

Internet e l’invenzione della macchina fotografica digitale hanno ulteriormente abbassato le barriere al porno-making, rendendo ormai così facile produrre, consumare e scambiare scene pornografiche che interi siti web si sono dedicati esclusivamente alla pornografia, anche non professionale.

Cosa ha prodotto questa enorme diffusione della pornografia?

Il passaggio dal film erotico di altri tempi alle scene pornografiche di oggi, visualizzabili e scaricabili da Internet, ha modificato anche i comportamenti sessuali.

Uno studio del 1994 condotto dalla Carnegie Mellon sul primo porno da computer apparso nel Bulletin Board Systems (un precursore al World Wide Web), scoprì che il 48 per cento dei primissimi download erano di gran lunga al di fuori del cliché pornografico abituale e raffiguravano atti con animali, incesto e pedofilia.

Meno del 5 per cento dei download raffiguravano il “normale” sesso vaginale.

Questo potrebbe essere dipeso dal fatto che riviste e film pornografici proponevano un sesso molto soft, per cui gli appassionati del genere cominciarono a cercare nel computer quelle immagini che non riuscivano a trovare altrove.

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Cosa si intende per pornografia oggi?

In generale, nel mondo scientifico, si definisce “pornografia” quel materiale erotico che è stato appositamente progettato e prodotto per l’eccitazione sessuale, senza ulteriori meriti artistici.

Cosa è pornografico?

Ciò che deve essere considerato “pornografico” è notoriamente soggettivo. Anche la Venere di Milo infatti potrebbe suscitare in un uomo pensieri erotici, inducendolo all’autoerotismo, mentre un altro potrebbe guardare quelle stesse forme apprezzando l’opera artistica e l’ideale di bellezza del mondo classico.

La pornografia può essere pericolosa?

Non sono pochi coloro che ritengono che le immagini sessuali aggressive della pornografia possano essere dannose per la vita sessuale delle persone e che esse aiutino a cementare gli stereotipi negativi sulle donne.

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