Avere un capo che abusa del suo potere peggiora le relazioni familiari

Avere un capo che abusa del suo potere non solo provoca problemi sul lavoro, ma può portare ad avere relazioni tese anche a casa, secondo uno studio della Baylor University pubblicato online sulla rivista, Personnel Psychology. Lo studio ha rilevato che lo stress e la tensione causate da un capo di questo tipo hanno un impatto sul partner e che il livello di tensione accumulato sul lavoro colpisce anche la relazione coniugale, e in seguito l’intera famiglia del dipendente.

Lo studio ha anche scoperto che più figli ci sono in casa, più è grande la soddisfazione che il dipendente stressato riceve dalla famiglia, e più lungo è il rapporto con il partner, il che contribuisce a minimizzare gli effetti negativi dello stress da lavoro sulla famiglia.

“Questi risultati hanno importanti implicazioni per le organizzazioni e i loro manager”, dicono i ricercatori. La ricerca mette in evidenza la necessità che le organizzazioni inviino un messaggio inequivocabile a coloro che occupano posizioni di potere all’interno dell’azienda, perché questi comportamenti ostili e dannosi non siano più tollerati”.

Dawn Carlson, autrice dello studio, professore di management e delle risorse umane, oltre che collaboratrice della Baylor University di Waco, ricorda che un abuso di potere sul lavoro può riguardare scoppi di ira, comportamenti maleducati, critiche in pubblico o azioni sconsiderate.

“Può darsi che l’abuso del superiore aumenti le tensioni sul lavoro e questo renda il dipendente meno motivato, ​​o in grado di impegnarsi in interazioni positive con il/la partner e con gli altri membri della famiglia”, ha detto Merideth Ferguson, coautrice dello studio e assistente professore di management e imprenditorialità presso la Baylor.

Lo studio ha riguardato 280 dipendenti a tempo pieno e i loro partner. Il 57% dei dipendenti erano di sesso maschile con una media di cinque anni nel loro lavoro attuale; il 75% di loro avevano figli. L’età media del dipendente e del partner era di 36 anni. La durata media del loro rapporto di coppia era di 10 anni. Degli intervistati, il 46 per cento aveva un capo che supervisionava il proprio lavoro, il 47 per cento lavorava in un ente pubblico, il 40 % in un ente privato, il 9% per una organizzazione non-profit e il 5% erano lavoratori autonomi. Quanto ai partners, il 43 per cento era di sesso maschile, ed il 78 per cento di loro aveva un’occupazione.

I lavoratori hanno compilato un sondaggio online, insieme ai loro partners.

Le domande della ricerca proponevano questi quesiti: “Quante volte il tuo supervisore utilizza i seguenti comportamenti con te”? Esempio: “mi dice che i miei pensieri o sentimenti sono stupidi”, “esprime la rabbia verso me quando lui / lei è arrabbiato/a per un altro motivo”, “mi offende di fronte ad altri”, e “mi dice che sono incompetente “.

Domande rivolte al partner: “Durante il mese passato, quante volte …” hai sentito irritazione o risentimento per cose che tuo marito / moglie / partner ha o non ha fatto “? oppure ” quante volte ti sei sentito/a teso/a in seguito ad un disaccordo con tuo/a marito/moglie/partner ?”

Conclusione dei ricercatori: i datori di lavoro devono adottare misure per prevenire o impedire che sul lavoro vi siano questi comportamenti abusivi, per evitare che essi si estendano anche alle famiglie dei dipendenti. Un capo che abusa del suo potere è una realtà che si trova spesso nel mondo del lavoro e questa ricerca mostra come questo stress svolge poi un ruolo nella vita del dipendente, al di fuori del posto di lavoro “. Le organizzazioni devono inoltre incoraggiare i dipendenti a cercare di risolvere questo problema, attraverso la consulenza psicologica o le tecniche di gestione dello stress, per imparare a minimizzare l’impatto dello stress da lavoro.

Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta, Ancona

Fonte:

Your abusive boss may not be good for your marriage, according to Baylor University study, Eurekalert

Immagine:

Kaibab National Forest, Flickr

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