Vai al contenuto
Psicolinea.it

Sito di psicologia, online dal 2001

  • About – Tutte le Info
  • Articoli
  • Terapia online
  • Contatti
  • Privacy
  • Disclaimer
  • Credits
  • Psicolinea Sitemap Page
  • Contatti
Psicolinea.it

Sito di psicologia, online dal 2001

  • Contatti
  • About – Tutte le Info
  • Articoli
  • Terapia online
  • Contatti
  • Privacy
  • Disclaimer
  • Credits
  • Psicolinea Sitemap Page

Cesare Musatti: una biografia

  1. Home
  2.  :: Persone e Personaggi  :: 
  3. Cesare Musatti: una biografia
Cesare Musatti: una biografia

Cesare Musatti: una biografia

Cesare Musatti: una biografia


Cesare Lodovico Musatti è stato il fondatore della psicoanalisi italiana.

Nacque a Dolo, in una casa sulla riviera del Brenta, il 21 Settembre del 1897, ‘settimino’ e ‘non vitale’, come fu dichiarato allora. Trascorse la sua giovinezza tra la casa natale e la casa di Venezia, dove viveva la nonna paterna.

Malgrado la famiglia fosse più che benestante, il padre era di idee socialiste e fu anche deputato al Parlamento Italiano per il partito socialista. Tra l’altro, fu anche compagno ed amico di Matteotti.

A39/A19

Antoine de Saint-Exupery: una biografia

Antoine de Saint-Exupery: una biografia

Antoine de Saint-Exupery: una biografia Voici mon secret. Il est très simple : on ne voit bien qu'avec le coeur ...
Leggi Tutto
Riconosci i tuoi desideri sessuali? Test

Riconosci i tuoi desideri sessuali? Test

RICONOSCI I TUOI DESIDERI SESSUALI? TEST Il desiderio sessuale è una componente fondamentale della sessualità umana, influenzata da fattori biologici, ...
Leggi Tutto

Da bambino Cesare soffrì di gelosia nei confronti del fratello Riccardo , minore di tre anni, cui la madre sembrava maggiormente affezionata. Quando Riccardo morì, per un’emorragia interna, ancora giovanissimo, il fratello maggiore, divenuto figlio unico, sentì dei forti sensi di colpa, dai quali gli fu difficile riprendersi.

Terminato il liceo classico, da Padova Cesare si trasferì a Venezia, per studiare matematica. L’atmosfera gli sembrò deprimente, anche perché i corsi erano frequentati solo da maschi: inoltre erano tutti della sua stessa classe di leva, quella del 1897, che non era stata ancora chiamata sotto le armi. Decise quindi di passare a lettere e filosofia, un corso dove c’erano molte ragazze, ma soprattutto c’era un ottimo insegnate, Antonio Aliotta, professore di filosofia teoretica, ma anche molto informato sugli orientamenti scientifici del tempo, soprattutto tedeschi.

Psicolinea for open minded people

Come lo psicoanalista stesso ricordò in : ‘Chi ha paura del lupo cattivo?’, nel 1916, a diciannove anni, fu chiamato sotto le armi. Fu assegnato a Roma, dove a quel tempo viveva la sua famiglia, Reggimento Artiglieria da campagna. La legge prevedeva allora che, pagando una tassa piuttosto elevata, il giovane potesse rimanere sotto le armi per un solo anno, anziché per i tre anni previsti, divenendo ufficiale e potendosi permettere di scegliere l’arma, la sede e il reggimento desiderati.

Dopo un breve periodo di addestramento a Torino dunque, il futuro psicoanalista nel ’17 fu mandato al fronte come ufficiale, con impegni marginali. Finito il conflitto, tornò a Padova, per completare gli studi.

Sebbene attratto dalla matematica, scelse ancora filosofia, perché arrivò quell’anno a Padova un professore triestino che aveva insegnato all’Università di Graz e che era divenuto cittadino italiano in seguito all’annessione di Trieste. Era Vittorio Benussi (1878-1927),che aveva ottenuto la cattedra di psicologia sperimentale.

Musatti si laureò nel 1922 e nel ’23 fu nominato assistente volontario del Laboratorio di psicologia sperimentale. Nel 1927 Benussi, che soffriva di una grave forma maniaco-depressiva, si uccise con il cianuro, lasciando il Laboratorio nelle mani di Musatti e della sua collega Silvia De Marchi (che divenne poi sua moglie, con la quale ebbe un figlio, Riccardo).

Seguici su YouTube Psicolinea Channel

Nel 1928, Musatti fu nominato direttore incaricato del Laboratorio di psicologia. Con la collega Silvia De Marchi pubblicò quindi quanto aveva lasciato il Professore di inedito. A quell’epoca Musatti era sposato con la prima moglie, Albina Pozzato, una compagna d’università, che però morì subito dopo (seguita, dopo pochi anni, dalla seconda moglie Silvia).

Dal 1925 intanto era stata riorganizzata la SPI, Società psicoanalitica italiana, attraverso l’opera di Edoardo Weiss, con la collaborazione di Cesare Musatti, Nicola Perrotti ed Emilio Servadio.

Ben presto la Società di psicoanalisi venne ridotta all’inattività per l’ostilità del regime fascista e per le leggi razziali del 1938, che colpirono pesantemente i membri ebrei della Società. Anche Musatti, ebreo per parte di padre, venne allontanato, lo stesso anno, dall’insegnamento universitario e declassato a insegnante di liceo. (Infatti, fu considerato di razza ariana per l’esercito – e per questo dovette partecipare, come capitano, alla seconda guerra mondiale – e per l’insegnamento secondario e gli uffici di stato civile, e non-ariano per l’insegnamento universitario e per la stampa di pubblicazioni scientifiche).

Dal 1940 divenne professore di Filosofia presso il Liceo Parini di Milano, così come la moglie. I Musatti si stabilirono in Corso di Porta Nuova, a due passi dal Liceo.

Nella primavera del ’43 le sorti della seconda guerra mondiale volgevano decisamente a favore degli alleati. Si adunarono allora a Milano, attorno a Lelio Basso, alcuni vecchi socialisti, con l’ambizione di costruire un partito (PSIUP) erede dell’antico Partito socialista italiano, anteriore alle scissioni (da quella di Livorno in poi).

Psicolinea Facebook

Il gruppo, cui partecipava anche Musatti, si riuniva in casa di Ferrazzutto (già amministratore dell’Avanti, prima del fascismo, e che allora lavorava presso l’editore Rizzoli) e Lelio Basso presiedeva le riunioni. A Musatti fu dato l’incarico di reperire il denaro per una prima organizzazione, e poì di cercare di allacciare rapporti col Partito comunista clandestino, di cui si conosceva l’esistenza, ma che agiva con estrema prudenza ed era, anche per gli antifascisti, difficilmente raggiungibile.

La città di Milano, distrutta dai bombardamenti, veniva sempre più sfollata. Dati i bombardamenti notturni, i Musatti pernottavano ad Abbiategrasso e andavano ogni giorno a Milano con la vecchia tramvia, denominata “el gamba de legn”. I figli furono mandati al sicuro nel Veneto, dove non avvenivano incursioni aeree.

Musatti continuò a fare lezioni, fino a che si arrese all’evidenza della guerra e con la moglie e i figli accettò di trasferirsi a Ivrea, ospite di Adriano Olivetti, con il quale aveva rapporti di amicizia. Nella cittadina piemontese, su richiesta di Olivetti, fondò un centro di psicologia del lavoro. Lo stipendio offerto era elevato e comprendeva l’uso di una villetta per tutta la famiglia. Il lavoro non era sempre qualificato, ma era interessante, per questo intellettuale ricco di curiosità. L’ultimo periodo come dipendente regolare della Olivetti fu ad esempio quello di Direttore della Scuola Allievi Meccanici, cioè di ragazzi fra i quindici ed i diciotto anni, destinati a divenire operai meccanici specializzati. Musatti ricordava con piacere questa esperienza, che gli permise di prendere contatto con le applicazioni pratiche della geometria, suo primo amore.

Tradusse anche, in quel periodo, testi di psicoanalisi, fino a quando non fu richiamato dall’esercito per andare sul fronte francese.

Leggi anche:  Enrico VIII, il dolore fisico e gli effetti sulla personalità

Terminata la guerra, nel 1947 vinse, all’Università Statale di Milano la prima cattedra di psicologia istituita nel dopoguerra in Italia, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, dove prestò la sua opera fino al 1967.

Clinica della Timidezza
Dal 2002 parole che curano, orientano e fanno pensare.

Era un insegnante con capacità istrioniche, capace di tenere la scena per due ore di fila, tenendo incollati tutti i suoi studenti, che sempre affollavano le sue lezioni. Fu nel capoluogo lombardo che Musatti ebbe il suo periodo più fecondo dal punto di vista della ricerca scientifica: dopo aver fatto conoscere nel nostro Paese le teorie della Psicologia della Gestalt, divenne il primo studioso italiano ad occuparsi di Psicoanalisi.

La sua attività scientifica iniziò infatti con studi di epistemologia e di psicologia sperimentale sulla percezione del movimento e dello spazio, e sulla visione dei colori. Insieme alla moglie, Silvia De Marchi, Musatti sviluppò le tre direttrici sperimentali dell’ultimo Benussi: la psicologia della percezione, la psicologia della testimonianza e lo studio della suggestione e dell’ipnosi.

Studiando la psicologia della percezione egli fece in parte propri i principi teorici e metodologici della Gestaltpsychologie ( o psicologia della Forma), che fu il primo a far conoscere in Italia con importanti lavori di livello internazionale. Per la psicologia della testimonianza pubblicò nel 1931 Elementi di psicologia della testimonianza, con prefazione del penalista F. Carnelutti e destinato ad una vasta diffusione fra magistrati e uomini di legge. Studiando la terza direttrice benussiana (quella della suggestione e dell’ipnosi) approdò alla psicoanalisi freudiana, (di cui tenne il primo corso presso l’Università di Padova nell’anno accademico 1933-34) e divenne, con E. Weiss (allievo di Freud, il primo che praticò in Italia l’analisi ortodossa), uno dei primi e più autorevoli rappresentanti italiani.

Della psicoanalisi freudiana Musatti fu il leader indiscusso negli anni del dopoguerra, quando comparve il suo Trattato di psicoanalisi, pubblicato da Einaudi in due volumi (1949), volume uscito quando non erano ancora disponibili le opere di Freud in italiano, che poi pubblicò proprio Musatti da Boringhieri.

Il desiderio sessuale nella donna infertile
Relazione presentata al Congresso Nazionale Aige/Fiss del 7-8 Marzo 2025 a Firenze. 

YouTube player

Il Trattato è una rigorosa esposizione generale delle dottrine di Freud, puntualmente illustrate da una casistica personale, ma i volumi e la psicoanalisi stessa, in Italia non sfondarono. Le teorie freudiane furono quasi respinte prima ancora di essere conosciute, sia dalla cultura universitaria che da quella di ispirazione cattolica. Pesavano su questo insuccesso anche gli anni dell’isolamento culturale dovuto al Fascismo.

Dal 1955 si cominciò a pubblicare sotto la sua direzione la ‘Rivista di psicoanalisi’, erede della ‘Rivista italiana di psicoanalisi’ fondata nel 1932 da Weiss, che costituisce l’organo ufficiale della SPI. Dal 1967 assunse la Direzione dell’edizione italiana delle opere di Freud presso l’editore Boringhieri.

La produzione di Musatti è caratterizzata da una rigorosa difesa del nucleo concettuale della psicoanalisi freudiana e, al tempo stesso, da un’acuta sensibilità nei confronti della diversa situazione sociale e culturale nella quale il suo discorso si viene via via inserendo. Il timore che la teoria freudiana degenerasse in una vaga ideologia consolatoria da una parte e che l’applicazione ad ambiti molto lontani da quello ove si era costituita provocasse una perdita dello ‘specifico analitico’ dall’altra, lo portarono ad aderire alle forme organizzative del Movimento Psicoanalitico in modo difensivo (Ad esempio avversò duramente l’inserimento della psicoanalisi lacaniana in Italia).

Gli fu spesso rimproverato di non aver adottato, nelle istituzioni preposte alla trasmissione del sapere psicoanalitico, lo stesso atteggiamento liberale e progressista da lui assunto nella vita politica e sociale.

Musatti tuttavia era convinto che la psicoanalisi fosse una terapia riservata ai ceti borghesi e che fosse inutile ed illusorio estenderla al di fuori della sua originaria cerchia di competenza. Alla base del suo pensiero c’era l’idea che la psicoanalisi servisse a comprendere l’umanità, ma che non tutti, necessariamente, dovessero sapere cosa fosse l’analisi.

Era un convinto assertore del potenziale liberatorio, antirepressivo, insito nelle proposte freudiane, ma la sua difesa dell’ortodossia e la fedeltà all’istituzione psicoanalitica non divennero mai accettazione acritica e appartenenza ‘religiosa’.

Inoltre, non fu mai un uomo di potere, non fondò una scuola di psicoanalisi che tramandasse il suo nome e i suoi insegnamenti e che vegliasse sull’ortodossia degli associati rispetto al Verbo Freudiano. Era uno spirito critico, con libertà di giudizio e dotato di sottile ironia.

Musatti scrisse anche libri di letteratura e fra questi ricordiamo Il pronipote di Giulio Cesare, che gli fece vincere, nel 1981, il Premio Viareggio. Come intellettuale, si interessò anche moltissimo di teatro (per il quale aveva un’antica passione) e di televisione.

Da aristocratico illuminato si impegnò anche sul piano civile, accettando per due volte la carica di Consigliere Comunale a Milano, dove fu anche consulente del Tribunale dei Minori. Si batté in difesa della pace, del progresso dei lavoratori, dell’emancipazione femminile, dei diritti civili.

Seguici sui sociale

Facebook - Instagram - X

Morì il 21 Marzo 1989. A continuare l’opera di Musatti furono, in ambito accademico, Fabio Metelli (1907-1987) e Guido Petter a Padova, Gaetano Kanizsa (1913-1993) a Trieste, Dario Romano, Enzo Funari e Dario Varin a Milano. In ambito psicoanalitico e clinico ricordiamo Franco Ferradini, Giancarlo Zapparoli, Renato Sigurtà e Franco Fornari (1921-1985).

Dr. Giuliana Proietti

Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti

YouTube player

 

Imm. Univ. Studi Padova

Psicolinea 20+anni di attività

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

Visita anche:
www.giulianaproietti.it

Pagina Facebook
Profilo Facebook
Instagram

www.clinicadellacoppia.it/
I Social
  • 19 Giu 2018
  • Dr. Giuliana Proietti
  • 0 Comments
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti Psicoterapeuta Sessuologa TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA ONLINE La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online. In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa. Per appuntamenti: 347 0375949 (anche whatsapp) mail: g.proietti@psicolinea.it Visita anche: www.giulianaproietti.it Pagina Facebook Profilo Facebook Instagram

View All Post

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivici

psicolinea@psicolinea.it

Terapie Online

Lun-Ven: 08.00 - 20.00

Hai domande?

Contattaci

Ultimi Articoli
  • Antoine de Saint-Exupery: una biografia
  • Riconosci i tuoi desideri sessuali? Test
  • Le posizioni dell’amore: dal Kamasutra a oggi
  • La scala Kinsey: la sessualità oltre il binarismo
  • Ortoressia, l’ossessione per i cibi sani
Categorie
Archivi
Su Psicolinea si parla di
Ansia e Stress Arte Libri e Opere creative Coppie e Relazioni di coppia Depressione Donne Emozioni e Sentimenti Famiglie e Relazioni Familiari Gravidanza e Parto Infanzia e Adolescenza Intelligenza Lavoro LGBT Politiche e Politiche Sociali Psichiatria Psicoanalisi Psicoterapie Relazioni Sociali Religioni Rete e Nuove Tecnologie Terapie e Tecniche Uomini
Clinica della Coppia
Clinica della Coppia
Clinica della Timidezza
Copyright © 2025. Psicolinea.it
Cookies
Anche Psicolinea usa i cookies di terze parti (Facebook e altri social). Se non sei d’accordo all’utilizzo dei cookie, non premere il pulsante "accetta": in questo modo i cookie presenti sul nostro sito non vengono installati nel tuo dispositivo elettronico (PC, tablet,ecc.). Si precisa tuttavia che in caso di disattivazione dei cookie non sono garantite tutte le funzionalità del sistema. Cookie settingsAccetta
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities...
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA