Antoine de Saint-Exupery: una biografia
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Antoine de Saint-Exupery: una biografia

Antoine de Saint-Exupery: una biografia


Voici mon secret. Il est très simple : on ne voit bien qu’avec le coeur.
L’essentiel est invisible pour les yeux.
de Saint Exupery

Questa è la storia di un ‘eroe romantico’ vissuto avventurosamente e così scomparso praticamente nel nulla a soli 44 anni, dopo aver scritto però un piccolo capolavoro letterario: il Piccolo Principe, tradotto in 150 lingue. La sua vita fu segnata dall’amore per il volo, dalla riflessione esistenziale e da un profondo senso di umanità: conosciamola meglio.

Infanzia e formazione

Antoine Marie Jean-Baptiste Roger de Saint-Exupéry nacque il 29 giugno 1900 a Lione, in Francia, in una famiglia aristocratica, anche se ormai impoverita. Rimase orfano del padre Jean a soli quattro anni e crebbe con la madre, Marie de Fonscolombe, una pittrice di talento, con la quale mantenne un legame molto stretto.

La sua infanzia a Le Mans, nella grande dimora di Saint Maurice de Rémens, una villa in stile neoclassico, con al centro un parco di abeti e tigli, fu segnata da una fervida immaginazione, dall’interesse per la scrittura e dal sogno del volo, alimentato da un primo volo in aeroplano all’età di dodici anni.

Studiò dai Gesuiti e dai Padri Mariani, in esclusivi collegi in Francia ed in Svizzera. Non fu un ottimo studente e dopo essere stato escluso da un esame di selezione per entrare all’Università, si iscrisse all’accademia di Belle Arti per studiare architettura, ma non si laureò.

Nel 1921 infatti, partì per il servizio militare e venne mandato a Strasburgo, per essere formato come pilota. Il 9 Luglio di quell’anno fece il suo primo volo solitario a bordo di un Sopwith F-CTEE. Ottenne la licenza di pilota nel 1922, poi tornò a Parigi.

Qui fece diversi lavori, fra cui il contabile ed il venditore di auto; fu un periodo infelice, anche a causa dell’amore per Louise de Vilmorin, i cui familiari non vedevano questa unione di buon occhio.

Carriera da aviatore

Negli anni ’20 e ’30, Saint-Exupéry lavorò come pilota per l’Aéropostale, una compagnia di posta aerea che collegava la Francia con l’Africa e il Sud America. Fu durante questi anni che maturò le esperienze che avrebbero ispirato molte delle sue opere letterarie.

Nel 1928 divenne Direttore dello scalo di Cap Juby, nel Sahara del Marocco meridionale. La sua casa era una capanna di legno ed il suo letto un materassino appoggiato in terra. ‘Non ho mai amato la mia casa più di quando vivevo nel deserto’ ricordava. In questo totale isolamento Saint-Exupéry imparò infatti ad amare il deserto, che guardava con gli occhi del poeta. Non a caso, è proprio nel deserto che fu ambientato il Piccolo Principe (1943).

Tra le missioni più difficili e avventurose svolte in questo periodo, partecipò all’apertura di nuove rotte nel deserto del Sahara e sorvolò regioni allora inospitali, spesso rischiando la vita.

Nel 1929 pubblicò La Posta del Sud, un romanzo in cui celebrava il coraggio dei primissimi piloti d’aviazione, che volavano oltre i limiti della propria sicurezza, per portare la posta lottando contro il tempo con i rivali d’allora, il treno e le navi a vapore. Lo stesso anno, divenuto Direttore dell’Aeropostal Argentina, a Buenos Aires, lavorò per creare la pista aerea che doveva congiungere l’Argentina alla Patagonia.

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Saint-Exupéry trasportava i suoi carichi di posta aerea fra le Ande e questa esperienza gli fornì l’ispirazione per il secondo romanzo, Volo di Notte, che divenne un best seller internazionale, vinse il Premio Femina e fu portato sullo schermo nel 1933, con Clark Gable e Lionel Barrymore.

Matrimonio

Nel 1931 si sposò con Consuelo Gómez Carillo, una vedova che frequentava ambienti letterari e scrittori, fra i quali Gabriele D’Annunzio. ‘Non era come gli altri’ – scrisse poi Consuelo del marito nel libro autobiografico Mémoires de la rose – ‘era come un bambino o un angelo caduto dal cielo’. Ma il loro matrimonio fu comunque tempestoso. Consuelo era molto gelosa, avendone peraltro buoni motivi, e non tollerava di essere lasciata a casa da sola.

Cominciò in questo periodo, per il pilota-scrittore l’esperienza come collaudatore di aerei, che gli procurò numerosi incidenti.

Nel 1935 tentò un raid aereo da Parigi a Saigon con l’amico navigatore André Prévot, ma l’aereo precipitò nel deserto libico: entrambi sopravvissero miracolosamente dopo giorni di cammino, episodio che riecheggia ne Il Piccolo Principe.

Accanto a questa carriera da pilota dell’aria, Saint-Exe (come lo chiamano in Francia), cominciò ad esercitare la professione di giornalista, collaborando con Paris Soir per qualche reportages sulla guerra civile in Spagna e sui fatti di Mosca del 1936.

Nel 1937, mentre guidava un Caudron Simun sui cieli del Guatemala, ebbe un altro incidente aereo e si ferì gravemente.

Incoraggiato dall’amico André Gide, Saint-Exupéry scrisse, durante la convalescenza, alcuni racconti poi riuniti in un libro, Terra degli uomini, che vinse, nel 1938, il Prix du Roman de l’Académie française. Antoine de Saint Exupéry divenne un autore molto conosciuto, anche negli Stati Uniti.

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La guerra e la politica

Dopo la caduta della Francia, durante la seconda guerra mondiale, Saint-Exupéry si arruolò con il grado di comandante e compì diverse missioni, anche se non veniva considerato abile al volo, a causa dei tanti malanni conseguenti agli incidenti aerei. Gli fu comunque assegnata la Croce di Guerra. Andò poi a vivere con la sorella nella zona liberata della Francia e da qui fuggì negli Stati Uniti. A New York pubblicò Volo ad Arras, che descrive i suoi voli sulle linee nemiche. Questo libro non fu pubblicato in Francia, per ordine del governo tedesco.

Senza partecipare attivamente alla vita politica, Antoine de Saint Exupéry affermò le sue convinzioni profondamente antifasciste e antinaziste. Fu però criticato dai suoi connazionali, per non aver supportato il governo De Gaulle in esilio a Londra.

Il Piccolo Principe

Nel 1943 uscì il Piccolo Principe, una favola per bambini che piace moltissimo anche, come dice l’autore, “ ai grandi che sono stati bambini una volta e poi se ne sono dimenticati” . E’ il libro più venduto del mondo, dopo la Bibbia ed il Capitale di Karl Marx, oltre ad essere il libro francese più tradotto al mondo.

Dietro l’apparente semplicità della narrazione, il racconto affronta temi profondi come la solitudine, l’amicizia, l’amore e il senso della vita. Il personaggio del pilota naufragato nel deserto richiama chiaramente la biografia di Saint-Exupéry.

E’ la storia di un pilota che ha avuto un incidente aereo e che per questo si trova nel deserto. Lì incontra un ragazzo, che è un principe proveniente da un altro pianeta. Il principe racconta all’aviatore le sue avventure sulla terra e della sua preziosa rosa, rimasta sul suo pianeta. Quando si accorge che le rose sono comuni sulla terra, rimane deluso, ma una volpe del deserto lo convince ad amare la sua rara e preziosa rosa, trovando così il senso della sua vita ed il motivo per tornare a casa. (In questa rara rosa molti pensano di vedere la figura di Consuelo, la moglie, dalla quale si era separato da cinque anni).

Ultimi anni

Tornò poi ad arruolarsi nell’aviazione francese in Nord Africa. E qui si venne a sapere che il pilota aveva la pericolosa abitudine di scrivere durante il volo. Dopo un atterraggio d’emergenza i superiori decisero che Saint-Exe era troppo vecchio per continuare a volare e lo misero a riposo per un po’… Non durò a lungo, il pilota scrittore voleva tornare a guidare i suoi aerei.

La scomparsa

Nel 1944 l’aviatore-scrittore tornò in Europa per unirsi agli Alleati. Il 31 luglio 1944, decollò da una base in Corsica per una missione di ricognizione sopra la Francia occupata e non fece mai ritorno. 

Forse il suo aereo è stato abbattuto in volo da un aereo tedesco, forse si è suicidato, forse è sopravvissuto chissà dove, cambiando identità… Tutte le ipotesi sembrarono possibili, visto che era letteralmente sparito nel nulla.

Solo nel 1998 furono ritrovati dei rottami al largo di Marsiglia, identificati nel 2003 come appartenenti al suo velivolo.

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Il ritrovamento dei rottami

Nel 1998 un pescatore trovò un braccialetto in mare, 150 km ad ovest di Marsiglia: c’erano impressi i nomi di Saint-Exupéry e di Consuelo Gomez Castello; nel Maggio 2000 fu ritrovato il suo aereo, un Lockheed Lightning P-38. Difficile ormai sperare che fosse sopravvissuto.

Di lui c’è rimasto il manoscritto La Cittadelle ed alcuni appunti, che furono pubblicati postumi nel 1948.

Questo ultimo libro riflette un maggiore coinvolgimento politico dell’Autore e la nascita di alcuni ideali, ma soprattutto ci dà una spiegazione della sua vita ed anche della sua morte quando dice: ‘libertà e costrizione sono due aspetti della stessa necessità, che è quella di essere sé stessi e nessun altro’…

Cosa ci rimane di lui

Antoine de Saint-Exupéry è oggi ricordato come una delle figure più affascinanti del Novecento. La sua scrittura unisce poesia, filosofia e testimonianza di vita. Il Piccolo Principe, in particolare, è divenuto un simbolo universale di purezza, amore e saggezza infantile.

Nel 1993, in suo onore, l’aeroporto di Lione è stato ribattezzato Aéroport Lyon-Saint-Exupéry. Le sue parole continuano a ispirare lettori di ogni età con il loro messaggio di speranza e umanità.

Dr. Giuliana Proietti

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Dr. Giuliana Proietti Psicoterapeuta Sessuologa TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA ONLINE La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online. In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa. Per appuntamenti: 347 0375949 (anche whatsapp) mail: g.proietti@psicolinea.it Visita anche: www.giulianaproietti.it Pagina Facebook Profilo Facebook Instagram

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