La depatologizzazione della omosessualità nell’ICD

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La depatologizzazione della omosessualità nell’ICD

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Cosa è l’ICD?

L’ICD è la classificazione internazionale delle malattie, delle condizioni di salute e dei problemi sanitari correlati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Viene utilizzato per assegnare la morbilità e la mortalità umana a categorie specifiche. L’ICD non va confuso con Il DSM (Manuale Diagnostico e Statistico degli Psichiatri), che è una pubblicazione a cura dell’APA (Associazione Psichiatrica Americana), dove sono elencate tutte le malattie mentali. Qui di seguito riportiamo la storia della categoria diagnostica “omosessualità”, nell’ICD.

A31

L’omosessualità nell’ICD

L’omosessualità è entrata per la prima volta nell’ICD, nella sua sesta versione (ICD-6). Era la prima volta che vi era nell’ICD una classificazione dei disturbi mentali. Prima dell’ICD-6 e della fondazione dell’OMS, l’ICD era esclusivamente una classificazione delle cause di mortalità (la prima versione era chiamata The International List of Causes of Death). Dall’ ICD-6 (approvato nel 1948), poi nell’ICD-7 (approvato nel 1955), nell’ICD-8 (approvato nel 1965) e nell’ICD-9 (approvato nel 1975), l’omosessualità è sempre stata inclusa nel Capitolo V sui disturbi mentali e anche come parte di una categoria generale per le “Deviazioni sessuali”.

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Da ICD-6 a ICD-9: Categorie specificamente correlate al funzionamento sessuale

ICD-6 (1948) e ICD-7 (1955)

ICD-8 (1965)

ICD-9 (1975)

Nome del capitolo Capitolo V. Disturbi mentali, psiconevrotici e di personalità

Capitolo V. Disturbi mentali

Capitolo V. Disturbi mentali

Descrizione e codici Disturbi del carattere, del comportamento e dell’intelligenza (codici 320–326) Nevrosi, disturbi della personalità e altri disturbi mentali non psicotici (codici 300–309) Disturbi nevrotici, disturbi della personalità e altri disturbi mentali non psicotici (codici 300–316)
Nome e codice del gruppo Personalità patologica
(codice 320)
Deviazione sessuale
(codice 302)
Disturbi e deviazioni sessuali (codice 302)
Nomi di categoria, codici e condizioni incluse 320.6 Deviazione sessuale

Comprende: esibizionismo, feticismo, omosessualità, sessualità patologica, sadismo, deviazione sessuale

302.0 Omosessualità
Include: lesbismo, sodomia302.1 Feticismo

302.2 Pedofilia

302.3 Travestitismo

302.4 Esibizionismo

302.8 Altre deviazioni sessuali
Include: erotomania, masochismo, narcisismo, necrofilia, ninfomania, sadismo, voyeurismo

302.9 Deviazione sessuale non specificata
Include: sessualità patologica NAS, deviazione sessuale NAS (NB I disturbi sessuali NAS sono disturbi del funzionamento sessuale che non rientrano in nessuna categoria specifica).

302.0 Omosessualità
Include: lesbismo302.1 Bestialità

302.2 Pedofilia

302.3 Travestitismo

302.4 Esibizionismo

302.5 Transessualismo

302.6 Disturbi di identità psicosessuale
Include: disturbo del ruolo di genere

302.7 Frigidità e impotenza
Include: dispareunia psicogena

302.8 Altra deviazione o disturbo sessuale
Include: feticismo, masochismo, sadismo

302.9 Deviazione o disturbo sessuale non specificato

Come si vede, nel glossario dell’ICD-9, le “deviazioni sessuali” sono state descritte come inclinazioni o comportamenti sessuali anormali, diretti principalmente verso persone non del sesso opposto, o verso atti sessuali non normalmente associati al coito, o verso il coito eseguito in circostanze anomale.

Il 17 maggio del 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) cancellò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Fu un momento storico, che portò, nel 2004 a scegliere il 17 maggio come data per l’istituzione della Giornata internazionale contro l’omobitransfobia (International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia – IDAHOBIT)

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La seconda era della classificazione dell’omosessualità nell’ICD

Nell’ICD-10 dell’OMS (pubblicato nel 1992) è stato tuttavia osservato un atteggiamento ambivalente  Infatti, nonostante venga specificato che  “il solo orientamento sessuale non è da considerarsi un disturbo “,  almeno tre codici ICD-10 (inclusi nel blocco “Disturbi psicologici e comportamentali associati allo sviluppo e all’orientamento sessuale”, sotto la voce ” Disturbi della personalità e del comportamento degli adulti”), in particolare F66.0 (“Disturbo della maturazione sessuale”), F66.1 (“Orientamento sessuale egodistonico”) e F66.2 (“Disturbo delle relazioni sessuali”), potrebbero essere applicati all’orientamento omosessuale, o bisessuale.

Il disturbo della maturazione sessuale è stato definito come un disturbo mentale applicato a un individuo che soffre di “ incertezza sulla propria identità di genere o orientamento sessuale, che causa ansia o depressione. Più comunemente ciò si verifica negli adolescenti che non sono certi di essere omosessuali, eterosessuali o bisessuali nell’orientamento o in individui che dopo un periodo di orientamento sessuale apparentemente stabile, spesso all’interno di una relazione di lunga data, scoprono che il loro orientamento sessuale sta cambiando. ”

L’orientamento sessuale egodistonico si riferisce a un individuo la cui “ identità di genere o preferenza sessuale non è in dubbio, ma l’individuo desidera che sia diverso a causa di disturbi psicologici e comportamentali associati e può cercare un trattamento per cambiarlo”.

Il “Disturbo della relazione sessuale” è una categoria per coloro la cui “ anomalia dell’identità di genere o delle preferenze sessuali è responsabile delle difficoltà nel formare o mantenere una relazione con un partner sessuale ”.

Anche se l’eterosessualità è elencata come solamente uno dei possibili orientamenti sessuali, le persone eterosessuali non sembrano destinatarie previste di queste diagnosi. E’  evidente che il discorso è rivolto a coloro che mostrano un orientamento sessuale omosessuale e che per questo possono provare un’angoscia correlata.

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E’ bene ricordare che non ci sono prove che l’orientamento sessuale tra persone dello stesso sesso sia di per sé causa di angoscia (cioè, un disturbo della maturazione sessuale o un’omosessualità “ego-distonica”); sembra piuttosto che il disagio sia una conseguenza del rifiuto sociale e della discriminazione causata dallo stigma legato all’orientamento sessuale.

Il 18 giugno 2018, l’OMS ha pubblicato la sua nuova classificazione internazionale delle malattie, l’ ICD-11 depennando la “incongruenza di genere “ dalla classificazione dei disturbi psichiatrici.

La voce è restata nel documento ICD-11, ma in un altro capitolo di nuova istituzione, relativo alla salute sessuale. A questo importante pronunciamento,  hanno certamente contribuito le pressioni che da anni arrivavano dalle associazioni e dalle community LGBT di tutto il mondo

Dr. Giuliana Proietti

 

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Fonti:

Drescher J. Out of DSM: Depathologizing Homosexuality. Behav Sci (Basel). 2015 Dec 4;5(4):565-75. doi: 10.3390/bs5040565. PMID: 26690228; PMCID: PMC4695779.

Robles R., Real T., Reed G. Depatologizzare l’orientamento sessuale e le identità transgender nelle classificazioni psichiatriche // Consortium Psychiatricum. – 2021. – Vol. 2. – N. 2. – P. 45-53. doi: 10.17816/CP61

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