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DENTRO E FUORI DI TE
Archivio Storico  2012-2018
Pagina n. 22

Me stesso
#1 01-15-2014, 09:05 PM

Salve,
Mi chiamo Luca e abito a Milano, ho 30 anni.
Vi scrivo perchè sento di avere qualcosa che non và, e non riesco a venirne a capo da solo, mi farebbe molto piacere avere degli indizi e un consiglio da una persona esperta in materia per capirne di più di cosa HO o di cosa mi stia succedendo.
Consultando dei siti che trattano psicolog, ho riscontrato dei sintomi che stò vivendo, derivanti molto probabilmente dall’affetto e dall’amore ricevuto nei primi mesi/anni della mia vita.
Ho letto infatti che ci possono essere delle problematiche derivanti da come si viene trattati da molto piccoli e nei primi anni della nostra vita.
Dico questo perchè, una cosa che mi fà pensare tutto ciò, è il fatto che mio padre mi ha detto tempo fà che mia madre non voleva partorire e che avrebbe voluto abortire.
Credo questo sia vero, soprattutto visto il seguito del suo affetto nella mia vita, non ho avuto buoni rapporti con lei, ne da piccolo ne da quando i miei si sono separati e sono venuto a vivere con mio padre per mia scelta, perchè, mia madre nell’anno e mezzo che sono rimasto in sua custodia, prima di avere il lascia passare del giudice, era fuori di sè e mio padre è ed era una persona calma che mi ispirava più serenità e fiducia.
Penso quindi di aver trascorso un infanzia non contornata da molto amore e affetto, dal fatto che ho delle costanti insicurezze in me,a volte mi sembra di avere una crisi di identità, è da molto tempo che non riesco ad essere contento per un lungo periodo, un giorno si uno no due si uno no , e avanti più o meno sempre così, non sento stimoli, una cosa molto triste è che mi STANCO SEMPRE soprattutto delle compagne e sfortunatamente ANCHE del lavoro..
Sono un perfezionista, e sempre consultandomi, ho scoperto tutto un mondo dietro ai perfezionisti, pensavo come penso tutt’ora di fare bene ad essere preciso, ordinato ,puntuale,esagerato per molti….maaa non mi piace lascirìare sporco in giro, piego tutta le cose da vestire con metodo, mi piace l’ordine insomma, sarò anche fissato lo riconosco, cerco SEMPRE per aiutarmi a guardarmi da fuori e a confrontarmi con chi mi conosce bene per capire meglio come sono….rimane il fatto che è un altra parte di me che va ad aggiungersi ai miei problemi ,ai quali sto cercando di mettere una testa e una coda almeno per capire quali sono.
Stò vivendo un altra volta una storia d’amore con una bella ragazza che ho conosciuto un anno e mezzo fà , con la quale da 7/8 mesi convivo, da un paio di mesi ad oggi mi sta crollando tutto lo stimolo ad arrivare perfino a non avere stimoli nel avere rapporti, e non capisco il perchè credetemi.. è come non mi piacesse più.. ma mi chiedo..Cristo Santo…un altra volta??? ma cosa pretendo, chi voglio, chi sarà mai giusto per me…ci sarà qualcuno giusto per me???… poi penso tra me e me e mi dico… stai calmo tieni duro e vedrai che passerà… ma è come vivere nella speranza di..e non è affatto bello.
Cordiali saluti

Gentilissimo Luca,

Il titolo che ha dato a questo post è tutto un programma: probabilmente la carenza di attenzioni e di cure in epoca infantile l’hanno portata, crescendo, a voler mettere sé stesso al centro del mondo. Lei, mi pare di capire, si guarda continuamente: da dentro, da fuori, si confronta con gli altri per sapere cosa pensano di lei, ogni suo pensiero e sensazione vengono analiticamente esaminati… Tutto al fine di creare ordine, quell’ordine che ricerca ossessivamente nell’ambiente esterno e che invece vorrebbe trovare soprattutto in sé stesso (senza più avere pensieri disturbanti, emozioni negative, sensazioni spiacevoli, ecc.), per raggiungere un pieno benessere emotivo.

Parafrasando un famoso libro di Kundera, chiamerei tutto ciò “L’insostenibile pesantezza dell’essere…” Agendo in questo modo infatti, lei non sarà mai felice.

Il consiglio è quello di cercare di sviluppare le sue capacità relazionali, come ad esempio l’empatia, la capacità di ascolto, l’osservazione attenta degli altri, ecc. togliendo “sé stesso” dalla prima pagina della sua agenda di vita.

E’ normale che si senta un giorno bene e un altro male, perché tanti sono i fattori che possono incidere sul tono dell’umore. Gli esseri umani non sono robots e un dispiacere, una preoccupazione, un piccolo dolore fisico, o anche una brutta giornata in senso meteorologico, possono distruggere facilmente un equilibrio faticosamente raggiunto.

Questo però non deve essere vissuto come una disgrazia, fa parte della vita. Lei non può aspettarsi che, guardando la sua ragazza, essa le appaia SEMPRE come un angelo caduto in terra: le sue emozioni nei riguardi di lei cambieranno giorno per giorno, ora per ora, non solo perché la sua ragazza potrebbe effettivamente essere un giorno più bella, dolce ed attraente e un altro giorno di meno, ma perché lei stesso sarà influenzato, nel giudicarla, da ciò che le sta capitando in quel momento.

Il consiglio dunque è quello di abbandonare l’abitudine di concentrarsi troppo sui suoi pensieri, accettando che nella sua vita entri e sia tollerata, finalmente, anche l’IMPERFEZIONE, cioè la realtà.

Un saluto cordiale.

A20
A20

Non so cosa pensare
#1 01-22-2014, 11:55 AM

salve,io sono pierpaolo 48 anni,convivo da 5 anni ,da un anno frequento una donna sposata di 45 anni,con due figli,i primi mesi tutto e’ stato bellissimo con lei,abbiamo anche condiviso momenti trasgressivi con un amico(sottolineo etero come me).lei mi ha sempre detto che io sono la parte mancante di suo marito,ma lo era anche per me.da alcuni mesi mi dice che ha paura di essere scoperta e di perdere i suoi figli,io ho pensato che fosse una scusa,magari perche’ aveva conosciuto un altro uomo,cmq sono consapevole che non posso essere geloso!a novembre decido di interrompere la relazione,perche’ ossessionato dall’idea che lei potesse avere un altro o perche’ anche io ormai stanco di aver capito che non potra’mai essere mia per sempre. disperata, lei mi ha cercato e ci siamo rimessi insieme fino a 10 giorni fa.adesso lei vuole chiudere perche’ ha sempre paura di essere scoperta,tantissima paura,io non so cosa pensare,se e’ vero o meno,non la sto cercando piu’,lei ogni due o tre giorni mi chiama per sapere come mi sento,e capisce che sto MALISSIMO,ma no glielo dico cmq,io non so cosa pensare a questo punto,sto soffrendo tantissimo,sono forte non la cerco,ho vissuto dei momenti bellissimi con lei,ma non voglio stare male in questo modo.l’idea che lei non mi dica la verita’ mi tormenta.l’unica cosa che mi consola e’ che non posso pretendere niente da lei.e questo lei lo sa.—HELP ME

Gentilissimo,

Francamente anche io non so cosa pensarne se non, come lei, che questa donna difficilmente potrà essere la sua compagna di vita, in quanto in lei sembra aver trovato quella vena di trasgressione che, a suo dire, manca a suo marito (che evidentemente, a parte questo, è perfetto!). D’altra parte, l’attrazione sessuale si alimenta proprio quando c’è incertezza e rischio. Dunque, penso sia difficile interrompere volontariamente questa relazione, che probabilmente andrà avanti fino a che non sarete scoperti…

Presumo che a quel punto non solo il marito di lei, ma anche la sua attuale compagna avranno qualcosa da dire. Ma lei naturalmente è consapevole del rischio che sta correndo: giusto?

Saluti cordiali.

Mi sono innamorata.. ma forse è troppo tardi
#1 01-28-2014, 04:54 AM

Salve Dott.ssa,
ho 22 anni e temo di aver perso una persona speciale a causa delle mie paure.
In estate ho conosciuto un ragazzo, da subito c’e stato interesse reciproco. Ad agosto abbiamo iniziato a “sentirci” e a settembre abbiamo a frequentarci; ci vedevamo sempre, gli piacevo moltissimo, stavo benissimo con lui sin dall’inizio. Io avevo paura di lasciarmi andare a causa di una storia finita male e lui lo sapeva. A metà ottobre, abbiamo discusso e io presa dal panico ho “dato di matto” e l’ho lascito. 2 giorni dopo sono tornata da lui mi sono scusata e gli ho spiegato che avevo paura..lui anche se l’avevo ferito mi ha perdonato, ci teneva molto a me. abbiamo ripreso a vederci rallentando un po’. A fine novembre abbiamo discusso per questo. Ci siamo presi qualche “giorno di pausa” e siamo tornati a frequentarci “giorno per giorno”; io avevo iniziato ad aprirmi ma non sono riuscita a dimostrargli che lui per me era importante, non era facile esprimere a parole ciò che provavo. Poi sono arrivate le festività e io stavo organizzando un viaggio per capodanno con amici. Il giorno prima che io partissi abbiamo parlato e lui mi ha fatto notare che lo stavo trascurando, io l’ho ammesso, mi sono giustificata e scusata e gli ho fatto presente che se ci fosse stato qualche altro problema nel nostro rapporto avrebbe dovuto parlarmene. Poi sono partita ci siamo sentiti normalmente. La sera che sono tornata ci siamo visti e mi ha detto che anche se mi voleva bene in quei giorni non aveva sentito molto la mia mancanza, e aveva conosciuto una ragazza che aveva suscitato il suo interesse e per questo non gli sembrava giusto continuare la nostra relazione. Io anche se molto dispiaciuta ho cercato di capirlo e accettarlo. Il giorno dopo ho voluto parlare con lui per dirgli tutto ciò che provavo e che non ero riuscita a esprimere prima; ho perso il controllo e ho pianto come una bambina pregandolo di darmi un’altra opportunità! ( so di aver sbagliato)
Io sono innamorata di lui ma forse è troppo tardi! ora sono già passati 20 giorni; io mi sforzo di essere il più normale possibile nei suoi confronti per mantenere i rapporti. Nel frattempo lui si sta vedendo con la ragazza che ha conosciuto.
Lui ci tiene a me, e so di averlo fatto soffrire. Vorrei poter tornare in dietro e correggere i miei errori (impossibile).
Lui è la persona giusta per me..quello che c’è tra noi è speciale.
Sono certa che possiamo essere felici insieme..Non voglio “costringerlo” a tornare con me per compassione.
Vorrei dimostrargli che ho capito i miei errori e non li rifarò, che ci tengo a lui.
In poche parole vorrei chiederle come fare a “riconquistarlo” (anche se è riduttivo)
Io non sono disposta a lasciarlo andare senza lottare!
Per questo dottoressa le chiedo consiglio, vorrei sapere come posso muovermi senza peggiorare ulteriormente la situazione?
Grazie

Gentilissima,

Credo che ricorrere alle lacrime sia un vecchio stratagemma femminile, che spesso funziona, ma non sempre. Non credo che un ragazzo che si sta vedendo con una nuova persona (che apparentemente lo interessa) possa convincersi a tornare indietro solo perché lei piange e lo implora. Credo che la sua ultima carta da tentare sia quella di fargli sentire in qualche modo la sua presenza, ma senza dargli la sensazione di avere bisogno di lui e di desiderare un suo ritorno. Se il vostro rapporto è davvero “speciale” qualcosa prima o poi dovrà succedere per farvi ritrovare. Se non succederà nulla, la prenda come una lezione di vita: se si tiene a qualcuno, bisogna dimostrarglielo !
Saluti cordiali.

Tornare a vivere serenamente
#1 02-03-2014, 09:49 AM

Buongiorno Dott.ssa ho 22 anni e soffro d’ansia da 4 anni oramai. 2 anni fa ho conosciuto il mio ragazzo e lui mi ha aiutata a superare il terrore per gli attacchi di panico e per i tremori..ho smesso di prendere gli ansiolitici e sto bene. Ma ad aprile proprio il giorno del mio compleanno mi sono venuti dei pensieri strani del tipo “ho paura di farmi del male” così all’improvviso. È presa dal panico sono corsa in ospedale. Per me è stato bruttissimo perché io prima di avere quest’ansia ero una ragazza solare avevo tanta voglia di fare e trovavo bella qualsiasi cosa della vita. Anche bere una tazza di thè. Ma da quel giorno è iniziato il mio incubo. Ho sempre pensieri di aver paura di farmi del male.. Oppure mi dico “adesso cosa faccio? E domani? Sempre tutto uguale solite cose” ecco questo mi provoca ansia. Mi rende triste e non ho voglia di fare niente. Da agosto sto andando da uno psicologo e lui mi ha detto di non ascoltare questi pensieri di non scacciarli e di non farmi spaventare. Io ci sto provando ma non ci riesco arrivano nella mia testa in qualsiasi momento così senza che io lo voglia e mi stanno rovinando la vita. 🙁

Gentilissima,

Se questi pensieri interferenti sono sopportabili, vada avanti così, se invece si fanno più opprimenti, ne parli con il suo medico di famiglia, nel caso ritenesse di doverle somministrare dei farmaci per aiutarla in questo primo periodo di psicoterapia.

La psicoterapia infatti comincia a mostrare la sua efficacia dopo un certo periodo di tempo (in genere tre-sei mesi) e se la situazione che vive le sembra così difficile da sostenere, non c’è alcun bisogno di fare l’eroina della situazione: ne parli con il medico e vedrà che saprà darle dei buoni consigli.

Confermo per il resto quello che le dice il collega psicoterapeuta cui si è rivolta: tutti noi abbiamo questi pensieri automatici che spesso rappresentano esattamente il contrario di ciò che desideriamo. Non c’è nessuno spirito maligno dietro questa situazione: sono le nostre paure che si manifestano e che peggiorano le nostre paure e le nostre ansie.

Come fare per distrarsi da questi scomodi quanto assillanti pensieri? Ci sono tante tecniche, che sicuramente il collega le illustrerà. Provo a darle intanto qualche breve suggerimento: recitare mentalmente poesie, canticchiare canzoni allegre, contare fino a 1000, usare l’aria di una canzone e provare a cambiarne le parole, tentare di imparare a memoria un testo scritto (es. elenco telefonico)… Eccetera. Inoltre: nella situazione, fare un bel respiro profondo e ripetere a sé stessa: sono perfettamente rilassata, distesa, tranquilla.

Abbia inoltre più fiducia in sé stessa: non si dica mai “non ci riesco”. Si scriva ogni giorno tutte le volte che ci riesce e in che modo. Ogni 5 “ci sono riuscita” si conceda un piccolo (ma grande!) premio.

Saluti e auguri 😉

Depressione e smarrimento
#1 01-27-2014, 01:32 AM

Vi voglio presentare una bambina bionda e bellissimache all’età di 2 anni era in gradi di riconoscere le vocali e a 4 leggeva romanzi per l’infanzia (sfigata) e scriveva poesei. Di quella precoe bambina non è rimasto nulla. Lei è stata sistematicamente annientata negli anni , per molti anni. Le è stato tolto tutto. Anche il padre, i frateli e, soprattutto, l’autostima. Non ha mai avuto una madre anche se sul certificato di nascita il nome di una donna che l’ha partorita è riportato…
Questo è solo lìinizio di una luga storia, potremmo dire una tragedia greca ma senza un deus ex machina che alla fine risolvesse o alemno desse un senso al contenuto della tragedia.

Gentilissima,
Accogliamo naturalmente il suo sfogo, magari con un piccolo suggerimento: invece di tornare col pensiero a quella bambina geniale e dai riccioli biondi, che oramai non c’è più, provi a pensare intensamente alla donna matura che è oggi e che da quella bambina ha sicuramente ereditato tutta la sua intelligenza e sensibilità… Esattamente le doti che ci vogliono oggi per provare a costruirsi da sola un futuro migliore, malgrado la mancanza di affetti e malgrado non vi siano ragioni per cui tutto questo possa essere accaduto. Ma questo è: ora bisogna guardare avanti.
Con tanti auguri.

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La madre di mia figlia mi ha lasciato
#1 01-26-2014, 04:27 PM

buongiorno a tutti,vi scrivo in un momento per me molto difficile in quanto dopo 9 anni di convivenza e una figlia di 5 anni mi ritrovo solo con la bambina.
la mia ex dopo anni di maltrattamenti verso me e mia figlia se n’e’ andata con un ragazzo di 24 anni (lei ne ha 32 io 37) dicendo che si sente giovane e che si vuole divertire e non ha nessuna intenzione ne di fare la mamma ne di contribuire economicamente al mantenimento della piccola.
la mia famiglia,la sua e gli amici non hanno parole sono tutto dalla mia parte,io non mi sento cosi vecchio come dice la mia ex anzi fisicamente sono a posto sono fissato con la palestra,non bevo alcolici, non mi drogo,mangio sano,faccio canottaggio.
ora i suoi vicini di casa riferiscono di vederla spesso ubriaca e la notte la sentono che sta male per il troppo bere.
io ho cercato in tutto i modi di accondiscendere alle sue richieste (vacanze,gioielli ecc) di essere premuroso di dimostrarle il mio amore tutto i giorni ma lei da circa tre anni non ha fatto altro che maltrattarci e tradirmi con ragazzi appena ventenni tra l altro totalmente opposti a me dal lato fisico sia da quello intellettivo.
sono depresso e la notte mi sveglio spesso non riuscendo più a dormire,tra l altro ho rifiutato i medicinali antidepressivi in quanto contrario a tale tipologia di farmaci.se momentaneamente mi facessi seguire da uno psicologo pensate che possa essermi d’aiuto?
non so cosa fare io le voglio ancora bene e’ la mamma della mia bambina ma credo che questa volta sia finita per sempre.

Gentilissimo,

E’ difficile dirlo, da questo breve racconto, ma non escluderei che la madre di sua figlia possa avere qualche problema di tipo psicologico. I comportamenti sregolati, la mancanza di obiettivi, lo scarso amore per la figlia, la ricerca di ragazzi più giovani, fanno pensare non tanto ad una persona che voglia godersi la vita, quanto ad una persona infelice, che cerca in tutti i modi un equilibrio che non sente di possedere.

Lo psicologo dunque in primis ci vorrebbe per la sua ex, ma anche per lei potrebbe essere utile in questo momento essere sostenuto e consigliato, anche per riorganizzare la sua vita, in modo da proteggere la sua bambina.

Saluti cordiali.

La mia relazione: cosa fare?
#1 02-08-2014, 05:16 PM

Salve,
le spiego brevemente la situazione.
Sto con il mio ragazzo da quasi 6 mesi..ma io ho molti dubbi. Ho 19 anni e lui è il mio primo ragazzo. Prima di lui ero abituata a sole e brevi frequentazioni e a restare sola.
Soffrivo molto per questo..mi chiedevo cosa ci fosse di sbagliato in me per non trovare qualcuno che volesse impegnarsi seriamente con me. Poi ho incontrato il mio ragazzo e dopo soli 6 giorni ci siamo messi insieme e tutto procedeva molto velocemente..ho subito conosciuto tutta la sua famiglia e lui mia e abbiamo subito avuto rapporti( per me era la prima volta)..
Le cose sembravano andare bene ma con i mesi ho iniziato ad avere molti dubbi. Avevamo lunghe discussioni per cose inutili(miei ritardi o cambi di programma – lo avvisavo il giorno prima per quello dopo..e me le sentivo per un’ora e mezza-) e ho iniziato a pensare che forse non era il ragazzo giusto..troppo immaturo, indeciso e ipocrita..cose che a volte non riesco davvero a sopportare. Ero abituata a frequentare ragazzi di 3/4 anni più grandi e lui invece ha la mia età. Io frequento l’università..lui cerca lavoro. In questo periodo sono sotto esami..quindi sono molto stressata e stanca e lui sembra non capirmi proprio..a causa sua sono ancora più stressata e nervosa. Inizio davvero a pensare che forse starei meglio sola..spesso non ho nemmeno voglia di sentirlo, vederlo e di avere rapporti..e se dovessi rispondere alla domanda(per esempio): lo sposeresti? risponderei: proprio no…non è il tipo di uomo che mi immagino al mio fianco. Quando penso tutte queste cose mi sento molto male..non vorrei ferirlo..lui è davvero innamorato di me…ma io? Ho tanto voluto un ragazzo e adesso mi sembra che stessi meglio prima..
Più di una volta gli ho detto che ero confusa ma lui ha iniziato subito facendomi un interrogatorio con domande del tipo: non mi ami più? vuoi mollarmi?..che ovviamente non erano d’aiuto e cercava poi di “giustificare” la mia confusione dicendo: ‘è un brutto periodo per tutti..’ e cambiando discorso..
Io davvero non so quanto questa storia possa andare avanti..so che lui sta attraversando un brutto periodo..ma io cosa devo fare? non me la sento a volte di dirgli che lo amo…e se qualcuno mi chiedesse se sono innamorata..gli risponderei che non lo so!
Quello che le sto chiedendo è un consiglio…cosa dovrei fare secondo lei?
Grazie in anticipo!
Cita messaggio

Gentilissima,

Secondo me lei dovrebbe tenersi queste riflessioni per sé, perché non c’è alcun bisogno di condividerle con lui, specie se lui sta vivendo un momento difficile e lei è ancora così incerta sulle sue sensazioni.

Il fatto che ne voglia parlare con lui, lasciando poi le cose come stanno, significa che ha già instaurato una certa dipendenza affettiva, cosa che non la aiuterà di certo al momento di tornare a vivere da single.

Come primo passo dunque, cerchi di riappropriarsi della sua autonomia decisionale, si prenda un tempo congruo (3- 6 mesi?) per soppesare tutti i pro e tutti i contro della relazione e poi, se sente davvero che questa non è la persona che cercava (e potrebbe essere così, visto che è il suo primo ragazzo) e che i suoi difetti superano di gran lunga i suoi pregi, metta in atto la sua decisione senza tentennamenti (ben sapendo tuttavia che lasciare o essere lasciati comporta quasi sempre una grande sofferenza…).
Con molti auguri.

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Non ci capisco più niente
#1 02-06-2014, 11:57 AM

Salve.A dire il vero non saprei come porre il quesito ma ci provero scusandomi in anticipo se i termini non sono esatti o troppo espliciti ma non riesco a spiegarmi.ho 33 anni ed ho avuto un solo uomo nella mia vita che ho lasciato dopo 14 anni che stavamo insieme a causa del suo tradimento.Dopo essermi separata per caso strano della vita ho rivisto un amico per il quale avevo una cotta a scuola cosa ricambiata a quanto pare ma mai svelata.E stato quasi magico ritrovarsi ed essere cosi in sintonia come se non fossero mai passati tutti questi anni.Ho sempre avuto difficolta nei rapporti sessuali e faticavo a farmi vedere nuda ma con lui e diverso non ho limiti ne vergogna perche mi fa sentire bene e si comporta come se fossi la donna piu bella e sexi del pianeta e lo ostenta lo ripete e mi fa stare non bene di piu.ho solo un “problema” che non saprei come risolvere .appena lui mi guarda mi sfiora quando siamo nel intimita mi “bagno” troppo e l’orgasmo e intenso fino a bagnare le lenzuola. e piacevole ma a volte ho il timore che lui non senta niente se la lubrificazione (scusate non so come dirlo) e cosi intensa nonostante le sue rassicurazioni su quanto si senta attratto da me e quanto mia ami alla follia la cosa sta diventando fonte di imbarazzo e le ultime due volte che potevamo stare insieme ho inventato scuse. lui ha capito e mi sta rassicurando e molto paziente e premuroso quasi troppo bello per essere vero ma e cosi e vorrei essere perfetta e vorrei sapere se il mio e un problema o e normale perche non mi e mai successo prima.So di risultare stupida ma sono in difficoltà e ho paura che lui non mi voglia ferire non ostante continui a ripetermi che mi desidera come mai ha desiderato nessuna donna e che mi ama. devo dire anche che stiamo insieme poco perche lontani , ci vediamo una volta al mese e non facciamo mai l’amore una volta sola variamo da 4 a 6 e nonostante questo la mia “ipersensibilita” nei suoi confronti non sembra calare.aiutoooooooo.

Potrebbe trattarsi di normale eccitazione sessuale (che non dovrebbe dare a lui il minimo fastidio: perché non gliene parla esplicitamente?), oppure lei potrebbe avere la così detta “eiaculazione femminile”, fenomeno in realtà piuttosto raro.

Come aiutare la propria ragazza
#1 02-07-2014, 01:49 PM

Buongiorno, sono nuovo del forum e spero davvero che questo serva a qualcosa.
Sono fidanzato da più di 7 anni con quella che spero, appena terminati gli studi, possa diventare mia moglie. Vorrei dei consigli da parte di un esperto riguardo ad una situazione che non riesco più a gestire e che temo possa portare a conseguenze molto gravi. Questa situazione non riguarda me, ma lei : continui sbalzi di umore, difficoltà nel controllare la rabbia, scarsa autostima e fiducia in se stessa, impulsività e crisi di pianto e disperazione. Tutto questo alternato a momenti di assoluta serenità, allegria, intraprendenza, sicurezza di se e voglia di fare mille cose : uscire, fare shopping, allenarsi in palestra, lavorare. In realtà quei momenti di “crisi” le capitano periodicamente e nel corso del tempo ho notato che le cause generanti sono essenzialmente due : un esame universitario in vista o una lite in famiglia. La sua media universitaria rasenta la perfezione, non ha problemi nello studio e la famiglia la ama tantissimo, sono molto uniti e le liti si basano su sciocchezze; il problema sta nel modo in cui affronta le cose, perché effettivamente, vista dall’esterno, la sua è una “vita invidiabile”, è una ragazza intelligente, molto bella, piena di amici, famiglia presente e amorevole, nonché economicamente benestante, un ragazzo che la ama e le da molte attenzioni e lei ricambia tutto questo ed è consapevole di tutto, ma poi periodicamente attraversa questi periodi, della durata di una o due settimane, in cui ha atteggiamenti che definirei autodistruttivi : non esce di casa anche per intere settimane, si lamenta di continuo e diventa estremamente suscettibile e violenta, sia verbalmente che fisicamente, per poi pentirsene qualche minuto dopo. La situazione sta diventando davvero insostenibile e vorrei sapere cosa fare per aiutarla, senza farla sentire a disagio. Mi scuso se sono stato troppo prolisso, ma ho cercato di fornire quanti più dettagli possibili. Grazie per le eventuali risposte.

Salve.

Non mi è chiaro un passaggio fondamentale. In un punto infatti lei sostiene che queste crisi durano anche due settimane, in un altro punto dice che questi eccessi durano solo pochi minuti… E’ normale che uno stato ansioso (dovuto ad un esame in vista o ad una lite) possa creare in una persona predisposta una facile irritabilità, ma tutto rientra nella normalità se, come lei racconta, dopo qualche minuto la ragazza si rende conto di aver ecceduto e se ne scusa. Se invece questi periodi di turbolenza psicologica durassero settimane e la ragazza in questi periodi fosse intrattabile da chiunque, afflitta da continue crisi, di rabbia e di pianto, malgrado la situazione di tranquillità e benessere che la circonda, allora la cosa potrebbe richiedere un approfondimento diagnostico.

Poiché credo che stiamo in realtà parlando del primo caso (periodi di maggiore irritabilità, che però sono di breve durata e si alternano con momenti di serenità), credo che lei non possa fare nulla per aiutare la sua ragazza: è la ragazza che dovrebbe piuttosto imparare a gestire meglio le sue emozioni, in modo da non creare difficoltà e allarmismi negli altri…

Se però, come mi pare di capire, le escandescenze della sua ragazza vengono in realtà giustificate e ben tollerate da tutti, familiari e fidanzato compreso, non vedo come questa persona possa trovare una motivazione al cambiamento, in modo da raggiungere una maggiore stabilità affettiva…

Saluti cordiali.

Clinica della Timidezza

Immobile..
#1 02-16-2014, 08:46 PM

Salve a tutti, sono una ragazza di 19 anni e volevo una consulenza per capire come sbloccarmi. Sto attraversando sia un periodo felice in ambito sentimentale m anche un po’ strano e sia un periodo inconcludente per quanto riguarda lo studio. Non riesco a reagire e a prendere in mano la mia vita, come se fossi immobile. Quest’anno è stato un anno di cambiamenti mi sono trasferita in un’altra città per studiare ed ora vivo con un’amica che dopo 5 mesi è diventata la mia fidanzata…cosa strana ma con lei mi sento in pace anche se h volte momenti di sconforto e mille pensieri: Perché sto con una donna e non un uomo se la mia è una mancanza d’affetto ma se sarebbe così allora perché provo dei sentimenti così reali e perché siamo così intime? Un’ altra situazione che mi affligge sono gli studi, ho scelto una facoltà molto difficile e da quando si sono verificati questi cambiamenti non sto combinando più niente infatti non sono riuscita a dare nemmeno un esame, non c’ho provato proprio ad impegnarmi e mi sento male con i miei genitori che stanno facendo tantissimi sacrifici per farmi restare qui ed io non sto combinando niente. Mi sento delusa e arrabbiata con me stessa, ogni giorno mi alzo e mi chiedo dai oggi studiamo ma poi non prendo ne libri e ne niente e penso alla mia fidanzata e la notte prima di dormire ripenso alla mia giornata e mi vergogno non ho combinato nulla sono stata tutto il giorno a letto tv lei baci exc.. e mi faccio schifo ma non riesco a regire…Aiutatemi

Gentilissima,

Leggi anche:  Insoddisfazione per lo psicologo - Consulenza online

Le cose che ti sono successe sono tante e dunque è abbastanza comprensibile che tu non riesca a trovare la forza e la motivazione per riprendere il filo della tua vita. Sicuramente questa situazione di immobilità che vivi è destinata a finire, perché prima o poi uscirà fuori che non stai sostenendo gli esami ed i tuoi genitori te ne chiederanno sicuramente conto… E questo risveglio potrebbe essere molto traumatico, anche per i sensi di colpa che stai via via accumulando nei loro confronti.

Se in questo momento non riesci a studiare, perché non hai capacità di concentrazione, cerca comunque di uscire da questa clausura che ti sei auto-imposta: cercati un lavoretto, frequenta dei corsi di formazione, vai a qualche conferenza, in palestra o a qualche concerto. Frequenta altre persone e datti comunque qualche piccolo obiettivo da raggiungere. Insomma, esci da quella camera: la vita continua a scorrere intorno a te, anche se tu non te ne accorgi più, essendo ormai concentrata solo sulla tua storia con questa ragazza.

Per quanto riguarda il rapporto omosessuale, devi pensare che tutte le persone sono un po’ eterosessuali e un po’ omosessuali: sono gli incontri, le amicizie, le situazioni particolari, che spingono verso un tipo di rapporto o l’altro. Ad esempio, è possibile che con un’altra ragazza non si possa mai ricreare la magia che si è creata con lei e che magari un ragazzo un giorno possa farti completamente dimenticare questo amore.

Ma nessuno ha la sfera di cristallo per sapere ciò che sarà. L’unica cosa importante, per il momento, è cercare di vivere questa storia, se ti rende felice, ma stando (molto più) attenta a non buttarti via.

Cari saluti.

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Dr. Giuliana Proietti

Depressione 18 anni
#1 02-20-2014, 01:29 PM

Gentili dottori mi chiamo Marco e ho 18 anni.
In questo periodo ho paura di cadere in depressione per diversi fatti; il primo deriva dalla mia famiglia ovvero ; Vivo in una famiglia bellissima mia madre e molto presente e mio padre é molto buono il problema ricade su mio fratello che avendo un piccolo deficit mentale ha sempre avuto la vita difficile fino a ridurlo nella situazione attuale ovvero senza amici , sempre in casa , incomincia a bere e a volte é violento .
Tutto questo lo ha portato oltre agli insuccessi scolastici a non trovare lavoro e quindi a cadere in depressione ; in tutto questo mia madre è quella che ci sta più male perché lo ama tantissimi tanto che per fargli trovare lavoro lo ha mandato a Londra 1 mese pagando 9000 euro ( non lo ha trovato ) e in più mia madre è la più fragile perché è appena guarita da una trombo embolia polmonare che l’ha resa più fragile , di conseguenza piange e mi chiede di non lasciarlo solo.
Quindi ho deciso che lo porterò s Milano con me ed é qui il secondo problema ovvero ho dovuto dare un esame all’università per l’accesso che non mi é andato molto bene
E questo mi fa stare malissimo dato che mi sono rotto la schiena due mesi a studiare e di conseguenza mi sento stupido piango penso di essere un fallito etc etc e unito alla situazione precedente mi fa stare male sia psicologicamente che fisicamente e ho paura di cadere in depressione dato che finisco per piangere la notte senza motivo.
Vi ringrazio per l’attenzione e scusate per il tomo che vi ho lasciato .

Gentilissimo,

Non confondere la depressione, che è una malattia psichiatrica di una certa gravità, con il senso di scoraggiamento e di sfiducia che può provare un ragazzo di 18 anni che ha un problema familiare di una certa entità. E’ normale che tu ti senta responsabilizzato e preoccupato, stante la situazione. Fai anche molto bene a collaborare con la tua famiglia, come puoi. Tuttavia, se devi studiare, cerca di tenere fuori i problemi dalla tua mente, almeno per le ore di studio, altrimenti avrai difficoltà a trovare la giusta concentrazione e tutta l’energia che ci vuole per affrontare un esame.

Dunque, perdonati il momentaneo fallimento, dovuto forse a troppa ansia e agitazione e torna a concentrarti profondamente nei tuoi studi, perché in realtà solo quando avrai terminato di studiare e ti sarai reso indipendente, potrai effettivamente fare qualcosa di più concreto per tuo fratello e per tua madre.

Saluti e in bocca al lupo.

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Confusione
#1 02-26-2014, 11:00 PM

Buonasera a tutti, ho bisogno di un vero e importante consiglio.
Dopo quattro anni di relazione lei mi lascia….detta così suona come qualcosa che accade a tante persone. Il punto e’ che nel giro di un mese mi ritrovo fuori da casa sua con il bisogno di trovare una casa ,allacciare mille utenze e tutto ciò che comporta un appartamento da sola e in tutto ciò anche le crisi di panico che per fortuna adesso si sono alleviate un po’. Dov e’ il paradosso!? Lei vuole continuare a vedermi così chissà che un giorno si possa tornare insieme…
Dice di non provare del l’amicizia nei miei confronti ma nemmeno l’amore di quattro anni fa….ha dovuto allontanarmi proprio per evitare una rottura non riparabile.
Partendo dal fatto che se amo una persona le sto accanto anche nei momenti difficilissimi come quelli che stavo vivendo io ma mi chiedo…..come si potrà mai tornare indietro da una situazione del genere?!?!
Ovviamente a me fa piacere vederla ma sono veramente confusa sul da farsi.

Gentilissima,
Volentieri proverei a darle un vero e importante consiglio, ma francamente dalla sua lettera non ci ho capito un granché… Tranne forse che è ancora un po’ confusa, ma questo lo sa benissimo anche lei. Aspetto dunque che lei posti un’altra richiesta, con maggiori dettagli e, soprattutto, sul tipo di consiglio che vorrebbe da me.
A presto.

La amo ancora
#1 03-02-2014, 03:29 PM

Chiedo consiglio:
9 anni fa ho conoscito una splendida ragazza e ci siamo amati alla follia!!
Abbiamo la stessa eta e a 23 anni ci siamo sposati! una coppia perfetta e in completa sintonia..stessi gusti..stessi pareri..sempre insieme.
Pultroppo abbiamo avuto molti problemi, soprattutto mie..soffro d ansia e avevo perso il lavoro..il nostro matrimonio e diventato una routin, e le mie ansie e insicurezze e i pochi soldi non ci hanno permesso di vivere un matrimonio sano.
Lei inizio a chiudersi dentro se..ci fu un distacco emotivo tra di noi infatti dopo 4 anni di matrimonio lei conosce uno e mi tradisce..me lo confessa e mi dice che non mi amava da un po..che non riusciva piu a fare quella vita..che non si sentiva desiderata e protetta, ma che mi vuole un gran bene! Solo ora mi accorgo dei errori fatti..ma solo ora mi accorgo veramente di QUANTO l AMO..E LA DONNA DELLA MIA VITA!! Son due mesi che ci siamo lasciati..io sono morto dentro..non vivo senza di lei e la penso incessantemente!! Lei non mi cerca piu e non sono piu nei suoi pensieri perche sta con quello ma non so quanto durera..ha visto in lui qualita che io non ho..un uomo forte.. Io ora sono in terapia per riprendermi e superare questa maledetta ansia!
So che siamo fatti l uno per l altro!!devo solo ritrovare me stesso, ritornare quella persona di cui si era innamorata!!ma non so che fare..dovrei lasciare che viva questa storia e poi rifarmi vivo cosi nel frattempo io cresco..o gli sto vicino chiamandola ogni tanto e uscendoci insieme?..so che dovrei voltare pagina ma il mio io non lo accetta!! Vuole solo lei!!

Gentilissimo,

Il suggerimento che sento di darle in questo momento è quello di concentrarsi unicamente su sé stesso e sulla sua terapia perché, comunque andrà a finire, lei deve tornare ad essere forte e motivato per poter raggiungere gli obiettivi che vorrà darsi (fra cui, se lo riterrà, anche quello di cercare di riconquistare sua moglie).

Probabilmente sua moglie era infelice per come stavano andando le cose e si è voluta dare una chance nel provare a cercare una nuova serenità con questa persona: all’inizio probabilmente sarà tutto bello, ma se la coppia non funziona, non ci vorrà molto a scoprirlo (le passate brutte esperienze a qualcosa servono!)

Le consiglio pertanto di essere presente “a distanza”: sia sempre disponibile se viene chiamato o cercato, ma non chiami e non cerchi lei per primo. Non si dimentichi compleanni e anniversari, si mostri rispettoso delle scelte di lei e, soprattutto, non la preghi mai di tornare a vivere insieme… Così facendo sarebbe ben lontano dall’uomo forte che sua moglie desidera.

Saluti e in bocca al lupo.

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Tra moglie e marito…
#1 03-08-2014, 07:18 PM

sono sposato da venti anni e abbiamo 2 bambine bellissime.lavoriamo insieme e andiamo daccordo.da qualche anno mia moglie lancia dei segnali di stanchezza ha lasciato il lavoro insieme per provare a fare altro ma non gli e andata bene quindi ha fatto la casalinga mentre adesso e tornata a lavorare da me.ha dentro di se sempre una infelicita che non riesce a colmare lei sa che io la amo all’ennesima potenza che tutto quello che faccio per lei non lo rinfaccio perche mi viene dal cuore spontaneamente.dopo un periodo veramente buio per lei passato spesso a piangere e ad avere comportamenti incomprensibili mi dice che non ne puo più della falsita e deve assolutamente confessarmi che mi ha tradito per un certo periodo.forse sembrero matto ma non riesco ad odiarla vorrei capire pwerche lo ha fatto o forse lo so gia era stanca stressata usciva per rilassarsi con la sorella piu giovane e ha voluto riprovare l’amore adolescienziale quello che ti fa battere il cuore.
lei di me dice che sono come una parte del suo corpo che un marito come me e un papa come me non si puo lasciare perche e tutto quello che una donna desidera ma lei non mi ama piu e quindi io devo trovare la forza di rifarmi una vita.io non voglio un altra vita amo lei le mie bambine sono l’ossigeno per me quindi stiamo insieme sotto lo stesso tetto ma dormiamo separati e non ci facciamo mai le coccole.
lei dice che in questo momento per lei conta solo fare crescere bene le bimbe non fare mancare niente loro e che va bene anche una famiglia cosi visto che comunque non ci odiamo non litighiamo e facciamo tutto quello che fa una famiglia tranne pero fare l’amore e amarsi ancora.
io per le mie figlie mi farei anche tagliare un arto figurarsi se non posso sopportare una crisi matrimoniale.
ma è una crisi oppure è veramente tutto finito visto che a lei adesso non interessa neanche lottare per riprovare.
non ho mai provato tanto dolore in tutta la mia vita la notte dormo pochissimo ho uno strozzo allo stomaco continuo e mi viene da piangere ogni volta che sento una canzone d’amore ho una situazione amorosa.
oggi le ho chiesto se mi abbracciava lei mi ha abbracciato e io le ho detto amore mio,lei mi ha risposto non sono l’amore tuo.
fa malissimo

Gentilissimo,

Quando ci si sposa, così come quando si inizia una convivenza, occorre mettere in conto che l’unione con la persona scelta (e dalla quale si è stati scelti) potrebbe un giorno finire.

Una volta le convenzioni sociali, ma anche i patti familiari, la dipendenza economica della donna ecc. permettevano di guardare alla crisi coniugale come ad un irrilevante momento di passaggio, che non avrebbe turbato l’unione più di tanto, visto che il matrimonio era indissolubile.

Oggi ci si sposa per amore e dunque quando l’amore finisce, o si attenua un po’, sembra che sia tutto da buttare via… Non è così: si può stare benissimo insieme cercando di rinnovare spesso il proprio rapporto: cambiando le abitudini, dedicando più attenzioni al/alla partner, ricordandosi che oltre che famiglia si è anche coppia.

In un matrimonio di lunga durata l’amore non può essere, ovviamente, sempre come il primo giorno: oggi la crisi capita a sua moglie, domani potrebbe capitare a lei. Se in queste crisi rimane la stima reciproca, tutto può essere ricostruito.

Le suggerirei comunque di uscire dal ruolo del marito bastonato: paradossalmente l’unico modo per riconquistare sua moglie è quello di apparire sereno e sicuro di sé. Se potete permettervi una terapia di coppia, andate, altrimenti provi lei a non essere più solo il marito e il padre esemplare che in lei vede sua moglie, ma anche un compagno, un complice, un uomo divertente, simpatico, affascinante.

Niente del resto è per sempre e l’amore può durare solo se si riesce a coltivarlo. Lei pensa di averlo fatto, ad esempio, quando lasciava che sua moglie se ne andasse a ballare da sola? Quante volte lei le ha detto di non averne voglia, di preferire il lavoro o la TV?

Con molti auguri.

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Difficolta’ ad un rapporto serio
#1 03-08-2014, 11:25 PM

Gent.ma Dott.ssa sono un uomo sui 50 anni, ho da circa 1 anno instaurato una relazione con una donna che vive lontano da me. Entro subito nei particolari: dall’ultima relazione seria sono passati almeno 8 anni, non ho mai convissuto e sono sempre stato un po uno spirito libero. Vivo in una sorta di dualita’ nel senso che le volte che litighiamo e ci lasciamo sento un forte dolore e la consapevolezza di perdere una persona molto importante, ma quando tutto si ristabilisce avviene una sorta di appagamento e tranquillita’ che rendono i miei sentimenti verso lei, un po spenti. Un’altra cosa che sinceramente mi da fastidio ( e sicurammente piu’ alla mia compagna ), che quando si esce il mio sguardo cade sempre sulle donne/ragazze e sento un forte richiamo sessuale verso loro tale da mettere in dubbio il mio rapporto,nel senso che il rapporto diventa quasi soffocante e la voglia di essere libero diventa piu’ forte. Ci vediamo con la frequenza di 4/5 giorni ogni 10/12 giorni. Premetto che lei ha un bambino. In passato non ho mai tradito perche’ comunque lo ritengo sbagliato.
spero sia stato chiaro
cordiali saluti

Gentilissimo,
Indubbiamente una persona che arriva a 50 anni senza mai aver convissuto ha acquisito uno stile di vita che è difficile da modificare. La vita di coppia, come ha sperimentato, garantisce una vita tranquilla, senza grandi emozioni, ma senza neanche i tanti turbamenti che in genere vivono i single. Si tratta di imparare ad apprezzare la serenità che garantisce il rapporto, cercando di rendere la vita di coppia, per quanto possibile, allegra, dinamica e coinvolgente. Tutto questo però non viene del tutto automatico, come potrebbe accadere con una persona nuova, tutta da scoprire. Occorre dunque impegnarsi nella relazione e “lavorarci”, per renderla ogni giorno interessante e degna di essere vissuta. Ci provi, può darsi che attivandosi un po’, invece che rassegnarsi a vivere di rendita, la faccia sentire meglio.

Stare vicino ad una persona depressa
#1 03-10-2014, 07:48 PM

Gentile Dottoressa,
le scrivo per chiederle un parere su una situazione frustrante vissuta stando vicino ad un amico dal carattere molto gioviale, estroverso e gentile, ma allo stesso tempo molto chiuso nell’esprimere emozioni più profonde, che ad un tratto ha iniziato a cambiare. Il tutto è iniziato lentamente a partire dal nostro avvicinamento affettivo (amichevole) che portò al chiarire che per via di varie motivazioni (rovinare l’amicizia, questioni legate a ciò che avrebbero pensato gli altri, impedimenti riguardanti legami comuni che forse ne avrebbero sofferto), fosse meglio non fare mai alcun passo che potesse rovinare la nostra amicizia. Lui affermò inoltre, di non avere alcuna intenzione di avere un legame con me perchè voleva restare solo. Fin qua, pare una situazione comunissima che capita tra giovani; tuttavia, il problema è l’evoluzione che ne seguì.
In seguito a quell’episodio, piano piano lui iniziò a spegnersi, sempre di più nei mesi, diventando anche aggressivo nel caso qualcuno cercasse di stargli vicino. Con me in particolare, ci furono molti episodi in cui vedendolo comunque molto molto nervoso, cercavo di non lasciarlo solo ma inevitabilmente, anche il semplice chiedergli come stesse, lo faceva scattare. Ricordo innumerevoli litigi seguiti sempre dalle sue scuse e dalla sua richiesta di essere lasciato completamente solo da tutti (pur continuando a volere il legame di amicizia con me). Quello che io ho visto è stata una chiusura totale nei confronti delle persone, al punto da privilegiare i rapporti superficiali a quelli più profondi per non affrontare questioni spinose di nessun tipo, apatia fortissima, perdita di interesse per le attività più vive e giocose, un essere costantemente di cattivo umore e scontroso, ed infine, con dolore immenso da parte mia e da parte sua, il nostro allontanamento. Inutile dire che quest’anno è stato molto forte a livello emotivo per me, e io ho fatto cose d’una bontà e dolcezza inimagginabile per aiutarlo (anche a detta sua): sorprese, una vicinanza costante quasi come una sorella, comprensione, pazienza, uno scusare anche situazioni che chiunque gli avrebbe fatto pesare, ma nulla sembrava farlo stare meglio. L’allontanamento è arrivato perché nonostante il carattere ottimista e gioioso che ho, stavo cadendo nel senso di frustrazione e lui scompariva ed appariva, voleva e non voleva la mia presenza e lui stesso sembrava volermi benissimo, ma cercava di chiudere con me. L’unica cosa che ho notato è che le uniche reazioni emotive che lo avvicinano ancora ad un essere dotato di sentimenti forti, sono legate a me, al sentirmi e al vedermi (situazioni che lo scombossulano nel profondo). Io volevo solo chiederle, cosa gli è successo? Come può un evento affettivo creare un cambiamento così forte, drammatico e profondo in una persona? Sono sintomi della depressione? (Tuttora, so che è ancora più apatico). Ho una qualche colpa io?
La ringrazio per la gentile attenzione.
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Gentilissima,

Mi chiedo anzitutto quanto possa essere sincero un discorso esplicito in cui ci si confida di piacersi, ma nello stesso tempo ce lo si nega, adducendo una serie di ragioni che, francamente, non appaiono poi così fondamentali… Che vi importa degli altri? Che vi importa di rovinare un’amicizia, se può nascere un amore? In genere, se un legame non può diventare più profondo, ci si tiene normalmente a distanza, senza spiegarsene necessariamente le ragioni.

Spiegarsi le ragioni per cui NON ci si mette insieme sembra piuttosto una dichiarazione di interesse mascherata. In questa vostra strana storia dunque, la prima domanda da farsi dovrebbe essere questa: avete forse cercato, attraverso una serie di razionalizzazioni, di soffocare un sentimento? Cosa temete in realtà?

Il suo interessamento nei riguardi di lui, malgrado lui le dicesse che voleva restare solo, era davvero amichevole, oppure lei voleva in qualche modo dimostrargli di essere una persona indispensabile per la sua vita? Del resto, malgrado l’allontanamento, lui sembrerebbe ancora tenere a lei, e lei che chiede un parere su questa persona non mi sembra meno coinvolta… Non ho elementi per dirle se si tratti realmente di depressione, ma ho il sospetto che tra voi vi sia stata una comunicazione sbagliata e fuorviante, malgrado apparentemente non sembri così. Forse varrebbe la pena approfondire un po’ ed evitare di giocare a nascondino fra i sentimenti.

 

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Sono complicata
#1 04-01-2014, 04:49 PM

E’ la prima volta che faccio una cosa del genere, cioè scrivere su un sito i miei problemi alla ricerca di una risposta, ma in questa situazione , non sapendo dove sbattere la testa e non riuscendo neanche a pensare in maniera lucida senza che la mia mente contorta ci metta lo zampino ho deciso di provare.
Il mio grande bisogno di risposte deriva dal semplice fatto che non capisco cosa mi stia succedendo , quello che provo davvero e dove il mio conscio lasci spazio al mio inconscio e viceversa.
Da sempre ho avuto ( ed ho ancora ) un problema con i sentimenti!
Faccio davvero fatica ad aprirmi alle persone e mostrare quello che provo e chi sono ( non tanto a livello oratorio, ma propio nel dimostrarlo fisicamente ) con amici, parenti, ma sopratutto fidanzati ed è qui il mio problema.
Sono fidanzata da poco, ma ormai ci frequentiamo da quasi due mesi ( si lo so bene, due mesi non sono niente) , ma questa relazione mi sta facendo impazzire.
Lui è un ragazzo fantastico : disponibile , dolce e premuroso, infatti il problema non è lui sono io.
Non sono mai stata sicura di quello che provavo per lui e se all’inizio ero un pò più presa, adesso l’unica cosa che riesco a pensare è di quanto io stia male perchè io non provo un grande sentimento per lui.
Lui per me si fa in 4 e io ci sto bene , ma nel momento in cui non c’è non mi manca.
Avendo inconsciamente un idea di rapporto “vittima o carnefice” essendo lui così disponibile senza farlo apposta mi comporto da capetta (carnefice) e non mi piace come lo tratto, ma non riesco ad essere tenera e coccolosa ( con carnefice non vuol dire che lo picchio o cose varie, ma semplicemente che sono distaccata e a volte un pò fredda )
Il punto però è che io sono in perenne stress, mi sento perennemente in colpa perchè non provo lo stesso che prova lui, perchè i miei sentimenti non sono forti e mi sembra quasi di prenderlo in giro, ma allo stesso tempo ho paura che tutta questa resistenza sia il mio inconscio e che inconsapevolmente per paura io stia sabotando tutto.
Erano già un paio di giorni che stavo pensando di lasciarlo, ovviamente non perchè non provi niente per lui, ma perchè non riesco più a stare in questo stato di stress perenne , non mi piace come mi conporto e non penso si meriti di dover star dietro alla lunaticità di una ragazzina, ma nel momento in cui la mia decisione si è fatta più seria , sono scoppiata a piangere e non riuscivo più a smettere e questo mi ha messo ancora più confusione e stress addosso, vi prego ditemi che non sono pazza e datemi un consiglio! ( da una ragazzina che non sa niente sull’amore)

Cara ragazzina che non sa nulla sull’amore,

Lascia perdere il conscio e l’inconscio e concentrati su queste domande, da fare a te stessa: questa persona, quando non c’è, ti manca? Quando c’è ti senti più felice? Hai voglia di condividere con lui delle esperienze, dei progetti? Se dovesse conoscere un’altra ragazza e, ad esempio, baciarla, ne saresti gelosa? Rinunceresti per lui a qualcosa che ti è caro, per fargli piacere?

Non sono ovviamente solo queste le domande che ti dovresti porre per capire se gli vuoi bene o meno, ma comincia da queste: se hai risposto si a tutte sei a buon punto e qualcosa può nascere. Se hai risposto tutti no ti consiglierei di cambiare fidanzato, perché evidentemente è più un amico che un ragazzo con il quale costruire qualcosa…

…E se fosse semplicemente troppo presto per pensare all’amore ? 😉

Vuole rimanere amica
#1 04-08-2014, 11:36 AM

Salve a tutti, sono Luca circa un mese fà mi sono lasciato con la mia compagna e mi letteralmente buttavo fuori da casa dicendomi di nn amarmi più (dp 14 anni).. se ne accorta subito..
Cmq lasciando stare le stronzate, vengo al punto. Siamo andati a convivere circa quattro anni fà, ora da due anni siamo genitori, e ultimamente abbiamo avuto problemi economici cm tante cp, io l’amo ancora come fosse il primo giorno ma lei è fredda e prima ke io me ne andassi ripeto mi ha detto di nn amarmi più xò è disposta di rimanermi amica… Ora un lavoro me lo stò creando e già ho alcuni appuntamenti xò nn sono del tutto lucido…
Stò cercando di nn pensarci e lasciarle libero campo, ma nn riesco a capirla… ragazzi nn sò ke fare!!!

Gentilissimo,
Dalla sua lettera non si capisce bene, ma apparentemente lei non ha un lavoro. Questa potrebbe essere una ragione spiegabilissima per cui una unione entra in crisi, specialmente se la disoccupazione non dipende dalle contingenze economiche ma da, diciamo così, una sua scarsa propensione al lavoro…
Credo dunque che lei faccia molto bene a darsi da fare per sistemare la sua posizione lavorativa, per poi cercare un riavvicinamento con la sua famiglia.

Del resto, se la sua compagna le ha detto che vuole restarle amica, questo significa che prova ancora affetto per lei: ora provi a riconquistarsi l’amore.
Molti auguri.

Vergine
#1 04-13-2014, 09:25 PM

salve
sono un ragazzo di 25 anni compiuti e non ho mai avuto un esperienza …qualsiasi con una donna….mi vergogno per via del mio pene…che credo essere forse sotto la norma…cioè è circa 3cm duro , ultimamente sono stato dalla dottoressa perchè mi credevo un po’ fuori forma e lei mi ha detto , sono sovrappeso e ho un fisico femminile. Non so che fare mi può dare un consiglio? grazie

Salve.
Non so da quale dottoressa lei sia andato: forse il medico di base? Il consiglio è quello di fare degli accertamenti di tipo medico e penso che nessuno, meglio del suo medico di famiglia, possa consigliarla in proposito.

Sicuramente le farà benissimo riacquistare il peso forma e constatare che, in un fisico diversamente strutturato, anche le dimensioni del pene possono fare un altro effetto.

Cordialmente,

Dr. Giuliana Proietti

 

Dr. Giuliana Proietti

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