Gesù era omosessuale? Chi lo dice e perché
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Paul Oestreicher è Cappellano presso l’Università del Sussex. Ne parliamo perché nella giornata del Venerdì Santo questo ministro di culto anglicano ha scritto un articolo per il Guardian, nel quale parla della sessualità di Gesù e ammette che possa essere stato omosessuale.
Le sue parole:
Predicare il Venerdì Santo sulle ultime parole di Gesù mentre veniva condannato a morte produce grandi domande spirituali nel predicatore. I gesuiti iniziarono questa tradizione. Molte chiese anglicane l’hanno adottata. Di fronte a questo privilegio in Nuova Zelanda, nella capitale, Wellington, la mia seconda casa, ero dolorosamente consapevole del contesto, una chiesa profondamente divisa su questioni di genere e sessualità, in ogni parte del mondo. La sofferenza era il tema di cui volevo parlare. Ho sentito che non poteva essere sottaciuta la sofferenza delle persone gay e lesbiche nella comunità religiosa, nel corso di molti secoli.
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Oestreicher scrive ancora:
Una questione così delicata poteva essere un argomento per il Venerdì Santo? Per la prima volta nel mio ministero ho sentito che si, lo doveva essere. Quelle ultime parole di Gesù non mi abbandonavano: “Gesù allora, vedendo la madre e il discepolo che egli amava lì accanto, disse alla madre: ‘Donna ecco tuo figlio!’ Poi disse al discepolo. ‘Ecco tua madre!’ E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Il riferimento è al discepolo Giovanni, probabile amore omosessuale di Cristo.
In realtà, molteplici sono le teorie sulla vita affettiva e sessuale di Cristo: c’è chi ha detto che Gesù fosse innamorato di Maria Maddalena, la quale per molti era addirittura una prostituta, e che con lei abbia avuto dei figli.
C’è chi invece non ha mancato di notare il particolare attaccamento nei confronti di Giovanni, l’unico uomo ad accompagnare Gesù verso la sua esecuzione (insieme a tre donne) il quale, nelle rappresentazioni classiche del cenacolo, uno dei soggetti preferiti dell’arte cristiana, si trova, ritratto con volto femmineo, in genere accanto a Gesù e molto spesso con la testa appoggiata sul suo petto (tanto che Dan Brown nel Codice da Vinci pensa di vedere in questo volto la sposa di Cristo).
Dopo tanti anni di riflessione e 50 anni di sacerdozio, Oestreicher si dice certo anzitutto che Gesù avesse una propensione per la vita sessuale, altrimenti non sarebbe stato un vero essere umano, ma la sua convinzione profonda è appunto questa, che Gesù fosse gay. Almeno questa gli sembra l’idea più convincente.
Se Gesù fosse stato gay o etero, conclude comunque il pastore anglicano, non indebolisce minimamente la figura di Cristo: chi è stato e che cosa ha significato per il mondo di oggi. Spiritualmente, dice, è del tutto irrilevante.
Quello che più conta, a suo parere, è che oggi ci siano molti omosessuali, seguaci di Cristo, ordinati o laici, che nonostante le prese di posizione della Chiesa, molto umilmente rimangono suoi membri fedeli.
“Se le chiese cristiane facessero di più per accettare e abbracciare queste persone, forse avrebbero più fedeli”, conclude.
In realtà che Gesù fosse gay o etero non sembra, a noi che leggiamo, una caratteristica così spiritualmente insignificante: se davvero un giorno si potesse appurare che Gesù possa essere stato gay, la nostra cultura, e anche la nostra storia, non potrebbero che tenerne conto, non solo per rileggere il passato, ma anche per organizzare una società completamente diversa nel futuro.
Dopo tanti secoli comunque, sarà ben difficile trovare prove certe sulla omosessualità di Gesù (ci sono storici che addirittura affermano che Gesù non sia mai esistito) e dunque l’unica certezza che abbiamo è che Gesù non potrà mai essere preso come testimonial per la campagna pro-gay nelle Chiese, come il pastore anglicano ha tentato, con scarso successo, di fare.
Eventualmente, potremmo sperare in un ravvedimento sulla questione degli omosessuali che parta dal Concilio ecumenico, ma questo dovrebbe rimettere a questo punto in discussione i tanti diritti negati della Chiesa, a partire dal sacerdozio femminile.
Fonte: Was Jesus gay? Probably, The Guardian
Dr. Giuliana Proietti
Immagine:
Unsplash
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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