Il caso Adam Lanza, la sindrome di Asperger e l’Apocalisse
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In questi ultimi giorni ne abbiamo sentito purtroppo parlare molto, in quanto si è detto che l’autore della strage americana di Newtown, il ventenne Adam Lanza, fosse affetto da “sindrome di Asperger”. In realtà sembra che la diagnosi non sia stata ancora ufficialmente confermata dagli investigatori; resta però il fatto che ormai in tutto il mondo se ne parla, a volte anche in modo errato, equiparando la malattia ad altri disturbi psichiatrici più gravi, per cui vale la pena provare a saperne di più.
Il termine “Sindrome di Asperger” venne utilizzato per la prima volta dalla psichiatra inglese Lorna Wing in una rivista medica, nel 1981: il nome fu scelto in onore di Hans Asperger, uno psichiatra e pediatra austriaco i cui studi sull’argomento, compiuti nel 1944, a quel tempo non avevano ancora trovato un giusto riconoscimento.
La sindrome di Asperger ha un’eziologia ancora non troppo conosciuta, anche se numerosi studi ritengono che potrebbe essere dovuta a una serie di cause: genetiche, metaboliche, infettive perinatali. (Sembra esclusa una causa psicogena).
Nel Manuale Diagnostico e Statistico degli Psichiatri, il DSM-IV, questa patologia è stata inserita nella categoria “disturbi pervasivi dello sviluppo”. Non ci sono ancora dati precisi sulla sua diffusione: viene tuttavia considerato un disturbo dello spettro autistico perché presenta caratteristiche simili all’autismo, in particolare per quanto riguarda:
– l’incapacità di creare e mantenere relazioni sociali;
– la tipologia dei comportamenti e degli interessi: limitati, ripetitivi, stereotipati.
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I pazienti Asperger non presentano particolari ritardi nell’acquisizione del linguaggio, nello sviluppo cognitivo o nell’autosufficienza personale, tanto che la diagnosi arriva in genere in ritardo e, fra i soggetti che hanno malattie dello spettro autistico, questi pazienti vengono definiti “autistici ad alto funzionamento” o, bonariamente, “piccoli professori”, perché si fissano a volte su particolari loro interessi, diventandone molto competenti. Adam Lanza ad esempio era un geek, un grande esperto di informatica.
La sindrome di Asperger comporta in particolare delle difficoltà in ambito relazionale (scarsa empatia, incapacità di avere relazioni sociali e conseguente isolamento, linguaggio monotono e pedante, scarsa comunicazione non verbale, profondo interesse in tematiche particolari, che danno un’impressione di eccentricità, così come movimenti goffi e maldestri, posture bizzarre, ecc.).
Non risulta però in letteratura che i pazienti con sindrome di Asperger siano particolarmente aggressivi e dunque non sarebbe giusto, a seguito degli eventi americani, temere che un soggetto con tale diagnosi possa improvvisamente comportarsi come un potenziale assassino seriale, perché sarebbe una preoccupazione fuori luogo, visto che sono semmai gli Asperger a subire violenza e bullismo da parte degli altri e le loro reazioni non sono in genere di tipo aggressivo.
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Si dice che ad aver sconvolto Adam Lanza sia stato, pochi anni fa, il divorzio dei suoi genitori; certo, questo sarà stato uno shock, così come non avrà aiutato l’abitudine a trascorrere il tempo isolato dai coetanei, giocando ai videogames e forse ancor più fuori luogo può oggi apparire, con il senno di poi, l’hobby che gli aveva insegnato addirittura la madre (anche lei vittima della strage), cioè quello delle armi.
La sfortuna del giovane Lanza può essere stata anche quella di aver avuto una madre anche lei evidentemente con qualche problema psichiatrico, anche se apparentemente non diagnosticato. Sembra infatti che Nancy Lanza fosse membro di un movimento, Doomsday Preppers, cioè gli apocalittici. I “preppers” sono gli americani che si preparano alla fine del mondo. L’ex cognata Marsha ha detto che la madre di Adam aveva trasformato la sua casa ‘in una fortezza’, tante erano le armi che aveva accumulato in casa, insieme alle scorte alimentari.
Un modo, questo, per difendersi dagli “altri”, in attesa della fine del mondo. Peccato che l’unica persona da cui Nancy doveva difendersi era suo figlio e che non vedrà la fine del mondo preannunciata dai Maya, come sicuramente non la vedremo noi, ma nel suo caso non perché era una bufala, ma perché lei non c’è più.
Dr. Giuliana Proietti
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Pubblicato anche su Huffington Post
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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