Wilhelm Reich e Herbert Marcuse
Tra gli autori dell’approccio antropologico ‘permissivista ‘ alla sessualità (classificazione fatta dal pedagogista Norberto Galli) hanno una primaria importanza il pensiero di Wilhelm Reich e Herbert Marcuse.
Anche altri autori hanno considerato Reich e Marcuse tra i maggiori esponenti della così detta ‘sinistra freudiana’ , ovvero i capostipiti del permissivismo contemporaneo (Robinson P.A., La sinistra freudiana, Astrolabio 1970).
W. Reich (foto) sosteneva che ognuno, a qualsiasi età, ha diritto alla soddisfazione sessuale, indipendentemente dalla riproduzione biologica. Nel volume ‘La lotta sessuale dei giovani’ (Samonà e Savelli, 1972) egli rivendicava tale diritto per le giovani generazioni ed invitava a combattere la società oppressiva dell’Occidente, con queste parole: “La gioventù ha diritto a qualcosa di più di una semplice informazione: ha diritto alla propria sessualità”.
Concludendo il volume “La rivoluzione sessuale’ (Feltrinelli, 1975) Reich scrive: “Un individuo sano che abbia abbastanza da mangiare non ruba. Un individuo sessualmente felice non ha bisogno di ‘morale’ inibistrice e di ‘esperienza religiosa’ soprannaturale. Fondamentalmente la vita è semplice. La complica solo la struttura umana quando è caratterizzata dalla paura di vivere”.
H. Marcuse (Eros e Civiltà, Einaudi, 1964) sosteneva invece che la coercizione della sessualità è espressione della repressione della società. Marcuse auspicava l’avvento di una civiltà fondata sulla liberalizzazione degli istinti sessuali, contrastando la razionalizzazione, la sublimazione, l’attività lavorativa.
In questi autori, a giudizio di Norberto Galli, c’è il rifiuto di qualsiasi sapere normativo predefinito. Ci si trova di fronte ad un totale nichilismo, ossia all’assenza di qualunque valore e guida dell’esistenza. Il piacere e la sua ricerca diventano il motivo predominante e la meta ultima della vita quotidiana. L’individuo si costituisce origine della morale: a un’etica oggettiva ne subentra una soggettiva, nell’illusione che quest’ultima liberi l’uomo dai ceppi ai quali, da sempre, è avvinto. (Norberto Galli, Educazione sessuale e mutamento culturale, La Scuola, 1980).
Fonte: D. Simeone, L’educazione sessuale nella prospettiva della pedagogia personalista di Norberto Galli, Rivista di Sessuologia, CIC, vol. 30 n. 2
Dott.ssa Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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