Lui ha una famiglia ‘perfida’ – Consulenza on Line

Salve, mi chiamo Simona ed ho 33 anni.Da 16 sono insieme ad un ragazzo di 32 anni, e da 3 anni conviviamo.Con la sua famiglia è sempre stato un inferno, hauna madre ed un padre orrendi, cattivi, egoisti e che hanno cresciuto i loro due figli maschi entranbi, come se fossero due robot.Purtroppo io mi sono innamorata di uno dei due figli e tutt’ora sono insieme ma non riesco più a provare l’amore di sempre e nemmeno a far l’amore con lui tanta è la rabbia chei suoi genitori hanno scatenato in me.Lui sembra succube di loro, crede a cose mai dette…non ce la faccio più. Da mesi ormai c’è sempre più astio e pochis ono i momenti sereni tra me e lui.Lui non vuole che la nostra storia finisca,ha accettato di andare in terapia di coppia ma non so se servirà. E’ che sono stanca…ora analizzando il tutto mi rendo conto che ho perso così tanti anni e mi sento infelice.Lui vorrebbe sposarsi ed avere un figlio ma io sono diventata fredda e non ho nessuna volgia che si realizzi un legame così profondo anche con i suoi perfidi genitori.Ho un caro amico, il mio più grande amico verso cui non ho mai provato attrazione anche se gli voglio un bene dell’Anima, ma ora credo che io mi stia innamorando di lui, ma non so cosa fare perchè sono confusa, mi sono persa! Avrebbe senso andare in terapia? Grazie! Simona

Cara Simona,

Comincio a risponderle dall’ultima domanda: si, certo che ha senso! Non si va a fare una terapia di coppia con l’obiettivo di rimettere sempre insieme i cocci, comunque sia… Talvolta da una terapia di coppia se ne esce con la decisione di una separazione fra i partners. In questo caso però si tratta di una separazione consapevole, che segue un periodo di riflessione profonda su sé stessi e sul proprio rapporto di coppia, oltre alla ricerca di un possibile cambiamento di ciò che non fa funzionare la relazione e che dunque determina la propria sensazione di infelicità.Oltre tutto, lei ha bisogno di capire chiaramente se si sta innamorando (o è sempre stata innamorata) dell’amico del cuore, oppure se ama ancora il suo compagno.Deve ad esempio riflettere su queste sensazioni di quasi-amore che prova nei confronti dell’altro: sono sincere, oppure sono soltanto la più facile soluzione che lei ha a portata di mano per risolvere i suoi problemi esistenziali? Infine, la famiglia perfida di lui: non capisco per quale motivo il rapporto che lei ha con i ‘suoceri’ non possa essere ridotto ai minimi termini, specialmente in questo momento in cui non avete ancora figli e lei non ha, tutto sommato, nessun rapporto di parentela con loro… Probabile che, come spesso succede alla giovani coppie, essi vi stiano aiutando, mettendovi a disposizione la casa, i soldi, i mobili e quant’altro: se così fosse si può anche scegliere di essere più poveri, ma più felici. O no?
Cari saluti e auguri.

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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