Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale sia di società: la vera eccezione sarebbe piuttosto il monolinguismo.
La pratica del bilinguismo permette di ritardare la senilità, secondo uno studio di un istituto canadese di ricerca i cui risultati sono stati appena divulgati. Parlare due lingue anziché una sembra essere associato ad un ritardo nello sviluppo della senilità ha dichiarato Ellen Bialystok, professoressa all’Università di York.
In un gruppo di 184 persone, tutte con problemi cognitivi, i sintomi di senilità facevano, in media, la loro apparizione, intorno ai 71,4 anni tra chi parlava una sola lingua e a 75,5 anni fra i bilingui.
Questa differenza tiene conto del livello di istruzione, del sesso, del livello socio-economico, del sesso e del Paese di origine delle 184 persone studiate.
Ebbene: per allontanare l’età senile, nessun trattamento farmcologico ha un effetto così spettacolare come il bilinguismo, secondo i risultati dei ricercatori canadesi, che a febbraio pubblicheranno questo studio sulla rivista Neuropsychologia.
Lo studio è stato condotto dal Rotman Research Institute, un organismo di Ricerca associato all’Università di Toronto.
Fonte: Cyberpresse
Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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