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Author: Dr. Walter La Gatta

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Matrimonio bianco: cause e conseguenze

Matrimonio bianco: cause e conseguenze

Matrimonio bianco: cause e conseguenze

Dr. Walter La Gatta

ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Tariffe Psicoterapia

Cosa si intende per “matrimonio bianco”?

Il termine “matrimonio bianco” può avere diverse interpretazioni, a seconda del contesto. Ad esempio, può riferirsi a un matrimonio contratto per motivi diversi dall’amore o dalla volontà di formare una famiglia, ma normalmente con questa accezione in Italia si intende un “matrimonio non consumato sessualmente”.

Quando si verifica un matrimonio “bianco”?

Un matrimonio “bianco” si verifica quando i partner non hanno rapporti sessuali completi (introduzione del pene nella vagina) fra loro: possono tuttavia praticare l’autoerotismo, il petting o avere rapporti completi con altre persone,

IPNOSI CLINICA: una intervista al Dr. Walter La Gatta

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ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
 

Tariffe Psicoterapia

Quali sono le cause?

Le cause di un matrimonio non consumato possono essere varie e complesse:

Problemi di salute fisica o psicologica: i due partners possono soffrire di disfunzioni sessuali, come disfunzione erettile, dolore durante il rapporto sessuale, oppure soffrire di ansia da prestazione o depressione, che possono influenzare la capacità di avere rapporti sessuali, o avere una fobia sessuale.

Problemi di comunicazione: sicuramente in questo tipo di coppie c’è una mancanza di comunicazione tra i partners riguardo ai desideri, alle preoccupazioni o ai problemi sessuali, che può portare a una mancanza di intimità fisica.

Traumi passati: Esperienze traumatiche, come abusi sessuali o esperienze sessuali negative nel passato, possono influenzare la capacità di una persona di avere rapporti sessuali.

Aspetti culturali o religiosi: Alcune convinzioni culturali o religiose possono influenzare le aspettative riguardo alla sessualità all’interno della coppia.

Relazione sulla Terapia di Coppia dopo un Tradimento - Festival della Coppia 2023

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ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI E ONLINE

Quali sono le conseguenze della mancanza di rapporti completi in una coppia stabile?

Le conseguenze possono essere molteplici:

Tensioni nella relazione: La mancanza di intimità fisica può portare a tensioni emotive e risentimenti tra i partners, compromettendo la qualità complessiva della relazione.

Senso di insoddisfazione: Uno o entrambi i partner potrebbero sentirsi insoddisfatti o indesiderati a causa della mancanza di intimità fisica nel matrimonio.

Problemi di autostima: La mancanza di rapporti sessuali può influenzare negativamente l’autostima e la fiducia in se stessi di uno o entrambi i partner.

Rischio di infedeltà: La mancanza di intimità fisica nel matrimonio può portare uno o entrambi i coniugi a cercare soddisfazione sessuale altrove, aumentando il rischio di infedeltà.

Stress legale e psicologico: In alcuni casi, un matrimonio non consumato può portare a richieste di annullamento o divorzio, con conseguenze legali e psicologiche per entrambi i coniugi.

Dr. Walter La Gatta

Cosa si può fare in caso di matrimonio bianco?

È importante affrontare apertamente e sinceramente le cause di un matrimonio non consumato, cercando eventualmente l’aiuto di un terapeuta sessuologo per risolvere i problemi e ristabilire l’intimità all’interno della relazione.

Perché è necessario fare in fretta?

Perché ritardare l’inizio del trattamento può portare a difficoltà nella terapia e l’infertilità è una possibile conseguenza.

Cosa occorre fare durante la terapia?

Per prima cosa è bene avere una comprensione chiara dell’anatomia e dell’atto sessuale completo. Insieme al trattamento psicoterapeutico può essere utile intervenire sulla disfunzione erettile con dei farmaci specifici e/o trattare il vaginismo con tecniche di desensibilizzazione e dilatatori vaginali.

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Foto di Asad Photo Maldives: https://www.pexels.com/it-it/foto/coppie-che-camminano-sulla-spiaggia-indossando-cime-bianche-durante-il-tramonto-1024989/

 

Dr. Walter La Gatta

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Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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  • 12 Feb 2024
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L'alleanza terapeutica: come favorirla

L’alleanza terapeutica: come favorirla

L’alleanza terapeutica: come favorirla

Una intervista sulla Eiaculazione Precoce

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Nei miei primi anni professionali, mi ponevo la domanda: come posso trattare, curare o cambiare questa persona? Ora formulerei la domanda in questo modo: come posso fornire una relazione che questa persona possa utilizzare per la propria crescita personale?

–Carl R. Rogers

Alleanza Terapeutica: il concetto

Per alleanza terapeutica in ambito psicoanalitico si intende la collaborazione con l’analista di quella parte dell’Io del paziente relativamente libera da conflitti, che può entrare in rapporto maturo col terapeuta, facilitando il trattamento degli aspetti conflittuali.

Molte ricerche hanno dimostrato che la percezione di una relazione positiva con il proprio psicoterapeuta, di qualsiasi orientamento, sin dall’inizio del trattamento ,predice un successo terapeutico. Questo porta a concludere che, indipendentemente dal trattamento, la buona relazione col terapeuta contribuisce direttamente all’esito positivo della psicoterapia, favorendo sia i miglioramenti clinici sia le maggiori capacità di adattamento del soggetto all’ambiente.

Sebbene gli studiosi possano differire nel modo in cui viene concettualizzata l’alleanza, la maggior parte delle definizioni teoriche dell’alleanza ha tre temi in comune:

  • la natura collaborativa della relazione,
  • il legame affettivo tra paziente e terapeuta
  • la capacità del paziente e del terapeuta di concordare obiettivi di trattamento e compiti.

IPNOSI CLINICA: una intervista al Dr. Walter La Gatta

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Pertanto, i terapeuti devono essere efficaci nello stabilire alleanze positive con i loro pazienti nelle prime fasi del processo terapeutico.

Come stabilire una buona alleanza terapeutica?

Ecco qualche suggerimento:

  • Iniziare con un approccio centrato sul paziente.
  • Informarsi sulle speranze e le preoccupazioni del paziente riguardo alla psicoterapia. Quale risultato cerca il paziente dalla terapia?
  • Specificare l’importanza dell’alleanza terapeutica.
  • Mostrare apprezzamento per la presenza e l’impegno che il paziente mette nella terapia.
  • Pianificare come comunicare al di fuori degli appuntamenti se il paziente ha domande o dubbi.
  • Discutere eventuali ostacoli alla partecipazione e risolverli.
  • Iniziare con domande aperte e risposte empatiche.
  • Ascoltare attentamente le motivazioni come guida a ciò che è più importante per il paziente.
  • Coltivare un atteggiamento di umiltà culturale. Riflettere regolarmente sulle proprie reazioni automatiche e sui potenziali pregiudizi inconsci nei confronti dei pazienti per migliorarsi su questo punto.
  • Stabilire obiettivi chiari costruendo insieme un piano terapeutico.
  • Rivedere regolarmente i progressi della terapia, discutendo su cosa funziona e cosa no, apportando le modifiche appropriate.
  • Rivedere regolarmente la soddisfazione del paziente rispetto al processo terapeutico, alla relazione e al piano terapeutico.
  • Affrontare direttamente la possibilità che il paziente possa sentirsi scettico riguardo alle diagnosi e ai trattamenti proposti

Una intervista sulla Timidezza

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Esempio di alleanza terapeutica

TJ era un ragazzo di 26 anni che lavorava nel settore edile. Aveva difficoltà a dormire, mancanza di energia e motivazione, mancanza di pazienza e minore produttività nel suo lavoro. Il suo capo lo aveva incoraggiato a consultare un terapeuta per questi sintomi. Il suo medico di base lo aveva inviato a uno psichiatra, il dottor Kurtz, dopo una visita medica.

TJ sembrava a disagio quando il dottor Kurtz incontrò il suo nuovo paziente nella sala d’attesa. Il dottor Kurtz sorrise in modo incoraggiante quando i due si sedettero nel suo studio.

“Il tuo medico di base ti ha indirizzato da me, pensando che potessi essere depresso. Hai già visto un terapeuta prima d’ora?” chiese il dottor Kurtz.

“No”, rispose seccamente TJ.

“Hmm. Beh, se sono il primo psichiatra che vedi, credo che farei meglio a farti una buona impressione”, disse scherzosamente il dottor Kurtz, nell’ovvio tentativo di aiutare TJ a sentirsi più a suo agio.

TJ fece un sorriso ironico e rispose: “Dottore, mi lasci essere onesto con lei. Non voglio sedermi e parlare dei miei problemi. Ne ho abbastanza senza dover spifferare a lei tutto ciò che mi dà fastidio. Voglio solo riuscire a dormire e recuperare le energie. Ho paura che verrò licenziato dal mio lavoro.”

Il dottor Kurtz guardò empaticamente TJ. “Oh. Deve essere stato davvero difficile venire qui. Mi dispiace che la vita sia stata così dura con te. Come pensi che possa esserti utile?”

“Onestamente, non credo che lei possa aiutarmi. Magari mi darà una medicina che non voglio davvero prendere e che mi priva del desiderio sessuale. Non lo so”, rispose sarcastico TJ, con una punta di sconfitta nel tono della voce.

Il dottor Kurtz strinse pensieroso le labbra, continuando a fissare TJ. “Grazie per essere stato onesto, TJ. E sono felice che tu sia venuto qui. Sai cosa vuoi e cosa non vuoi. Mi piace. Penso che possiamo lavorare insieme, se sei d’accordo.”

Il dottor Kurtz continuò a fare la sua anamnesi, fino a che TJ disse che non pensava che un medico ebreo potesse capire o davvero prendere in terapia un lavoratore nero.

Il dottor Kurtz sorrise. “Adoro davvero la tua onestà. Alcune persone non sono mai abbastanza consapevoli e abbastanza coraggiose da dire quello che sentono. Cercherò davvero di ascoltarti e capirti. Spero che mi farai sapere se ritieni che ti stia o meno “capendo”.

Paziente e Terapeuta a questo punto elaborarono un piano per aumentare la socializzazione di TJ con amici e familiari, per migliorare l’igiene del sonno assumendo melatonina secondo necessità per migliorare i ritmi circadiani e includere la psicoterapia, oltre a un trattamento farmacologico che non avrebbe avuto effetti sulla vita sessuale.

“Ehi, dottore, non è poi così male”, disse TJ con un ampio sorriso di sollievo mentre se ne andava. Strinse fermamente la mano del dottor Kurtz e dichiarò: “Ci vediamo la prossima settimana”.

Dr. Walter La Gatta

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Il desiderio sessuale nella donna infertile
Relazione presentata al Congresso Nazionale Aige/Fiss del 7-8 Marzo 2025 a Firenze. 

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Adattato da: Stubbe DE. The Therapeutic Alliance: The Fundamental Element of Psychotherapy. Focus (Am Psychiatr Publ). 2018 Oct;16(4):402-403. doi: 10.1176/appi.focus.20180022. Epub 2018 Oct 18. PMID: 31975934; PMCID: PMC6493237.

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  • 23 Nov 2023
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FOFO paura di venire a sapere

FOFO, o la paura di venire a sapere

FOFO, o la paura di venire a sapere

Dr. Walter La Gatta

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Cosa significa FOFO?

E’ un acronimo inglese che significa Fear of Finding Out, cioè “paura di scoprire qualcosa”

Da dove nasce questa paura?

In genere si ha la tendenza a cercare informazioni che confermino le proprie convinzioni e atteggiamenti esistenti: evitando la possibilità di avere informazioni nuove o contrastanti con le proprie convinzioni si ha una apparente sensazione di serenità. Si pu inoltre evitare di avere informazioni per paura delle critiche o dei propri errori: avere alcune informazioni potrebbe mettere in discussione le proprie convinzioni o decisioni.

Una intervista sui rapporti familiari

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Quale atteggiamento si ha quando si soffre di FOFO?

Si prova riluttanza nel cercare informazioni che possano mettere in discussione le proprie convinzioni, decisioni o azioni. Questa tendenza, nota anche come “ignoranza intenzionale”, porta a nascondere la testa sotto la sabbia, perpetuando le proprie convinzioni, anche se sono superate e non più efficaci.

Dove è nato questo modo di dire?

E’ nato nella comunità medica, per descrivere la barriera psicologica che impedisce alle persone di rivolgersi al medico per condizioni di salute preoccupanti.

Quale è la differenza fra FOFO e FOMO?

Sono due termini contrapposti, dal momento che FOMO (Fear of missing out) è la paura di perdersi qualcosa per cui, ad esempio, si cercano sempre nuovi aggiornamenti sul cellulare, in modo da non sentirsi tagliati fuori dalle eventuali novità.

Cosa comporta la FOFO?

La FOFO può condizionare pesantemente la qualità della vita quotidiana perché procura un ansia e preoccupazione costante, spesso scatenato da pensieri negativi e da una percezione distorta del pericolo, in assenza di informazioni reali.

IPNOSI CLINICA: una intervista al Dr. Walter La Gatta

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Come si può reagire a questa paura di scoprire le cose?

Occorre imparare a riconoscere e a gestire le proprie ansie. Ecco alcuni consigli utili.

  • Riconoscere le Emozioni

Il primo passo per combattere la FOFO è imparare a riconoscere le emozioni che impediscono di vivere serenamente. Questo include l’identificazione e l’analisi di quei pensieri negativi che generano e alimentano la paura. Una volta riconosciute queste emozioni e pensieri, è possibile iniziare a lavorare su di essi per ridurli ed eventualmente eliminarli.

  • Tecniche di Rilassamento

L’apprendimento di tecniche di rilassamento, come il Training Autogeno, può aiutare a calmare le emozioni e a ridurre l’intensità della paura e dell’ansia. Inoltre, praticare regolarmente tecniche di rilassamento può favorire un maggiore senso di controllo sul proprio stato emotivo e ridurre la sensazione di essere sopraffatti dalla paura.

  • Scrivere un diario

Un altro strumento molto efficace per gestire questa paura è la scrittura. Trascrivere i propri pensieri negativi su carta può avere un effetto liberatorio e aiutare a ridimensionare la percezione del pericolo.

  • Accettare l’Incertezza

Accettare il fatto che non si può esercitare il controllo su tutto ciò che accade nella vita. Molti eventi non dipendono da noi e devono essere semplicemente accettati.

  • Impegnarsi nell’apprendimento e nello sviluppo continui. 

Cercare continuamente nuove conoscenze e approfondimenti per rimanere informati e aggiornati, essendo pronti ad imparare dalle proprie esperienze, dai propri errori e dagli altri.

  • Promuovere intorno a sé una cultura della ricerca e della trasparenza.

Promuovere una cultura della trasparenza, significa condividere apertamente tutte le informazioni  e prendere in considerazione  tutte le prospettive.

  • Cercare prospettive diverse e sfide costruttive

Cercare prospettive diverse per sfidare il proprio modo di pensare: ciò aiuta a prendere decisioni informate, basate su una gamma più ampia di informazioni.

  • Abbracciare una mentalità di crescita. 

Cercare i feedback e le informazioni che ci riguardano è essenziale per favorire la crescita personale e professionale.

Dr. Walter La Gatta

Una intervista sulla Eiaculazione Precoce

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  • 22 Nov 2023
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Dipendenza sessuale e rapporto di coppia

Dipendenza sessuale e rapporto di coppia

Dipendenza sessuale e rapporto di coppia

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Dr. Walter La Gatta  - Tel. 348 3314908

Nella psicologia sessuale maschile quale è il rapporto più desiderato?

In genere gli uomini preferirebbero avere rapporti occasionali gratuiti con partner disponibili e attraenti. Questa possibilità tuttavia non si verifica molto spesso, perché le donne in genere preferiscono avere rapporti sessuali in una relazione duratura, caratterizzata da intimità emotiva e impegno.

A cosa è dovuto tutto questo?

La spiegazione più coerente è che ci sia un’impronta evoluzionista, per cui gli uomini mettono in atto strategie di accoppiamento a breve termine, in modo da inseminare più donne possibile, e le donne cercano invece relazioni impegnate per assicurare la sopravvivenza dei propri figli.

IPNOSI CLINICA: una intervista al Dr. Walter La Gatta

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Quali uomini riescono ad avere molti rapporti sessuali con donne disponibili e attraenti?

Sono gli uomini più attraenti, abili nell’arte della seduzione, ma anche con uno status sociale sufficientemente elevato.

La nascita di Internet ha avuto un effetto sulla sessualità maschile?

Si. Gli uomini, anche i meno dotati, hanno maggiori possibilità di soddisfare il desiderio di novità e varietà in ambito sessuale, perché la pornografia online permette di alimentare in modo gratuito ogni fantasia di questo tipo. Un intenso interesse verso la pornografia porta però alla dipendenza sessuale.

La pornografia su Internet ha influenza anche nei ragazzi più giovani?

Si. L’educazione sessuale dei ragazzi che entrano nella pubertà non viene più erogata esclusivamente dai genitori, dalla scuola o dagli amici, ma avviene anche attraverso la pornografia online, che permette ai preadolescenti di alimentare le loro fantasie masturbatorie e acquisire “copioni” sessuali, non sempre realistici.

Una intervista sulla Eiaculazione Precoce

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Perché la pornografia ha così successo fra gli uomini?

Perché la sessualità maschile è intensamente attivata da stimoli visivi che sollecitano il desiderio impellente di una gratificazione. La pornografia online dunque rappresenta una simulazione e un sostituto realistico dei rapporti sessuali reali: alcuni uomini addirittura la preferiscono alle partner abituali se queste ultime non sono attraenti come le pornoattrici, oppure non sono interessate a pratiche sessuali insolite.

Perché spesso gli uomini diventano dipendenti da pornografia, senza parlarne con la partner?

Perché ritengono che la vita sessuale privata e occasionale non debba riguardare la partner: si tratta di atti sessuali che non hanno alcun significato, se non quello di alleviare la tensione, e non rappresentano una reale minaccia per la relazione.

Quale è la reazione delle donne che scoprono la dipendenza da pornografia del partner?

In genere rimangono sconvolte, perché questo comportamento segreto del partner costituisce una minaccia al senso di sicurezza dell’attaccamento nella relazione.


Ipnosi Clinica

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Cosa avviene, invece, quando la donna scopre che il partner ha avuto un rapporto di sesso occasionale?

In genere il partner maschile reagisce affermando che è accaduto una sola volta, che non si tratta di un comportamento abituale, che non ha avuto alcun significato, che non è stato particolarmente gratificante, e che non accadrà mai più. Nel contempo, la partner viene accusata di eccessivo moralismo, o le viene rinfacciata la scarsa frequenza (reale o auto-percepita) dei rapporti sessuali. La partner, invece, può provare un senso di disgusto che può rendere più difficili i rapporti.

Quando un comportamento si configura come una dipendenza?

Si configura come una compulsione o una dipendenza quando il tentativo di limitare una eccessiva condotta (nel bere, nel mangiare, nell’uso di droghe o nei rapporti sessuali) si scontra con la mancanza di forza di volontà necessaria per mantenere la decisione presa: ritornano le vecchie abitudini e si cerca di celarle per il senso di vergogna che nasce dalla consapevolezza di non sapersi controllare.

Cosa comporta una dipendenza sessuale?

Una dipendenza sessuale comporta:

  • comportamenti fuori controllo
  • gravi conseguenze prodotte dal comportamento sessuale
  • incapacità di porre fine al comportamento, nonostante le conseguenze avverse
  • ricerca continua di comportamenti distruttivi o ad alto rischio
  • volontà persistente o sforzo di ridurre i comportamenti sessuali
  • ossessioni e fantasie sessuali
  • eccessiva quantità di tempo dedicato alla ricerca di gratificazioni sessuali
  • trascuratezza nei legami familiari o nell’ambiente lavorativo

Come nasce una dipendenza?

Quando le difficoltà della vita quotidiana diventano travolgenti, è naturale cercare una soluzione rapida per sentirsi meglio. L’alcol, le droghe, il cibo o il sesso possono diventare cure di auto-medicazione istantanea, che generano momenti di euforia, relax, conforto. Si tratta di strategie disadattive, che permettono un immediato sollievo, ma impediscono l’acquisizione di strategie più funzionali, che permettono di contenere l’ansia, la depressione e la rabbia. Va detto che le buone pratiche che possono essere apprese durante una psicoterapia riducono le emozioni disturbanti, ma non le eliminano del tutto, neanche temporaneamente, e dunque possono essere considerate insufficienti perché non paragonabili agli effetti immediati di altre gratificazioni (che però non durano nel tempo). Le persone che si sentono travolte da emozioni incontenibili faticano nel non scegliere la via più facile (e questo rende loro la vita difficile!)

Una intervista sui rapporti familiari

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Cosa accade quando la dipendenza sessuale viene rivelata alla partner?

E’ difficile che la partner la prenda bene: gli studi ci dicono che la metà delle partner minaccia di chiudere la relazione, e un quarto lo fa davvero (Corley, Schneider, Hook, 2012)

Perché le partner si sentono ingannate, anche se non c’è stato tradimento in senso tradizionale?

Perché si sono fidate della promessa di fedeltà di coppia, e probabilmente avrebbero evitato di instaurare una relazione di lunga durata se avessero saputo che il partner avesse avuto una predisposizione alla dipendenza sessuale.

La dipendenza sessuale può riguardare anche l’autoerotismo?

Si, specialmente nei soggetti più giovani o in coloro che hanno difficoltà a trovare una compagna. Queste persone affrontano il proprio senso di solitudine e la scarsa autostima masturbandosi anche cinque volte al giorno, tutti i giorni della settimana, con l’aiuto di materiale pornografico o sotto l’effetto della marijuana. Quando queste persone riescono a trovare una partner possono non essere in grado di contentarsi di avere rapporti sessuali solo poche volte alla settimana.

Relazione sulle Coppie Non Monogamiche

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La dipendenza sessuale peggiora il rapporto di coppia stabile?

Si.il problema dell’assuefazione, tipico di ogni coppia di lunga durata, viene esacerbato e chi ha una dipendenza sessuale è più incline a perdere interesse nei rapporti sessuali con la propria partner.

Come viene concettualizzata la dipendenza affettiva (o “love addiction”)?

E’ il bisogno di essere sempre innamorati di qualcuno: può portare a comportamenti di stalking o alla ricerca di persone sempre nuove di cui innamorarsi, quando ha termina le fase della luna di miele col/con la partner attuale. Anche queste persone possono credere che la loro relazione stabile e duratura non sia minacciata da queste passioni romantiche. La relazione stabile garantisce sicurezza e stabilità emotiva, mentre le storie romantiche sono eccitanti, rinforzano l’autostima e danno un senso di benessere.

Perché le dipendenze sessuali vengono scoperte con una certa facilità?

Alcune ricerche hanno suggerito che l’eccitazione sessuale può compromettere la memoria a breve termine e i processi decisionali. Quindi è possibile che il dipendente da sesso faccia cose poco intelligenti, che portano alla scoperta del suo segreto: le ossessioni sessuali impediscono al suo cervello di funzionare in modo efficace (Laier, Schulte Brand, 2013).

Relazione sulla Terapia di Coppia dopo un Tradimento - Festival della Coppia 2023

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Come si esce da una dipendenza sessuale?

Uno dei metodi più conosciuti, ispirato al programma degli Alcolisti Anonimi negli Stati Uniti, è quello dei 12 passi (Carnes, 1991) Questo metodo prevede la frequentazione di gruppi di auto-aiuto, con la possibilità di rivolgersi a un garante quando se ne sente il bisogno. Anche la terapia cognitivo comportamentale può essere di aiuto, in un percorso individuale e/o di coppia.

Cosa può fare la psicoterapia?

Si può fare un percorso terapeutico individuale con la persona che soffre di dipendenza, evitando di prendere in considerazione solo la dipendenza, ma anche le conseguenze che essa ha prodotto nella vita del paziente e nella sua relazione di coppia. La guarigione dalla dipendenza sessuale è più facile se anche l’altro partner viene aiutato ad affrontare il trauma del tradimento, reale o virtuale, attraverso modalità costruttive di espressione del dolore e della rabbia per ciò che ha subito. Occorre anche limitare  l’espressione del disgusto per la sessualità del partner, perché questo può indurre la persona dipendente da sesso a salvaguardare la propria autostima ricorrendo ancora ai comportamenti sessuali che producono la dipendenza. Occorre interrompere il circolo vizioso: le minacce e il biasimo della vittima possono innescare comportamenti di ricaduta nella persona predisposta alla dipendenza da sesso.

Quando si può dire che la dipendenza sessuale è veramente superata?

Il partner dipendente da sesso deve assumersi le responsabilità della propria dipendenza e della propria guarigione, senza incolpare la partner per le eventuali tentazioni di recidiva.

Dr. Walter La Gatta

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Foto di Allan Green da Pixabay

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  • 20 Ago 2023
  • Dr. Walter La Gatta
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Ansia cronica

L’ansia cronica può portare alla depressione?

L’ANSIA CRONICA PUÒ PORTARE ALLA DEPRESSIONE?

Relazione sulle Coppie Non Monogamiche

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L’ansia e la depressione condividono una base biologica. Persistenti stati di ansia o basso livello del tono dell’umore possono comportare dei cambiamenti nella funzione dei neurotrasmettitori. Si ritiene che bassi livelli di serotonina svolgano un ruolo in entrambi i disturbi, come fanno altri prodotti chimici del cervello, come la dopamina e l’epinefrina. Cerchiamo di saperne di più.

Ansia e depressione vengono vissute in modo simile o diverso?

Mentre le basi biologiche di questi disturbi sono simili, l’ansia e la depressione vengono vissute dalle persone in modo diverso.

Tariffe Psicoterapia

Dall’ansia cronica si può passare alla depressione?

Si, vi è questa possibilità. E’ stato infatti dimostrato che una esposizione di lunga durata all’ormone dello stress nei topi produce uno stato ansioso che normalmente conduce alla depressione. (Behavioral Neuroscience, 2006). Le persone depresse possono avere un livello alto di cortisolo, l’ormone dello stress, anche se non è stato del tutto accertato se questo sia una causa o una conseguenza della depressione.

Quali fattori influiscono su questo passaggio da ansia cronica a depressione?

Una volta si riteneva che il passaggio dall’ansia cronica alla depressione fosse il risultato di fattori prettamente psicologici, ma oggi si pensa che questo passaggio possa essere dovuto anche a fattori biologici e diversi ricercatori stanno lavorando sul campo.

Si può fare qualcosa a livello di prevenzione?

Naturalmente si può fare qualcosa per prevenire la depressione in un soggetto fortemente ansioso: ci sono varie psicoterapie che possono essere d’aiuto, così come alcuni farmaci.

Quali psicoterapie?

La Terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, risulta utile per curare sia l’ansia che la depressione e si basa sulla premessa che i pensieri, le sensazioni e i sentimenti possano essere modificati, così come i comportamenti, per trovare dei modi di espressione più adeguati alla propria vita.

Dr. Walter La Gatta

Il Training Autogeno e l’ipnosi possono essere d’aiuto?

Il Training Autogeno o l’ipnosi possono aiutare le persone a rilassarsi e a diminuire le risposte ai fattori stressanti. In queste tecniche il terapeuta porta il paziente in uno stato di profondo rilassamento e poi suggerisce dei proponimenti utili al paziente, per migliorare i suoi disturbi. Altre tecniche utili sono il rilassamento muscolare progressivo, lo yoga, la meditazione.

L’esercizio fisico può essere utile, a livello preventivo?

Si. Anche l’esercizio fisico può essere utile per prevenire la depressione nell’ansioso cronico: l’attività fisica aerobica è capace di migliorare sia le funzioni fisiche, sia quelle psicologiche, alleviando dolori e stress.

Dr. Walter La Gatta




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Dr. Walter La Gatta

Dr. Walter La Gatta

Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)

Il Dr. Walter La Gatta si occupa di:

Psicoterapie individuali e di coppia
Terapie Sessuali
Tecniche di Rilassamento e Ipnosi
Disturbi d’ansia, Timidezza e Fobie sociali.

Per appuntamenti telefonare direttamente al:
348 – 331 4908
(anche whatsapp)
email: w.lagatta@psicolinea.it

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  • 8 Lug 2023
  • Dr. Walter La Gatta
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