Eros: intervista a Chiara Simonelli

Eros: intervista a Chiara Simonelli

Le interviste

 

GP Molti giovani sono maturi sessualmente già prima dei dieci anni. E’ giusto che l’età dei primi rapporti sessuali si abbassi in misura proporzionale?

CS Il discorso è delicato e complesso: per l’essere umano la maturità biologica, ovvero l’instaurarsi della capacità riproduttiva, è solo uno degli elementi necessari ma non sufficienti per intraprendere un rapporto sessuale che possa essere significativo e soddisfacente. Quindi una pubertà precoce implica uno sforzo maggiore su due versanti fondamentali: quello intrapsichico e soprattutto quello relazionale.

GP Quindi i genitori che proibiscono ai figli di avere rapporti sessuali prima della maggiore età possono essere definiti dei tiranni, degli sprovveduti o dei lungimiranti?

CS I genitori che impongono un limite di età…più che tiranni o lungimiranti, sono ansiosi, ansiosi di regolamentare la sessualità perché hanno paura di possibili ricadute negative sulla vita dei figli e sulla propria immagine di genitore.
Nelle generazioni precedenti si chiedeva alle figlie di non far sesso prima del matrimonio e ai figli di non farsi incastrare con gravidanze indesiderate….I divieti in realtà non possono funzionare se non sono condivise le motivazioni. E’ invece importantissimo equipaggiare i propri figli con informazioni corrette sulla sessualità e sulla salute non dimenticando mai che non si tratta di un argomento “tecnico” ma di un’area della vita importante affettivamente e fondamentale per la costruzione della propria identità di uomini e di donne. La formula sarebbe: informazione, responsabilità (=rispetto per sé e per gli altri), riflessione e allegria!

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GP Una domanda che interessa particolarmente le donne: secondo te l’orgasmo vaginale esiste davvero o è una creazione letteraria di Sigmund Freud?

CS Negli ultimi anni le ricerche ci forniscono dati sempre più dettagliati della fisiologia femminile: il punto G esiste, Questo non significa però che l’orgasmo vaginale sia da intendersi come lo intendeva Freud e cioè come l’unico vero riscontro della sessualità femminile matura. Anzi: sappiamo che la maggior parte delle donne non lo prova. Avere un orgasmo vaginale, magari contemporaneamente al partner è un mito che affligge moltissime persone. Sarebbe saggio abbandonare le utopie e valorizzare la conoscenza del proprio corpo e del proprio piacere mettendone a conoscenza il partner.

GP Nella nostra società esiste una differenza sostanziale fra ‘fare l’amore’ e ‘fare sesso’?

CS Certo: la prostituzione è uno degli esempi lampanti!

GP Parliamo ora dell’amore, che in certi casi può essere causa di grandi sofferenze: tu pensi che sia fondamentalmente una nevrosi?

CS No. Penso che sia un’occasione speciale per cambiare rotta, per interrogarsi sulla propria identità e per conoscersi, dolorosamente meglio e per apportare le giuste modifiche al nostro carattere. Ogni amore ha un suo senso anche se in molti casi ci resta oscuro.

GP Non c’è amore se non vi è stata seduzione. Se l’arte della seduzione dipende dal mistero che si è capaci di creare intorno a sé, perché oggi le donne, ma anche gli uomini, preferiscono mostrarsi sempre più svestiti?

CS La seduzione può dipendere dal mistero ma anche da altre variabili. In particolare oggi seduce la vitalità, la propositività. Nudi o vestiti fa lo stesso….In un periodo di narcisismo e di superficialità trovare una persona che ti guardi negli occhi, ti faccia ridere e ti proponga qualcosa sembra proprio un azzardo e una rottura degli schemi!

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GP A proposito di seduzione, anche l’uomo oggi vuole fare la sua parte: si sottopone a dolorose cure estetiche (cerette, lifting, plastica, pesi per scolpire il corpo) per raggiungere uno stato di perfezione fisica. Secondo te questo tipo di uomo è un insicuro, un narcisista o ha un’omosessualità latente?

CS Probabilmente si tratta di un pover’uomo, vittima del mito estetico-ginnico imperante: insicuro di certo e intento a coltivare il proprio narcisismo. Parlare e tentare una relazione con un uomo così, passato il momento di euforia per la bellezza, ci farà sentire utili solo se disposti ad applaudire!

GP La sessualità per molto tempo è stata considerata un tabù, poi, si dice, con la rivoluzione sessuale degli anni settanta, anche questo tabù è caduto. Secondo te, professoressa, quale è l’ultimo tabù rimasto nella nostra società?

CS In realtà ce ne sono ancora tanti. Li riassumerei nella paura della fragilità: siamo sempre più spinti (e sempre più velocemente) alla prestazione. Non abbiamo tempo né voglia di ascoltare o tollerare le nostre e le altrui debolezze. Questo aspetto, anche in campo sessuale ma non solo, ci priva di tenerezze e di consapevolezze importanti. Volendo potremmo dire che è la rimozione della morte e il conseguente delirio di onnipotenza…

GP Veniamo ora ad un altro aspetto relativo alla sessualità, che le lettrici di psicolinea lamentano con frequenza (ed anche i lettori…): perché la maggior parte delle donne, dopo qualche tempo, si stanca di fare sesso con il proprio uomo e si inventa tutte le scuse per non avere più rapporti sessuali, mentre il partner continua a chiederli ed a pretenderli ? C’è una soluzione a questo problema?

CS Il calo del desiderio, come lo chiamano gli esperti, sta facendo proseliti anche nel maschile… Tradizionalmente erano le donne ad avere “il mal di testa” per evitare il dovere coniugale. Possiamo riflettere su un punto importante: chi ha problemi di desiderio mette in scacco il partner senza esserne cosciente. E’ dunque un problema di potere. Guadagnando in contrattualità e potere le donne hanno acquisito anche la possibilità di essere rifiutate dal partner. Il desiderio è la fase più interessante della risposta sessuale umana perché contiene fantasie e significati molto individuali e ampi e non si presta ad un riduttivismo biologico…


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GP Ti ringraziamo molto, professoressa, di questa intervista rilasciata in esclusiva a psicolinea. Nel lasciarci vorremmo farti un’ultima domanda che interessa particolarmente i nostri lettori: conosci un elisir di lunga vita della coppia? E della vita sessuale di coppia?

CS La coppia è la sfida più grande che ci è dato da affrontare! Per far durare un rapporto bisognerebbe saper tenere in equilibrio l’intimità e l’autonomia. Quando nasce un amore si desidera stare insieme tutto il giorno e tutti i giorni…per l’eternità. Il passaggio dall’innamoramento all’amore è un passaggio delicato in cui si verificano le compatibilità caratteriali e gli obiettivi comuni ed esistenziali che inizialmente vengono sottovalutati. La rinuncia all’idealizzazione infantile della coppia delle favole può essere dolorosa ma funzionale e riguarda soprattutto le donne, mentre per l’uomo si tratta di rinunciare ad una posizione paternalistica o filiale (pare che per la prima volta nella storia ci siano le basi per un rapporto tra due soggetti con pari dignità). Superare le crisi che sono fisiologiche e necessarie può farci crescere o congelarci delusi e amareggiati: questa è appunto la sfida che ci propone la coppia. Sul piano della sessualità dobbiamo ricordare che lì ci sentiamo più vulnerabili ed esposti ed una delle fughe possibili è proprio il calo del desiderio!

Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti

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Chi è CHIARA SIMONELLI ?

Professore associato presso la Facoltà di Psicologia 1 dell’Università “La Sapienza” di Roma, è docente di Psicologia dello sviluppo sessuale e affettivo nell’arco di vita e di Psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale.
Aree di ricerca:
1) Progetti di ricerca per la prevenzione e l’intervento per gli adolescenti riguardano l’area dell’infezione da HIV.
Il libro Psicologia e AIDS, primo in Italia su questo specifico e insignito del Premio cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nasce da una ricerca sulle “Problematiche psicologiche nei malati di AIDS e sindromi correlate” effettuata dal Dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, dall’Istituto Italiano di Medicina Sociale e dalla Cattedra di Allergologia e Immunologia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Nel 1997 direttore scientifico di un progetto di prevenzione rivolto agli adolescenti finanziato dall’ Istituto Superiore di Sanità portato a termine con successo. Dal 2001 dirige un nuovo progetto, sempre finanziato dall’ISS, dal titolo “La peer-education nella prevenzione dell’infezione da HIV”. I dati dell’intervento effettuato in diverse scuole superiori romane sono attualmente in elaborazione.
2) Responsabile, con l’Istituto di Sessuologia Clinica, del Progetto Daphne sulla prevenzione dell’abuso sessuale infantile. La presentazione dei dati è stata effettuata nel 1999 al Congresso Mondiale di Sessuologia a Hong Kong (Titolo della relazione “Daphne: an European Programme for Prevention of Child Sexual Abuse”). Oltre all’interesse relativo al trattamento delle vittime e degli autori, è contemplato l’intervento di prevenzione primaria, secondaria e terziaria attraverso il riconoscimento degli indicatori di rischio.
3) Sviluppo dell’identità di genere e lo specifico dell’educazione sessuo-affettiva nel contesto scolastico, in quello familiare e consultoriale sono stati una delle maggiori aree d’intervento clinico e di ricerca. Un ulteriore area di indagine riguarda un altro tema di attualità che ha il proprio esordio prevalentemente in età evolutiva: i disturbi alimentari psicogeni.
4) Aspetti psicologici e psicopatologici dell’identità di genere maschile e femminile nel ciclo di vita e alla sessuologia clinica. Coordinatore del Progetto CNR sulla Psicodiagnostica dei disturbi dell’Identità di Genere in collaborazione con l’Istituto di Sessuologia Clinica e il Dipartimento di Chirurgia ed Emergenze Chirurgiche del Policlinico Monteluce di Perugia (Primario prof. C. Dominici). Interessi attuali riguardano la procreazione medicalmente assistita, la menopausa e l’invecchiamento e le disfunzioni sessuali femminili.
5) I contributi sugli aspetti psico-fisiologici del rapporto corpo-mente, dello schema corporeo e della coppia si sono precisati in filoni di ricerca e di intervento di importanza nazionale e internazionale.

Ultima pubblicazione della Prof.ssa Simonelli:
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO SESSUALE ED AFFETTIVO

Il libro inquadra lo sviluppo psicoaffettivo e sessuale, sottolineando anche la funzione svolta dai fattori biologici e dal contesto sociale nelle fasi critiche nell’arco di vita. A partire dal concepimento, vengono affrontate le tematiche relative all’infanzia, alla pubertà e all’adolescenza, con particolare attenzione alla costituzione dell’identità personale anche alla luce delle teorie più accreditate. Inoltre, vengono trattati i temi del consolidamento e della verifica dell’identità sessuo-affettiva nell’arco di vita: la formazione della coppia, la procreazione, la genitorialità e l’invecchiamento.

Prof.ssa Chiara Simonelli
Università “La Sapienza” di Roma
Dipartimento di Psicologia
Via dei Marsi, 78 00185-ROMA
Tel.(06) 49917623

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