Esperienze infantili sfavorevoli inducono a fumare
Le Esperienze Infantili Sfavorevoli (Adverse childhood experiences, o ACE), possono influire su chi le ha subite per tutta la vita, anche attraverso comportamenti rischiosi per la salute, come il fumo di sigarette. Precedenti ricerche (Substance Abuse Treatment, Prevention, and Policy ) hanno dimostrato che questi eventi sfavorevoli, subiti nell’infanzia, possono essere legati alla abitudine di fumare in soggetti adulti, soprattutto donne.
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Un studio del 2020 condotto da Susan Yoon ha confermato che essere cresciuti in ambienti ad alto rischio aumenta notevolmente la probabilità di una forte abitudine al fumo di sigarette.
Lo studio ha esaminato i dati sui bambini ad alto rischio di abuso e abbandono, che erano stati indirizzati a un servizio di protezione dell’infanzia o vivevano in condizioni associate alla probabilità di maltrattamento, o entrambi.
“Il fumo di sigaretta negli adolescenti è un problema sociale davvero serio e una preoccupazione per la salute pubblica. Lo sviluppo del cervello non è completo fino alla tarda adolescenza o durante la giovane età adulta e il fumo di sigaretta è associato a danni allo sviluppo cerebrale”, ha detto la Yoon. “Sappiamo anche che coloro che iniziano a fumare sigarette durante l’adolescenza hanno maggiori probabilità di continuare a fumare fino all’età adulta”.
Yoon e colleghi hanno utilizzato i dati dei Longitudinal Studies of Child Abuse and Neglect , un gruppo di studi condotti in diverse regioni degli Stati Uniti rivolti a bambini identificati come maltrattati o a rischio di maltrattamento. Questo studio ha utilizzato dati su 903 adolescenti valutati all’età di 12, 16 e 18 anni.
Un’analisi statistica ha mostrato che gli adolescenti che hanno subito abusi fisici nella prima infanzia hanno probabilità due o tre volte maggiori di diventare consumatori di sigarette. L’abuso fisico durante l’adolescenza ha un effetto ancora più forte: questo tipo di maltrattamento sembra aumentare la probabilità di fumare da 3 a 7 volte in più.
Deve esservi dunque un meccanismo sottostante che collega le esperienze sfavorevoli infantili al fumo, per cui le campagne anti-fumo dovrebbero tenere contro della potenziale relazione tra traumi infantili e conseguente disagio psicologico per comprendere il vero ruolo del fumo di sigaretta, nell’adolescente e nell’adulto.
Dr. Walter La Gatta
Fonte principale:
Osu-Edu
Immagine:
Photo by Andrea Dibitonto on Unsplash
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Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche e Umbria
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