Secondo una nuova ricerca, molti utilizzatori di Internet non possono fare a meno di compiere, anche venti volte al giorno, alcune attività ripetitive, come controllare il loro account su Facebook o MySpace. La causa di questo comportamento compulsivo, secondo i ricercatori, sta tutto nella “natura appiccicosa” di Internet.
Si può pensare ad una dipendenza quando si trascorre su Internet un tempo maggiore di quello che si desiderava, oppure se si sperimenta un senso di malessere quando il collegamento alla rete non è possibile, quando ci si collega senza avere un obiettivo di ricerca, solo perché fa parte delle proprie abitudini.
Lo studio rivela inoltre che sono più gli impiegati che gli operai a richiare la dipendenza da Internet. Gli impiegati si trovano infatti per lavoro davanti allo schermo acceso e quindi con più facilità fanno di Internet un’abitudine compulsiva. Un’altra categoria molto a rischio sono gli studenti universitari. Ma da Internet non arrivano solo cattive notizie. La Rete consente infatti di mantenere molte relazioni e chi non la usa rischia di non essere al passo con i tempi. Vedi i politici, che ancora non hanno capito che se vogliono far conoscere le loro idee (posto che ne abbiano, n.d.b.), il medium per eccellenza non è più la TV, ma l’appiccicosissima Internet.Fonte: Herald Sun
Dott.ssa Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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