Consulenza online – Questioni di Sex 18

Consulenza online – Questioni di Sex 18

Dr. Walter La Gatta consulenza onlineDr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA ONLINE
Tel. 348 3314908

QUESTIONI DI SEX
Archivio Storico  2012-2018
Pagina n. 18

Si può essere bisessuale già a 15 anni?
#1 04-26-2013, 04:17 PM

Salve,
Sono una ragazza di 15 anni e amo i ragazzi, mi attraggono parecchio fisicamente, che sia chiaro. L’ultima relazione l’ho avuta 4 mesi fa, ancora adesso non smetto di pensare a lui, nonostante abbia conosciuto altri dopo. Mi manca infinitamente e quando facevamo altro mi godevo molto.
Tre anni fa ho conosciuto da un’amica una ragazza di un anno in più di me. Mi piace, e non è come con le mie amiche a cui voglio solo molto bene e neanche come coi ragazzi che mi ‘attizzano’. Non mi toccherei mai con lei come quando facevo con il mio ex, addirittura disprezzo il suo corpo, non mi fa ne caldo ne freddo il suo culo o il seno. Mi piace la sua voce, mi piacerebbe baciarla e ho un impulso fortissimo di abbracciarla. Mi fa ridere, e mi guarda come nessuno mai (esclusi gli ex). Cerco di farla sorridere anche io e quando ci riesco sono la persona più felice del mondo. Quell’estate abbiamo legato tanto, l’estate dopo ci ho passato assieme un mese perchè stavo dalla mia amica e anche lei dormiva lì, anche altre dormivano con noi, ma è diverso con loro, è come con chiunque altro. Quando se ne andata io l’ho salutata con la mano e lei si è avvicinata e mi ha dato un bacio dolcissimo sulla guancia. Stavo morendo.
Quando poi parto impazzisco, il fatto di non sapere che cosa mi stia succedendo, non capire queste mie inspiegate emozioni e non poterla più vedere mi fa stare male. Ero riuscita a farmela passare dopo 8 mesi, ma il weekend scorso sono andata dalla ragazza che me l’ha presentata, e lei è arrivata così, senza che nessuno me l’avesse preannunciato. Ero in fibrillazione, aveva un sorriso tenero e le guanciotte rosse. Ha dormito lì, su un lettone enorme e mi ha voluta vicino a se. È stato un sogno.
È passata una settimana e non faccio che pensare a quando la rivedrò e al fatto che me ne dovrò andare e starci male per un altro anno.
Avevo confessato a mia cugina tutta questa confusione e ciò che mi era successo, lei mi rispose che era una reazione che così è l’adolescenza, siamo confusi e immersi da miriadi di sensazioni, ‘è normale’ dice.
Che cosa mi sta succedendo? Vorrei una spiegazione chiara e certa. Sono etero o bisex?
Ho conosciuto anche una ragazza nella mia classe che è molto carina, e a volte magari vedo una per strada, ha un bel viso e penso al fatto che mi piacerebbe conoscerla.
Cosa significa se però non provo un’attenzione sessuale? E cosa posso fare con quella ragazza? Non voglio assolutamente dirglielo, ma come posso vedere se anche lei prova qualcosa?
Scusi per il disturbo, grazie.

Gentilissima,

Tua cugina ti ha dato la risposta giusta: l’adolescenza è un periodo della vita in cui si è più incerti, rispetto alle altre età della vita, perché è il periodo della scoperta della sessualità e dell’instaurarsi di relazioni intime con persone che non appartengono alla propria famiglia.

Non credo che la tua sia bisessualità, visto che non senti per questa ragazza una vera attrazione sessuale, ma solo il desiderio di stabilire un’amicizia affettuosa con una persona che ammiri molto.

In ogni caso, il confine fra eterosessualità e bisessualità può essere molto labile e dipendere moltissimo dal contesto: intendo dire che a volte sono più le persone che incontri, le situazioni in cui ti trovi, a determinare la scelta sessuale, piuttosto che una predisposizione forte e innata.

Fossi in te ne parlerei con uno/una psicologa, che potrebbe tranquillizzarti molto, entrando anche in maggiori dettagli rispetto a quello che è possibile fare tramite questo mezzo.

Saluti cordiali.

A20

Un adolescente che ha ribrezzo del sesso
#1 03-28-2013, 10:06 PM

ho portato mio figlio di 12 anni a fare una visita da un’urologa pediatra perchè dovrà operarsi di vericocele ma che ha anche problemi legati alla pelle del pene che non riesce a muovere perchè gli da fastidio.. non sapevo quanto fino a quando non ho visto la reazione dalla dottoressa…. mio figlio non voleva assolutamente muovere la pelle ma anzi si è bloccato come paralizzato e terrorizzato.. ma è normale? sono molto confusa e preoccupata, mio figlio è un ragazzo che apparentemente è in armonia con tutto e tutti a scuola è bravissimo, ha ottimi rapporti con i suoi compagni di scuola, gioca scherza ride suona strumenti musicali adora la wii… è affettuosissimo… insomma non sembra nascondere qualche problema particolare… è figlio di separati che non hanno mai litigato e che vanno d’accordo, lo vediamo tutti e due ogni giorno e ci siamo organizzati in modo che a lui non manchi l’appoggio di uno dei due genitori…. ho bisogno di capire. Grazie

A volte non basta garantire ai propri figli la situazione ottimale per crescere felici. In particolare, durante l’adolescenza e la preadolescenza è normale che vi sia una scarsa accettazione verso le parti del corpo che si vanno trasformando. Il problema si chiama “dismorfofobia”, la fobia per alcune parti del proprio corpo, nel timore che esse non siano normali o gradevoli dal punto di vista estetico. In genere il problema si risolve da solo, ma se così non fosse, una chiacchierata con un sessuologo dovrebbe risolvere la situazione.
Saluti cordiali.

21 anni mai avuto rapporti
#1 06-02-2013, 11:58 PM

salve dottore,
come lascia intuire l’ oggetto della discussione, sono un ragazzo di 21 anni, mai stato fidanzato e che quindi non ha mai avuto intimi rapporti con una ragazza. ciò è accaduto poichè, una volta giunto a 16 anni, decisi di divenire “single per scelta”. presi questa decisione per vari motivi, tra i quali quello di assecondare la mia infinita insicurezza e timidezza. da due anni a questa parte mi sono trasferito in una grande città per motivi di studio, ed ho cambiato completamente stile di vita. mi sono ritrovato “tutti i nodi al pettine”
dati dai molti problemi lasciati insoluti. tra la moltitudine immensa delle cose che avrei da chiedere, una in particolare mi preme ultimamente.
comincio col dire che fino a due anni fa ero convinto di non volere relazioni sentimentali, ed alla domanda (che in molti mi hanno prontamente fatto) circa le modalità attraverso le quali avrei soddisfatto i miei desideri sessuali, rispondevo dicendo che, se non avessi mai avuto rapporti, non avrei saputo “che cosa mi stavo perdendo”; in questa maniera credevo di vivere per sempre senza sesso.
ora però ho cambiato molte cose della mia vita, e tra queste c’è anche il cambiamento della condizione di single per scelta, dovuta semplicemente alla presa di coscienza del fatto che sarebbe davvero un peccato “restare soli”.
non avendo mai avuto una vita sociale molto intensa in passato, mi ritrovo a non sapere nemmeno “cosa sia la ragazza”, sicchè per ora il desiderio di voler fidanzarsi (e magari un domani avere una famiglia) resta soltanto un desiderio. l’ intenso impegno richiesto dalla vita universitaria da fuori sede che conduco, unitamente alla cerchia di amici che mi sono costruito e che frequento assiduamente, sempre nell’ ambito universitario, mi impedisce di conoscere tanta gente nuova.
nel frattempo ne sto approfittando per risolvere alcune questioni, per esempio sono riuscito a prendere l’ abitudine di svolgere regolarmente dell’ attività fisica, in maniera tale da dimagrire ed acquistare sicurezza, ed è proprio ciò che sta accadendo.
ora non ho potuto fare a meno di notare che da quattro mesi sono insolitamente distratto e stanco, nel senso che non riesco a seguire bene le lezioni e non riesco a recepire tutto ciò che mi si dice, il tutto contornato da una stanchezza dovuta al fatto di non riuscire a dormire bene e da un accresciuto stato di ansia. le chiedo se non sia una coincidenza il fatto che esattamente da quattro mesi sto provando una insensata voglia di qualcosa che non conosco (ossia di sesso).
vorrei inoltre sapere se una sana relazione, unitamente ad una vita sessuale, possa permettermi di vivere una vita più serena, acquistando maggiore sicurezza ed una maggiore voglia di vivere, ossia se è vero ciò che una vita sessuale può cambiare in meglio una persona facendola crescere, poichè credo che, mancandomi una ragazza, mi manchi molto rispetto agli altri miei coetanei.

Gentilissimo,

Le confermo che avere una relazione sentimentale e una normale vita sessuale potrebbe esserle molto d’aiuto per sentirsi più sereno e più sicuro di sé. Del resto, così è fatta la natura umana e se lei aveva deciso in passato di andare contro corrente, questo era dovuto semplicemente al fatto che la sua timidezza l’aveva bloccata, portandola a convinzioni errate, che però le permettevano di fuggire dal problema.

Il fatto che lei cominci a rendersi conto che da soli si sta male e che in coppia si potrebbe stare molto meglio è un grande passo avanti; ora quello che lei dovrebbe fare è cercare di non rovinare tutto, lasciandosi prendere dall’ansia.

Si dia i suoi tempi, continui a frequentare i suoi amici, non faccia nulla di strano: vedrà che, con un’altra disposizione d’animo, le cose accadranno da sole.

Cordialità.

Psicolinea

Terapeuti di Psicolinea:
Dr. Giuliana Proietti - Tel. 347 0375949
Dr. Walter La Gatta  -   Tel. 348 3314908

Costo della Terapia online, Individuale e di Coppia, 70 euro

Paura di diventare feticista masochista
#1 06-02-2013, 07:19 PM

Salve,io ho appena 15 anni .Le racconto la mia storia.il mio sogno è diventare psicologo e tempo fa un mio amico mi confesso di essere feticista e che voleva guarirne ,io tentai anche di aiutarlo ,ma da allora non riesco a capire il perché ho la tremenda paura di diventare come lui,da quando ho questa paura l ho anche iniziato a prendere in giro e a farmi chiamare per scherzo padrone mentre lo chiamo schiavo e lo picchio ma sempre per gioco.forse ho questa paura anche per via di altri motivi.non ho mai avuto esperienze sessuali,ma 3 volte mi sono masturbato con delle mutandine usate che ho trovato nel bagno di una mia amica (3 occasioni separate e con lasso di tempo fra loro) inoltre mi eccita molto l ano e a volte guardare videoporno di ragazze che urinano e persino che defecano (so che questo è un derivato dal fatto che mi sono masturbato con le mutandine usate) ho anche una volta visto un video porno dove c era la dominazione femminile,e dopo ogni singola cosa sopra elencata stavo male per giorni ,dopo guardavo video su video porno sadici ,continuavo a umiliare il mio amico e una volta ho fatto uscire il sangue alla mia ragazza per via degli innumerevoli morsi che gli davo ,ma questa paura continua a perseguitarmi nonostante il mio autoconvincimento ,odio ciò che potrei diventare e ogni volta che non so perché guardo quei video dopo mi arrabbio molto ,con me e gli altri,divento nervosissimo trattando male i miei familiari e non uscendo di casa,finche non mi autoconvinco almeno momentareamente guardando video sadici ,non so se può contare che ho il pene 15 centimetri,cosa che mi rende molto insicuro .Inoltre propio ieri ho fatto un sogno dove baciavo i piedi a una ragazza e questa dopo mi picchiava,io volevo scappare ,avevo paura ma lei era piu forte e era la porta chiusa ,provavo terrore,al mio risveglio mi sono nuovamente complessato e ancora ora lo sono nonostante il guardare video sadici che un po mi aiutano.Scusi gli innumerevoli errori e forma lessica e la prego di leggere tutto e di aiutarmi in questa mia ossessione ,la ringrazio in anticipo

Dice bene: la sua è un’ossessione che deriva dalla dipendenza che ha ormai sviluppato nei confronti di questi video porno che lei guarda e che non solo non l’aiutano, come lei pensa, ma che le stanno letteralmente rovinando la vita e le relazioni.
E’ possibile che questa dipendenza si sia sviluppata in seguito a dei complessi personali, come la paura di non essere sufficientemente dotato: resta il fatto che le sue misure sono assolutamente normali, mentre non normale è la situazione che, a seguito di questa sua presunta carenza, lei sta determinando intorno a sé.
Il suggerimento è quello di smettere totalmente di guardare questi video e, se non ci riesce, di farsi aiutare da uno psicologo. L’importante è non confondere, come mi pare stia accadendo, le cause del problema con i suoi effetti.
Cordialmente,

Figlio gay
#1 05-30-2013, 04:42 PM

come comportarsi di fronte ad un figlio che si dichiara gay?

La sua domanda è troppo generica: quanti anni ha suo figlio? Da quanto tempo si dichiara gay? Che tipo di esperienze ha avuto? Che tipo di relazioni?

Ogni situazione è diversa dall’altra e non esiste un comportamento che possa andare bene per tutte, se non quello di ascoltare con pazienza, cercando di capire anche quello che non viene detto con le parole, senza esprimere critiche o giudizi. Un ragazzo che si confida con i suoi genitori su una questione così intima sta dando loro fiducia: solo per questo merita rispetto e accoglienza.

Per il resto, i consigli ovviamente vanno dati, ma sempre tenendo conto dell’età del ragazzo e delle esperienze che ha vissuto.

Cordialità.

Una intervista sulla Timidezza

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Paura di essere rimasta incinta
#1 04-28-2013, 12:56 PM

Buongiorno dottore,
verso la fine di gennaio mi sono fidanzata. Da febbraio ho cominciato a praticare del petting (sempre in piedi) con il mio ormai ex fidanzato e quel mese le mie mestruazioni sono venute regolarmente verso il giorno 11. Dopo le mestruazioni abbiamo continuato a praticare del petting ma non siamo mai arrivati ad avere un rapporto completo anche se ci sono stati dei contatti tra i nostri genitali sempre prima dell’eiaculazione. Nel mese di marzo ho avuto un grosso ritardo, ma alla fine le mestruazioni mi sono venute il giorno 23. Questo mese sto avendo un altro ritardo e mi sto preoccupando. E’ possibile che durante il petting, premetto di essere ancora vergine, il liquido pre-eiaculatorio possa essere entrato nella mia vagina e forse avermi fecondato? Non mi sono mai fatta masturbare dal mio ex perciò ho paura che quando c’è stato quel breve contatto lui mi abbia lasciato del liquido sul corpo.
Aspetto impazientemente una sua risposta.

Scusa anzitutto del ritardo nella risposta, che arriva quando ormai ti sarai tranquillizzata. E’ importante non sottovalutare i rischi e dunque fai bene a preoccuparti del liquido seminale anche se non vi è stato un rapporto penetrativo.

Attenzione però a non esagerare, anche perché non è bene cominciare a vivere la sessualità con ansie eccessive…

Se non vi è eiaculazione, né penetrazione, è pressoché impossibile rimanere incinte.

Saluti cordiali.

Calo di desiderio
#1 07-09-2013, 09:21 AM

Buongiorno, io e il mio compagno viviamo insieme da 1 anno e ho riscontrato in lui un calo di desiderio. stiamo insieme 1 volta alla settimana quando va’ bene, ma quella volta che lo facciamo e molto bello e intenso. ci amiamo molto e io gli ho chiesto piu’ di una volta se c’e’ qualche cosa che non va’ in me…lui dice di amarmi molto..non mi da’ motivo di dubitare che abbia un’altra donna..percio’ non vedo la motivazione perche’ non potremmo farlo piu’ spesso.io lo conosco da tanti anni e le posso assicurare che lui non era cosi’..anzi!! e’ vero che ha avuto una relazione di 3 anni con una donna che gli ha dato molti problemi e gia’ con lei il suo desiderio sessuale era molto calato..poi ci siamo messi insieme e lui dice di essere molto felice con me e di stare finalmente bene..ma il desiderio per me e’ molto blando! ne parliamo spesso di questa cosa e lui mi dice che non sa’ effettivamente che cosa gli sia successo e che anche lui vorrebbe saperlo per se stesso e per accontentare me che lo desidero ogni istanti della giornata…non sappiamo piu’ che cosa fare..avemmo bisogno di un consiglio..ci potete aiutare?
grazie in anticipo. saluti

Potrebbe trattarsi di semplice stanchezza. Potreste provare a farlo in orari mattutini anziché serali… In ogni caso, nel sesso la qualità è forse più importante della quantità.

Cordialmente,

Dr. Walter La Gatta

Sbandata per un altro dopo aver iniziato ad avere un figlio
#1 07-27-2013, 04:46 AM

Stiam insieme da 8 anni, Lei problemi di alimentazione, ansia e gestione delle emozioni.

Stiamo provando ad avere un figlio da 4 mesi

Fino a Poco fa periodo migliore della nostra vita. Lei ci e’ rimasta un po’ male che io non ero convinto all’inizio.

Appena abbiamo iniziato.. 2 giorni dopo le e’ morta la nonna , ha avuto blocco del ciclo,pensando di essere rimasta incinta,con delusioni. Poi la paura di avere un tumore perche’ ciclo non tornava, per finire lo stress perche’ si scopre
Che il padre ha fatto molti debiti.
Noi andiamo avanti con i nostri progetti di vita.
2 giorni prima delle vacanze ha preso una sbandata per un collega.

Il collega lo ha sempre definito innoquo, brutto inetto.
Poi si sono avvicinati e’ nata una bella amicizia negli ultimi mesi,,,,
Lei si e’ aperta a lui perche’ ,confidata, lui la ascoltava io no.
Lui dell’avvicinamento mentale di lei non si e’ neanche accorto..

Con una mail letta mi sono accorrto di tutto,ora in ferie,e ho fatto una sfuriata..
piangeva diceva di aver sbagliato.. e che non capiva + nulla.. che era
impazzita…
Io ho capito la situazione e capendo anche alcuni mie mancanze ho deciso di superare insieme la situazione di provarci, lei non lo credeva, pensa ancora a lui
Non sa se ama ancora me..
Ora insieme abbiamo deciso di continuare
la vacanza e ri provare a recuperarea, dimenticare lui,
riflettere con calma.
So che si
scrivono mail,sms.
A me dice che lui e’ gia’ cambiato che non e’
quello che pensava all’inizio che e’ crollato. Vorrebbe che la situazione tornasse
come prima, amicizia amicizia, ma ora da 7 gg che lo pensa.
Con me continua a fare finta di nulla, di progettare un futuro, del
nostro figlio, di iniziare un corso di ballo a settembre, di cambiare
casa. E’ ancora gelosa di me.
Ieri dopo 7 giorni siamo
andati a ballare insieme e ci siamo ribaciati qui in vacanza. Non facciamo sesso lei
si sente in colpa. Mi ha chiesto..quanto tempo dua una
cotta??? Come faccio a rivederlo a scuola, e tornare come prima
amici? ma poi non si sbocca e ci pensa ormai sempre da 7 gg… Siamo in
vacanza e appena arriviamo in hotel accende internet e manda mail.. e
sms, alcuni dei quali io leggo d nascosto e soffro.
Ha rancore con me perche’ in passato l’ ho fatto soffrire in alcuni momenti ed e’ stata
molto male, questa sicurezza e amore da parte mia voleva averla avuta prima ed ora
e’ arrabbiata.
Cosa fare?
1) continuare la vacanza con alti e bassi per recuperare?
2) tornare subito a casa e prenderci una pausa e chiarirsi le idee stando
lontani , vedendo se a lei manchero’ anche io.
3) dirle di non sentirlo via mail?
4) mi sta mettendo alla prova prima di fare una famiglia???
5) mi vuole lasciare e non sa come fare??
Abbiamo parlato anche di
una terapia di coppia,stiamo parlando e confidandoci aprendoci come
non mai.. ma lei ha sempre anche lui in mente e rancore per me

Grazie

La sbandata per un altro che la ascolta, mentre lei dichiaratamente non lo fa, è forse qualcosa che potrebbe risolversi semplicemente con un suo cambiamento di atteggiamento nei confronti di lei (che peraltro mi sembra lei abbia già messo in atto).

Certo, non è facile staccarsi da una persona, specialmente quando ci si sente coinvolti e quando la relazione è cominciata da poco (e dunque se ne conoscono solo gli aspetti positivi), ma con il tempo, se anche lei si mostrerà più attento e comprensivo nei confronti della sua partner, è probabile che questo potrà aiutarla a valutare meglio le cose.

L’idea di fare una terapia di coppia è molto opportuna, perché è l’unico modo serio per uscire da una crisi come la vostra, mentre invece inopportune potrebbero essere tutte queste discussioni che fate insieme sull’argomento, le quali, oltre che ferirvi interiormente, potrebbero corrodere gravemente il vostro rapporto.

Cordialmente,

Psicolinea

Sarà sindrome di Couvade?
#1 07-10-2013, 06:32 PM

Gentile Dottore,
Grazie per la possibilità di poter avere la vostra consulenza tramite questo forum.
Racconto in breve cosa mi succede.
Dopo molti anni di relazione con la mia compagna, fatta di complicità, amore e dedizione, abbiamo ‘deciso’ di coronare la nostra storia ‘cercando’ un bimbo.
Dopo un paio di anni senza particolare tensione e con molta serenità abbiamo scoperto la gravidanza lo scorso marzo.
Ovvia felicità, commozione e contentezza nell’affrontare le prime visite e le prime ecografie.
Ahimè però la complicità che caratterizzava la nostra coppia e’ andata via via scemando.
I problemi interpersonali si sono fatti più frequenti e le incomprensioni sempre più numerose.
Anche il più futile motivo era causa di litigio.
Per capire questa situazione ho deciso di rivolgermi ad uno psicologo ad insaputa della mia compagna.
Durante la prima chiacchierata di conoscenza con il dottore, mi venivano chieste alcune informazioni mie personali che hanno spinto il dottore ad accennare l’espressione sindrome di Couvade.
Sindrome che io nn conoscevo.
Ora, giusto per rendermi meglio conto della mia situazione ed eventualmente trovare dei rimedi, mi può indicare dove posso informarmi meglio riguardo tale sindrome ed eventualmente come porre rimedio?
Ringraziando per lo spazio concesso e per l’attenzione, saluto cordialmente.

Ha fatto molto bene a rivolgersi ad uno psicologo, per cercare di chiarirsi le idee su quello che vi sta capitando in questo periodo di attesa. Forse il collega le proporrà a breve una terapia di coppia… E credo che questo sia un ottimo consiglio, perché viste le premesse, un figlio nella culla anziché nella pancia della mamma, potrebbe dividervi ancora di più.

Fossi in lei non mi concentrerei troppo su questa sindrome, che al momento è solo una teoria psicologica, non provata scientificamente.

Cordialmente,

Non capisco cosa sono
#1 09-18-2013, 05:10 PM

Ciao ed innanzitutto grazie per questo servizio! Io sono una ragazza di 17 anni di nome Anna,avente un problema che mi porto dietro da gennaio, dopo essere andata a vedere un film con i miei amici , uscendo dalla sala mi sn sentita strana..e durante il viaggio di ritorno ho capito che in quel momento mi sentivo attratta dalle ragazze..dopo qualche settimana nn ci pensavo piu ..poi mi sono lasciata a meta febbraio con il mio ragazzo con il quale sono stata più di 1 anno ma era diventato troppo geloso e troppo oppressante! Poi quando ho iniziato a fare fisioterapia per il polso che mi sono operata..ho iniziato a provare attrazione per la fisioterapista trentenne e fidanzata ..tanto che ogni volta che la vedevo mi batteva forte il cuore .Poi quando ho finito le sedute di fisioterapia lei mi ha chiamata dopo pochi giorni x sentire come stavo e cosi mi sono salvata il suo numero ma vedento che lei ha whatsapp cercavo di vedere sempre il suo ultimo accesso o se era online e guardavo spesso la sua foto di profilo.Alla fine ho trovato il coraggio di eliminare il numero ma lei dopo pochi giorni mi ha richiamata per sapere sempre come andava il polso ..ma in quei giorno la pensavo lo stesso, poi mi ha detto che alla fine dell’estate per sentirmi ..Io nn ce la faccio piu perché ki piace troppo e sono in una fase in cui nn capisco cosa sono.Grazie aspeto risposta!

Gentilissima,

La tua giovane età e la mancanza di esperienza possono portarti facilmente a questa sensazione di non sapere cosa sei. L’unico modo per scoprirlo è… Vivere: fare esperienze, conoscere persone, darsi degli obiettivi.

Probabilmente si tratta solo di curiosità nei confronti di una persona che ti ha colpito e che ammiri. Forse non è solo questo, ma è senz’altro prematuro giungere a delle conclusioni e darsi un’etichetta.

Ciao, stai bene.


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Un nuovo appuntamento nel 2024

 

Stanca dei suoi rifiuti
#1 09-18-2013, 05:23 PM

Gent.mo Dott. La Gatta,
Ho 26 anni e sono fidanzata da quasi 3 anni con un ragazzo di 31. Abbiamo un’affinità mentale splendida, mi trovo molto bene con lui anche fisicamente perchè quando facciamo petting siamo entrambi molto appagati ed eccitati. Il grosso problema è che lui si rifiuta di andare oltre, non vuole fare l’amore ma solo raggiungere l’orgasmo con il mio “aiuto” orale o manuale. Puntualizzo inoltre che so di eccitarlo molto e che non sono la sua prima esperienza sessuale (viene da un rapporto durato 6 anni). Io ho una voglia incredibile di fare l’amore con lui perchè ne sono innamorata, ma lui trova sempre delle
scuse: “abbiamo litigato ieri”, “non è la situazione ideale”, “sono stressato dal lavoro”, “non ho contraccettivi con me”… Ho cercato, nel tempo, di far passare per buone queste scuse visto e considerato che lui è una persona estremamente controllata, precisina, sensibile, romantica e dolce, mi son detta che forse voleva davvero aspettare per rendere la nostra prima volta insieme davvero magica e organizzarla in modo spettacolare. Adesso però, dopo l’ultimo rifiuto davvero palese risalente ad una settimana fa, in cui tutte le condizioni erano ideali affinchè avvenisse un rapporto completo, io non so più cosa pensare. Quest’ultimo episodio ha “svegliato” anche lui, che per certi versi si è reso conto del tempo passato e sprecato, ammettendo di essere stato uno stupido ad accontentarsi di girare intorno al sesso senza mai farlo davvero; nonostante ciò non fa nulla per sbloccare la situazione e io mi sento presa in giro. Ovviamente abbiamo affrontato il discorso con le dovute cautele, io gli ho detto chiaramente cosa penso, incoraggiandolo a “confessare” le vere ragioni del suo rifiuto che nel tempo ho ipotizzato fossero dovute alle più disparate motivazioni..che magari non avesse ancora dimenticato la sua ex o persino ad una presunta (ma ridicola visto quanto si eccita in mia compagnia)
omosessualità!
Ultimamente sono nervosa e triste a causa di ciò, mi capita di piangere senza motivo o di cadere improvvisamente in depressione, lui sottovaluta la cosa e pensa che questo mio disagio sia dovuto ad altro, io dal canto mio evito di affrontare ancora l’argomento per non risultare noiosa e ripetitiva perchè quando gli chiedo il motivo di questo blocco, così che io possa capirlo, lui dice che sto ingrandendo la situazione più di quanto non lo sia e che prima o poi succederà, insiste, con sorriso rassicurante, nel non farmi venire fissazioni inutili. Gli ho fatto notare e gli ho anche detto tante volte espressamente che io soffro per questa cosa, ma nulla. Il tempo passa e non so come aiutarlo, forse esiste un disagio psicologico che io non conosco? La prego mi aiuti al più presto perchè mi sono data come tempo massimo fine agosto altrimenti divento pazza! Fissare un termine entro il quale aspettare che lui
faccia questo passo mi aiuta ad affrontare la cosa..
Spero prenda presto in considerazione la mia richiesta di consulenza. Attendo sua risposta scusandomi d’essermi dilungata.
Distinti saluti

Purtroppo la risposta le arriverà quando ormai avrà preso una decisione, ma questo tutto sommato è un bene, perché a mio parere in un rapporto di coppia non bisognerebbe mai lasciarsi influenzare da giudizi esterni, dal momento che, nel bene e nel male, le conseguenze delle proprie scelte non ricadono su chi ha dato il consiglio, ma sulle persone e sul loro rapporto.

A mio avviso lui potrebbe avere il timore di una disfunzione erettile e la sua paura di fare flop probabilmente lo spinge a continuare sulla via di un percorso già sperimentato, che non gli ha dato, finora, preoccupazioni. Oppure, dato il carattere “precisino” che descrive, potrebbe trattarsi di una fobia sessuale, cioè della paura di contrarre qualche malattia a trasmissione sessuale, oppure potrebbe essere impaurito dalla prospettiva di diventare papà, oppure… Chissà.

In ogni caso, non è detto che l’iniziativa la debba prendere per forza lui. Provi a farlo trovare “nella condizione”, senza parlarne preventivamente e senza insospettirlo con dei comportamenti diversi dal solito e veda come si comporta.

Saluti cordiali.

Stanca dei suoi rifiuti
#1 09-18-2013, 05:23 PM

Gent.mo Dott. La Gatta,
Ho 26 anni e sono fidanzata da quasi 3 anni con un ragazzo di 31. Abbiamo un’affinità mentale splendida, mi trovo molto bene con lui anche fisicamente perchè quando facciamo petting siamo entrambi molto appagati ed eccitati. Il grosso problema è che lui si rifiuta di andare oltre, non vuole fare l’amore ma solo raggiungere l’orgasmo con il mio “aiuto” orale o manuale. Puntualizzo inoltre che so di eccitarlo molto e che non sono la sua prima esperienza sessuale (viene da un rapporto durato 6 anni). Io ho una voglia incredibile di fare l’amore con lui perchè ne sono innamorata, ma lui trova sempre delle scuse: “abbiamo litigato ieri”, “non è la situazione ideale”, “sono stressato dal lavoro”, “non ho contraccettivi con me”… Ho cercato, nel tempo, di far passare per buone queste scuse visto e considerato che lui è una persona estremamente controllata, precisina, sensibile, romantica e dolce, mi son detta che forse voleva davvero aspettare per rendere la nostra prima volta insieme davvero magica e organizzarla in modo spettacolare. Adesso però, dopo l’ultimo rifiuto davvero palese risalente ad una settimana fa, in cui tutte le condizioni erano ideali affinchè avvenisse un rapporto completo, io non so più
cosa pensare. Quest’ultimo episodio ha “svegliato” anche lui, che per certi versi si è reso conto del tempo passato e sprecato, ammettendo di essere stato uno stupido ad accontentarsi di girare intorno al sesso senza mai farlo davvero; nonostante ciò non fa nulla per sbloccare la situazione e io mi sento presa in giro. Ovviamente abbiamo affrontato il discorso con le dovute cautele, io gli ho detto chiaramente cosa penso, incoraggiandolo a “confessare” le vere ragioni del suo rifiuto che nel tempo ho ipotizzato fossero dovute alle più disparate motivazioni..che magari non avesse ancora dimenticato la sua ex o persino ad una presunta (ma ridicola visto quanto si eccita in mia compagnia)
omosessualità!
Ultimamente sono nervosa e triste a causa di ciò, mi capita di piangere senza motivo o di cadere improvvisamente in depressione, lui sottovaluta la cosa e pensa che questo mio disagio sia dovuto ad altro, io dal canto mio evito di affrontare ancora l’argomento per non risultare noiosa e ripetitiva perchè quando gli chiedo il motivo di questo blocco, così che io possa capirlo, lui dice che sto ingrandendo la situazione più di quanto non lo sia e che prima o poi succederà, insiste, con sorriso rassicurante, nel non farmi venire fissazioni inutili. Gli ho fatto notare e gli ho anche detto tante volte espressamente che io soffro per questa cosa, ma nulla. Il tempo passa e non so come aiutarlo, forse esiste un disagio psicologico che io non conosco? La prego mi aiuti al più presto perchè mi sono data come tempo massimo fine agosto altrimenti divento pazza! Fissare un termine entro il quale aspettare che lui
faccia questo passo mi aiuta ad affrontare la cosa..
Spero prenda presto in considerazione la mia richiesta di consulenza. Attendo sua risposta scusandomi d’essermi dilungata.
Distinti saluti

Purtroppo la risposta le arriverà quando ormai avrà preso una decisione, ma questo tutto sommato è un bene, perché a mio parere in un rapporto di coppia non bisognerebbe mai lasciarsi influenzare da giudizi esterni, dal momento che, nel bene e nel male, le conseguenze delle proprie scelte non ricadono su chi ha dato il consiglio, ma sulle persone e sul loro rapporto.

A mio avviso lui potrebbe avere il timore di una disfunzione erettile e la sua paura di fare flop probabilmente lo spinge a continuare sulla via di un percorso già sperimentato, che non gli ha dato, finora, preoccupazioni. Oppure, dato il carattere “precisino” che descrive, potrebbe trattarsi di una fobia sessuale, cioè della paura di contrarre qualche malattia a trasmissione sessuale, oppure potrebbe essere impaurito dalla prospettiva di diventare papà, oppure… Chissà.

In ogni caso, non è detto che l’iniziativa la debba prendere per forza lui. Provi a farlo trovare “nella condizione”, senza parlarne preventivamente e senza insospettirlo con dei comportamenti diversi dal solito e veda come si comporta.

Saluti cordiali.

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Difficoltà nel fare sesso
#1 10-06-2013, 11:57 AM

Gentile dottore,
Le scrivo perché ho un problema e non so come fare.. Sono una ragazza di 18 anni e sto insieme al mio ragazzo da quasi un annetto, il problema é che non riusciamo a fare sesso: le spiego meglio.. Non sono vergine,l’ho già fatto due anni fa con un ragazzo che in confronto a questo di adesso era molto poco dotato. La prima volta non mi ha fatto per niente male,ne ho avuto perdite di sangue. Poi ci siamo lasciati e non ho piu avuto rapporti fino ad adesso. Circa due mesi fa il e il mio ragazzo abbiamo provato a fare l’amore, l’unico problema é stato che mi faceva molto male e non é riuscito a penetrarmi. Per molto male intendo che mi sono messa a piangere e ho perso anche sangue! Non mi sono troppo preoccupata però perché mi era da poco finito il ciclo e ho pensato che magari fosse una cosa quasi normale.. Ieri sera di abbiamo riprovato e il problema si é di nuovo verificato: non abbiamo concluso niente perché avevo troppo dolore. Appena spingeva un po’ per cercare di entrare provavo dolore e per questo mi irrigidivo. Questa volta però non ho avuto perdite di sangue. Cosa ci consiglia di fare? Ovviamente prima avevamo fatto preliminari.. può essere una questione di lubrificazione? Non saprei davvero, il problema é appunto il dolore ( tenga conto che il mio ragazzo é abbastanza ben dotato)

La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità e aspetto risposta!
Grazie L

Gentilissima,

Per quanto il suo ragazzo possa essere ben dotato, le possibilità di estensione della vagina sono enormi, ma questo solo in condizioni particolari, che hanno a che fare con il rilassamento muscolare e con la lubrificazione.

Il consiglio dunque è quello di riprovarci con gradualità, senza darsi inizialmente l’obiettivo di una penetrazione completa. Questo le permetterà di essere più rilassata. Per l’altro fattore, quello della lubrificazione, le suggerisco di fare una visita ginecologica per escludere che vi siano delle infiammazioni vaginali in corso. Ottimo poi fare dei preliminari per favorire la penetrazione. Se vi fossero ancora dei problemi, per questa prima volta si potrebbe aggiungere anche del lubrificante in gel e magari scegliere il periodo dell’ovulazione, in cui le donne sono naturalmente più predisposte al sesso penetrativo.

Non c’è bisogno di dire, ovviamente, che questa condizione di maggiore “agibilità” nel periodo ovulatorio, è determinata dalla natura per favorire la procreazione, il che suppongo non sia invece un vostro interesse e quindi l’altro consiglio necessario è quello di usare il preservativo.

Saluti cordiali.

Mi ha lasciato
#1 10-16-2013, 07:03 PM

Salve,scrivo perchè da 3 giorni è finita la mia storia d’amore durata per 2 anni e mezzo…finita appunto per la classica frase”NON TI AMO PIù” come è possibile che l’amore finisca? premetto che noi ci siamo conosciuti dopo esserci lasciati entrambi da relazioni lunghe,io dopo 2,lei dopo 6 anni di fidanzamento.noi eravamo in crisi già da tempo, almeno 6-7 mesi fà c’erano problemi, con frequenti litigi rinfacci parolacce ecc ecc…così xò decidiamo di andare a convivere manon per voglia,ma per causa di forza maggiore,e così volevamo anche recuperare il nostro rapporto…lei in quel periodo non lavorava ed era sempre nervosissima e litigavamo spessissimo e il nostro rapporto si logorava sempre più..quest estate dopo una breve vacanza in spagna sembrava che l’amore fosse ritornato,anche se in vacanza litigavamo spesso…prima dell’estate lei trova lavoro e decide di volere andare a vivere da sola perchè con me in casa si sente già sposata e lei vuole ancora vivere a pieno la sua vita..finche un mesetto fà litighiamo pesantemente per stupidaggini,e lei mi dice :ci pensavo da tempo ma non ti amo più..non ti dò ciò che tu desideri,ti tratto sempre male e non sono felice con te…mi cade il mondo addosso..però continuiamo a sentirci e cerchiamo di riprovarci ma niente questa volta sono io freddo e ferito per ciò che mi disse, finchè 3 giorni fà dopo l ennesimo litigio decidiamo che così non và…adesso io vorrei ancora restare con lei, nonostante tutto gli voglio ancora bene, ma lei è decisa e continua a ripetermi non ti amo più e non sto con nessun altro…come devo comportarmi?non tornerà veramente mai più con me? grazie mille

Gentile Marcello,
Non c’è una ragione vera per cui le storie finiscono… Però accade. Sebbene inizialmente questo evento stravolga la vita e sia una delle principali cause di stress, con il tempo si supera e spesso anche senza particolari rimpianti. Le consiglierei di non abbandonarsi alla nostalgia per il tempo trascorso: se l’amore è finito, non tornerà più. Potranno invece tornare l’amicizia e l’affetto, ma sono ragioni sufficienti per continuare a vivere insieme?

Cerchi di farsene una ragione e guardi sempre avanti.
Saluti.

Prostituzione sì o no?
#1 11-03-2013, 03:58 PM

Salve. A 35 anni sono ancora vergine. Purtroppo è vero, ho un problema di timidezza molto grave e ho approcciato poche volte delle ragazze, sempre con esiti disastrosi. Mi rendo conto che alle donne ripugnano gli uomini insicuri e, lo devo ammettere, io non ho carte da giocare, non avendo alcuna qualità che possa “far colpo” su una donna. Non sono né bello, né “dotato” (lei intende cosa dico), né intelligente, né interessante, ho avuto una vita vuota, sono del tutto privo di interessi, e, come se non bastasse, per 25 anni della mia esistenza ho preso psicofarmaci (da bambino prendevo dosi massicce di barbiturici, e poco dopo ho attaccato con gli antidepressivi…), per cui mi rendo conto che ormai rimane ben poco di me, sono emotivamente e psicologicamente devastato. Come può ben capire, è più probabile che mi cada un meteorite in testa, piuttosto che trovi una donna che mi apprezzi e mi ami così come sono ridotto…
Ovviamente la verginità è una cosa di cui mi vergogno moltissimo: con i colleghi o gli amici capita spesso che si parli di sessualità… per me è come parlare di passeggiate spaziali, cerco spesso di sopperire parlando di relazioni e flirt inesistenti, ma penso che nessuno ci creda più. Penso spesso che mi vergognerei di meno se fossi un ladro o un assassino. Non ho ancora fatto una cosa che tutti, ma proprio tutti, hanno già fatto da tanto tempo. L’ho rivelato a pochissime persone, che mi hanno consigliato (incluso un terapeuta che mi aveva in cura) tutte la stessa cosa: ricorri alla prostituzione. Io mi sono sempre rifiutato, non tanto per questioni morali (in genere, chi parla di morale è il primo a trasgredire i propri precetti…), ma per tre ordini di ragioni (non necessariamente in quest’ordine): primo, ho paura delle malattie; secondo, le prostitute sono in genere schiave o, anche quando lavorano “in proprio”, donne con gravi problemi finanziari, per cui non sono realmente consenzienti ai loro rapporti; terzo, ricorrere alla prostituzione sarebbe una sconfitta, la conferma definitiva che sono un mostro impossibile da amare. Però, dall’altro lato il desiderio sessuale è qualcosa che preme per essere soddisfatto, e morire vergine non è una prospettiva che mi alletta… Non so davvero che fare, mi sembra di dover scegliere fra due strade sbagliate, e non so proprio capire quale sia meno peggio. Mi serve un po’ d’aiuto per chiarirmi le idee. Grazie.

Gentilissimo,
Anzitutto le suggerirei di correggere il suo linguaggio. Lei non è “vergine”, in quanto non è in una condizione fisica che la differenzia da coloro che hanno avuto ed hanno rapporti sessuali. Farebbe dunque meglio a definirsi semplicemente come una persona che non ha avuto esperienze sessuali… Se ci pensa bene è la stessa cosa, ma un conto è sentirsi addosso qualcosa che non va, un conto è ammettere di avere avuto poche esperienze di vita.
Quanto al modo di far colpo su una donna, sicuramente non partirei da ciò che sembra preoccuparla di più e cioè le misure del suo pene. Una donna non la si conquista mostrandole i genitali, ma mostrandosi simpatico e attraente. Per fare questo non serve essere belli, né avere avuto una vita alla Steve Mac Queen, per citare Vasco Rossi, basta semplicemente rendersi gradevoli, sorridere, ascoltare, interessarsi ai discorsi dell’altra e magari ogni tanto lasciarsi scappare qualche battuta simpatica e divertente (si può anche usufruire di battute di seconda mano, tratte da libri o film).
Non è vero inoltre che lei è l’unico uomo su questa terra che non ha avuto rapporti sessuali (tutti, ma proprio tutti lo hanno fatto…); ci sono molti ragazzi e ragazze che si trovano nella sua medesima condizione e ci sono anche molte coppie sposate che, per un motivo o per l’altro, vivono matrimoni bianchi, in cui si comportano come se fossero fratelli.
Dunque, non si senta un caso unico al mondo ed eviti di compatirsi.
Quanto alla prostituzione, è una scelta personale sulla quale non posso ovviamente esprimermi: sicuramente non tutte le prostitute sono schiave (queste si trovano più spesso in strada) e molte sono libere professioniste molto consapevoli di quello che fanno. C’è da dire che il sesso con una prostituta non sempre è soddisfacente ed in ogni caso non rappresenta una soluzione al suo bisogno di avere una vita sentimentale e sessuale “normale”.
Si faccia dunque aiutare al più presto da un terapeuta, che la sostenga nel tentare di cambiare stile del pensiero e comportamenti.
Molti saluti e auguri.

Non riusciamo a fare sesso
#1 11-14-2013, 09:03 PM

Gentile dottore
salve, questo è il mio primo intervento in questo forum, e vorrei ringraziarla anticipatamente del servizio.
Il caso che vorrei presentarle non riguarda solo me, ma in particolare la mia ragazza.
Dunque, io ho 21 anni, lei 19 e stiamo insieme da più di un anno ormai. Il nostro problema, che ci portiamo dietro da ormai 10 mesi, è che non riusciamo a fare sesso.
Il nostro rapporto è molto bello, lo è stato fin dall’inizio, parliamo, ci confidiamo, stiamo bene insieme. Lei nei primi tempi era molto timida e chiusa, c’è voluto molto tempo perché si sciogliesse, e anche adesso ci sono momenti in cui non riesce a lasciarsi andare e non è raro che si senta forzata a fare qualcosa. Questo è stato il primo punto su cui ho sempre cercato di stare attento, ottenendo finora risultati abbastanza buoni: lei si fida di me; ci sono stati alti e bassi, ma adesso sto facendo di tutto per trasmetterle fiducia e tranquillità il più possibile.
Al livello di sesso però ci sono alcune complicazioni: facciamo preliminari, c’è un certo soddisfacimento e lei non ha problemi a venire, però ovviamente, mancando il resto non può esserci pieno appagamento.
Esempio del fatto che non riesce a lasciarsi andare, io pratico su di lei sesso orale, lei non fa lo stesso su di me, dice di non sentirsela spesso e che dovrebbe essere una cosa che deve nascere da lei, deve essere lei spontaneamente a decidere di farlo. Io questo lo rispetto, per quanto posso cerco di non farglielo pesare.
Lei non l’ha mai fatto, io ho avuto solo esperienze disastrose, che erano determinate da un problema che avevo e che ho risolto, ormai da tempo e sono sicuro di stare bene, con una circoncisione.
Nello specifico, quando arrivo a provare la penetrazione, lei dice di sentire come se non andasse, come se non fosse quello il punto o qualcosa di simile. Non ha problemi di lubrificazione, solo a un certo punto quando arrivo a provarci lei prova come terrore, mi ha detto più volte che è dovuto in gran parte alla paura di sentire dolore.
Ha fatto una ecografia ed era tutto a posto, adesso sta aspettando di portare le risposte alla ginecologa, con cui mi ha detto che farà una chiacchierata, poi stiamo pensando di rivolgerci in coppia a uno psicologo.

Ho scritto io su questo forum perchè lei non è proprio il tipo da chiedere cose “sue” su un forum, beh io c’ho provato, non si illude che non provi anche io ad informarmi, siamo onesti da questo punto di vista.
Si capisce comunque che la situazione non è molto piacevole per tutti e due, io sono frustrato quanto lei, ma ci amiamo e vogliamo risolvere la cosa insieme. ci abbiamo provato davvero tante volte ma l’epilogo è sempre lo stesso.
Avrebbe consigli da darmi? Dipende da me magari? Posso fare di più per lei, oppure dobbiamo necessariamente rivolgerci a qualcuno? la situazione rimane la solita e sinceramente cominciamo a perderci d’animo.

La ringrazio, spero tanto in una sua risposta.
saluti.

Gentilissimo,

Anzitutto non disperate, perché il problema è quasi sicuramente risolvibile tramite una terapia sessuale. Nel caso, dovreste rivolgervi ad uno/una psicoterapeuta con formazione in sessuologia.

I suggerimenti, prima di arrivare a quanto sopra, sono i seguenti:
– scegliere un ambiente tranquillo e rilassante
– avere rapporti preferibilmente durante il suo periodo ovulatorio e dopo una serata romantica (usare ovviamente anticoncezionali)
– non andare subito al sodo, ma dare molto spazio ai preliminari e alle coccole
– usare un lubrificante (se necessario)
– fare in modo che lei sia sopra, in modo che possa controllare la penetrazione
– leggere insieme libri di informazione, illustrati, sul sesso.

Cordiali saluti e auguri.


Psicolinea

Costo della Terapia online, Individuale e di Coppia, 70 euro

Mancata erezione
#1 12-28-2013, 01:25 PM

Salve, da un mese ho conosciuto un uomo sposato, ed è stata subito attrazione reciproca. Io non sono sposata ma convivo da un paio d’anni, entrambi non abbiamo figli. Lavoro in un bar e lui passa sempre a trovarmi solo per il piacere di vedermi; mi ha confidato la sua attrazione e in un paio di occasioni molto “veloci” abbiamo fatto sesso. Le occasioni per incontrarci non sono molte e così siamo riusciti in qualche modo ad organizzare un’uscita attraverso una serie di bugie raccontate ai rispettivi compagni.
Insomma..finalmente un vero incontro, finalmente una stanza da letto in un motel, finalmente il momento giusto per scoprirci a vicenda; un momento ricco d’ansia e aspettato molto da entrambi..tutto perfetto..finchè a lui non è mancata l’erezione, fin da subito. Si è scusato in mille modi dicendo che non è assolutamente colpa mia, che è attrato da me, dal mio corpo, dal mio profumo, che sono perfetta.. io però ho faticato a rassicurarlo. Da donna mi sono sentita un po’ “morire” dentro, ma non gliel’ho detto, non me la sono sentita. Le posso assicurare che c’era tantissima attrazione, ma allora perchè??? poi è arrivata una telefonata dalla moglie e lì è crollato tutto; ha avuto paura di essere scoperto e per non far cadere il palco siamo tornati a casa. non è sicuramente abituato a queste cose, per come l’ho vista io..l’ho visto impreparato nelle scuse, subito pronto a scappare.. a questo punto non so nemmeno io se lasciar perdere. Avere un amante dovrebbe significare passare dei momenti extra in modo spensierato e senza ansie..tutto quello che c’è in più a me non riguarda..o è in grado oppure no. Sbaglio? sono confusa e un po’ amareggiata..forse ho avuto troppe aspettative. Forse lui si credeva pronto, ma al momento non lo è stato..eppure i suoi baci e le sue carazze dicevano il contrario…

Gentilissima,

Il suo amico probabilmente è ancora legato sentimentalmente alla moglie, anche se i rapporti sessuali con lei non sono più soddisfacenti e dunque, a livello di fantasia, non gli dispiacerebbe avere nuove esperienze. Un conto però è fantasticare, oppure rubare baci appassionati e carezze con qualche sotterfugio, un’altra cosa è dire una bugia ed andare in un motel con un’altra donna, perpetrando un vero e proprio tradimento. Il suo amico deve essersi sentito tremendamente in colpa e questo può aver certamente influito sulla sua erezione.
E’ un fatto molto comune, perché l’erezione maschile è un meccanismo piuttosto complicato quanto fragile: un semplice pensiero negativo interferente può creare problemi anche a chi non ne ha mai avuti.

Valuti lei se le conviene correre il rischio di riprovarci ancora con lui (potrebbe anche superare l’ansia da prestazione di questa prima volta, ma non è detto)… Il gioco vale la candela?

Lui non ama fare l’amore
#1 12-31-2013, 01:02 AM

buona sera,
ritengo di avere una vita sessuale molto poco soddisfacente, faccio fatica a ottenere 2-3 rapporti mensili…e sono spesso freddi e con poca passione…
dopo mesi di tentativi e dialoghi con mio marito (ha 40 anni e siamo sposati da 6) abbiamo capito che i problemi potrebbero essere questi messi insieme:
-lui non ha mai avuto un buon rapporto col sesso, si è sempre sentito estraneo quando tutti parlavano e parlano del sesso in modo superficiale o comunque troppo fondamentale…gli sembra che a tutti basti vedere qualche foto, immaginare qualcosa che “impazziscono” e per lui non è affatto così, non ne è così attratto e lo fa sentire diverso.
-io sono sua moglie, la sua cucciolina, e vorrebbe solo coccolarmi, pensare di fare altro a volte quasi lo infastidisce…
-è un uomo pulitissimo che lava le mani continuamente e quindi appena finito si deve immediatamente alzare per andarsi a lavare e ciò non è affatto comodo ne romantico…l’idea di sporcare le lenzuola lo inorridisce e aiuta a far calare il desiderio.
ora la mia domanda è: secondo me il sesso è molto importante perchè così sento che manca una certa complicità e non mi sento apprezzata anche se so che non è colpa mia perchè comunque non è attratto da nient’altro, quindi come posso fare a migliorare un po’ le cose? come posso aiutarlo a cambiare modo di vederlo e farglielo apprezzare di più?

Gentilissima,

Probabilmente un’educazione rigida e puritana ha portato suo marito a sottovalutare, o a non considerare abbastanza, le gioie del sesso e per questo si sente disturbato e “diverso” quando gli altri ne parlano. Sicuramente queste sue manie di pulizia e di igiene contribuiscono ulteriormente ad inibirlo sessualmente.

Il suggerimento è quello di provare a cambiare radicalmente e frequentemente le vostre abitudini sessuali, in modo da “sorprenderlo” in situazioni in cui non se l’aspetta e non possa dunque mettere in atto i suoi meccanismi difensivi.

Un’idea potrebbe essere quella di proporgli delle situazioni alternative al letto della vostra camera (altri luoghi della casa dove avere rapporti, scelta di vacanze itineranti, dove non dormire mai per due notti consecutive nello stesso letto, ecc.) così da costringerlo a non pensare a ciò che lo preoccupa e, soprattutto, a non mettere in atto i suoi rituali difensivi.

Un’idea potrebbe essere anche quella di far valutare ad uno psicologo, attraverso il colloquio ed altri strumenti, se queste idee di igiene e pulizia di suo marito siano una semplice caratteristica della sua personalità o stiano ormai diventando delle vere e proprie ossessioni (o fobie).

Devastato dalle dimensioni del pene
#1 01-16-2014, 07:29 PM

sono devastato dalla mie modeste dimensioni sessuali (fra 13 e 14 cm) mi vengono brutti pensieri come suicidio alcool o droga per un uomo che ha fatto tanto per migliorarsi ed ha fallito sentimentalmente e si è buttato nel libertinaggio per rimediare delle gioie della vita che gli sono state negate sentirsi dire da una escort che le piacciono gli uomini sui 21 cm e più sono grossi più è meglio è una dei colpi peggiori che possono capitare ad un maschio che si sente annullato inutile nella vita, so che non ci sono tanti rimedi a parte gli estensori che ho usato con piccoli risultati percui la mia non è una richiesta di assistenza è una testimonianza amara di tanti di uomini come me che hanno fallito come uomini appunto, purtroppo la medicina non è andata oltre, la vita è stata piuttosto severa con alcuni di noi punendoci di una colpa che non abbiamo quella di essere al mondo questo va detto. E’ triste e per certi versi abbastanza ingiusto.

Gentilissimo,

Rispetto il suo desiderio di non-assistenza e la sua volontà di lasciare una semplice testimonianza di sofferenza dovuta alle scarse dimensioni del pene in questo spazio del web dove si parla di sessualità (e si cerca di suggerire possibili soluzioni alle varie problematiche).

Mi lasci solo dire che, sulla base di quello che lei racconta, si possono fare tranquillamente due considerazioni: 1. Evidentemente il libertinaggio non risolve i problemi dei fallimenti sentimentali e non è in grado di restituire in alcun modo la felicità perduta (forse varrebbe la pena di riprovarci ancora con una donna interessata a stabilire un vero rapporto di coppia…) 2. Le escort, che si guadagnano da vivere nel fingere amore e interesse sessuale per i loro clienti (si presume di tutte le dimensioni sessuali) e che dunque hanno fatto della menzogna la loro principale professione, sono persone da non prendere mai troppo sul serio.

Con molti auguri.

 

Dipendenza da sesso
#1 01-27-2014, 08:46 PM

Salve, ho letto il vostro articolo con molto interesse. Sono un uomo quarantenne. Non ritengo di essere affetto da questo tipo di disturbi sessuali ma solo dalla crisi di mezza età.
Pero mi sono imbattuto in una giovane ragazza venticinquenne che ritrovo queste pagine.
Il legame creato con questa donna è un legame particolare, perché sono stato da lei sedotto ma non sono stato suo concubino. Mi sono rifiutato non perchè sono un santo ma perchè ho mogle e figli e non credo in rapporti sessuali a consumo. Il rapporto si è evoluto e le voglio veramente bene. Quelle che sono state prime intuizioni si sono rivelate conferme quando la mi amica bellissima, brillante, socievole , disponibile etcetc mi ha rivelato il suo passato e presente sessuale. Negli ultimi 3 mesi ha 4 partner di letto concorrenti (almeno a me noti). ognuno di essi per lei non rilevante sentimentalmente. La cosa no mi sembra un segno di emancipazione. Ma per lei è normale e a sentire lei si sente meglio ogni volta che si soddisfa sessualmente, baste che il partner le piaccia. Aggiungo che mi ha confessato di aver subito abusi sessuali (diversi) tra i 9 e i 13 anni. Come posso fare per aiutarla o meglio indirizzarla ad una soluzione?

Gentilissimo,

Non è detto che gli abusi vissuti in passato da questa ragazza siano necessariamente la causa del suo attuale comportamento sessuale promiscuo: è possibile, ma non è detto. Penso che per aiutare una persona prima bisognerebbe capire che problemi ha… Se ne ha!

Dr. Walter La Gatta

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