Stile di vita in casa Freud

Stile di vita in casa Freud

Freudiana

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Frau Freud. Nei ricordi della cameriera Paula Fichtl, la signora Freud era una donna calma e gentile, piuttosto timida. Martha amava curare la casa nei dettagli, legando in nastri colorati la sua biancheria ben lavata e stirata, o andando di persona a fare la spesa al mercato.
‘Frau Professor’ non buttava mai via niente: le piaceva conservare lo spago, la carta, ecc ed aveva in cucina grosse scatole di questo materiale, perché detestava lo spreco. Anche secondo altre testimonianze, la signora Freud si occupava con dedizione della gestione del ménage familiare, riuscendo a coltivare l’interesse legato alla letteratura contemporanea, che culminava con il ricevere in casa uno dei suoi autori preferiti: Thomas Mann.

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Zia Minna. In famiglia, sempre secondo Paula, Martha non aveva molta voce in capitolo: nessuno le dava retta, nemmeno i bambini, che amavano il padre e la zia Minna (la quale, stranamente, aveva un soggiorno personale dall’altra perte della casa ed una camera da letto attigua a quella dei Freud, alla quale era collegata)

Freud era un tipo molto ordinato e sobrio non concedendo nulla alle tendenze dettate dalla moda del momento. L’abito che più amava indossare, prima della guerra, era un ampio abito scuro con colletto duro e basso, con una cravatta nera a nodo fisso, mentre il copricapo preferito era un cappello nero a tesa larga.

Situazione economica. L’introito economico sul quale Freud poteva contare proveniva unicamente dal suo lavoro: il suo onorario prima della guerra era di 40 corone, mentre i diritti di autore, che furono molto esigui per anni, venivano investiti a titolo di regalo per i figli. Freud non fu mai ricchissimo, ma amò circondarsi di cose belle (libri antichi, reperti storici ecc.) e si considerò sempre uno ‘spendaccione’, una persona alla quale il denaro scivolava via dalle mani in un modo impressionante.

 

Salute. Nei primi quaranta anni di matrimonio, Freud non fu mai seriamente ammalato: il primo episodio doloroso fu un ascesso, del quale si parla nell’Interpretazione dei sogni, poi un’infezione alla gola lo colpì durante una visita a Praga.

Vacanze. Freud aveva l’abitudine di effettuare dei sopralluoghi, solitamente durante il periodo pasquale, nelle località delle vacanze estive che per clima, panorama e quiete, potessero fornirgli la possibilità di riposare durante la permanenza estiva con la famiglia. Era un grande camminatore ed appasssionato della raccolta di funghi, ma mancava completamente del senso dell’orientamento.

Hobbies. Freud amava molto scrivere e confidò sia a Jones che a Ferenczi come tale attività gli consentisse di metabolizzare l’impatto del lavoro di ascolto in seduta.
In un’occasione scrisse : ”Nessuno scrive per ottenere la fama, che del resto è cosa molto transitoria, o l’illusione dell’immortalità. La prima ragione che ci spinge a scrivere è certamente quella di soddisfare qualcosa dentro di noi, e non di soddisfare gli altri. Naturalmente quando gli altri riconoscono i nostri sforzi, la soddisfazione è maggiore, eppure scriviamo in primo luogo per noi stessi, seguendo un impulso interiore.”

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Arte. Freud era anche un amante dell’arte. Spesso si recava al vicino Kunsthistorisches Museum, dove poteva osservare i reperti egiziani, greci e romani. Gli piaceva anche girare per i negozi di antiquariato della città vecchia, alla ricerca di qualche pezzo originale (era un collezionista di reperti antichi – ne aveva circa 2000!).

Libri. Freud curava molto la sua biblioteca ed aveva delle prime edizioni di libri di Shakespeare, Goethe, Dickens e Zola.

Fumo. Un altro hobby era sicuramente il fumo: sceglieva con cura i suoi sigari e li comprava in negozi specializzati.

Pasti. A casa Freud si mangiava all’una in punto, ogni giorno. Il menu veniva deciso da Martha. Il menu tipico dei Freud era: bistecca, accompagnata da verdure di stagione, come asparagi, o una pannocchia di granturco. Freud era amante dei carciofi, detestava il cavolfiore ed evitava il pollo. Il dessert era Apfelstrudel con un po’ di crema.

Fonti:

Janine Burke, Freud’s Toys: Sigmund Freud’s Art Collection, via The Sidney Morning Herald

Ernest Jones, “ Vita e opere di Freud. Gli anni della maturità 1901-1919,” Il Saggiatore
via Scienza e Psicoanalisi

Donn Linda, Freud e Jung, Leonardo

Dott.ssa Giuliana Proietti

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