Freud: primi amici e nemici

Freud: primi amici e nemici

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Il padre della psicoanalisi ebbe molti amici e nemici, soprattutto in ambito medico (dove veniva accusato di aver scatenato sull’umanità il ‘terzo flagello’, ovvero la dipendenza da cocaina. Gli altri due erano la dipendenza da alcool e da morfina),

Sopra: Theodor Meynert

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Uno dei suoi primi nemici fu Meynert. Theodor Meynert era una figura di rilievo a Vienna ed era considerato il più grande anatomista del cervello in Europa. I suoi detrattori dicevano che, laddove Meynert non riusciva a spiegarsi alcuni particolari della struttura cerebrale, colmava queste lacune attraverso la sua fantasia (Auguste Forel). In realtà Meynert era un buon clinico, anche se durante le conferenze risultava un po’ noioso. Di lui sappiamo che era anche poeta, conoscitore di musica ed arte, malgrado avesse una personalità difficile e inimicizie violente.

Meynert era stato uno dei medici con i quali Freud aveva collaborato: infatti, per cinque mesi era stato nel suo reparto (1883).

Durante la famosa presentazione del caso di isteria maschile alla società dei medici di Vienna, da parte del giovane medico Sigmund Freud, Meynert affermò di aver osservato ripetutamente casi di attacchi epilettici e di disturbi di coscienza post-traumatici, e che sarebbe stato interessante verificare se tali casi presentavano sempre i sintomi descritti da Sigmund. Niente di particolarmente negativo dunque.

Eppure, il futuro psicoanalista e Meynert tre anni dopo (1889) si resero protagonisti di una lite. In uno scritto sulle nevrosi traumatiche, Meynert criticò le opere di Charcot sulle paralisi traumatiche e aggiunse in una nota che le opinoni di Freud erano più dogmatiche che scientifiche e contraddicevano l’insegnamento di Charcot. Freud replicò con un attacco violento, accusandolo di avere dei pregiudizi.

amici e nemici di Freud: Joseph BreuerA sinistra: Josef Breuer
Tra i primi amici-colleghi invece ricordiamo Josef Breuer, che Freud aveva conosciuto anni addietro, quando era andato a lavorare presso il laboratorio di Brucke, luogo che Freud sentì molto congeniale e nel quale era rimasto per sei anni. Breuer in quel periodo frequentava questo laboratorio perché stava conducendo una ricerca. Era più anziano di Freud e sin dall’inizio cercò di aiutare il giovane collega con considerevoli prestiti in denaro.

Una volta tornato da Parigi, Sigmund aveva aperto il suo studio a Vienna, ma aveva pochi clienti. Si rivolse ancora all’amico Breuer, che godeva invece di una delle più ricche clientele di Vienna.

Ed infatti i pazienti cominciarono ad arrivare.

Fonte: Ellenberger, La scoperta dell’inconscio, Boringhieri

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

Dr. Giuliana Proietti

Costo della Terapia online, Individuale e di Coppia, 70 euro

Clinica della Timidezza

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