Nella rivista CyberPsychology & Behavior è stato pubblicato uno studio che prende in esame i casi di 546 partecipanti che avevano una relazione romantica con un partner, alcuni ‘faccia-a-faccia’ ed altri mediata da un computer, cioè ‘virtuale’. Lo studio ha scoperto che l’intimità era sentita maggiormente da coloro che avevano una relazione faccia-a-faccia che da coloro che avevano la relazione mediata tramite PC. Coloro che avevano relazioni virtuali hanno mostrato di avere minori capacità di entrare in intimità anche con altre persone, al confronto di coloro che avevano stabilito relazioni faccia-a-faccia. Lo studio ha sollevato diverse critiche: ad esempio, nei campioni, le donne erano più degli uomini in entrambi i gruppi, poi dei 546 partecipanti, solo il 15% erano nel gruppo delle relazioni ‘virtuali’. Come si fa a fare una comparazione esatta? Non ci sono inoltre informazioni su come è stato composto il campione: chi erano i partecipanti, con quali criteri sono stati scelti?
Un’altra ricerca da prendere con le molle!
Scott, V.M., Mottarella, K.E., & Lavooy, M.J. (2006). Does virtual intimacy exist? A brief exploration into reported levels of intimacy in online relationships. CyberPsychology and Behavior, 9:759-761.
Fonte: Psychcentral
Dott.ssa Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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