Neuroscienze e Freud

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Neuroscienze e Freud: la scienza moderna avalla le teorie freudiane?

Il sito Bookslut pubblica un’ intervista con il neuropsicologo Dr Mark Solms, uno dei pionieri della neuropsicoanalisi, il campo di ricerca che si propone di verificare, estendere ed integrare le idee freudiane con le moderne neuroscienze. Venti anni fa le idee di Freud erano considerate oboslete, ma gli scienziati cognitivisti dei giorni d’oggi ritengono che l’opera di Freud non sia tutta da buttare: ci sarebbero delle basi neurocognitive per alcune idee-chiave del padre della psicoanalisi.

Per esempio, uno studio del 2001 (clicca per leggerlo) di Anderson and Green suggeriva che le persone possono effettivamente eliminare dalla coscienza delle memorie indesiderate e che il sistema esecutivo (considerata una funzione chiave di controllo dei lobi frontali) potrebbe esserne responsabile. Più recentemente, uno studio su pazienti che avevano avuto delle lesioni al cervello e che confabulavano (producendo falsi o improbabili ricordi, senza l’intenzione di mentire) ha concluso che queste false memorie sono in genere positive, capaci di restituire serenità, suggerendo l’idea dell’appagamento di un desiderio.
Nell’intervista, Solms discute del futuro della neuropsicoanalisi e parla delle nuove traduzioni del lavoro di Freud.

Link all’intervista a Mark Solms
Link alla pagina inglese di Wikipedia per la parola “neuropsychoanalysis”.

Fonte: Mind Hacks

Dott.ssa Giuliana Proietti Ancona

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