Perché è pericoloso chiamare gli uragani con nomi di donna
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Le conseguenze metereologiche mortali degli stereotipi di genere. Gli uragani con nomi femminili provocano in genere più vittime di quelli che hanno un nome maschile, ha scoperto una nuova ricerca della University of Illinois.
Lo studio ha esaminato oltre 60 anni di uragani che hanno colpito gli Stati Uniti, con eccezione di Katrina (2005) e Audrey (1957), perché ciascuno di essi ha causato molte vittime e molta distruzione (Jung et al., 2014).
A28/A7
I risultati hanno mostrato che vi erano più vittime, in media, quando agli uragani veniva dato un nome femminile.
Questo non era dovuto al fatto che gli uragani con nomi femminili fossero più pericolosi; piuttosto, era il comportamento delle persone a cambiare.
Sharon Shavitt, una degli autori della ricerca ha spiegato:
“Nel giudicare l’intensità di una tempesta, le persone sembrano far riferimento alle loro convinzioni sui comportamenti maschili e femminili.
Questo fa si che un uragano con un nome femminile, specialmente uno con un nome molto femminile, come Belle o Cindy, sembra più gentile e meno violento.”
Le persone inconsciamente si dicono: come posso rimanere ucciso da un uragano che si chiama Cindy?
Di fatto, gli uragani sono chiamati con nomi a piacere, a volte maschili, a volte femminili ed il nome non dice nulla di particolare sulla gravità della tempesta. Se però le persone si lasciano influenzare dal nome dell’uragano mentre stanno cercando un rifugio, come chiamiamo gli uragani conta molto più di quanto pensiamo.
L’uragano Christopher contro il Christina
Dopo aver scoperto questi dati, i ricercatori sono tornati nel loro laboratorio per testare la scoperta in modo sperimentale.
Ai partecipanti sono stati menzionati una serie di ipotetici uragani con nomi maschili e femminili e poi è stato chiesto loro un giudizio circa la loro intensità ed il rischio che avrebbero dovuto affrontare.
I risultati hanno mostrato che le persone consideravano, in modo significativo, gli uragani con nome maschile come Hurricane Christopher o Hurricane Victor come più intensi e rischiosi di quelli dal nome femminile, come Hurricane Alexandra e Hurricane Christina.
Shavitt ha continuato:
“le persone che immaginano un uragano “femmina” non si preoccupano in modo sufficiente per mettersi in salvo.
Gli stereotipi che danno vita a questi giudizi sono sottili e non necessariamente ostili alle donne: essi possono ad esempio partire dal concetto che le donne sono più cordiali e meno aggressive degli uomini”.
L’ironia sta nel fatto che fino ai tardi anni Settanta, agli uragani venivano sempre dati nomi femminili, in quanto si pensava che essi incarnassero alcune qualità femminili, quali l’impredicibilità.
Questa pratica — e la ragione sessita che vi è dietro — fu giustamente abbandonata in favore di un’alternanza fra nomi maschili e femminili.
Stranamente, dunque, ciò che abbiamo imparato è che avremmo fatto meglio a dare a tutti gli uragani un nome maschile, per avvalersi dei punti di vista stereotipati delle persone.
I ricercatori stimano che cambiando il nome ad un pericoloso uragano da “Eloise” a “Charley” potrebbe diminuire le vittime di un terzo.
Forse dare il nome agli uragani è una di quelle situazioni in cui non dovremmo preoccuparci di essere sessisti, se essere un po’ sessisti serve a salvare delle vite.
Dr. Jeremy Dean
Articolo originale:
Why It’s Dangerous to Give a Hurricane a Female Name, Psy
Traduzione autorizzata, a cura di psicolinea.it
Immagine:
Freepik
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Jeremy Dean
è un ricercatore presso lo University College London.
E’ laureato in legge e in psicologia. In precedenza ha lavorato anche nel mondo di Internet.