Sessualità, nevrosi e perversioni secondo Freud

Sessualità, nevrosi e perversioni secondo Freud

Sessualità, nevrosi e perversioni secondo Freud

Freudiana

GUARDA I VIDEO DI FREUDIANA SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Nel 1905, con il saggio Le mie opinioni sul ruolo della sessualità nella etiologia delle nevrosi, Freud ritrattò la sua teoria precedente, secondo la quale all’origine della nevrosi vi sarebbe stato un trauma reale: in questa seconda teoria i ricordi degli avvenimenti sessuali della prima infanzia venivano invece attribuiti all’elemento fantastico, più che a traumi realmente subiti.

Successivamente, secondo Freud, queste fantasie vengono ricordate come effettivamente accadute, come può accadere in un’allucinazione.

A questo modello esplicativo Freud fa corrispondere la nuova teoria generale sulla sessualità, capace di spiegare sia la sessualità infantile, sia la sessualità adulta, “normale” e “deviante”.

Era qualcosa di mai sentito prima: quando infatti si parlava di sessualità, si parlava di facoltà riproduttiva, non certo di una sessualità autonoma, sterile, finalizzata al piacere autoerotico, come quella del bambino.

Psicolinea 2001-202120+ anni con Psicolinea
Informazioni, Ispirazioni, Supporto
Chiedi una Consulenza online su questo Sito,

... è gratis!
Ti risponderemo in un articolo a te dedicato su Psicolinea.it!

Chiedi una Consulenza Gratuita

PSICOLOGIA - PSICOTERAPIA - SESSUOLOGIA

Nei Tre Saggi sulla Sessualità (1905), che è da considerarsi il manifesto della sessuologia psicoanalitica, Freud fa precedere la sua teoria evolutiva della sessualità da un’elaborata trattazione delle perversioni, che trovano una spiegazione nello sviluppo infantile.

Già alla nascita i bambini sono dotati di una precisa organizzazione sessuale e di una energia sessuata. Non solo dunque i bambini hanno una loro sessualità, ma essa è anche ‘perversa e polimorfa’.

Tuttavia, dice Freud, ciò che viene considerato ‘patologico’ nella sessualità dell’adulto è da considerarsi ‘normale’ nella sessualità del bambino. Queste organizzazioni sessuali immature evolvono spontaneamente in organizzazioni successive, ma in parte vengono rimosse.

Nella vita adulta, dunque, rimane scarsa traccia delle pulsioni sessuali infantili, cioè di quelle pulsioni parziali e anarchiche, tipiche appunto dell’infanzia, perché esse recedono di fronte alle barriere del pudore, del disgusto e della moralità che la società innalza nei loro confronti.

Ultimo aggiornamento: [last-modified]

Questi processi inibitori assorbiranno man mano tutti i residui di sessualità infantile, che verranno organizzati sotto il primato della genitalità (cioè del rapporto sessuale maturo con un soggetto dell’altro sesso) e a questa faranno da supporto (ad es. nei preliminari).

Se questo tipo di organizzazione non accade, la sessualità si organizza in modi devianti, attraverso la perversione.

C’è anche una terza possibilità: i residui di sessualità infantile che non vengono assorbiti e organizzati dalla sessualità adulta e che non si organizzano in modo deviante, possono essere semplicemente ‘rimossi’ e quando questo accade in modo eccessivo si ha la nevrosi.

La nevrosi è dunque il contrario della perversione.

Detto in altre parole, se la sessualità infantile, per sua natura perversa, non si ‘normalizza’ in una sessualità adulta e genitale, con un soggetto dell’altro sesso, ci sono solo due possibilità: o si diventa nevrotici o si diventa perversi.

Rif. Bibliografico

Leggi anche:  La verginità oggi

Vegetti Finzi, Storia della psicoanalisi, Mondadori

Dott.ssa Giuliana Proietti

 

Dr. Giuliana Proietti

YouTube player

Costo: 60 euro/ Durata: 1 ora/ Frequenza: da definire

Psicolinea 2001-2021

20+ anni di Psicolinea:
Informazioni, Ispirazioni e Supporto

YouTube player

PsicolineaCosto 60 euro / Durata 1 ora / Frequenza: da concordare

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *