Vai al contenuto
Psicolinea.it

Sito di psicologia, online dal 2001

  • About – Tutte le Info
  • Articoli
  • Terapia online
  • Contatti
  • Privacy
  • Disclaimer
  • Credits
  • Psicolinea Sitemap Page
  • Contatti
Psicolinea.it

Sito di psicologia, online dal 2001

  • Contatti
  • About – Tutte le Info
  • Articoli
  • Terapia online
  • Contatti
  • Privacy
  • Disclaimer
  • Credits
  • Psicolinea Sitemap Page

Author: Dr. Giuliana Proietti

  1. Home
  2.  :: 
  3. Articles posted by Dr. Giuliana Proietti
  4. ( Page71 )
Liquido pre-eiaculatorio

Il liquido pre-eiaculatorio – Consulenza online

Il liquido pre-eiaculatorio Consulenza online

Consulenza online GP
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA ONLINE
Tel. 347 0375949

Salve , sono davvero preoccupata …premetto che sono vergine e dopo 2/3 giorni dalla fine del ciclo io e il mio ragazzo abbiamo deciso di provarci per la prima volta , essendo io vergine , senza però l’intenzione di rompere l’imene proprio perché volevamo farlo in un posto più sicuro e tranquillo . Mentre però lui ci provava dopo un po’ ha sentito qualcosa, è uscito subito e non ha trovato niente se non che fosse bagnato. L’eiaculazione è avvenuta comunque fuori nel fazzoletto e ci siamo fermati e abbiamo smesso per L ansia ..la mia preoccupazione ora è se il liquido pre-eiaculatorio possa essere penetrato nonostante io fossi vergine . Spero rispondiate il prima possibile grazie mille

Psicolinea consulenza online
...E' gratis!


A17
Antoine de Saint-Exupery: una biografia
Antoine de Saint-Exupery: una biografia
Riconosci i tuoi desideri sessuali? Test
Riconosci i tuoi desideri sessuali? Test

Salve.

Prima di arrivare alla risposta, anche perché credo che tu sia molto giovane, vorrei darti qualche informazione in più sul liquido pre-eiacultatorio.

Si tratta di una sostanza biancastra e viscosa che viene emessa quando c’è una eccitazione sessuale da parte del maschio ed ha lo scopo di permettere una più facile penetrazione.

Questo liquido può contenere degli spermatozoi vitali, anche se in misura assai minore rispetto all’eiaculazione vera e propria. Questo non significa che non si possa rimanere incinte, perché anche un solo spermatozoo potrebbe essere “pericoloso”. Esiste dunque il rischio di una gravidanza indesiderata anche solo attraverso questo liquido, anche se le probabilità sono molto minori rispetto a una eiaculazione vera e propria.

Il liquido pre-eiaculatorio potrebbe contenere però anche batteri e virus, tra cui, naturalmente, anche il virus dell’HIV. Pertanto, anche se non vi è eiaculazione, si corre il rischio di contrarre una malattia a trasmissione sessuale.

Questi due rischi possono essere entrambi prevenuti in un modo semplicissimo e poco costoso: attraverso l’uso di un preservativo.

E ora veniamo alla verginità. L’imene non è una sorta di preservativo interno, che protegge dalle gravidanze: l’imene è una membrana permeabile e questo è facilmente comprensibile, dal momento che, pur essendo vergini, si hanno le mestruazioni. Come c’è la possibilità che dei liquidi passino dall’interno all’esterno, è altrettanto possibile il contrario.

Veniamo allora alla risposta: sebbene la possibilità di rimanere incinta senza penetrazione completa sia molto bassa, è possibile rimanere incinte, anche con l’imene integro e anche con il solo liquido pre-eiacultatorio.

Sarebbe, voglio ripeterlo, un evento improbabile, ma comunque possibile.

Il consiglio dunque è quello di usare sempre il preservativo, anche se la penetrazione non è completa e anche se si è vergini.

Peraltro, come si fa a godere di un rapporto sessuale se si deve vivere la cosa con questa ansia? Allora meglio non farlo e aspettare di essere più maturi per capire come si può avere un rapporto sessuale in perfetta sicurezza.

Saluti.

Dr. Giuliana Proietti

PSICOTERAPIA SESSUOLOGIA ONLINE
Anche su Instagram!


ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Clinica della Timidezza
Dal 2002 parole che curano, orientano e fanno pensare.

Seguici su X - Psicolinea

Immagine
Freepik

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

Visita anche:
www.giulianaproietti.it

Pagina Facebook
Profilo Facebook
Instagram

www.clinicadellacoppia.it/
I Social
  • 16 Mag 2020
  • Dr. Giuliana Proietti
  • 0 Comments
Non ce la faccio più

Non ce la fa più! Consulenza online

Non ce la fa più! Consulenza online

Consulenza online GP
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA ONLINE
Tel. 347 0375949

Buongiorno
Ho 47 anni. sposata da quasi 30. Madre di tre figli. Disoccupata. Vivo in una  situazione che non riesco più a gestire. Sono la classica persona utile perchè cucina, lava, pulisce, stira. E da chiamare quando fa comodo. Mio marito lavora. E quando torna la prima cosa che fa è guardarsi in giro solo per controllare che la casa sia in ordine. pulita. ha fame. mangia e appena finisce va sul divano e “ordina” dammi questo e quello. Fai questo e quello.
Idem la notte. Se non riesce a prendere sonno mi chiama, fammi questo e quello.La mattina fa rumore in modo che io mi svegli. … Sono anni che va avanti così.
Non ho soldi miei, devo chiedere tutti a lui. Anche per fare gli esami di controllo che rimando…minimizza tutto. Anche dopo 4 tumori e vari interventi.
Sono sola. Non riesco più uscire di casa…anche se ho mancanza d’aria. mal di testa, capogiri. E lui..” esagerata. Sono sempre stanchissima. Aumento di peso anche se non mangio.
Soffro di mal di testa. negli ultimi mesi aggressività . Specialmente verso lui. E non riesco a controllarla. E a lui non importa se non rinfacciarmi tutto. Non gli importa. ” Non so che farci. Io sono cosi, se ti vado bene ok, altrimenti arrangiati”. Un momento è affettuoso, un secondo dopo mi lancia occhiate rimproveratorie e distruttive.
Ho il suo sguardo addosso ogni istante o non mi considera. Ho tachicardia e capogiri, pressione bassissima.
Non riesco più a credere in me e negli altri. per lui posso solo fare la casalinga che per altro non ho le capacità. Non sono buona ed ignorante.
Non ho più nessuno. Amici, nulla. Attorno a me il vuoto più assoluto. E nessuno mi vede. Mi sento un fantasma immeritevole di attenzione. Lui? ti devi accontentare. sei sposata.
Lui ha amici…io no. Non ho niente. Non ce la faccio veramente più. Amo scrivere..ma mi deride. I miei figli iniziano a fare come lui. A non considerarmi. Alzare la voce. Non riesco più a capire, darmi una vita di continuare questa vita… non ce la faccio veramente più.

Psicolinea consulenza online
...E' gratis!


A17
Antoine de Saint-Exupery: una biografia
Antoine de Saint-Exupery: una biografia
Riconosci i tuoi desideri sessuali? Test
Riconosci i tuoi desideri sessuali? Test

Gentilissima,

Lei ha solo 47 anni! Ci sono persone che alla sua età decidono di mettere su famiglia, mentre lei, che evidentemente si è sposata giovanissima (forse era incinta?) si sente ormai una donna fallita.

A mio parere lei dovrebbe, come prima cosa, raggiungere l’indipendenza economica. So che è difficile, ma se lei ha una forte motivazione e riesce a vedere questa strada come l’unica possibile per uscire fuori da questa gabbia in cui sente di vivere, può anche farcela.

Se lei non ha mai lavorato e non ha specializzazioni, può accettare anche qualche lavoro umile, come fare la badante o la donna delle pulizie: l’importante è guadagnare, mettere da parte e crearsi le condizioni per poter un giorno dire a tutti: “o cambiate atteggiamento, o io me ne vado”.

Fino a che lei non ha modo per mantenersi da sola è infatti troppo vulnerabile e ricattabile: guadagnare è l’unico mezzo per riscattarsi.

Quando avrà il denaro per poterselo permettere, le suggerisco di iscriversi a un corso di formazione professionale, come ad esempio il corso per diventare operatrice socio sanitaria (OSS): è sicuramente alla sua portata, soddisferebbe il suo desiderio di cultura, conoscerebbe altre persone e, infine, potrebbe sperare in un lavoro più stabile e meglio retribuito.

Inutile lamentarsi, piangere o scrivere sul diario: lei deve adoperarsi per salvare se stessa dallo stato di schiavitù in cui è involontariamente precipitata, forse per un errore giovanile.

Non si isoli, cerchi persone con cui parlare della sua situazione, chieda aiuto, non perda la speranza. Coraggio!

Cordialmente,

Dr. Giuliana Proietti

Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti

YouTube player

 

Immagine
Freepik

Seguici su YouTube Psicolinea Channel

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

Visita anche:
www.giulianaproietti.it

Pagina Facebook
Profilo Facebook
Instagram

www.clinicadellacoppia.it/
I Social
  • 16 Mag 2020
  • Dr. Giuliana Proietti
  • 0 Comments
Sai come comportarti al primo appuntamento? Test

Sai come comportarti al primo appuntamento? Test

Sai come comportarti al primo appuntamento? Test

I Test di Psicolinea

A cura di:
Dr. Giuliana Proietti - Dr. Walter La Gatta

Altri test sono disponibili su:
Clinica della Coppia  |   Clinica della Timidezza

Un primo appuntamento è un’occasione magica per conoscersi meglio, condividere risate e creare ricordi speciali, magari con una cena a lume di candela o una passeggiata sotto le stelle. È il momento perfetto per scoprire affinità e lasciar nascere un legame unico…

Finalmente il primo appuntamento é arrivato: ora sai come devi comportarti? Prova a metterti alla prova con questo test, poi leggi il risultato e gli approfondimenti.

1. Se anche hai un appuntamento, non è detto che l’altro/a sia interessato a te…

a. VERO             b. FALSO

2. In amore non conta la prima impressione: si può sempre cambiare opinione in seguito!

a. VERO            b. FALSO

3. E’ utile andare all’appuntamento informati su argomenti che si pensa possano essere interessanti per l’altro/a.

a. VERO            b. FALSO

4. Per prima cosa cerca di stabilire un rapporto di amicizia e di complicità:

a. VERO            b. FALSO

5. E’ positivo raccontare tutto di sé al primo incontro;

a. VERO            b. FALSO

6. Se dovesse esserci un momento di imbarazzo, come rompere il ghiaccio? 

a DIRE UNA BATTUTA SPIRITOSA b. ORDINARE UNO SPRITZ

7. Lui/lei arriva al primo appuntamento con altri amici, assolutamente non previsti: cosa fai?

a. ME NE VADO         b. RESTO

8. Se capisci che la persona con cui sei uscito/a non ha interesse per te, è utile continuare a uscirci per amicizia?

a.  SI                                          b. NO

9. Se il primo appuntamento va male, riuscirai a scherzarci su o ti sentirai ferito/a nell’orgoglio?

a. SI                                            b. NO

10. Se non andrà bene questa volta, ti proponi di riprovarci?

a. SI                                             b. NO

Terapia di coppia onlineINIZIA SUBITO UNA TERAPIA DI COPPIA ONLINE
CON LA DOTT.SSA GIULIANA PROIETTI
Terapia online, Individuale e di Coppia
 Tel. 347 0375949
Telefona o usa whatsapp
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Le risposte predittive di un buon esito al primo appuntamento sono quelle indicate in tabella:

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

a

b

a

a

b

a

b

a

a

a

Quante risposte corrette hai dato?

Risultati:

0-2 Non sei ancora pronto/a per gestire con successo un primo appuntamento importante: per questo devi fare tanta pratica, anche con persone che ti interessano di meno;

3-7 Coraggio: devi solo coltivarti ancora un po’ e credere di più nelle tue possibilità. Il tuo atteggiamento è comunque positivo e puoi avere successo.

8-10 Complimenti: pensiero e comportamento sembrano adeguati alla situazione: te la caverai alla grande!


Terapie online, ovunque tu sia
Dr. Giuliana Proietti - Tel. 347 0375949

Per approfondire…

1. Pensa positivo: perché mai avrebbe accettato di incontrarti se non fossi potenzialmente interessante per lei/lui? In ogni caso c’è un po’ di simpatia, parti sicuramente da una situazione di vantaggio, che devi usare a tuo favore;

2. La prima impressione conta moltissimo: in genere ci fidiamo molto, spesso sbagliando, delle nostre ‘prime impressioni’ su qualcosa o qualcuno, cura tutti i particolari per fare buona impressione da subito;

3. Va bene essere spontanei, ma coltivarsi un po’ per apparire più interessanti agli occhi dell’altro è un trucco che funziona sempre…

4. L’amicizia comporta sempre un rapporto di fiducia fra le persone. Per questo può essere un ottimo punto di partenza: cerca di condividere idee, esperienze, progetti che siano in sintonia con l’altro/a.

5. Parlare troppo di sé potrebbe annoiare l’altro e oltre tutto farti perdere sin da subito quell’alone di mistero che ti rende più seducente.

6. L’umorismo è capace di alleggerire qualsiasi situazione difficile: va sempre coltivato.

7. Lasciare le cose a metà non è mai una buona idea; andarsene equivarrebbe ad una fuga. Meglio restare e cercare di capire se e perché questa persona ha voluto evitare di restare da sola con te.

8. L’amicizia è un bene raro e prezioso: se ti trovi bene con questa persona, anche se non è scattata la scintilla, vale la pena continuare a frequentarla, magari allargando poi la frequentazione con altri suoi amici e amiche.

9. Come al punto 6

10. Gli errori sono il nostro migliore corso accelerato di seduzione: occorre in primis capirli, e poi farne tesoro!

Dr. Giuliana Proietti

Relazione sull'Innamoramento - Festival della Coppia 2023

YouTube player


psicolinea© E’ vietata la riproduzione, anche parziale, di questo test.

Immagine:
Pexels


PER APPUNTAMENTI
Telefona o usa Whatsapp
347 0375949


Clinica della Timidezza
Dal 2002 parole che curano, orientano e fanno pensare.

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

Visita anche:
www.giulianaproietti.it

Pagina Facebook
Profilo Facebook
Instagram

www.clinicadellacoppia.it/
I Social
  • 12 Mag 2020
  • Dr. Giuliana Proietti
  • 0 Comments
Sabina Spielrein: l'anima di Jung

Sabina Spielrein: l’anima di Jung

Sabina Spielrein: l’anima di Jung


Nessuna cenere, nessun carbone può bruciare con una tale luminosità
come un amore segreto
di cui nessuno deve sapere.
Sabina Spielrein, dal suo diario, il 22 febbraio 1912

Sabina Spielrein era una dottoressa russa, la prima a laurearsi in medicina con una tesi psicoanalitica sulla schizofrenia. Freud e Jung, grazie a lei, trovarono ispirazione per alcune delle loro idee più importanti: ciò nonostante di lei ci rimangono pochissime e sfocate immagini, non conosciamo l’esatta data della morte ed abbiamo pochi testi su cui studiarla, perché il suo nome e il suo lavoro, come quello di molte psicoanaliste della prima ora, ben presto venne dimenticato.

La conosciamo oggi solo per una ragione, la sua travagliata relazione clandestina con Carl Gustav Jung, scoperta negli anni settanta, per un caso fortuito. Ecco la sua storia.

Chiedere aiuto è il primo passo!

YouTube player

Tariffe Psicoterapia

Primi anni di vita

Sabina Spielrein nacque a Rostov-sul-Don, in Russia, il 7 novembre 1885, da una ricca famiglia ebrea. Suo padre, Naphtul Arkadjevitch Spielrein, era un uomo d’affari di successo e sua madre, Emilia (Eva) Marcovna Lujublinskaja, era una dentista, anche se non esercitava. Suo nonno e bisnonno materni erano entrambi rabbini. I genitori erano severi e a volte violenti, ma ponevano una forte enfasi sull’istruzione di Sabina,  che parlava correntemente russo, tedesco, francese e inglese.

Sabina, che aveva tre fratelli e una sorella, frequentò un liceo femminile, pur avendo diversi problemi di comportamento (che oggi forse definiremmo border-line) a partire dai 14 anni, dopo la morte della sorella Emilia.

La ragazza infatti aveva una fissazione sulle feci, che cercava di trattenere in tutti i modi, e problemi di masturbazione compulsiva; soffriva inoltre di «pavor nocturnus», di allucinazioni, accessi di riso, urla e pianto e, infine, di depressione.

Ai tempi Sabina ricevette una diagnosi di ‘isteria psicotica’ e fu per questo ricoverata nella clinica psichiatrica di Zurigo, il Burghölzli, per quasi un anno (dal 17 agosto 1904 al 1 giugno 1905).

Freudiana

GUARDA I VIDEO DI FREUDIANA SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Sabina Spielrein, Carl Jung e Sigmund Freud

Sabina, allora diciannovenne, fu accompagnata alla Clinica psichiatrica del Burghölzli, a Zurigo, da suo zio e da un ufficiale medico di polizia, alle ore 22.30 del 17 agosto 1904. La ricca ragazza ebreo-russa si trovava in Svizzera per un soggiorno di relax, che però non era riuscito ad alleviare il suo stato d’animo inquieto.  Aveva fatto una scenata terribile – presumibilmente non la prima – presso l’hotel di lusso in cui si trovava e i suoi parenti avevano rinunciato ad occuparsi di lei.

I registri ospedalieri annotano che la paziente rideva e piangeva in modo stranamente misto e compulsivo. Aveva numerosi tic; ruotava la testa a scatti, sporgeva la lingua, agitava le gambe… Non sopportava le persone o il rumore. L’anamnesi fu raccolta dal giovane Dr. Carl Gustav Jung,  che la descrisse come “voluttuosa”, con “un’espressione seria e sognante”.

Sabina, durante il periodo del ricovero, fu sottoposta da Jung alla tecnica delle associazioni verbali: con questa tecnica venivano proposte al paziente una serie di parole casuali e il paziente doveva rispondere con la prima cosa che gli veniva in mente. Jung notò che le menzioni del padre provocavano in Sabina “smorfie e gesti di orrore”.

Lavorando con Sabina, Jung scoprì che la famiglia della Spielrein era davvero problematica. La madre aveva “la strana abitudine di comprare tutto ciò che vedeva” e per questo aveva chiesto dei prestiti ai parenti e inoltre aveva la costante preoccupazione che il marito avesse potuto scoprire questa sua debolezza.

Terapia di coppia onlineINIZIA SUBITO UNA TERAPIA DI COPPIA ONLINE
CON LA DOTT.SSA GIULIANA PROIETTI
Terapia online, Individuale e di Coppia
 Tel. 347 0375949
Telefona o usa whatsapp
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Il padre della ragazza era un personaggio violento, che tiranneggiava tutta la famiglia. Sabina confidò a Jung che il padre la picchiava “sulle natiche nude” in una “stanza speciale” lontana dalla famiglia e questo le produceva una strana eccitazione sessuale.

Sabina fu, quasi sicuramente,  il motivo per cui Jung si mise in contatto con Sigmund Freud. Nel 1906, infatti, Jung scrisse una lettera al famoso psicoanalista di Vienna per chiedere consigli su un caso impegnativo che coinvolgeva una giovane donna russa.

“Burghölzli-Zurigo, 23 ottobre 1906

Stimatissimo professore,

mi permetto di spedirLe, con la stessa posta, un nuovo plico a parte che contiene altre ricerche in tema di psicoanalisi… Devo abreagire su di Lei un’esperienza recente, a rischio di annoiarLa. Sto applicando attualmente il Suo metodo alla cura di un’isteria. E’ un caso difficile: una studentessa russa ventenne, ammalata da sei anni. Primo trauma: verso il terzo-quarto anno di vita. La bimba vede il padre che percuote sul sedere nudo il fratello maggiore. Forte impressione. In seguito è costretta a pensare di aver defecato sulla mano del padre. Dal quarto al settimo anno continui tentativi di defecare sui propri piedi, compiuti nel modo seguente: si siede per terra tenendo un piede ripiegato sotto il corpo, preme il calcagno contro l’ano e cerca di defecare e, al tempo stesso, di impedire la defecazione. In questo modo frena più volte l’evacuazione anche per due intere settimane! Non so come sia arrivata a questa storia stranissima; si trattava, così pare, di un fatto di carattere assolutamente pulsionale, accompagnato da una deliziosa sensazione di orrore. In seguito questo fenomeno è stato sostituito da una masturbazione intensa. Le sarei estremamente grato se volesse comunicarmi in poche parole la Sua opinione su questa storia.
Con stima deferente
Suo devotissimo
C. G. Jung”

Il resto, come si suol dire, è storia. Jung e Freud divennero presto amici e confidenti intellettuali, mentre Sabina, anche grazie alle cure di Jung, guarì, e nel mese di giugno 1905 si iscrisse alla Facoltà di medicina dell’Università di Zurigo.

Nel tempo intanto, la relazione terapeutica e professionale con Jung era diventata amore: iniziò infatti fra loro una relazione intensa, che sarebbe durata sette anni.

Una Conferenza su Edward Bernays e l'invenzione della Propaganda

YouTube player

ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Relazione con Jung

Jung si giustificò dicendo che aveva voluto continuare a seguire Sabina anche fuori dalla clinica “perché temeva ricadute”, ma in realtà si era lasciato coinvolgere completamente da questa storia d’amore e si era spinto al di là di quanto avrebbe dovuto.

Dalle lettere di Jung emerge che i due amanti si incontravano spesso nell’appartamento di Sabina, “in modo da essere meno inibiti” o facevano giri in barca “in modo da poter essere soli”. Nel 1908, quando Sabina andò in Russia per  trascorrervi l’estate, Jung le scrisse “Mi rendo conto di quanto sono attaccato a te, più di quanto avessi mai pensato.”

Il rapporto fra Jung e la Spielrein andò nettamente in crisi quando Sabina cominciò pressantemente a chiedere un figlio a Jung che invece, essendo sposato, non voleva darglielo, per non rischiare lo scandalo.

Lo scandalo tuttavia emerse ugualmente, in quanto la madre di Sabina un giorno si vide recapitare una lettera (forse scritta in forma anonima dalla moglie di Jung) in cui le si suggeriva di prestare più attenzione ai comportamenti della figlia.

La madre della Spielrein scrisse dunque allo psicoanalista svizzero, chiedendogli di non “rovinare” la ragazza che lui stesso aveva salvato.

La risposta di Jung fu sorprendentemente insensibile:

“Deve capire che un uomo e una ragazza non possono continuare indefinitamente ad avere rapporti amichevoli l’uno con l’altro senza la probabilità che qualcosa di più possa accadere nella relazione”.

Jung aggiunse anche che, fino ad allora, i loro incontri erano stati amichevoli. Se la madre di Sabina pretendeva che la loro relazione rimanesse strettamente professionale, allora avrebbe dovuto riprendere a pagarlo:

“La mia tariffa è di 10 franchi per consultazione”.

Nonostante l’intervento della madre, Spielrein e Jung tornarono presto in contatto. “Ci siamo entrambi amati di nuovo con fervore”, racconta lei nel suo diario.

A questo punto Jung chiese aiuto a Freud come maestro, collega e ‘padre’.

“ Burghölzli-Zurigo, 7 marzo 1909

Caro Professore,
il suo telegramma odierno mi ha provocato non poca agitazione.
…attualmente sono terribilmente perseguitato da un complesso: una paziente che anni fa ho strappato con estrema dedizione a una gravissima nevrosi ha deluso la mia fiducia e la mia amicizia nel modo più offensivo che si possa immaginare. Mi ha provocato uno scandalo unicamente perché ho rinunciato al piacere di darle un figlio. Mi sono sempre comportato come un gentiluomo con lei, ma non mi sento limpido di fronte alla mia coscienza un po’ troppo sensibile, e questo mi fa soffrire più di ogni altra cosa, perché le mie intenzioni sono sempre state oneste… Queste esperienze dolorose eppure quanto mai salutari hanno scatenato l’inferno in me…

Suo devotissimo
Jung”

Freud rispose due giorni dopo, consolando Jung, fra l’altro, con queste parole :

“ Essere calunniato e rimanere scottati dall’amore con cui operiamo, sono questi i pericoli del nostro lavoro, a causa dei quali però non abbandoneremo certo la professione…”

Freud mostra dunque di comprendere Jung, che è ancora il suo allievo prediletto, e lo conforta, mostrando una forte solidarietà maschile, che tende a giustificare l’accaduto.

Secondo lo storico e psicoanalista Peter Loewenberg  la relazione fra Jung e Sabina mise a repentaglio la posizione di Jung  al Burghölzli e determinò le sue dimissioni dall’Università di Zurigo.

In una lettera del 4 giugno 1909, Jung tenta ancora di giustificarsi agli occhi del Maestro:

“… Sapevo per esperienza che sarebbe ricaduta subito se le avessi rifiutato la mia assistenza, il rapporto s’è trascinato per anni, e io ho finito col ritenermi quasi moralmente impegnato a concederle anche il seguito la mia amicizia, fino al momento in cui vidi che questo metteva in moto una rotella imprevista, e perciò alla fine ho troncato. Essa aveva naturalmente programmato di sedurmi, cosa che io consideravo inopportuna. Ora sta maturando la sua vendetta. Recentemente ha sparso la voce che entro poco tempo divorzierò da mia moglie e sposerò una certa studentessa, cosa che ha suscitato una certa agitazione presso alcuni miei colleghi. Non so cosa abbia in mente ora: niente di buono a quanto presumo. Penso che voglia abusare di Lei coinvolgendoLa in un tentativo di mediazione….
Suo Jung”

La Spielrein non accettava il ruolo della tentatrice che Jung le attribuiva e, a sua volta, scrisse a Freud per difendersi. Freud si scusò per essere arrivato troppo in fretta alle sue conclusioni, e disse a Jung che Sabina era “molto brillante. Tutto ciò che dice ha senso”. Freud continuò a corrispondere con lei per anni, anche dopo che lui e Jung avevano cessato ogni contatto.

Nel 1909, durante il viaggio in piroscafo che portò Jung e Freud in America a tenere un ciclo di conferenze, i due pionieri della psicoanalisi analizzarono l’uno i sogni dell’altro. In questa occasione Freud, a detta di Jung, ebbe un atteggiamento di reticenza su alcuni particolari della sua vita privata che invece sarebbero serviti a Jung per una migliore interpretazione, mentre lui gli aveva apertamente confidato tutti i segreti della sua relazione clandestina con la Spielrein. Questo determinò un primo allontanamento fra Freud e Jung che poi li avrebbe portati a prendere strade diverse.

Negli anni che seguirono la prima guerra mondiale, Jung formulò le sue teorie psicoanalitiche e definì il concetto di “anima”.

Egli investì l’anima con tutti i tipi di caratteristiche che, scrisse, aveva riconosciuto in “una donna … una paziente, una psicopatica di talento che era diventata una figura vivente nella mia mente”.

Jung così definisce l’anima:

“L’uomo ha sempre portato in se’ l’immagine della donna, non l’immagine di una determinata donna, ma di un determinato tipo di donna. Questa immagine è, in fondo, un insieme ereditario inconscio di origine molto remota, innestato nel sistema organico, un “archetipo”, sintesi di tutte le esperienze ancestrali intorno all’animo femminile” 

Molto probabilmente l’anima di Jung non è l’immagine di un determinato tipo di donna, ma è quella di una determinata donna: Sabina Spielrein.

PSICOTERAPIA SESSUOLOGIA ONLINE
Anche su Instagram!


ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Carriera e vita successiva

Nel 1911 la Spielrein si laureò con una tesi su un caso di schizofrenia: Uber den psychologischen Inhalt eines Falles von Schizophrenie (Dementia praecox), “Il contenuto psicologico di un caso di schizofrenia” , che fu pubblicato lo stesso anno sullo Jahrbuch, la rivista ufficiale di psicoanalisi. Sempre nel 1911 la Spielrein e Jung troncarono la relazione (pur continuando la corrispondenza con Jung, che durò fino al 1919) e Sabina si trasferì a Vienna, dove divenne membro della Società psicoanalitica.

Tra Jung e la Spielrein ci fu anche una forte rivalità professionale. Quando Jung lesse la tesi universitaria sulla schizofrenia della Spielrein disse:

“Sono sorpreso dall’abbondanza di pensieri eccellenti, che anticipano varie mie idee personali. Ma è positivo che gli altri vedano le cose come le vedo io”.

Nel 1912, per dimenticare Jung, Sabina sposò un medico russo di nome Pavel Scheftel ed ebbe subito una figlia, Renate (nel 1924 avrà un’altra figlia, Eva).

Dieci anni più tardi la coppia tornò in Russia, per stabilirsi a Rostov sul Don. Nella sua città natale, la Spielrein fondò un Ospedale psichiatrico per bambini (l’Asilo Bianco). L’istituto era fondato su principi molto moderni per l’epoca: si cercava di far crescere i bambini in piena libertà. Tre anni più tardi l’istituto venne chiuso dalle autorità sovietiche, perché accusato di praticare principi educativi contrari alla dottrina del partito.

Nel 1924 Stalin dichiarò la psicoanalisi fuori legge, ma Sabina continuò, illegalmente, a praticarla in privato. In questo periodo di ‘purghe’ staliniane morirono sia i fratelli che il marito della Spielrein (1938).

Nel 1941 Rostov sul Don fu occupata dall’esercito Tedesco. La psicoanalista non credeva fino in fondo alla crudeltà nazista e per questo si rifiutò di fuggire dalla sua città. Con molti altri ebrei e con le sue due figlie (28 e 18 anni), fu invece portata in una sinagoga e uccisa dai nazisti nell’agosto del 1942. Non si conosce la data precisa della sua morte.

Da allora, non si è più parlato di lei fino agli anni settanta quando, con grande sorpresa degli studiosi di psicoanalisi, nell’archivio di Édouard Claparède, sito negli scantinati dell’Istituto di Psicologia di Ginevra, sono stati trovati alcuni quaderni e delle lettere in cui Jung chiedeva a Freud di essere aiutato ad uscire dalla relazione extraconiugale che aveva stabilito con la sua ex paziente Sabina. Freud, nelle sue risposte, formulò la tesi del controtransfert.

In quel periodo la Spielrein esisteva solo per quattro note a pié di pagina presenti nelle opere di Sigmund Freud.

Una intervista sulla violenza domestica

YouTube player

ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Contributi della Spielrein alla psicologia

Attraverso la sua relazione con Jung, Sabina Spielrein influenzò direttamente lo  sviluppo della psicoanalisi, nonché sullo sviluppo delle idee e delle tecniche di Jung. Fu, inoltre, la prima persona a introdurre l’idea dell’ istinto di morte, un concetto che Freud avrebbe successivamente adottato come parte della sua stessa teoria. Oltre ad aver diffuso la psicoanalisi in Russia, la Spielrein influenzò anche altri pensatori dell’epoca, tra cui Jean Piaget e Melanie Klein.

Scrisse trenta articoli psicoanalitici in francese e in tedesco e affrontò il tema della paura del sesso nello psicotico, collegandola alla paura di disintegrazione del paziente: la paura di perdere se stessi, di dissolversi in un’altra persona amata. Per questo, secondo la Spielrein gli schizofrenici sostituiscono la realtà con le loro fantasie. Anche nei suoi lavori successivi la Spielrein tornò più volte su questo tema del perdere se stessi.

Ma comunque cadde nell’oblio.

In Al di là del Principio del Piacere Freud citò la Spielrein (lo fece una sola volta in tutta la sua opera) spiegando che “Nel suo ricco e intenso lavoro, che sfortunatamente non mi è del tutto chiaro” Sabina Spielrein aveva anticipato una considerevole parte delle sue meditazioni ed aveva anche notato una componente sadica della pulsione sessuale come una “pulsione distruttiva”.

Relazione sull'Innamoramento - Festival della Coppia 2023

YouTube player


Trasposizioni artistiche

Sabina Spielrein è recentemente diventata oggetto di libri, film e opere teatrali, tra cui:

  • Una simmetria segreta: Sabina Spielrein tra Freud e Jung, un libro del 1982 di Aldo Carotenuto
  • A Most Dangerous Method, un libro del 1993 di John Kerr
  • Sabina, opera teatrale del 1998 di Snoo Wilson
  • Ich hieß Sabina Spielrein (Mi chiamavo Sabina Spielrein), un documentario realizzato nel 2002
  • Roberto Faenza ha realizzato una pellicola di successo, Prendimi l’anima, nel 2002
  • The Talking Cure, opera teatrale scritta nel 2003 da Christopher Hampton
  • Sabina Spielrein: Forgotten Pioneer of Psychoanalysis, pubblicato nel 2003 che include estratti del diario di Sabina e lettere scambiate con Jung
  • A Dangerous Method, film del 2011 con Keira Knightley nei panni della Spielrein

Terapia di Coppia

Rif. Bibl.

“Lettere tra Freud e Jung”, 1974, Edizione Boringhieri
“ Diario di una segreta simmetria “, Aldo Carotenuto, 1980, Astrolabio-Ubaldini
Jung Love: Sabina Spielrein, a forgotten pioneer of psychoanalysis, The Telegraph

Dr. Giuliana Proietti

PSICOTERAPIA SESSUOLOGIA ONLINE
Anche su Instagram!


ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Imm: Isfp

Psicolinea Facebook

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

Visita anche:
www.giulianaproietti.it

Pagina Facebook
Profilo Facebook
Instagram

www.clinicadellacoppia.it/
I Social
  • 12 Mag 2020
  • Dr. Giuliana Proietti
  • 0 Comments
Freud a scuola da Charcot Salpêtrière

Una lezione clinica alla Salpêtrière (il quadro)

Una lezione clinica alla Salpêtrière

Freudiana

GUARDA I VIDEO DI FREUDIANA SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Una lezione Clinica presso la Salpêtrière (in francese: Une leçon clinique à la Salpêtrière) è un ritratto di gruppo del 1887 dipinto da André Brouillet (1857-1914).

L’originale, uno dei quadri più famosi della storia della medicina, è appeso in un corridoio dell’Università Descartes di Parigi.

Il dipinto mostra il neurologo Jean-Martin Charcot mentre dà una dimostrazione clinica a un gruppo di studenti post-laurea. Molti dei suoi studenti sono riconoscibili: uno, ad esempio, è Georges Gilles de la Tourette, il medico che ha descritto la sindrome di Tourette .
L’opera è di grandi dimensioni, con figure quasi a grandezza naturale (290 cm x 430 cm) ed è dipinto con colori particolarmente brillanti. L’artista che lo ha dipinto, Brouillet, aveva all’epoca trenta anni.

Il quadro fu esposto per la prima volta nel salone dell’arte il primo maggio 1887 e, successivamente, fu acquistato dall’Académie des Beaux-Arts per 3000 franchi.

Nel dipinto è rappresentata una scena immaginaria di una lezione universitaria, basata però sulla vita reale, con personaggi reali, studiati in pose individuali. La sala della Pitié-Salpêtrière di Parigi in cui viene rappresentata la lezione non esiste più.

Relazione fra sesso e cibo

YouTube player

ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Vediamo ora i particolari di questo quadro:

Sulla parete posteriore della sala di lettura si trova una grande opera a carboncino, disegnata dall’anatomista e artista medico Paul Richer, che riproduce la posa isterica catturata in una delle numerose fotografie scattate alla Salpêtrière.

L’opera  sullo sfondo si chiama Periode de contortions (“Durante le contorsioni”) e raffigura una donna in preda a convulsioni che assume quella che era considerata “la postura classica dell’isterico”, ad arco.

Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti

YouTube player

 

Appoggiati sul tavolo, alla destra di Charcot, vi sono un martello per valutare i riflessi e quello che si pensa sia un apparecchio di elettroterapia di Duchenne.*
Ad eccezione dei quattro individui alla sinistra di Charcot, i partecipanti sono disposti in due archi concentrici: il cerchio interno mostra sedici dei colleghi medici (attuali ed ex) di Charcot, disposti in ordine inverso di anzianità, mentre la parte più esterna raffigura la generazione più anziana dei colleghi medici, insieme a filosofi, scrittori e amici di Charcot.

Sia Signoret (1983) che Harris (2005) hanno provato a identificare ciascuno degli individui raffigurati nel dipinto di Brouillet, per cui oggi sappiamo con precisione chi sono i personaggi dipinti.


Il gruppo dei cinque in cui si trova Charcot è composto (da destra a sinistra) da:

  • Mlle. Ecary, un’infermiera della Salpêtrière;
  • Marguerite Bottard, direttrice dello staff infermieristico della Salpêtrière;
  • Joseph Babinski (1857–1933), studente preferito di Charcot;
  • Marie “Blanche” Wittmann **, paziente di Charcot;
  • Jean-Martin Charcot stesso.

Una lezione divulgativa su Freud e il suo libro "Totem e Tabù"

YouTube player

ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

I sei seduti sul lato della finestra del dipinto sono (da destra a sinistra):

  • Paul Richer (1849-1933), artista e anatomista medico (autore del dipinto sulla parete di fondo);
  • Charles Samson Féré (1852–1907), psichiatra, assistente e segretario di Charcot;
  • Pierre Marie (1853-1940), neurologo;
  • Édouard Brissaud (1852–1909), neurologo e patologo;
  • Paul-Adrien Berbez (1859-?), medico, studente di Charcot e neurologo;
  • Gilbert Ballet (1853-1917), Chef de Clinique sotto Charcot alla Salpêtriè

I sei in piedi, sul lato della finestra del dipinto sono (da destra a sinistra):

  • Alix Joffroy (1844–1908), anatomo-patologo, neurologo e psichiatra;
  • Jean-Baptiste Charcot (1867-1936), figlio di Charcot, all’epoca studente di medicina e, in seguito, esploratore polare;
  • Mathias-Marie Duval (1844–1907), professore di anatomia e istologia;
  • Georges Maurice Debove (1845-1920), in seguito decano della facoltà di medicina;
  • Philippe Burty , collezionista d’arte, critico e scrittore;
  • Victor André Cornil (1837–1908), patologo, istologo e politico.

I restanti tredici individui sono (da sinistra a destra):

  • Théodule-Armand Ribot (1839–1916), psicologo;
  • Georges Guinon (1859–1932), neuropsichiatra,
  • Albert Londe (1858–1917), fotografo medico e cronofotografo (con indosso un grembiule);
  • Léon Grujon Le Bas (1834–1907),amministratore dell’ospedale Salpêtrière;
  • Albert Gombault (1844–1904), neurologo e anatomista;
  • Paul Arène (1843-1896), romanziere;
  • Jules Claretie (1840–1913), giornalista e scrittore;
  • Alfred Joseph Naquet (1834–1916), medico, chimico e politico;
  • Désiré-Magloire Bourneville (1840–1909), neurologo e politico;
  • Henry Berbez (con penna e taccuino), fratello minore di Paul-Adrien Berbez (seduto di fronte al tavolo);
  • Henri Parinaud (1844–1905), oculista e neurologo;
  • Romain Vigouroux (1831-1911), capo dell’elettrodiagnostica, scopritore dell’attività elettrica della pelle (nella calotta cranica); infine,col grembiule,
  • Georges Gilles de la Tourette*** (1857–1904), neurologo e medico.


Terapie online, ovunque tu sia
Dr. Giuliana Proietti - Tel. 347 0375949

Il dipinto è tornato a Parigi, dopo aver trascorso gran parte della sua vita nell’oscurità, tra Nizza e Lione.

Oggi è appeso, senza cornice, in un corridoio dell’Università Descartes di Parigi , vicino all’ingresso del Museo di Storia della Medicina, che ospita una delle più antiche collezioni di strumentazione chirurgica, diagnostica e fisiologica in Europa.

Nel diciannovesimo secolo furono prodotte un numero considerevole di versioni diverse del dipinto originale, usando diverse tecniche: incisione, litografia. fotografia, ecc.

Sigmund Freud ne possedeva una versione litografica (38,5 cm x 54 cm), creata da Eugène Pirodon (1824–1908). Questo quadro era collocato sopra al lettino dove faceva psicoanalisi, sia a Vienna, sia a Londra.

Dr. Giuliana Proietti

Relazione sull'Innamoramento - Festival della Coppia 2023

YouTube player


* L’ apparecchio di elettroterapia di Duchenne era un apparecchio magneto-faradico a doppia corrente, contenuto in una scatola di mogano munita di una maniglia di ottone. Le bobine erano avvolte attorno ai poli di una potente calamita permanente composta. La corrente veniva generata ruotando l’armatura, grazie ad un meccanismo a manovella. Nel cassetto per gli accessori si trovavano due elettrodi che venivano applicati sul corpo del paziente.

** Marie “Blanche” Wittmann conosciuta come la “regina delle isteriche” (1859 – 1913), è stata la più famosa paziente di Jean-Martin Charcot all’ospedale Salpêtrière.

Blanche era il nome di una delle sue sorelle, che Marie Wittman avrebbe ricordato più volte durante le sue crisi.

Era nata a Parigi ed era sarta di professione, quando, il 6 maggio 1877 (all’età di 18 anni) venne ricoverata nel reparto per epilettici non alienati alla Salpêtrière. I resoconti clinici dell’epoca la descrivono bionda, di carnagione linfatica, con seno voluminoso e numerose lentiggini. Era figlia di un falegname svizzero soggetto a violenti attacchi di rabbia. Sua madre lavorava come lavandaia, uno dei lavori meno pagati e più umili disponibili per le donne dell’epoca.

Dopo la morte di Charcot, nel 1893, Marie non soffrì più di convulsioni e trovò impiego in un laboratorio di fotografia. In seguito iniziò a lavorare per Marie Curie e, come conseguenza della sua esposizione alle radiazioni, le furono amputate entrambe le gambe, oltre che il braccio sinistro.

*** Georges Albert Édouard Brutus Gilles de la Tourette

Nel 1887 divenne Chef de clinique nel reparto di Charcot. Praticò poi per alcuni anni varie perizie medico-legali, e nel 1900 divenne medico responsabile durante l’Esposizione universale di Parigi. In seguito ebbe una crisi depressiva per via dei continui drammi a cui aveva assistito (fra cui l’assassinio di un suo stimato collega).

Nel 1903,visitando una giovane paranoica, convinta di essere stata ipnotizzata, venne colpito da quest’ultima con tre colpi d’arma da fuoco, uno dei quali gli provocò un grave danno cerebrale. Questo lo portò ad essere destituito dall’incarico e alla fine, affetto da neurolue, venne ricoverato in un ospedale psichiatrico a Losanna, dove morì abbandonato dalla moglie e da tutta la famiglia. 

A lui si deve la scoperta della sindrome di Tourette, un disturbo neurologico di cui nel 1884 aveva descritto per la prima volta i sintomi, inscrivendoli nel quadro di una strana malattia neurologica che chiamò “malattia dei tic“, su cui aveva iniziato a compiere ricerche su consiglio del suo maestro Charcot.

L’anno successivo pubblicò un secondo lavoro, più completo, rigoroso e sistematico del primo: comprendeva nove casi che recavano sintomi ascrivibili a questa malattia, tra cui quello famoso della Marchesa di Dampierre.
Seguendo gli insegnamenti e il metodo del suo maestro (differenziare una malattia organica da un disturbo psicologico), Gilles de la Tourette riconobbe così che non si trattava di un disdicevole atteggiamento comportamentale e morale, come sino ad allora si pensava, ma era in realtà un danno neuropsichiatrico.

Fu lo stesso Charcot che successivamente cambiò il nome della malattia e, riconoscendo all’autore l’originalità del lavoro, la definì con l’eponimo: “malattia di Gilles de la Tourette“.

A17

Antoine de Saint-Exupery: una biografia
Antoine de Saint-Exupery: una biografia
Riconosci i tuoi desideri sessuali? Test
Riconosci i tuoi desideri sessuali? Test

Psicolinea for open minded people

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

Visita anche:
www.giulianaproietti.it

Pagina Facebook
Profilo Facebook
Instagram

www.clinicadellacoppia.it/
I Social
  • 5 Mag 2020
  • Dr. Giuliana Proietti
  • 0 Comments

Paginazione degli articoli

1 … 70 71 72 … 260
Scrivici

psicolinea@psicolinea.it

Terapie Online

Lun-Ven: 08.00 - 20.00

Hai domande?

Contattaci

Ultimi Articoli
  • Antoine de Saint-Exupery: una biografia
  • Riconosci i tuoi desideri sessuali? Test
  • Le posizioni dell’amore: dal Kamasutra a oggi
  • La scala Kinsey: la sessualità oltre il binarismo
  • Ortoressia, l’ossessione per i cibi sani
Categorie
Archivi
Su Psicolinea si parla di
Ansia e Stress Arte Libri e Opere creative Coppie e Relazioni di coppia Depressione Donne Emozioni e Sentimenti Famiglie e Relazioni Familiari Gravidanza e Parto Infanzia e Adolescenza Intelligenza Lavoro LGBT Politiche e Politiche Sociali Psichiatria Psicoanalisi Psicoterapie Relazioni Sociali Religioni Rete e Nuove Tecnologie Terapie e Tecniche Uomini
Clinica della Coppia
Clinica della Coppia
Clinica della Timidezza
Copyright © 2025. Psicolinea.it
Cookies
Anche Psicolinea usa i cookies di terze parti (Facebook e altri social). Se non sei d’accordo all’utilizzo dei cookie, non premere il pulsante "accetta": in questo modo i cookie presenti sul nostro sito non vengono installati nel tuo dispositivo elettronico (PC, tablet,ecc.). Si precisa tuttavia che in caso di disattivazione dei cookie non sono garantite tutte le funzionalità del sistema. Cookie settingsAccetta
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities...
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA