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Emozioni e Segreti: Intervista a Paul Ekman

Emozioni e Segreti: Intervista a Paul Ekman

Emozioni e Segreti: Intervista a Paul Ekman

Le interviste

 

Paul Ekman è uno psicologo pioniere nel campo dell’espressione facciale e delle emozioni. La sua ricerca ha contribuito a definire le microespressioni facciali e ha dimostrato l’universalità di alcune espressioni emotive in culture diverse. Ekman ha avuto un impatto significativo in vari campi, tra cui la psicologia clinica, la criminologia e la sicurezza nazionale. Ecco un’intervista per Psicolinea.

GP Lei ha iniziato ad interessarsi di psicologia leggendo Freud, che ha studiato in un Corso di retorica. So che ha apprezzato molto il suo stile di scrittura, ma cosa può dirci circa le sue teorie? L’hanno convinta sin dall’inizio?

PE No, non mi hanno convinto. Certamente alcune delle sue idee sono così fondamentali che non si possono studiare gli esseri umani senza fare riferimento ad esse; molte delle nostre più importanti azioni sono motivate da processi inconsci; la sessualità ha un ruolo molto importante nel farci comprendere molti comportamenti umani; le esperienze infantili hanno un profondo effetto sulla nostra personalità. Ma molti particolari delle sue teorie non li condivido. Ed ha anche tenuto molto poco in conto le emozioni.

Dr. Giuliana Proietti Tel 347 0375949
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GP Il Dr. Martin Seligman, spesso dice, nei suoi libri, che la psicologia freudiana è troppo pessimista, perché focalizzata principalmente sul trattamento del dolore e del disagio. Al contrario, la psicologia positiva guarda alla prevenzione del disagio, raggiungibile anche attraverso lo stato di benessere. Lei pensa sia possibile ‘indossare’ espressioni facciali positive per diventare più ottimisti e sicuri di sé?

PE Dubito del fatto che indossare un’espressione positiva possa cambiare la qualità della vita; oltre tutto molte persone non riescono volontariamente ad attivare uno dei due specifici muscoli che esprimono la gioia, orbicularis oculi, pars lateralis.

GP Lei ha dichiarato che, da ragazzo, si è interessato alla psicologia perché, in qualche modo, ‘voleva cambiare il mondo’: la psicoterapia era un modo per risolvere o almeno alleviare i problemi dell’umanità. Ora dice di aver cambiato idea. Perché? C’è qualcos’altro nel mondo che può assumersi questo compito?

PE Io sono arrivato a credere che, per comprendere le cause della sofferenza, molto di più può essere fatto dalla ricerca anziché dalla terapia. Entrambe sono importanti, ma ho pensato che i miei talenti potevano essere meglio impiegati nel campo della ricerca.

Dr. Walter La Gatta

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GP La sua lunga ricerca sulle espressioni facciali ha di fatto creato una nuova scienza su questo argomento, scienza che, in teoria, sarebbe possibile insegnare a tutti… Questa nuova abilità potrebbe realmente aiutare le persone a migliorare le loro relazioni umane?

PE Lo spero. Certamente può aiutare a capire meglio ciò che sentono gli altri. E’ più difficile comprendere i nostri stessi sentimenti, ma ho scritto su queste cose nel mio ultimo libro EMOTIONS REVEALED.

GP Lei ha detto che nelle espressioni umane ci sono i ‘temi’, che riguardano le espressioni universali, e le ‘variazioni’, che riguardano specifiche culture. Quali sono le ‘variazioni’ che appartengono tipicamente al popolo italiano?

PE Mi piacerebbe aver trascorso abbastanza tempo in Italia per conoscerle.

Dr. Giuliana Proietti Tel 347 0375949
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GP Recentemente alcuni scienziati hanno dichiarato di essere pronti al trapianto della faccia umana: se questo fosse realmente possibile, le espressioni su questa faccia devono essere considerate tipiche del nuovo proprietario (che muove i suoi muscoli secondo le sue abitudini) o dovute esclusivamente alle caratteristiche anatomiche della persona deceduta, la cui faccia è stata trapiantata?

PE Ciò che crea le espressioni sono vari centri situati nel cervello; di conseguenza, se il cervello non viene trapiantato, appariranno le stesse espressioni.

GP Nella sua ricerca sulle espressioni facciali lei ha sicuramente affrontato il fenomeno dell’arrossire: non una vera espressione, ma qualcosa che generalmente fa pensare che la persona interessata possa essere ‘colpevole’ o almeno ‘coinvolta’. E’ giusta questa semplice interpretazione delle cose?

PE Secondo Darwin si arrossisce quando ci si sente al centro dell’attenzione degli altri in modo eccessivo o indesiderato. Si arrossisce quando c’è una lode o quando gli altri notano che si è fatto qualcosa in modo sbagliato.

GP Quanta influenza hanno la vita familiare, l’istruzione, l’atmosfera generale nella quale si cresce nel determinare le espressioni tipiche di una persona? E’ possibile cambiarle da adulti?

PE Domande interessanti, ma non conosciamo le risposte.

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GP Lei è Consulente sia per il Dipartimento della Difesa americano, il Pentagono e per gli artisti che disegnano cartoni animati… Cosa le dà maggiore soddisfazione?

PE Mi diverte il lavoro con i disegnatori, mi piace aiutarli a fare un lavoro che possa essere divertente; il lavoro con il Dipartimento della Difesa è volto a salvare vite umane attraverso una migliore indagine sui terroristi ed anche se il mio aiuto fornisce solo un piccolissimo contributo, salvare vite umane è più importante.

Giuliana Proietti

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Chi è PAUL EKMAN ?

Paul Ekman, è Professore (Emerito) di Psicologia all’Università della California, a San Francisco. Ekman è conosciuto in tutto il mondo come esperto nella ricerca sulle emozioni e la comunicazione non verbale ed in particolare per i suoi studi sull’espressione delle emozioni e la corrispondente attività fisiologica sul viso. La sua ricerca è stata finanziata dal National Institute of Mental Health per 46 anni.

Contrario a quanto ritenevano alcuni antropologi, come Margaret Mead, Ekman ha scoperto che la maggior parte delle espressioni facciali e le loro corrispondenti emozioni non sono determinate culturalmente, ma sono presumibilmente di origine biologica, come teorizzato da Charles Darwin. Le teorie di Ekman sono ora universalmente accettate dal mondo scientifico. Le espressioni da lui ritenute universali riguardano la rabbia, il disgusto, la paura, la gioia, la tristezza e la sorpresa.

Ekman ha anche parlato delle “microespressioni facciali” che possono aiutare nello scoprire se qualcuno mente, in un lavoro chiamato Progetto Diogene. Ha anche sviluppato il Facial Action Coding System (FACS) per classificare tutte le possibili espressioni umane.

Il suo ultimo libro è Emotions Revealed (Times Books, April, 2003).

www.paulekman.com

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Imm: Wikipedia

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Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

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Aria di famiglia con gli animali

Aria di famiglia con gli animali: intervista a Giorgio Celli

Aria di famiglia con gli animali: intervista a Giorgio Celli

Le interviste

 

Conoscere e apprezzare la vasta diversità degli animali ci aiuta a comprendere meglio il nostro posto nel mondo naturale. Ne parliamo in questa intervista con Giorgio Celli.

GP Rispettiamo di più la natura se siamo vegetariani o onnivori?

GC Basta vedere la dentatura : noi siamo onnivori, c’è poco da fare. Il vegetarianesimo è una scelta culturale, non una propensione naturale. Possiamo scegliere culturalmente di essere vegetariani, ma la nostra dentatura è quella di un onnivoro: non ci sono dubbi. L’uomo preistorico prendeva anche le donne, le rapiva, le violentava. Adesso non lo fa probabilmente più (almeno nella maggioranza dei casi). Quindi ci sono delle cose che possono essere cambiate. Oggi essere vegetariani è una scelta, ma non mi si dica però che si è più naturali se si è vegetariani… No, non si è più naturali. Si fa una scelta culturale su una questione naturale, che può essere trasgredita come noi trasgrediamo tantissime cose. E’ vero che gli animali si allevano e poi si uccidono con dolore in templi lager : certo, in questa situazione, la scelta culturale è quella di diventare vegetariani…

GP Parliamo di gatti. E’ vero che il gatto soffrirebbe di una sorta di ‘complesso edipico’?

GC Il gatto è neotenico, cioè resta legato alla madre ed ha bisogno della madre per tutta la vita. La sua affettività verso il padrone è una proiezione da figlio a madre, mentre invece per il cane è da subordinato a Capo. Il gatto invece vede in noi il familiare, il genitore e lo dimostra quando ci fa quella manipolazione con le unghie e fa ron-ron, che è la cosa che fa il gattino sulle tettine della madre quando è piccolo. Dopo lo fa sul padrone, quindi un gesto di richiesta di cibo che è mutato in una manifestazione affettiva, ma chiaramente il bersaglio di questa manifestazione resta, più o meno, lo stesso. Possiamo pensare che il gatto ci veda come la mamma, anche se siamo dei maschi.

GP Parlando di amore, esiste questo sentimento anche fra gli animali?

GC Secondo. Ci sono degli animali monogami e degli animali poligami.

GP Si, ma un conto è vivere insieme per motivi utilitaristici, un conto è amarsi profondamente…

GC Cosa vuole, io non sono un animale… Non so il sentimento che provano gli animali. Evidentemente provano emozioni, quindi anche l’affettività è una forte emozione. Senza dubbio la provano: non ci sono dubbi.

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GP Nei tanti documentari trasmessi dalla TV ed anche nel suo ‘Nel regno degli animali’ quanto c’è di vero e quanto di reality show?

GC Dipende dai vari autori. Adesso si tende a fare delle mezze fiction. Nei filmati della BBC o della Scientific American succedeva così che un cineasta o un cineoperatore andava presso uno scienziato che da tempo studiava un certo animale e, sotto la sua guida, si giravano questi documentari, che dunque sono abbastanza garantiti. Quelli che facevo io erano così. Se poi si riesce a cogliere dei fenomeni particolarmente interessanti ed inediti è meglio: questo però nell’ambito dell’etologia dell’animale, senza fare forzature.

GP Per quanto riguarda gli studi sugli animali, famosa è la teoria dell’imprinting (la teoria per cui vi sarebbe un attaccamento immediato e naturale da parte del neonato verso il soggetto che si prende cura di lui, anche se di specie diversa n.d.r.) che Konrad Lorenz ha elaborato studiando il comportamento delle oche. Regge ancora o è superata? Molti hanno pensato che tale teoria potesse essere applicabile anche all’uomo. Quale è il suo punto di vista ?

GC La teoria dell’imprinting di Lorenz, fondamentalmente regge. Lorenz non faceva ricerca con i metodi attuali, che consistono nel fare molte ripetizioni, molte osservazioni ripetute e poi fare delle tabelle con l’elaborazione di statistiche che, numericamente, controllano i risultati.
Normalmente questo Lorenz non lo faceva ma, voglio dire, questa non è poi la sola via per giungere alla scoperta scientifica: questa in molti casi è una moda. Diciamo che nel nostro tempo spesso si vedono fare delle osservazioni scientifiche sui dati che sono evidentemente chiari, anche senza fare delle elaborazioni scientifiche. Lorenz è nato agli inizi del secolo scorso, quindi era una figura molto simile ai naturalisti del 1800 più che uno scienziato. Lui era uno scienziato di campo: andava in giro, vedeva, osservava, però devo dire che aveva un occhio formidabile… Tutte le cose che ha visto sono vere. Trovo però inesatto applicare l’imprinting ad altre specie che non siano gli uccelli. Lo si fa spesso, ma allora in questo caso è una metafora, perché l’imprinting si verifica principalmente in talune specie di uccelli. E’ un fenomeno molto curioso, particolare, che presuppone dei periodi ‘sensibili’, ma è limitato in questo ambito e sicuramente non applicabile all’uomo. E’ stato perfino osservato nelle formiche, con delle approssimazioni. Per questo molte volte, quando si parla di imprinting lo si fa a sproposito, oppure come una metafora.

GP E del Darwinismo che ci dice? Non le sembra che sempre più spesso si tenda ad oscurarlo con risorte teorie creazioniste?

GC Niente, è un ritorno periodico. Quando si sente un periodo di crisi molto profonda, normalmente le persone hanno bisogno di credere in qualcosa di metafisico, di soprannaturale, che trascenda la vita quotidiana. Viviamo in un periodo di profonde mutazioni: lei ha visto l’immenso show della morte del Papa e lo show che ha seguito l’elezione del Papa successivo? Questo dimostra che la religione sta conoscendo ovunque una specie di grande rilancio. Molti pensano che la religione non sia conciliabile con il Darwinismo. Perfino un gesuita, Teilhard de Chardin, era un evoluzionista e quindi in pratica si possono conciliare le cose.
I libri della Jaca Book, che è, diciamo, la casa editrice dei CL, stampa moltissimi libri sul Drawinismo ortodosso. Però molti si rifugiano in un certo fondamentalismo settario e dicono che Darwin… Darwin è un fatto ben consolidato: non ci sono dubbi. Cioè, ci sono dubbi sul metodo dell’evoluzione, ma che l’evoluzione sia avvenuta… Se lei pensa che la differenza fra il DNA di uno scimpanzé ed il nostro è dell’1%… Capirà che a questo punto non si può dire che non ci sia una certa ‘aria di famiglia’ tra di noi. E poi non bisogna trascurare un fatto: in fondo, la Bibbia dice anche delle cose sensate. Per esempio dice che il mondo non è stato creato tutto in una volta, ma che è stato creato nel corso di una settimana e addirittura dice poi che l’uomo è l’ultima creatura apparsa sul pianeta… Noi siamo recentissimi, quindi, vede, si potrebbe anche pensare che la Bibbia abbia avuto delle intuizioni, che si conciliano perfettamente con il Darwinismo e con le teorie scientifiche.

Una Conferenza su Edward Bernays e l'invenzione della Propaganda

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GP L’evoluzione ci ha messo centinaia di milioni di anni a fare il mondo così come è, ma oggi si cerca di modificarlo sempre più in fretta… Cosa ne pensa degli OGM?

GC Gli OGM sono un fenomeno del tutto nuovo. Per farli bisogna inserire un gene in un menoma diverso dal suo. E’ stato necessario scoprire il DNA in primo luogo e poi gli enzimi di restrizione per poterlo tagliare e poi sono stati studiati i modi per veicolarlo. E’ vero che l’uomo ha sempre modificato la natura, ma non in maniera così radicale. Gli OGM si dividono in due parti : quelli delle biotecnologie mediche (e lì il problema, se farle o non farle, è un problema di etica: certamente sono utili per la salute umana. Il problema di etica è: è giusto modificare il fegato di un maiale per poi darlo ad un uomo? E’ giusto che l’uomo come specie si arroghi la possibilità di manipolare a fondo la natura ed anche infliggere dolore ad individui di specie diverse? Questa è una domanda etica: ognuno do la sua risposta individuale).
Per gli OGM in agricoltura è un’altra cosa: secondo me, io ho dimostrato che si tratta di un’avventura intellettuale che a noi non serve a niente. Nella nostra agricoltura – ed io sono stato parlamentare europeo per cinque anni ed ho studiato bene le cose in Europa – che non è fatta su vaste estensioni, gli OGM non servono a nulla: noi dobbiamo puntare sull’inverso, cioè sul mantenimento dell’agricoltura di qualità ed anche legata ad un certo territorio, in modo da avere delle denominazioni di origine controllata, come il grana padano, il parmigiano reggiano. Occorre fare operazioni di questo genere, che gli OGM ti impediscono di fare.
Quindi, sono contro gli OGM in agricoltura per ragioni di economia. Fra l’altro, non so se sono pericolosi o no; non è mai stato dimostrato il contrario comunque, cioè non sono state mai fatte delle prove veramente convincenti che non vi sia alcun pericolo. Si dice che in Cina li stanno mangiando da tanto tempo: si, ma le prove epidemiologiche chi le ha fatte? Nessuno, mi risulta.
Certamente, se sono dannose si tratta di effetti allergici, la gente non muore per le strade, sennò sarebbe venuto fuori. Ma chi esclude che vi siano degli effetti subdoli, per esempio di allergie ed altri fenomeni similari che magari nella popolazione restano… C’è molto rumore di fondo quindi, sulle origini, sulla eziologia, il problema resta controverso. Sono contro dunque alla loro applicazione in agricoltura ed è una menzogna che essi siano fatti per il Terzo Mondo, perché il Terzo Mondo non avrà mai i soldi per pagare le royalties come prima cosa; seconda cosa, secondo i programmi fatti, al Terzo Mondo servirebbero delle colture resistenti alla siccità. Gli OGM resistenti alla siccità sono uno dei progetti più negletti nell’intero panorama mondiale della ricerca delle bio-tecnologie e quindi è uno specioso pretesto, è una menzogna. Le tecnologie biomediche ? Sono per la clonazione degli embrioni, perché no. Non per la clonazione dell’uomo, ma degli embrioni sicuramente.

GP Tante nuove tecnologie per l’uomo, ma si continua a praticare la vivisezione. Ne è valsa la pena, in tanti anni di questa pratica, di sacrificare così tanti animali?

GC Oggi non lo so, se vale più la pena, Una funzione l’ha avuta, non c’è dubbio. Le cito solo il vaccino antipolio : è stato fatto sulle scimmie perché solo le scimmie si ammalano di poliomielite. Purtroppo è stato fatto utilizzando delle scimmie e, devo dire, se lei guarda alle statistiche, il crollo della poliomielite nei paesi sviluppati è stato enorme : io ho avuto degli amici che hanno avuto questa triste disgrazia e adesso, al momento attuale, credo che i casi in Europa si contino sulle dita delle mani.

GP Quindi è stato un sacrificio utile…

GC Da questo punto di vista, come negarne l’utilità? Tra l’altro, tutti coloro che sono contro alla vivisezione in modo così assoluto (anche io sono contro, ma non in modo così assoluto), alla fine il Sabin ai propri figli lo hanno dato… E allora non vorrei avere comportamenti ipocriti: la maggior parte dei farmaci sono stati trovati così. Forse oggi ci sono metodi alternativi e al momento attuale non è più neanche tanto necessaria, se non in rarissimi casi. Andrebbe deciso cosa fare studiando caso per caso e farla solo in casi estremi. C’è chi dice che non serve a NULLA, però secondo me estremizzano: piuttosto, anche lì c’è un problema morale, di natura etica. Uno può dire che non è giusto che si sperimenti sugli animali per la salute dell’uomo: bisogna però tenere presente che spesse volte si sperimenta sugli animali anche per la salute degli animali. Da qui nascono le costellazioni per uso veterinario… Quindi bisogna anche considerare questo aspetto, che spesso non viene sfiorato.

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GP Almeno evitare il dolore…

GC Certo, non credo che vi sia qualcuno oggi che non pensi a questo. Altrimenti si saprebbe. No, no, credo che questa cosa sia assolutamente risolta.

Giuliana Proietti

Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti

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Chi era GIORGIO CELLI ?

Giorgio Celli ha seguito studi prevalentemente scientifici e oggi svolge delle ricerche presso l’Istituto di Entomologia dell’Università di Bologna. Ha dato alle stampe un più di un centinaio di lavori scientifici. Si è occupato di ecologia del campo coltivato, con particolare riferimento ai metodi biologici di contenimento delle popolazioni di insetti dannosi alle colture, in alternativa ai pesticidi. Ha fondato una “biofabbrica” di insetti utili a Martorano di Cesena, si è occupato di parassitismo e di equilibri delle popolazioni entomatiche e ha dato vita a due centri di ecologia applicata, etologo, ha svolto ricerche sull’intelligenza e la percezione visiva delle api.
Giorgio Celli ha coltivato da sempre, in parallelo con la ricerca scientifica una intensa attività di divulgatore, di scrittore e di critico d’arte. Con “Le tentazioni del professor Faust” (Feltrinelli, 1976) ha vinto, nel 1975, il Premio Pirandello, e due altre pièces sono state messe in scena al Festival dei due mondi di Spoleto, “Il sonno dei carnefici” nel 1975 e “Vita e meravigliose avventure di Lazzarino da Tormes” nel 1977. E’ morto nel 2011.

Tra le pubblicazioni più recenti ricordiamo:

-La scienza del comico, Etologia da camera, Ecologi e scimmie di Dio, Bestiario postmoderno,
Bugie, fossili e farfalle, Sotto la quercia,Etologia della vita quotidiana,Versiverdi, Dio fa il professore
Oltre Babele, La vita segreta dei gatti, Come le vespe d’autunno, Gatti, gatti gatti e altre storie
Collabora con “La Stampa” ed è autore e conduttore da diversi anni di una rubrica televisiva dal titolo “Nel regno degli animali”. E’ stato Parlamentare europeo, eletto nelle liste dei Verdi.

Psicolinea.it © Maggio 2005

Il Prof. Giorgio Celli è deceduto nel Giugno 2011

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Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

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Infertilità e Sterilità: Intervista al Prof. Carlo Flamigni

Infertilità e Sterilità: Intervista al Prof. Carlo Flamigni

Infertilità e Sterilità: Intervista al Prof. Carlo Flamigni

Le interviste

 

GP Che differenza c’è fra infertilità e sterilità?

CF Questa domanda è interessante, perché io sto protestando per questo uso dell’antilingua che mi dà un po’ fastidio perché d’ abitudine vengono utilizzati termini che non sono corretti. Ad esempio, se lei va a guardare nel dizionario la parola ‘eterologo’, trova: ‘incontro fra gameti di specie diversa’, diversa come ad esempio quella di un ornitorinco… Si tratta ovviamente di un uso improprio. Si usano allo stesso modo anche ‘infertilità’ e ‘sterilità’ perché gli anglosassoni chiamano ‘infertility’ la sterilità. Noi, d’abitudine, diciamo che è ‘sterile’ una persona che non inizia la gravidanza se è una donna e non la fa iniziare se è un uomo; ‘infertile’ è una coppia che non riesce ad avere figli vivi o che non riescono a sopravvivere. C’è una differenza anche nelle terapie: quelle dell’infertilità non sono così importanti, complesse… Moralmente criticate, come quelle della sterilità.

GP Quale è la percentuale di coppie sterili?

La percentuale è del 15% al primo figlio, con un ulteriore 5% per il secondo figlio. Questo dato vale per l’Italia e, più o meno, per tutti gli altri Paesi europei. Nel mondo i dati cambiano a seconda dei luoghi. Ad esempio in tutti i Paesi poveri, dove c’è un’igiene difficile ed un’assistenza medica più complessa, le infertilità secondarie sono molto più numerose. Infatti, se il parto determina grandi guai, poi lei non ne fa più di figli e se il parto è senza assistenza… Uno dei problemi più gravi è quello dell’infezione puerperale, che è il più grande dramma che sia mai passato su questa terra: molto più della peste, perché ha colpito sempre, fino al 1800, senza fermarsi mai. Le pestilenze invece comparivano e scomparivano. Solo con la scoperta dell’igiene è stato possibile arginare il fenomeno.

GP Per quale motivo la sanità privata, nel settore della riproduzione assistita si è affermata più di quella pubblica?

CF Non credo che sia un merito della sanità privata, ma piuttosto un demerito della sanità pubblica. Gli Ospedali non amano la cura della sterilità, perché costa, d° pochi vantaggi, è impegnativa, per cui sono gli Ospedali che si sono tirati indietro.

Una intervista sull'anorgasmia femminile

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ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

GP La sterilità non viene considerata una malattia come le altre?

CF Per i medici lo è, perché i medici sono abituati a considerare malattia la sofferenza e quindi credo che per loro non esistano dubbi. Ci sono altre persone che ritengono che la sterilità sia un disagio, ma è una cosa molto difficile da sostenere, perché il disagio è un problema che la medicina non dovrebbe neppure trattare… Gli Ospedali non se ne dovrebbero occupare. Noi siamo abituati, come medici, a gestire la sofferenza come malattia. Del resto, non è che se lei fa l’autopsia ad un depresso gli trova dei tumori: però è un malato, perché è sofferente. Così la sterilità: per noi ha queste caratteristiche di malattia, così come le terapie che usiamo hanno caratteristiche di terapia vera. Lei sa che qui c’è un po’ di confusione, perché ci dicono: ‘si, però voi lasciate la sterilità che trovate…’ Certo, ma anche se curo il diabete lascio il diabete che c’è… Non lo guarisco mica…

GP Da sempre le caratteristiche umane si adattano all’ambiente e agli stili di vita: come mai, malgrado l’attesa di vita si sia dilatata enormemente negli ultimi anni, la fertilità femminile è ancora così tanto legata alla giovane età?

CF Qui c’è un duplice problema. C’è un sistema di controllo della fertilità che si basa sull’acquisizione di caratteristiche utili per avere una gravidanza tranquilla. C’è una certa quantità di tessuto adiposo, ossa ormai pienamente formate; insomma, il conseguimento di una piena maturità del corpo. A questo punto comincia la produzione di ovociti e nei primi periodo questi ovociti sono al meglio delle loro capacità. Ora, noi abbiamo sovrapposto la cultura alla biologia e quindi questi ovociti li facciamo aspettare moltissimo tempo… Il tempo perché ognuno di loro possa avere dei guai: a uno si stacca un pezzo di DNA, ad un altro un cromosoma si divide e non si ‘riappiccica’ più. Via via che passa il tempo quindi le uova invecchiano, per cui siamo in grado di migliorare la qualità della vita delle donne, che sembrano giovanissime anche quando giovanissime non lo sono più. L’invecchiamento della donna non dipende da noi: è un fatto biologico, c’è poco da fare. Occorre trovare il modo semmai, di metterli via, di metterli da parte…

GP La banca degli ovociti intende?

CF Non lo so, questa potrebbe essere un’idea, ma sa che oggi ci sono molti laboratori che oggi stanno costruendo uova?

Terapie Sessuali

GP Addirittura! Tornando alla psicologia, volevo chiederle se secondo lei lo stato psicologico incide sulle capacità riproduttive degli individui.

CF E’ un problema complesso. Può incidere moltissimo. Generalmente però, attraverso strade molto precise. Per esempio nell’uomo un problema psicologico severo impedisce di avere un rapporto sessuale tranquillo, crea problemi sessuali. Nella donna moltissime amenorree ipotalamiche sono create da stress, stanchezza psicologica ecc. e diminuiscono la fertilità. Ecco, in questo senso.

GP Molto spesso chi si sottopone a trattamenti per la riproduzione assistita deve affrontare delusioni molto forti, che inducono uno stato depressivo. Questo fa ulteriormente scendere le possibilità di successo?

CF Questa è una domanda molto difficile. Io credo intanto che questo stato depressivo sia in misura modesta, quasi inevitabile, visto il grande investimento che le persone fanno in queste tecniche, in questa fiducia magari esagerata nei mezzi della medicina. Ci sono molte cose da temere. Credo che qua siamo di fronte ad un difetto che riguarda la medicina in genere. Nei confronti della sofferenza è piuttosto grossolana. I modelli più frequenti nella medicina sono modelli basati sul contratto : tu vieni, io ti faccio e così… In realtà, se c’è una persona che ha bisogno di grandissima attenzione e di moltissimo tempo, questa è certamente una donna che fa una fecondazione assistita. Se un medico è frettoloso, è meglio che cambi mestiere. Perché dipende molto da questo la possibilità di accettare la delusione, che è la vera complicazione di queste tecniche e purtroppo accade troppo frequentemente.

GP Le persone più rilassate e tranquille insomma, hanno maggiore possibilità di riuscita, come diciamo noi psicologi?

CF Credo che sia quasi impossibile da determinare. Sono delle ricerche che empiricamente non si riescono a fare. Gli psicologi vedono molto spesso la frangia di maggiore sofferenza, la più patologica e questo crea queste convinzioni che magari a noi medici non risultano vere.

GP Quand’è che una coppia in cerca di figli deve cominciare ad allarmarsi?

CF Deve essere lasciato al buon senso, perché dipende molto dall’età delle donne. Io posso essere molto paziente e prudente quando la ragazza ha venti anni. E’ difficile che un anno di ricerca mi possa soddisfare se c’è una sterilità idiopatica: aspetta, aspetta, aspetta … Perché molti casi si risolvono da soli. E’ diverso se la coppia non è più giovanissima, se ci sono delle malattie… La stessa condizione dell’età dipende dalla presenza di fibromi, anche operati, perché possono tornare e di endometriosi, che è una malattia che recidiva sempre. In questi casi la prudenza dovrebbe insegnare ad essere un pochino più frettolosi. In questi casi ad esempio la legge chiede la gradualità: io non vedo proprio come si possa essere graduali.

GP Nel mondo cattolico si preferisce parlare di congelazione degli ovociti, piuttosto che dell’embrione. Ci sono difficoltà tecniche che impediscono ciò?

CF E’ per mia iniziativa che in Italia è iniziata la congelazione degli ovociti. Io sono sempre stato molto attento alla possibilità di congelare uova, non solo per togliere la sofferenza che il mondo cattolico sicuramente prova. Non vedo per quale ragione, se non vi sono problemi, questa sofferenza non possa essergli risparmiata…Io sono sempre stato di questa opinione. E’ una cosa interessante, molto utile da studiare, perché potrebbe risolvere il problema della conservazione della fertilità ad esempio per le ragazze che vengono trattate con una terapia antiplastica. Sono cose che hanno sempre più peso. Le ragazze guariscono, ma hanno il problema della sterilità.

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GP In America si combatte per la vita del feto, ma poi c’è la pena di morte e si mandano i soldati in guerra senza tanti scrupoli. In Italia c’è tutta questa polemica per salvare la vita dell’embrione, ma siamo in guerra anche noi. La vita umana dunque conta meno di quella dell’embrione?

CF In Italia vale certamente di più la vita del feto, perché viene protetta ai limiti del terrorismo, mente si può abortire … Fino a quando si potrà abortire, perché i pare che si stiano ponendo le basi per togliere la legge sull’aborto. Quindi, certamente questo è vero. I fondamentalismi, di tutti i tipi, perdono una cosa che è preziosa per l’uomo: il buon senso. E perdono la capacità di dialogare, di comprendere le ragioni dell’altro.

GP Cosa pensa dell’omosessualità ed in particolare delle coppie gay?

CF Io non ho problemi, per carità di Dio…Anche perché vedo dati che vengono soprattutto dagli Stati Uniti, che sono stati più attenti su questo problema e mi sembra che mostrino con grande tranquillità che i bambini che nascono da queste coppie son bambini che vengono cresciuti molto bene e non hanno alcun problema, nessuna diversità importante nei confronti di bambini che vengono allevati dalle coppie così dette ‘normali’. Certamente sono stati fatti degli errori, perché la gente è stata un po’ spaventata dall’omosessualità : in natura essa esiste anche nella specie animale, ma di questo non ci scandalizziamo.

GP La fecondazione eterologa non è accettata da coloro che pensano che il padre debba essere ‘naturale’. Mi sembra una convinzione strana, in contro tendenza, se pensiamo che sempre più spesso, a causa dei divorzi, gli uomini si trovano ad allevare figli non loro…

CF Siamo al massimo dell’ipocrisia perché c’è il 10-15% dei bambini che vive con un padre diverso dal genitore biologico e lo sa e un altro 10-12% che vive con un padre diverso e non lo sa. Quanti padri sanno infatti che il figlio non è il loro, è nato in un momento particolare della vita della coppia? Il figlio non è il loro, ma lo sanno, lo accettano, gli vogliono bene. E’ importante chi ha voluto che tu venga al mondo, non chi ha dato il patrimonio genetico, che può averlo fatto in un attimo di sbadatezza, per violenza… Lei pensi a quante fertilità vergognose ci sono… Esistono tantissimi modelli di genitorialità e quello che noi consideriamo buono è solo uno dei tanti: non so se è il più vantaggioso. Ora sto scrivendo un libro, una storia del controllo della fertilità ed ho trovato modelli di genitorialità davvero molto dissimili, ma molto interessanti. Il concetto di genitorialità insomma, non è biologico: è simbolico.

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Chi è CARLO FLAMIGNI ?

Il Prof. Carlo Flamigni, (1933), ginecologo, Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia a Bologna; dal 1° novembre 1975 al 31 ottobre 1994 ha diretto il Servizio di Fisiopatologia della Riproduzione (attualmente Servizio di Endocrinologia Ginecologica) dell’Ospedale Policlinico S.Orsola-Malpighi. E’ Relatore ufficiale di numerosi congressi nazionali ed internazionali, è stato chiamato a tenere conferenze in molte Università, fa parte del Comitato di Redazione di numerose riviste scientifiche, ha tenuto seminari e organizzato esercitazioni relativi a temi di fisiopatologia ostetrica e ginecologica. Dal 1994 al 2001 è stato Direttore dell’Istituto di Clinica Ostetrica e Ginecologica “P. Sfameni” dell’Università degli Studi di Bologna. E’ stato membro della Commissione “Assistenza Gravidanza e Parto nonché Organizzazione Servizi Ostetrici” istituita dal Ministero della Sanità e della Commissione per le Fecondazioni Assistite istituita dal Ministero di Grazia e Giustizia.

E’ stato Presidente della Società Italiana di Fertilità e Sterilità dal 90-94 e dal 1999 al 2004. E’ membro del Comitato Nazionale di Bioetica. Attualmente è coordinatore scientifico del Dottorato di Ricerca in Bioetica dell’Università di Bologna. La sua ricerca si è sviluppata particolarmente sulle tecniche di fecondazione assistita, sulla endocrinologia della donna nelle fasi di pubertà e di post-menopausa e sui tumori endocrino-dipendenti. Tra i risultati di maggior rilievo della sua ricerca, va segnalata la complessa indagine, prima sperimentale e poi clinica, relativa al congelamento degli ovociti.

Ha contribuito, con articoli di ginecologia e di ostetricia alla preparazione di numerosi libri di testo, per studenti e specializzandi. Ha pubblicato oltre 900 memorie scientifiche originali, 12 monografie e alcuni libri di divulgazione: “I Laboratori della Felicità”, “Storie di bambini piccolissimi”, Figli dell’acqua figli del fuoco”, “Il Libro della Procreazione”, “Avere un Bambino”, “Curare la sterilità”, “La Procreazione Assistita”, “Giallo uovo Un mystery romagnolo”, La reproduccion asistida, Il Grande Tabù delle donne, Come affrontare senza timori la menopausa, La compagnia di Ramazzotto.

Ha pubblicato numerosi articoli su vari problemi di bioetica. E’ stato inoltre editore di 28 volumi scientifici e di atti congressuali.
Sito internet: carloflamigni.com

Il Prof. Flamigni è morto il 05-07-2020

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Una intervista sulla violenza domestica

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Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

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Vita, viaggi e sogni: intervista a Licia Colò

Vita, viaggi e sogni: intervista a Licia Colò

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Le interviste

 

WLG: I Globe trotters, coloro che sono sempre in giro per il mondo, rispondono ad un bisogno compulsivo alla fuga oppure sono sempre alla ricerca di qualcosa: secondo lei, fuggono o cercano?

LC: Molto semplicemente sono solo alla ricerca della conoscenza nel senso più largo del concetto.

WLG Quali sono le aspettative di chi parte per un viaggio? Cosa pensa di trovare?

LC Dipende tutto dalla vita fatta fino a quel momento e dal sogno….quello che ci accompagna nei giorni grigi e che noi pensiamo di realizzare al di fuori del quotidiano.

IPNOSI CLINICA: una intervista al Dr. Walter La Gatta

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WLG Lei ha definito l’Africa una terra che è anche una terapia. In che senso?

LC I grandi spazi, la natura in alcuni posti ancora selvaggia. La vita semplice. Il sorriso dei bambini che non hanno nulla. I grandi silenzi. Tutte cose che ci fanno pensare e forse comprendere quanto poco valore abbiano tutte quelle piccole cose per cui ci danniamo.

WLG Pochi come lei hanno girato il mondo e lo conoscono a fondo: trova che negli ultimi dieci anni il fenomeno della globalizzazione lo stia modificando, omologandolo allo stile di vita occidentale ?

LC Purtroppo molti posti stanno in parte perdendo la loro identità, ma io spero nelle radici, nelle tradizioni, nel valore della storia del nostro passato. Tutte cose che permettono allo spirito della varie culture di sopravvivere.

WLG Quale è il luogo che, in assoluto, l’ ha emozionata di più?

LC Per il passato un piccolo villaggio ai piedi del Kilimangiaro. Il sorriso della sua gente ed i loro occhi pieni di cielo.

Relazione sulla Terapia di Coppia dopo un Tradimento - Festival della Coppia 2023

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WLG E quello che l’ ha delusa, nel senso che in fotografia e nei documentari le appariva più interessante?

LC Molte volte si rimane delusi, ma non per i paesaggi, forse per le ingiustizie che si spererebbe sempre di non dover trovare.

WLG Riesce, quando viaggia, a non pensare al lavoro?

LC Certamente, quando viaggio con mio marito è solo per il piacere di scoprire insieme tante cose.

WLG Molti etologi hanno sostenuto in passato che le guerre fra uomini avevano origine perché vi erano anzitutto difficoltà di comunicazione: non riuscendo a capire le ragioni dell’altro, gli si dichiarava guerra. Oggi, con l’inglese lingua universale, i satelliti, internet, si continua a fare delle guerre. Allora la comunicazione non serve?

LC Credo che le guerre siano sempre esistite per ragioni d’interesse economico-religioso. I mezzi non contano, sono le idee che fanno la comunicazione. Oggi i mezzi contribuiscono alla partecipazione da parte di tutto il mondo in diretta… ma anche su ciò ci sarebbe qualcosa da ridire.

Clinica della Timidezza
Dal 2002 parole che curano, orientano e fanno pensare.

WLG Per molti scienziati la vivisezione è ancora necessaria per l’umanità. Cosa ne pensa ?

LC Sono contrarissima.

WLG L’etologia scopre ogni giorno di più quali sono le emozioni ed i bisogni psicologici degli animali: lei crede che anche gli animali, almeno nelle specie superiori, abbiano un loro mondo interiore?

LC Credo che gli animali – e noi siamo degli animali – siano esseri sensienti.

WLG Parliamo di pellicce: lei si sa spiegare perché gli animalisti se la prendano tanto con le pellicce, mentre borse, guanti, capi di abbigliamento e scarpe di pelle non conoscono contestazioni?

LC Le pellicce sono un superfluo. Semplicemente un bene che alcuni considerano uno status quo. Per gli altri capi: sostituire le borse è facile, oggi ci sono vari tipi di tessuti, lavabili e comodissimi che io uso da sempre. Questo avviene anche per le scarpe anche se più lentamente, ma penso che in un futuro prossimo i negozi che venderanno calzature alternative saranno molti e non vi sarà bisogno di andarli a cercare in Inghilterra.

Walter La Gatta

Relazione sulle Coppie Non Monogamiche

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Chi è LICIA COLO’?

Conduttrice televisiva e giornalista. Dal 1982 ha condotto, per Mediaset, Bim Bum Bam, Festivalbar, Buona Domenica, L’Arca di Noè e La compagnia dei viaggiatori. Nel 1993 ha pubblicato il libro La mia Arca (Rusconi); oltre che, nel 2000, Il sogno (Panorama), all’interno di un progetto di collaborazione con l’UNICEF e, nel 2001, Sognando il Kilimangiaro… 15 itinerari attorno al mondo edito dalla Nuova Eri. Dal 1996 lavora in Rai dove ha condotto Geo Geo, King Kong, Il pianeta delle meraviglie e Alle falde del Kilimangiaro, tutte le domeniche pomeriggio.
Dal 2001 è il direttore editoriale del sito www.animalieanimali.it, interamente dedicato al mondo degli animali e della natura. E’ impegnata nella difesa dei diritti degli animali e nella salvaguardia dell’ambiente.

Sito ufficiale www.liciacolo.it

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Dr. Walter La Gatta

Dr. Walter La Gatta

Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)

Il Dr. Walter La Gatta si occupa di:

Psicoterapie individuali e di coppia
Terapie Sessuali
Tecniche di Rilassamento e Ipnosi
Disturbi d’ansia, Timidezza e Fobie sociali.

Per appuntamenti telefonare direttamente al:
348 – 331 4908
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Bernardini de Pace

Lasciarsi: intervista a Annamaria Bernardini De Pace

Lasciarsi: intervista a Annamaria Bernardini De Pace

Le interviste

 

GP L’ Istat registra che, dal 1995 al 2002, in Italia le separazioni ed i divorzi sono aumentati del 50 per cento: secondo lei quale è la causa di questo fenomeno ?

AMBDP Può sembrare provocatorio, ma io penso che l’aumento delle separazioni e dei divorzi sia un dato positivo. Se infatti il matrimonio è una unione fondata sull’amore, quando l’amore finisce (e purtroppo spesso finisce) non resta che prenderne atto e separarsi, seppur nel ricordo dei sentimenti e nel rispetto del patrimonio affettivo che la coppia ha costruito (e che appartiene anche ai figli, se ci sono). A mio parere è cambiata la concezione del matrimonio e della famiglia: prima erano istituzioni sovraordinate rispetto ai singoli componenti, organizzate secondo un modello autoritario e gerarchico, che dovevano garantire sempre e comunque il soddisfacimento di bisogni materiali del gruppo, anche a scapito delle aspettative dei singoli. Oggi la famiglia è la “formazione sociale” in cui le persone si esprimono, si rispettano e si formano, è il luogo delle relazioni affettive e della realizzazione della felicità individuale. Se manca, quindi, l’amore nella coppia coniugale la separazione è inevitabile perché la convivenza diventa fonte di amarezze, disagi, delusioni continue, quando non di violenza psicologica e fisica. Molte separazioni, però, avvengono perché spesso ci si sposa senza amore e senza impegno sin dall’inizio.

GP Chi, nella coppia, decide di separarsi per primo/a e con quali motivazioni?

AMBDP Le statistiche ci dicono che sono le donne, nella maggior parte dei casi (e cioè nel 70/80% dei casi), a prendere l’iniziativa della separazione; secondo me perché sono meno inclini a vivere nel compromesso, le donne vogliono chiarezza nei rapporti. Molte donne dichiarano di volersi separare perché per es. non accettano e non riescono a superare i tradimenti del marito, oppure perché non tollerano l’invadenza delle suocere nel ménage di coppia. Quasi sempre le donne lamentano la mancanza negli uomini della protezione affettiva; le donne si separano perché si sentono abbandonate, tradite, lasciate sole di fronte alle responsabilità dai loro compagni.

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GP Dal suo osservatorio, quale tipo di coppia ha meno probabilità di arrivare ad un divorzio ?

AMBDP Sicuramente la coppia c.d. “tradizionale”, e cioè quella in cui la donna ha un ruolo subordinato a quello dell’uomo. Non è detto però che siano unioni felici, anzi.

GP In caso di separazione, può l’affido congiunto ad entrambi i genitori, essere una soluzione per evitare traumi al minore? O, per caso, ne crea di più ?

AMBDP L’affidamento congiunto (che non è l’affidamento condiviso, si badi bene) è la soluzione migliore per i figli e riduce i traumi della separazione in assenza di conflitti tra i genitori, perché è l’alternativa giuridica che permette ai genitori di essere entrambi presenti nella vita dei figli, esattamente come avveniva durante il matrimonio: i genitori devono decidere insieme tutte le questioni e i problemi dei loro figli. L’affidamento congiunto cioè consente la prosecuzione del progetto genitoriale iniziato durante la convivenza matrimoniale; diventa però drammatico nel caso in cui tra i genitori ci sia conflittualità, perché si moltiplicano le occasioni di discussione e di litigio, a spese dei figli. In queste ipotesi, è molto meglio che i figli siano affidati a un solo genitore; l’altro, naturalmente, ha sempre il potere di vigilare e di intervenire.

GP L’operato dei Tribunali dei Minorenni italiani è sempre più oggetto di critiche, tanto è vero che se ne è occupata anche la Corte di Strasburgo: lei come riformerebbe questa istituzione?

AMBDP Io sarei per l’eliminazione del Tribunale per i Minorenni e per la creazione di un Tribunale per la famiglia, legittima e naturale, con giudici specializzati e con regole processuali chiare, perché il diritto di difesa deve essere più che mai garantito quando si parla di minori e di questioni familiari in genere. Oggi, invece, mancano regole chiare e c’è la duplice competenza del Tribunale Ordinario e del Tribunale per i Minorenni che, a mio avviso, è fonte di discriminazioni per es. per i genitori che non siano sposati e che, in caso di separazione, devono rivolgersi al primo Tribunale per le questioni economiche relative al mantenimento dei figli e al secondo per le questioni relative all’affido.

Il desiderio sessuale nella donna infertile
Relazione presentata al Congresso Nazionale Aige/Fiss del 7-8 Marzo 2025 a Firenze. 

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GP Molte ricerche psicologiche indicano che le donne si sentono molto più attratte dallo status dell’uomo (potere, successo, ricchezza) che non dal suo aspetto fisico. Nella sua esperienza, lei può confermare questa tendenza?

AMBDP Sì, sono convinta che le donne, a differenza degli uomini, si fanno sedurre molto di più dalla personalità che dall’aspetto fisico di un uomo.

GP Le coppie giovani durano, in media, assai meno di quelle dei loro genitori. A suo parere, chi ha la responsabilità di questi fallimenti matrimoniali: i giovani stessi, i loro genitori, la società?

AMBDP Come ho già spiegato, non è detto che l’aumento delle separazioni sia un dato negativo; è vero però che i giovani spesso arrivano al matrimonio con troppa superficialità, si sposano senza avere la consapevolezza dei loro diritti e soprattutto dei loro doveri e dopo essere rimasti più a lungo nelle famiglie d’origine. A mio avviso, bisognerebbe ridare alla famiglia il ruolo centrale e indispensabile che si merita e quindi agire di conseguenza. Non solo in termini assistenziali, ma anche in termini di informazione. Le istituzioni (e soprattutto la scuola) dovrebbero informare: chi vuole formare una famiglia deve sapere sin da piccolo che dovrà meritare questo onore, dovrà modificare le sue gerarchie individuali per gestire questa prestigiosa responsabilità. La famiglia non è un diritto né una garanzia, è una scelta seria che richiede impegno e preparazione.

GP Nella sua esperienza, mettere al mondo un figlio aiuta la coppia ad uscire dalla crisi?

AMBDP No, la coppia deve ricercare in sé le risorse per uscire dalla crisi; è sbagliato pensare di risolvere tutto mettendo al mondo un figlio. Fare un figlio è un progetto importante e una grande responsabilità; se la coppia non è in grado di gestirsi come si può pensare che possa crescere un figlio in modo adeguato? Tuttavia, spesso accade che coppie in crisi, già magari anche devastate dalla violenza, fisica o psicologica, mettano al mondo dei figli, costretti poi a loro volta ad assistere ai litigi tra i genitori. Il bisogno fondamentale di un figlio, a qualsiasi età, è quello di sentire i genitori trasmettere armonia e amore. Vivere in un clima di violenza o anche solo di indifferenza affettiva è perturbante e incide sulla formazione del pensiero e dell’affettività.

GP Sempre più coppie scelgono la convivenza. Può darci qualche breve suggerimento, dal punto di vista giuridico, su come tutelarsi nei riguardi della società e del/della partner, soprattutto se si hanno dei figli?

AMBDP Si possono fare dei contratti di convivenza, che sono validi entro certi limiti; quanto ai figli, secondo me purtroppo ci sono ancora delle discriminazioni tra figli legittimi e figli delle c.d. coppie di fatto. Un modo per eliminarle è quello di procedere alla legittimazione dei figli nati dalle unioni di fatto.

GP Nel suo ultimo libro (Calci nel cuore, edito dalla Sperling e Kupfer) lei racconta di spropositate richieste di alimenti, strumentalizzazioni dei figli e ripicche casalinghe operate da donne feroci che pensano troppo alla carriera e non si occupano dei figli, delegando tutto alle colf. Insomma, secondo lei per le donne e per la famiglia italiana era meglio quando era peggio?

AMBDP Io penso che la violenza nelle relazioni familiari ci sia sempre stata; la differenza è che oggi si ha il coraggio di parlarne. L’uso della parola “mobbing” è recente, quanto meno nell’ambito della famiglia; la prima sentenza italiana in cui si parla di mobbing in famiglia è del 2000, così come è nuovo l’uso del termine “stalking” per indicare le piccole molestie assillanti quotidiane, ma il fenomeno è antichissimo. E’ la vecchia crudeltà mentale. Come sostengo nel libro “Calci nel cuore”, la vera novità forse è che oggi la violenza non è più una prerogativa esclusiva degli uomini. La rivoluzione sessuale e sociale ha affermato la dignità giuridica della donna, ma le ha anche fornito armi che spesso usa con una ferocia inimmaginabile, tanto da diventare a volte una “mamma cattiva”, o anche una “vittima” in perfetta malafede, che proprio nel sacrificio percepisce l’essenza del suo potere. Nel libro c’è un capitolo, curato dall’Avvocato Valeria De Vellis, che offre tutte le informazioni indispensabili a proteggere i figli e a proteggersi dal carnefice, uomo o donna che sia.

GP Infine, ci permetta un piccolo elemento di gossip: perché tutte le donne ricche e famose si rivolgono a lei per separarsi: per fini utilitaristici o perché il marchio ‘Bernardini De Pace’ è diventato uno status symbol da sfoggiare, per rendere la separazione meno dolorosa?

AMBDP Penso che sia solo una questione di fiducia.

Giuliana Proietti

Relazione sull'Innamoramento - Festival della Coppia 2023

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Chi è ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE ?

L’avvocato Annamaria Bernardini de Pace è esperta in diritto di famiglia, avendo trattato circa 10 mila cause di separazioni, divorzi e affidi. Per l’Editore Sperling e Kupfer, ha pubblicato:

Separiamoci insieme (con Luciana Alagna)
Cuore contro cuore (con Luciana Baldrighi)
Legati da un soffio
Calci nel cuore (2004)

Per l’Editore Rizzoli ha pubblicato:

Le ragioni degli affetti. Matrimoni, divorzi, figli: c’è sempre una risposta

Il suo ultimo libro è Mamma non m’ama (2005)

Psicolinea.it © 2004

Immagine: Studio De Pace

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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

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