Freud e Jung al Congresso di Weimer 1911
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Gli storici della psicoanalisi ritengono che Jung sia stato determinante nella posa di Freud nella foto di gruppo scattata al terzo congresso psicoanalitico internazionale di Weimar (1911).
Ma vediamo come stavano le cose:
Il terzo Congresso psicoanalitico internazionale si tenne all’Erbprinz Hotel di Weimar, in Germania, nel settembre del 1911 e vi parteciparono cinquantacinque persone, provenienti da diversi paesi europei e dall’America (McGuire, 1988). Ernest Jones, uno dei partecipanti, riferì che le presentazioni della conferenza erano di “alto livello” e che la conferenza stessa era stata “un grande successo”. (Jones, 1955). Un fattore chiave che contribuiva all’atmosfera positiva era l’assenza di Alfred Adler e dei suoi sostenitori, che, dopo un’aspra lotta con Freud, si erano recentemente ritirati dal movimento psicoanalitico.
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L’aspro conflitto tra Freud e Jung, che avrebbe dovuto emergere nel 1912, non era ancora chiaramente presente alla conferenza di Weimar. Qualunque fossero state, a quel punto, le loro differenze teoriche, esse non erano state ancora pronunciate e Jones (1955) descrive il rapporto fra Freud e Jung come “ottimo”.
Jung aveva scritto di recente a Freud, il ventinove di agosto, “Sono stato felicissimo della sua lettera, essendo come lei ben sa molto ricettivo verso qualsiasi riconoscimento che il padre cerca di conferire” (McGuire) Freud, dal canto suo, era stato con Jung e la sua famiglia a Zurigo per quattro giorni e poi aveva viaggiato fino a Weimer con Jung e sua moglie Emma (McGuire). Durante la conferenza, Jones (1955) riferisce che qualcuno si era lamentato con Freud per la grossolanità dell’umorismo di Jung e Freud aveva risposto: “È una volgarità sana”. La rielezione di Jung come presidente dell’Associazione psicoanalitica internazionale per acclamazione è un altro chiaro esempio dell’armonia esistente tra Freud e Jung e i loro sostenitori e colleghi.
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LA FOTOGRAFIA
La foto di gruppo ritrae quarantasei dei cinquantacinque partecipanti alla conferenza e rivela la presenza di molte persone che in seguito si sono fatte strada nel movimento psicoanalitico, come Abraham, Brill, Ferenczi, Jones e Rank. Un attento esame della fotografia (Jones) rivela che Freud, che era alto 1,70 cm. è al centro della foto e sovrasta paradossalmente Jung alla sua sinistra, la cui altezza era 1,90 cm (Roazen, 1975). È chiaro che Jung si sta chinando mentre Freud, molto probabilmente, è in piedi su uno sgabello o un supporto.
Probabilmente la fotografia, come spesso accade, è stata scattata alla fine del congresso. A questo punto Jung era stato confermato all’unanimità come presidente e molto probabilmente avrà avuto una voce importante riguardo al posizionamento delle persone nella fotografia.
Si potrebbe pensare che Jung, nel suo momento di trionfo, fosse ansioso di condividere la gloria e il buon feeling con il suo mentore e padre “surrogato”, sistemando la posizione di Freud al centro dell’immagine. Oltre ad elevare la statura fisica di Freud, Jung esagerò la presenza fisica di Freud, e simbolicamente la sua importanza, piegandosi in modo drastico.
Un simile gesto da parte di Jung è chiaramente in linea con la testimonianza oculare di Lou Andreas-Salome (1964), la quale ha scritto che Jung mostrava alla conferenza “una sorta di allegria ed esuberante vitalità”. Come si vede, la cravatta in qualche modo sgargiante di Jung è coerente con questo atteggiamento.
Si sa che Freud era generalmente a disagio nell’essere fotografato. Ad esempio, nella sua risposta alla richiesta di Jung per una sua foto nel 1907 (McGuire) scrisse: “Negli ultimi quindici anni non ho mai voluto sedermi davanti a un fotografo, perché sono troppo vanitoso per sopportare il mio deterioramento fisico”. Inoltre, Roazen (1975) apprese in un’intervista inedita con Reik che Freud era particolarmente a disagio per la sua altezza rispetto a quella di Jung.
E’ possibile dunque immaginare che Freud abbia apprezzato gli sforzi di Jung per farlo apparire una figura di rilievo al centro del gruppo.
Jones tuttavia raccontò poi che alla fine della conferenza Jung gli disse che un giorno sarebbe stato lui più in alto di Freud. Jones ricorda di essere rimasto scioccato da questa affermazione e chiese a Jung di analizzare il suo complesso paterno (Donn, 1988).
Fieber, California State University
Andreas-Salome, L. (l964) The Freud Journal of Lou Andreas-Salome. New York: Basic Books.
Donn, L. ( l988) Freud and Jung. Years of Friendship, Years of Loss. New York: Collier.
Jones, E. (l955) The Life and Work of Sigmund Freud, Volume II, Years of Maturity. New York: Basic Books.
McGuire, W. (Ed.) (l988) The Freud/Jung Letters: The correspondence between Sigmund Freud and C. G. Jung. Cambridge, MA: Harvard University Press.
Roazen, P. (l975) Freud and His Followers. New York: Knopf.
A cura di
Dr. Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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