Freud, nei suoi casi clinici, si rese conto di aver incontrato un ostacolo, una ‘resistenza’, ogni volta che cercava di scoprire i ricordi dimenticati: l’interesse per questi ricordi dimenticati, e la loro ricerca, furono stimolati dall’importante scoperta di Breuer che certi pazienti isterici, se li si lasciava parlare e gli si consentiva di manifestare i loro sentimenti sotto ipnosi, arrivavano a raccontare dettagliatamente alcuni ricordi passati, che al momento in cui si erano verificati i fatti erano stati traumatici.
In primo luogo i ricordi erano generalmente di natura sessuale: solitamente avevano a che fare con una specie di trauma sessuale che si supponeva il paziente avesse subito da bambino.
Vi era una seconda osservazione, suggerita da Breuer e accolta da Freud: se i pazienti erano in grado di raccontare tali esperienze sotto ipnosi, con una piena liberazione emotiva, sembrava vi fosse una sorta di scarica, seguita da alleviamento dei sintomi. Tale scarica, seguita da alleviamento dei sintomi, fu chiamata ‘abreazione’.
Via via che la sua esperienza aumentava, Freud cominciò a riporre sempre meno fiducia nel metodo ipnotico, sviluppando a poco a poco la tecnica associativa; contemporaneamente accentuò sempre di più l’assunto teorico di base: la legge del determinismo poteva applicarsi chiaramente ai fenomeni psichici.
Lo sviluppo della tecnica della libera associazione era basato sul concetto che, se il paziente diceva tutto ciò che gli passava per la mente, i pensieri che arrivavano alla sua coscienza sarebbero stati determinati dalle leggi dell’associazione e sarebbero stati così collegati, portando inevitabilmente al ricordo dimenticato.
Sia nel metodo ipnotico, sia nella libera associazione vi era un disturbo da superare: la resistenza, che si manifesta in varie forme, tutte finalizzate a mantenere il nevrotico nel suo stato patologico.
Non a caso, osservava Freud, il miglioramento sintomatico dopo le sedute e l’abreazione ipnotica si dimostrava solo temporaneo, il paziente aveva delle ricadute, i vecchi sintomi tornavano con rinnovato vigore, nuovi sintomi riprendevano il posto dei vecchi.
Testo consultato:
Elizabeth Zetzel e W.W. Meissner, Psichiatria psicoanalitica, Boringhieri
Dott.ssa Giuliana Proietti
Psicolinea.it
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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