Gioco d’azzardo patologico
Saluto del CIS - Dr. Walter La Gatta
Il gioco d’azzardo patologico (GAP) è una dipendenza comportamentale caratterizzata dall’incapacità di controllare l’impulso a giocare d’azzardo, nonostante le conseguenze negative sulla vita personale, sociale, lavorativa ed economica. Cerchiamo di saperne di più.
Il gioco d’azzardo è un fenomeno dei tempi moderni?
No. Il gioco d’azzardo non è un fenomeno dei tempi moderni: esso è, da sempre, un intrattenimento popolare, diffuso peraltro in molte culture, come ci dimostrano le ricerche archeologiche e antropologiche.
Quando il gioco d’azzardo diventa “patologico”?
Il gioco d’azzardo in sé è talmente comune che sarebbe un errore considerarlo una patologia: esiste tuttavia una minoranza di individui, circa l’1% della popolazione. in cui si può parlare di gioco d’azzardo patologico. Il confine fra il gioco normale e quello patologico sta nel fatto che il giocatore d’azzardo va decisamente oltre la propria volontà, non riuscendo a sottrarsi a questa spinta che sente dentro di sé e, quando non può farlo, sta male e mostra dei segni di astinenza, così come se fosse un drogato: aggressività, sbalzi d’umore, ansia, attacchi di panico ecc.
E’ considerato un disturbo mentale?
Si. È considerato un disturbo mentale riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e incluso nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali).
Quali sono i sintomi principali del gioco d’azzardo patologico?
I segnali più comuni includono:
- Incapacità di smettere o ridurre il gioco, anche dopo tentativi falliti.
- Pensieri ossessivi legati al gioco o alla possibilità di recuperare le perdite.
- Necessità di aumentare progressivamente le somme giocate per ottenere la stessa eccitazione.
- Utilizzo del gioco per sfuggire a sentimenti di ansia, depressione o stress.
- Conseguenze negative gravi, come problemi economici, relazionali e lavorativi, ma persistenza nel gioco.
Chi è maggiormente a rischio di sviluppare il gioco d’azzardo patologico?
Il rischio è più alto in persone con una storia familiare di dipendenze o problemi di controllo degli impulsi, oppure con disturbi psichiatrici concomitanti, come ansia o depressione.
Cosa prova chi gioca d’azzardo?
Uno dei motivi della tendenza a giocare d’azzardo è che molte persone si sentono positivamente eccitate quando giocano con queste modalità e sono irresponsabilmente ottimiste sugli esiti della loro possibile vittoria Il senso di anticipazione positiva crea una scarica di adrenalina, che aumenta il divertimento, cosa di cui alcuni non riescono poi a fare a meno.
I giocatori più accaniti sentono questa attività come un impegno a basso rischio e ad alto rendimento. In realtà, è esattamente l’opposto: si tratta di una situazione ad alto rischio e di scarsa resa.
La diffusione tra le donne sta aumentando?
Si, è così.
Quali sono i giochi più pericolosi?
Sono i giochi in cui il giocatore può fare delle scelte personali, e dunque può avere un controllo illusorio sul gioco, i rischi sono ancora maggiori. E’ provato, ad esempio, che i giocatori della roulette fanno scommesse più alte se possono lanciare loro stessi la pallina sulla ruota della roulette, rispetto a quando il croupier la lancia per loro. Allo stesso modo, i giocatori della lotteria preferiscono spesso una sequenza numerica che hanno scelto essi stessi, rispetto a dei numeri scelti a caso. La scelta sembra incoraggiare la convinzione che il gioco implichi delle abilità, quando in realtà il risultato è del tutto casuale.
Quali sono le cause del gioco d’azzardo patologico?
Non esiste una causa unica. Il GAP nasce dall’interazione di fattori biologici, psicologici e sociali:
- Biologici: alterazioni nei circuiti cerebrali del piacere e del controllo degli impulsi.
- Psicologici: meccanismi di rinforzo positivo, ansia, stress o traumi.
- Sociali: facile accesso al gioco, pressione sociale, condizioni economiche precarie.
Quali conseguenze può avere il gioco d’azzardo patologico?
Le conseguenze del gioco d’azzardo sono molto gravi per la persona ed incidono fortemente nel suo ambito familiare, sociale, lavorativo.
Il giocatore d’azzardo prima o poi viene preso dalla morsa dei debiti e dunque è alla continua ricerca di denaro, che sottrae alla famiglia o chiede in prestito a parenti e amici, fino ad emettere assegni a vuoto, o perfino rubare: tutto il denaro che riesce ad accumulare in questi modi non serve per pagare i debiti, ma per essere investito nuovamente nel gioco, sperando di guadagnare forti somme in poco tempo, per pagare i creditori.
Nessun lavoro infatti potrebbe far accumulare in così breve tempo (come i creditori richiedono) tutto il denaro necessario per pagare i debiti: per questo il lavoro viene abbandonato ed il tempo del giocatore d’azzardo viene speso tutto nel gioco e nel cercare soldi.
Le ripercussioni possono essere dunque sintetizzate in quanto segue:
- Debiti e problemi finanziari anche molto seri.
- Problemi familiari e sociali, come litigi, isolamento e perdita di relazioni importanti.
- Deterioramento delle performance lavorative o scolastiche.
- Disturbi emotivi come depressione, ansia e, nei casi più gravi, rischio suicidario.
Come si diagnostica il gioco d’azzardo patologico?
La diagnosi viene fatta da uno specialista attraverso una valutazione clinica approfondita che indaghi la storia del comportamento di gioco, l’impatto sulla vita quotidiana, la presenza o meno di sintomi associati a dipendenza o disturbi mentali. Spesso si utilizzano questionari specifici come la South Oaks Gambling Screen (SOGS).

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Cosa dice il DSM-5?
Il disturbo da gioco d’azzardo viene definito nel manuale diagnostico e statistico degli psichiatri americani come un comportamento problematico persistente e ricorrente, che causa difficoltà o disagio clinicamente significativi (APA, 2013).
Il Gioco d’azzardo Patologico (o Gambling Disorder) è stato inserito nella categoria delle Dipendenze, precisamente nella sotto-categoria dei Disturbi non correlati ad uso di sostanze.
A parte il fatto che non si usano sostanze stupefacenti infatti, il comportamento del giocatore d’azzardo è molto simile a chi fa uso di droghe: crisi di astinenza, oltre che un forte impatto sulla vita personale, familiare, sociale ed economica del soggetto.
Criteri diagnostici:
A. Il comportamento da gioco d’azzardo problematico è ricorrente e persistente, porta a stress o a un peggioramento clinicamente significativo, come indicato dalla presenza di 4 (o più) dei seguenti sintomi per un periodo di almeno 12 mesi:
1. Necessità di giocare una quantità crescente di denaro con lo scopo di raggiungere l’eccitazione desiderata
2. Irritabilità o irrequietezza quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo
3. Effettuazione di ripetuti sforzi infruttuosi per controllare, ridurre o interrompere il gioco d’azzardo
4. Preoccupazione per il gioco d’azzardo (per esempio, pensieri persistenti di rivivere esperienze passate del gioco d’azzardo, di problematiche o di pianificazioni future, pensando come ottenere danaro con cui giocare)
5. Ricorso al gioco quando si sente in difficoltà (per esempio, mancanza di speranze, sensi di colpa, ansia e depressione)
6. Ritorno al gioco, subito dopo aver perso
7. Menzogne per nascondere il proprio coinvolgimento nel gioco d’azzardo
8. Perdita di relazioni significative, nel lavoro, nello studio, nella vita personale, a causa del gioco d’azzardo
9. Ricorso agli altri per cercare denaro in modo da alleviare le disperate situazioni finanziarie causate dal gioco d’azzardo
Per quanto attiene la gravità:
- Media: soddisfatti 4-5 criteri
- Moderata: soddisfatti 6-7 criteri
- Grave: soddisfatti 8-9 criteri
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Quali cure sono disponibili per il gioco d’azzardo patologico?
In primis il trattamento di elezione è la psicoterapia, soprattutto terapia cognitivo-comportamentale, che aiuta a riconoscere e modificare i pensieri e comportamenti disfunzionali legati al gioco.
In secondo luogo si può pensare ai farmaci, che in alcuni casi possono essere prescritti sotto forma di antidepressivi o stabilizzatori dell’umore.
I Gruppi di supporto, come quelli basati sul modello dei Gamblers Anonymous, favoriscono la condivisione e il supporto sociale.
Sicuramente è utile coinvolgere la famiglia, gli assistenti sociali e altri professionisti.
È possibile guarire dal gioco d’azzardo patologico?
Sì, con il giusto trattamento e supporto molte persone riescono a controllare o eliminare il comportamento problematico. Tuttavia, la dipendenza può avere un decorso cronico, con possibili ricadute, per cui è importante un monitoraggio continuo e un sostegno a lungo termine.
Come si può prevenire il gioco d’azzardo patologico?
La prevenzione si basa sull’educazione e l’informazione sui rischi legati al gioco d’azzardo. Molto importanti sono le limitazioni legali sull’accesso e la pubblicità del gioco, specialmente per i minori, la promozione di stili di vita sani e di strategie di gestione dello stress.
Lungi dal chiedere il proibizionismo, si vorrebbe almeno che l’accesso al gioco d’azzardo fosse più moderato, meno visibile, meno pubblicizzato. (Il che non eviterebbe del tutto il fenomeno perché, ricordiamolo, per disperdere un patrimonio, per rovinare una famiglia, non serve lo chemin de fer al casinò: può bastare anche una briscola al bar del paese).
Serve poi l’informazione: le persone devono sapere a cosa vanno incontro, devono conoscere i meccanismi che portano verso questa dipendenza e ri-conoscerne i segnali nel proprio comportamento.
Cosa fare se si sospetta di avere un problema con il gioco d’azzardo?
Quando si capisce che il gioco d’azzardo non è più un hobby o un passatempo, ma un serio problema psicologico, il primo passo è riconoscere il problema e cercare aiuto da professionisti specializzati. Rivolgersi a centri per le dipendenze, psicologi o medici per iniziare un percorso di cura.
Dr. Walter La Gatta
Autori:
Dr. Giuliana Proietti - Dr. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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