Piercing: come e perché si usa
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Costo: 60 euro/ Durata: 1 ora/ Frequenza: da definire
Definizione di piercing
Il piercing (dall’inglese to pierce, forare) consiste nella perforazione di alcune parti del corpo (labbra, naso, guance, ecc.) per inserirvi anelli, orecchini, spille.
Società primitive
Il piercing è un’usanza che ha origini tribali. Infatti, in molte società primitive, il piercing veniva usato come forma di decorazione del corpo, sia per ragioni puramente estetiche, sia per ragioni rituali, ovvero per affermare la propria appartenenza a una particolare classe o etnia.
I primi ornamenti che sono stati indossati dagli esseri umani sono state le collane, fatte di fibre vegetali, nelle quali venivano infilati artigli di animali feroci: le portavano gli uomini, per dimostrare la propria capacità di cacciatori e dunque il loro valore, oppure erano simboli religiosi e di potere. Nel 4-5 mila a.C., anche le donne cominciarono ad indossare degli ornamenti, come ad esempio nella popolazione dei sumeri, ma solo quelle delle classi più elevate.
Nella storia dell’uomo tuttavia, c’è sempre stata la ricerca di ornamenti ‘permanenti’ al proprio corpo, eseguiti mediante marchi, tatuaggi, cicatrici, anelli ed altro impressi o infilati nella pelle. In alcuni casi si è voluto addirittura trasformare il corpo, ad esempio allungandone il collo attraverso la sovrapposizione di collane, oppure allungare con sistemi simili i lobi delle orecchie, restringere il giro vita, accorciare i piedi, circoncidere gli organi genitali ecc.
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Tempi moderni
In Occidente, la pratica del piercing ha preso il via sul finire degli anni ’70: la moda si è sviluppata prima negli Stati Uniti, fra i gay, poi è arrivata in Europa, soprattutto nell’ambiente artistico. Era molto diffuso anche nelle comunità che praticavano il sado-maso: chi portava il piercing era solitamente lo “schiavo”, ed i suoi anelli ai genitali o ai capezzoli erano il simbolo di sottomissione al “padrone”. Oggi il fenomeno non è più di nicchia e sta raggiungendo sempre più persone, di tutti i ceti sociali e di tutte le età.
Piercing leggero
Oggi il piercing ‘leggero’ è semplicemente una moda, un modo per comunicare, che interessa persone di differente età, cultura e ceto sociale, anche se a praticarla sono soprattutto i giovani, che si infilano monili sulle sopracciglia, le labbra, il seno, la lingua, l’ombelico e tante altre parti del corpo, coperte o meno.
Piercing pesanti
Piercing molto più ‘pesanti’ sono ad esempio il taglio della lingua, in modo da renderla biforcuta ed il dental piercing, con applicazione di capsule d’oro e brillantini, oppure lo scaring (tagli in profondità per ricavare cicatrici indelebili) ed il branding (marchi a fuoco), o il cutting (il corpo viene tagliuzzato). In questo caso si tratta di scelte ‘estreme’: una sorta di acting out, ovvero compiere un atto che esprima e riesca a sedare i pensieri angosciosi che affollano la mente.
Piercing all’orecchio
Sin dagli albori dell’umanità, uomini e donne si sono perforati i lobi delle orecchie. Nella maggior parte delle tribù, i fori venivano progressivamente allargati di diametro. Nel Medioevo, in Europa, furono costretti a indossare un anello nell’orecchio tutti i criminali che si erano macchiati di qualche reato, come segnale di non appartenenza alla comunità, in modo che le persone potessero identificarli facilmente ed evitare i contatti con loro.
Piercing al naso
La sua origine risale a 4000 anni fa, in Medio Oriente; questa pratica si diffuse in India e Pakistan in particolare nel 16 °secolo. In occidente, dagli anni 1960-70, fu adottato dagli Hippy e daiPunk.
Piercing al setto nasale
La sua origine proviene dai Papuani e da altre tribù molto antiche. Sia gli uomini che le donne si perforavanoo il setto nasale per sfoggiare gioielli in osso o corno.
Piercing alla lingua
Nei templi aztechi e maya, i sacerdoti si perforavano la lingua durante i rituali per comunicare con gli dei. Questo piercing li aiutava a impedire che gli spiriti malvagi entrassero nei loro corpi attraverso il cibo.
Piercing alle labbra
Era diffuso fra gli eschimesi e nelle tribù africane. Le donne li usavano come mezzo di seduzione
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Piercing al petto
Il piercing al petto era considerato un segno di forza, virilità, resistenza. I romani si trafiggevano i capezzoli per tenere agganciati i loro mantelli e per mostrare i loro alti ranghi. Dal 1890, le donne cominciarono ad adornare il seno con anelli, per abbellire i loro decolletés.
Piercing all’ombelico
La prima traccia di piercing all’ombelico risale agli Egizi, quando il gioiello in oro massiccio veniva indossato dal popolo delle alte caste (faraoni) come segno di purezza.
Piercing ai genitali femminili
Il piercing alle piccole labbra veniva praticato alle donne in alcune società tribali, ma anche alle schiave al tempo dei romani, per impedire loro di fare sesso: le due labbra venivano perforate e collegate da un anello.
Genitali maschili
Spesso il fine del piercing nelle parti intime maschili ha uno scopo funzionale più che di seduzione: si pensava infatti che questo intervento possa aumentare la sensibilità delle parti forate.
L’Ampallang è un piercing rituale dell’età adulta diffuso tra i Borneo Dayaks. Si tratta di un tipo di piercing genitale maschile che trapassa completamente il glande del pene in senso orizzontale. L’apadravka è originario dell’India ed è menzionato nel Kama Sutra: è un tipo di piercing genitale maschile che trapassa completamente il glande del pene in senso verticale, generalmente passando per il centro e attraversando quindi l’uretra. Il frenum, o piercing del frenulo era considerato conveniente per i monaci al fine di evitare qualsiasi pratica sessuale: consiste in una sequenza di piercing del frenulo paralleli che si estende dal glande fino alla base dell’asta peniena. L’hafada proviene dai paesi arabi e consiste in un piercing sullo scroto.
Perché piace il piercing
Le ragioni possono essere molteplici:
- consente di raggiungere gli ideali di bellezza dettati dalla moda del momento;
- suscita stupore e curiosità, catalizzando l’attenzione di chi guarda ed in molti casi crea scandalo;
- è un modo per essere al centro dell’attenzione, per uscire dall’anonimato, per trasgredire;
- è un’espressione di ‘diversità’ dalla massa (anche se poi la moda tende invece ad omologare i comportamenti, rendendo tutti simili nel loro voler essere diversi);
- è l’affermazione decisa di un diritto di disporre del proprio corpo come della propria identità e della propria vita;
- può rappresentare un forte impegno con sé stessi a ricordare un’esperienza, un amore, una persona per tutta la vita ;
- può servire, specie nel piercing ‘pesante’ ad esorcizzare il dolore e la morte e guadagnarsi un pezzo di eternità.
Dr. Walter La Gatta
Costo: 60 euro/ Durata: 1 ora/ Frequenza: da definire
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Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche e Umbria
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