Vaginismo: qualche consiglio? Consulenza online

Vaginismo: qualche consiglio? – Consulenza online
Dr. Giuliana Proietti
Ancona Fabriano Civitanova Marche
Consulenza Via Skype
Tel. 347 0375949

Salve, sono una ragazza di 31 anni. Volevo prima di tutto Ringraziarvi per dare a noi donne uno spazio virtuale in cui poterci aprire e confrontare. Cresciuta in una famiglia cattolica e molto restrittiva. Primo rapporto sessuale completo a 23 anni. Non e’ andato bene – lacerazione vaginale – conseguenza pronto soccorso e operazione d’emergenza chiaramente. Non ho mai capito il vero motivo – mi dissero che pur non essendo stato un rapporto violento io ero troppo nervosa, tesa, muscoli non rilassati che con la penetrazione hanno causato la lacerazione. Il mio fidanzato dice di avere sentito la mia vagine strettissima e piu’ avanti spingeva e piu’ aveva come l’impressione di trovare un piccolo muro, tipo anello che alla fine senza volero mi sa ha lacerato. Ma cosa poteva essere l’imene? E perche’ la lacerazione? Non e’ normale si rompa durante il primo rapporto? Una volta ripresa fisicamente ho cercato di inziare/riprendere un’attivita’ sessuale normale con il mio ragazzo. E’ sempre lo stesso fidanzato (lo amo tanto). La mia vita sessuale non e’ buona. Io sento dolore in certe posizioni – lui sopra io gambe alzate sia aperte che raggomitolate sempre in aria (vi prego si perdonare la mia dialettica poco scientifica e molto diretta). Sento come un acuto dolore, tipo un coltello tipo, qualcosa di appuntito ECCO ho trovato l’esempio giusto. E’ fastidioso perche’ non riesco a lasciare il mio uomo libero di farsi spazio dentro di me. Ci riesco solo quando sono molto rilassata per via di qualche bicchiere di vino in piu’. Ma non credo sia solo un fattore psicologico perche’ io qualche dolore lo sento. In altre posizioni per niente (tipo io sopra per esempio, lui da dietro, di lato) – riesco a godermi il rapporto per bene, riesco a sentire e giocare con il suo “organo” dentro, non ho problema di orgasmo anzi sono molto soddisfatta. Ma dopo molti mesi che non ci vediamo per via del suo lavoro (e’ un militare) io il primo giorno ritorno “vergine” quasi. Ho anche creduto di poter soffrire di vaginismo. I sintomi sembrano esserci tutti. Io parto gia’ con un Bassissimo grado di tolleranza al dolore fisico (anche togliere le sopracciglia diventa un incubo per me). Nell’intimita’ emerge la paura di provare dolore e di poter ancora una volta arrivare a quel punto d’emergenza a quella lacerazione. Io mi eccito, desidero la penetrazione e il mio uomo tantissimo MA al momento che lo sento dentro e sento che spinge per andare piu’ affondo IO MI BLOCCO credo di sentire dolore fisico senza veramente esserci ancora..non so spiegarlo ma e’ una cosa veramente brutta. Poi da quando ho saputo di avere una cisti nell’utero Ho il terrore reale che possa lacerarsi con la penetrazione, quindi ogni volta che spinge io temo possa causare qualche danno. Purtroppo anche lo speculum per il pap test / visita ginecologica e’ difficile per me. Veramnete DURA. La dottoressa alla fine ce l’ha fatta MA non e’ stato PER NIENTE facile. Proprio appena sento la penetrazione in atto fisicamente spontaneamente spingo fuori che sia il pene o lo speculum. Incomincio immediatamente a contrarre tutti i muscoli, alzo il sedere e rendo IMPOSSIBILE la situazione. E’ stressante, stancante, frustrante, triste e scoraggiante. La dottoressa non ha aiutato molto anzi e’ stata abbastanza scortese non mettendomi a mio agio. Non mi ha spiegato granche’ – si e’ soltanto Lamentata in maniera vergognosa del mio stato confusionale di quel momento, quasi pregava il Signore che quella visita potesse finire presto ( non sto scherzando). Era agitata e piuttosto nervosa. E’riuscita finalmente a vedere l’utero che le e’ apparso sano e Facendo l’ecografia vaginale (quella interna voglio dire) ha visto una piccola cisti non vaginale ma uterina. Mi ha richiesto altri esami per vederci di piu’. Inoltre mi ha detto che ho una vagina molto lunga. Cosa vorra’ dire? Non mi sentivo di farle alcuna domanda. Mi sono aperta con lei prima di iniziare la visita vera e propria, le ho detto delle mie paure, della mia esperienza al pronto soccorso,etc. Ma forse non siamo tutti uguali. Cerchero’ di vedere qualche altro medico ma al momento non me la sento, non ce la faccio proprio. Forse da questa lettera LEI non ha la possibilta’ di fare granche’ ma forse potra’ aiutarmi a capirci qualcosa? darmi un consiglio? Che pensieri si e’ potuto/a fare? La prego di scusarmi se forse le sto chiedendo tanto ma spero possa essermi d’aiuto anche solo con qualche parola d’esperienza. Grazie ancora per il suo tempo. Simona

Gentilissima,

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In effetti potrebbe trattarsi di vaginismo. In questi casi la prima cosa da fare è un’accurata visita ginecologica, che escluda la presenza di eventuali malformazioni/infiammazioni che potrebbero provocare problemi alla penetrazione.

In genere i ginecologi hanno fretta perché sanno che ci sono altri pazienti che aspettano fuori dalla porta e non possono dedicare ad una sola persona troppo tempo…

Cerchi allora un/una professionista che le possa anzitutto offrire tutto il tempo di cui lei ha bisogno per fare una visita accurata.

Se, da questa visita ginecologica, emergesse che tutto è a posto sul piano fisico, non resta che considerare gli aspetti psicologici. Per facilitare il suo rapporto con il sesso le consiglierei, a questo punto, di intraprendere una psicoterapia presso uno psicoterapeuta-sessuologo, che possa aiutarla a superare tutte le sue ansie e le sue paure.

Inoltre, le consiglierei di documentarsi molto bene sulla forma e il funzionamento degli organi genitali femminili, perché a volte è la mancanza di informazioni che crea le paure (e quindi le ansie).

Per concludere, vorrei inoltre rassicurarla: se c’è motivazione da parte sua, se seguirà tutti i consigli e gli esercizi che le verranno consigliati nel corso della psicoterapia, specialmente se cercherà di coinvolgere il suo fidanzato nella terapia sessuale, il problema verrà facilmente risolto.

Cordialmente,

Dr. Giuliana Proietti

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