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Category Archives: Sessualità

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le suore e la sessualità

La sessualità e le suore

La sessualità e le suore

PSICOTERAPIA SESSUOLOGIA ONLINE
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ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

In the name of GodLa sessualità e le suore: quante curiosità in merito… Un libro tenta si svelare il mistero. (Copertina a lato)

Quella che un tempo era Suor Jane oggi è la dottoressa Fran Fisher, una “sessuologa” californiana. Fran è cresciuta nello Yorkshire, in Gran Bretagna, per poi entrare in un convento francescano, nel Derbyshire, a soli 18 anni. La vita da suora è per lei durata solo due anni: a quell’epoca infatti conobbe e sposò un intellettuale, con il quale si stabilì negli Stati Uniti.

Dopo aver cresciuto due figli, la Fisher un giorno vide la pubblicità di un corso per diventare consulente sessuale e si iscrisse immediatamente. Era infatti molto interessata ad avere informazioni sulla sessualità e a riflettere sulla sua esperienza giovanile in convento. Da sessuologa, le è poi venuto in mente di scrivere un libro-inchiesta su altre ex suore, per capire se anche altre donne avevano avuto una storia simile alla sua.

Nel libro, la Fisher intervista 28 donne che, come lei, in giovane età avevano fatto voto di povertà, castità e obbedienza e che poi avevano lasciato i loro ordini religiosi per tornare alla vita laica.

Nelle interviste si parla della sessualità di queste donne, prima, durante e dopo il loro periodo in convento.

“La maggior parte delle donne che ho intervistato è stata allevata in severe famiglie cattoliche. Molte avevano un padre alcolizzato. Non poche avevano una storia di abuso fisico e / o sessuale. Molte di loro hanno descritto il convento come un luogo sicuro dove andare.”

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La Fisher, che ha da poco compiuto sessanta anni, si è resa conto che alcune caratteristiche della sua infanzia erano comuni alle altre donne: in particolare il fatto che entrambi i suoi genitori, irlandesi e cattolici, avevano atteggiamenti del tutto negativi nei confronti del sesso.

Suo padre, dice, quasi sempre descriveva le donne in termini peggiorativi, mentre la madre pensava che il sesso fosse “pericoloso, sporco, vile, brutto e sporco”. Quando la Fisher, che allora aveva 14 anni, temette di essere incinta, dopo un episodio di petting, in cui non c’era stato un vero rapporto,  la madre contribuì ad alimentare le sue paure, lasciandola con il desiderio di “non avere nulla a che fare con gli uomini”.

Il convento aveva il fascino di un luogo in cui le donne erano pure e misteriose e – cosa più importante – era un luogo sicuro. Ma una volta all’interno delle sue mura, la sessualità, per la ex suora, cominciò ad emergere.

La Fisher divenne sempre più infelice, perse peso, e alla fine, un sabato mattina, decise di lasciare il convento, mentre tutte le altre sorelle erano a messa. Lei era ancora molto ingenua sul sesso. Non così le altre donne intervistate:

“Tutte coloro che hanno trascorso decenni in un convento hanno sempre avuto un risveglio sessuale. Alcune hanno avuto rapporti con altre suore, alcune con  sacerdoti, alcune con laici”.

Clinica della Timidezza
Dal 2002 parole che curano, orientano e fanno pensare.

Quanto agli abusi sessuali, alcune ex suore hanno affermato di essere a conoscenza degli abusi sessuali che erano in corso nella chiesa cattolica, ma la maggior parte di loro non era in grado, o non voleva, fare nulla.

Quando sei una suora, non hai più la capacità di giudicare le situazioni.

dice oggi la ex suora.

L’obbedienza significava infatti non prendere iniziative e non mettere in discussione coloro che erano in posizioni di autorità, come i sacerdoti di sesso maschile.

Alcune delle donne descrivono nel libro le relazioni sessuali di sfruttamento e la disuguaglianza con i sacerdoti. Molte delle donne intervistate hanno scoperto il sesso abbastanza tardi nella vita.

“Una donna ha raccontato di aver avuto un rapporto sessuale per la prima volta all’età di 52 anni. Un altra mi ha detto che, quando ha avuto un uomo, a 50 anni, ha fatto sesso ogni notte per i primi due o tre mesi.

La Fisher è oggi ferocemente critica verso il sistema cattolico, che a suo dire fa si che donne giovani e ingenue si facciano suore (oggi succede più spesso in Africa o in Asia, piuttosto che in Europa o Nord America) sradicandosi dalle loro famiglie ed entrando in convento.

La pratica di prendere giovani donne (o uomini) che sono stati indottrinati in giovane età, per farli impegnare in una vita di castità a soli 20 anni è chiaramente sbagliata, sostiene la sessuologa, riconoscendo comunque alla vita di convento la capacità di rispondere alle domande difficili sul sesso, l’istruzione, le opportunità.

Una intervista sull'anorgasmia femminile

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ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

“Ma è una fuga dalla vita, e comporta un tributo enorme in termini di ricaduta individuale, su tutta la linea. La Chiesa non dovrebbe permettere che ciò accada”

conclude la Fisher, nell’articolo che le ha dedicato The Guardian, per presentare il suo libro, In the Name of God, Why? (Nel nome di Dio: perché?)

Dr. Giuliana Proietti

Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti

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Fonte:
The nun who became a sex therapist, The Guardian

Immagine:
Copertina del libro e Pixabay

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

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  • 22 Ott 2012
  • Dr. Giuliana Proietti
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sessualità antichi

La sessualità presso gli antichi greci

La sessualità presso gli antichi greci

Relazione sulle Coppie Non Monogamiche

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La sessualità degli antichi Greci era vissuta in modo profondamente diverso rispetto agli standard contemporanei, caratterizzata da una maggiore fluidità nei ruoli e nei comportamenti. Il desiderio era considerato una forza potente e naturale, regolata più dall’etica del controllo di sé (sophrosyne) che da norme morali assolute.

Cerchiamo di saperne di più.

Come era la sessualità presso gli antichi greci?

Per gli antichi greci la sessualità, l’amore e il sesso erano inestricabilmente connessi con la creazione della terra, dei cieli e del desiderio di trasgressione (si pensi alle tematiche che riguardano incesti, omicidi, poligamia e matrimoni misti nei miti greci).

Come era la sessualità rappresentata nei loro miti?

Zeus, capo di tutti gli dei, si dava molto da fare per affermare il suo dominio sugli altri dèi (sia uomini che donne), mostrando un atteggiamento assai disinvolto nei confronti della sessualità femminile, come manifestato in una serie di stupri (Zeus violenta: Leda, figlia di Testio e moglie di Tindaro, sotto le spoglie di un cigno; Danae, una principessa di Argo, travestito d
a pioggia; Ganimede, un mortale di sesso maschile).

Le donne che ruolo avevano?

Nel periodo minoico (circa 3650-1400 a.C) le donne indossavano un corpetto a maniche corte che lasciava scoperti i seni. Esse venivano rappresentate con vita sottile, seni pieni, capelli lunghi e fianchi pieni. Delle donne era soprattutto celebrata la fecondità e la capacità riproduttiva.

Quanto era diffusa la pedofilia?

La pedofilia in Grecia era diffusa già nella civiltà cretese e prevedeva il sequestro rituale di un ragazzo proveniente da un ambiente d’elite, da parte di un maschio adulto aristocratico, con il consenso del padre del ragazzo. Tali relazioni erano spirituali e pedagogiche, oltre che sessuali. L’uomo infatti portava il ragazzo per due mesi fuori città e in questo periodo gli insegnava alcune abilità, come quella della caccia, oltre a comportamenti di rispetto e responsabilità.

Questi rapporti erano dunque perfettamente leciti e accettati dalla società, purché il ragazzo fosse nel periodo della pubertà. Non erano accettati legami con ragazzi al di sotto dei 12 anni o troppo grandi, perché in tal caso non vi sarebbe più stato il rapporto pedagogico, essenziale per questo tipo di relazione, ma si sarebbe trattato semplicemente di una relazione omosessuale, considerata potenzialmente pericolosa a livello sociale.

L’amante adulto faceva costosi regali al suo ragazzo, tra cui una uniforme per combattere, un bue da sacrificare a Zeus, un calice per bere, come simbolo di realizzazione spirituale. Quando il ragazzo superava il periodo della pubertà passava dal ruolo di amato a quello di amante.

IPNOSI CLINICA: una intervista al Dr. Walter La Gatta

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ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
 

Tariffe Psicoterapia

Chi erano i satiri?

I satiri vengono raffigurati nella mitologia greca come uomini-bestia con coda equina, torso nudo villoso, orecchie d’asino, chiome lunghe e pene eretto. Queste creature vivevano nel bosco, circondati da una natura selvaggia, spesso insieme con le ninfe. Esiodo li definisce buoni a nulla che giocano dei tiri ai mortali e, conformemente al loro aspetto semi-animalesco, sono sensuali, aggressivi, ma anche vili. Essi avevano la reputazione di essere masturbatori incalliti con un debole per lo stupro, la sodomia e la necrofilia. Un satiro aveva una passione insaziabile per la danza, le donne e il vino.

L’amore eterosessuale nell’antica Grecia aveva spazio?

Certamente si. L’Iliade ci fornisce invece una delle prime testimonianze di amore eterosessuale nell’antica Grecia: quello fra Achille e Briseide. Achille rivela quanto ama Briseide nel Libro 9 della Iliade, riferendosi a lei come se fosse sua moglie. La bella Briseide incontra per la prima volta Achille dopo che questi le ha spietatamente ucciso il padre, la madre, tre fratelli e il marito durante un assalto greco a Troia, prima di prenderla come bottino di guerra.

Una intervista sulla Eiaculazione Precoce

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Come veniva considerata la masturbazione?

Si pensa che per gli antichi greci la masturbazione fosse un sostituto normale e sano di altri piaceri sessuali, una sorta di ‘valvola di sicurezza’ contro la frustrazione sessuale.

Questo potrebbe spiegare perché ci siano così pochi riferimenti ad essa nella letteratura: era una pratica comune e pertanto non meritava attenzione, oppure era considerata, almeno pubblicamente, appannaggio di schiavi, folli e persone di scarso livello sociale.

Per un soggetto delle classi superiori infatti la masturbazione sarebbe stata una perdita di tempo e di sperma, dato che il maschio greco doveva impegnarsi quanto più possibile a promuovere la sua discendenza. Anche altre civiltà antiche hanno celebrato la masturbazione.

Una intervista sui rapporti familiari

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Il travestitismo trovava spazio?

Si. Il primo esempio di travestitismo lo vediamo nella storia di Eracle e Onfale, regina della Lidia. La sottomissione di Eracle è sottolineata dal fatto che egli fu obbligato a vestirsi da donna e umiliato a filare la lana, mentre Onfale si vestiva della pelle di Leone di Eracle e brandiva la sua clava.

Un altro esempio di travestitismo riguarda Achille. Prima della guerra di Troia, Teti inviò suo figlio Achille, all’epoca adolescente, alla corte di Licomede, perché una profezia aveva decretato che sarebbe morto a Troia. Achille si travestì per questa ragione in abiti femminili, mescolandosi alle dodici figlie del re.

Ulisse e Menelao vennero inviati a Sciro da Agamennone per cercare Achille e farlo imbarcare per la guerra di Troia. Riuscirono a identificarlo grazie ad uno stratagemma di Ulisse, il quale donò alle figlie del re dei gioielli ed una spada, dicendo loro di scegliere il dono che preferivano. Mentre le figlie del re scelsero i vari gioielli, Achille prese in mano la spada: in questo modo si smascherò, consentendo ai due inviati di Agamennone di farlo imbarcare per Troia.

Dr. Walter La Gatta

Relazione sulla Terapia di Coppia dopo un Tradimento - Festival della Coppia 2023

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ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI E ONLINE

Bibliografia:

Pedofilia. Un approccio multiprospettico, di Anna Coluccia, Ernesto Calvanese, Franco Angeli Editore
Enciclopedia Treccani
Paul Chrystal In Bed with the Ancient Greeks: Sex & Sexuality in Ancient Greece (Amberley Publishing, 2016).

Il desiderio sessuale nella donna infertile
Relazione presentata al Congresso Nazionale Aige/Fiss del 7-8 Marzo 2025 a Firenze. 

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Immagine: MIchelangelo, Leda e il Cigno

Dr. Walter La Gatta

Dr. Walter La Gatta

Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)

Il Dr. Walter La Gatta si occupa di:

Psicoterapie individuali e di coppia
Terapie Sessuali
Tecniche di Rilassamento e Ipnosi
Disturbi d’ansia, Timidezza e Fobie sociali.

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348 – 331 4908
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email: w.lagatta@psicolinea.it

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  • 17 Giu 2016
  • Dr. Walter La Gatta
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Omofobia e pregiudizi verso la condizione gay

Omofobia e pregiudizi verso la condizione gay

Omofobia e pregiudizi verso la condizione gay

Articolo datato

Le resistenze culturali e sociali verso una piena accettazione della condizione gay, i pregiudizi nei confronti del “diverso da sé”, permeano a tutt’oggi, sebbene in misura meno rigida, l’ambiente in cui un adolescente o un giovane con impulsi e vissuti omosessuali è inserito ed attraversa il suo percorso evolutivo.

L’omofobia, ovvero quell’insieme di atteggiamenti di rifiuto, squalifica ed etichettamento, che induce ad agire poi comportamenti discriminatori nei confronti delle persone gay, condiziona quotidianamente il tessuto sociale e le strutture portanti della società, quindi la famiglia, le istituzioni scolastiche, l’ambiente di lavoro, le associazioni religiose e sportive, ecc.

Una diffusione così ampia dell’omofobia, che credo ritroviamo purtroppo ancora spesso anche nel nostro ambito professionale, fa sì che si arrivi ad una sorta di sua istituzionalizzazione. La permeabilità sociale dell’omofobia ha l’effetto di rafforzare i pregiudizi individuali e limita, di conseguenza, la possibilità di rispettare e sostenere i diritti civili delle persone omosessuali, facilitando la sclerotizzazione di ruoli sociali rigidi e posizioni di emarginazione (Blumenfeld, 1992).

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Il sistema familiare in cui un bambino cresce e si sviluppa, prima ancora che l’ambiente più ampio nel quale è inserito, è eterosessuale, e lo spinge e lo costringe verso un modello sessuale categorizzato univocamente e quindi inevitabilmente mutilato (cf. Mieli, 1977).

La famiglia tradizionale può disapprovare le manifestazioni, le condotte e le pratiche che si allontanano da una prospettiva sessuale e relazionale “riduzionista”, o sentirsi quantomeno disorientata di fronte ad esse, se non nei casi in cui i genitori hanno maturato una propensione ad accettare ogni forma di diversità e peculiarità dei figli.

Il sistema scolastico non promuove programmi di educazione al rispetto delle diversità, né momenti di educazione socioaffettiva sulla questione omosessuale, per cui ragazzi ed adolescenti gay vivono ancora troppo di frequente una condizione di mancata accoglienza ed integrazione nei contesti educativi (cf. Pietrantoni, 1999). La legislazione italiana è ancora molto lontana dal dare attuazione alle indicazioni contenute nella risoluzione del Parlamento Europeo del 1994 sulla parità dei diritti delle persone omosessuali.

Un fenomeno che si può osservare con estrema frequenza nei gruppi e negli individui gay è l’introiezione dell’omofobia, l’ingoiare in maniera acritica e passiva, nel corso del processo di crescita e socializzazione, le posizioni di pregiudizio presenti nell’ambiente.

L’introiezione omofobica condiziona marcatamente per l’individuo omosessuale non solo un processo sano e spontaneo di coming out, ma più in generale una chiara consapevolezza di sé, la possibilità di orientarsi adeguatamente nell’ambiente e di far sentire attivamente, ed anche con una dose di sana aggressività, la propria presenza.

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Un gay, ed in particolare un adolescente ancora confuso ed incerto rispetto alle proprie sensazioni interiori, nell’incontrare al confine di contatto (Perls et al., 1997, op. cit., 37-46) un ambiente familiare e sociale che percepisce ostile e squalificante, in una fase evolutiva ancora delicata e significativa, si trova spesso costretto ad adottare un adattamento creativo che limita le sue capacità espressive, di realizzazione piena, di integrazione sociale (Singer, 1998).

Una recente raccolta di saggi curata da Fabiano Bassi e Pier Francesco Galli, L’omosessualità nella psicoanalisi (2000), mostra quanto sia stato e possa essere ancora diffuso tra gli psicoanalisti un atteggiamento di aperta, o a volte più sottile, omofobia, malgrado una originaria concettualizzazione freudiana non così rigida e chiusa nei confronti di questo tema (cf. Freud, 1970, ed. or. 1905; Freud, 1960).

Una forma indiretta e mascherata di pregiudizio omofobico, riconoscibile in numerosi psicologi e psicoterapeuti, è la tendenza ad omologare i vissuti ed i comportamenti omosessuali a quelli eterosessuali, ricorrendo ad una pre-comprensione che prescinde da una conoscenza diretta e scevra da pregiudizi del mondo omosessuale.

Le affermazioni del tipo: “Le dinamiche di coppia gay sono del tutto simili a quelle delle coppie etero”, la negazione o la scarsa conoscenza di una realtà e di una cultura gay che possiedono specificità, il disconoscimento anche velato dei valori positivi che gli individui e i gruppi omosessuali possono apportare al contesto sociale, il sostenere eccessivamente la paura della persona gay di rendersi visibile, possono essere visti tutti come atteggiamenti impregnati di omofobia, condizionanti la possibilità di offrire un sostegno terapeutico adeguato.

In questi casi si rischia fortemente, anche in modo inconsapevole, di indirizzare il cliente gay verso una sorta di ulteriore limitazione delle capacità di esprimere se stesso e comunque di iperadattamento introiettivo.

La posizione di intolleranza di una buona fetta di psicoanalisti e di alcuni psicoterapeuti finisce per potenziare quella concezione piuttosto diffusa, specie nelle culture occidentali, che tende a far coincidere “sessualità” con “eterosessualità”, “desiderio erotico” con “procreazione”, e a ritenere l’omosessualità come una categoria a parte ed impropria della sessualità, se non come perversione ed immoralità.

Questa visione quantomeno riduttiva, che non tiene presente che la procreazione è solo un aspetto di un fenomeno ampio, complesso e ricco di sfumature, qual è il desiderio sessuale, rientra in un quadro più generale di repressione sociale delle pulsioni sessuali non così chiaramente connotate in termini “utilitaristici”, e snatura la sessualità dei suoi momenti più spontanei, vitali, liberatori, e come tali più pienamente riconducibili ad un incontro profondo ed intimo con il partner.

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Giuseppe Iaculo

Questo articolo è un breve estratto della prima parte del libro di Giuseppe Iaculo Le identità gay. Dieci conversazioni con noti uomini gay ed un saggio introduttivo sul processo di coming out, Edizioni Libreria Croce, Roma, 2002. Nel testo vengono approfonditi con un taglio fenomenologico, anche attraverso il frequente ricorso alla letteratura, alla poesia, a casi clinici, a stralci di interviste e alle lettere di giovani gay trovate in rete, le varie fasi del processo di coming out, ossia dell’accettazione e del disvelamento dell’identità gay, le basi teoriche della psicoterapia della Gestalt e il rapporto che questo approccio ha avuto ed ha con il tema “omosessualità”. Viene inoltre esplorato il problema del pregiudizio omofonico nei diversi indirizzi psicoterapeutici. Un ampio spazio è destinato al momento del venire allo scoperto in famiglia. La seconda parte del libro raccoglie delle interviste con uomini gay noti accomunati dalla scelta di una piena visibilità e che hanno accettato di narrare i percorsi evolutivi che li hanno condotti a vivere serenamente la loro omosessualità. Per il libro si consulti il sito www.edizionicroce.com. Leggi su psicolinea ‘ IDENTITA’ GAY’ -dello stesso Autore

Freudiana

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Leggi anche, sull’omofobiaOmofobia ed eterosessismo: definizioni e storia

Dr. Giuseppe Iaculo
Dr. Giuseppe Iaculo

Il Dr. Giuseppe Iaculo, nato nel 1961, è psicologo, psicoterapeuta e didatta di psicoterapia della Gestalt dell’Istituto di Gestalt H.C.C., supervisore, autore di varie pubblicazioni nel campo della psicologia sociale e clinica. Ha partecipato come relatore e trainer a numerosi congressi ed incontri di ricerca in ambito nazionale ed internazionale. Si è interessato al tema della rappresentazione sociale della “malattia mentale”; alla lettura gestaltica del “narcisismo”, delle “sindromi borderline” e della psicosomatica; alla funzione riparativa e politica delle esperienze di psicoterapia di gruppo. I suoi scritti sono stati pubblicati su riviste specialistiche in lingua italiana, inglese e russa. È autore del testo Le identità gay. Dieci conversazioni con noti uomini gay ed un saggio introduttivo sul processo di coming out (2002). Esercita privatamente la professione a Roma e a Caserta.

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  • 1 Gen 2005
  • Dr. Giuseppe Iaculo
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Corpo, mente e cultura nell’attrazione sessuale: un’analisi integrata

Corpo, mente e cultura nell’attrazione sessuale: un’analisi integrata

Corpo, mente e cultura nell’attrazione sessuale: un’analisi integrata

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ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

L’attrazione sessuale è un fenomeno multidimensionale, radicato nella biologia ma profondamente modulato da fattori psicologici e culturali. Una sua comprensione approfondita consente non solo di interpretare meglio i comportamenti relazionali, ma anche di intervenire in modo più efficace nelle situazioni cliniche che coinvolgono la sessualità e l’intimità. Cerchiamo di saperne di più.

Cosa si intende per “attrazione sessuale” ?

L’attrazione sessuale è definita come l’interesse o il desiderio verso un’altra persona percepita come potenziale partner sessuale (Levine, 2003). Essa rappresenta una componente essenziale della sessualità umana, contribuendo alla scelta del partner, alla formazione delle relazioni intime e al mantenimento della coesione di coppia. L’attrazione sessuale coinvolge processi biologici, psicologici, sociali e culturali.

Come viene concepita, a livello sociale, l’attrazione sessuale?

In genere come una cosa potente, misteriosa e  anche pericolosa. Non a caso i greci ritenevano che l’attrazione sessuale fosse come un arma, un dardo, capace di bucare la carne e prendere possesso di un’anima, provocando il caos, sia fra gli umani, sia nel mondo degli Dei.

Da cosa dipende l’attrazione sessuale negli esseri umani?

L’attrazione sessuale negli esseri umani dipende da fattori culturali e/o valoriali che influenzano la percezione dell’altro.

Si riesce a scindere attrazione sessuale dal giudizio morale sulla persona?

Si, ma in questo gli uomini riescono meglio delle donne.  Questa differenza di genere è, dicono gli psicologi evoluzionisti, coerente con una prospettiva evolutiva della sessualità umana.

Relazione sull'Innamoramento - Festival della Coppia 2023

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Quando una persona viene considerata “attraente”?

Una persona è “attraente” quando è capace di accendere l’interesse sessuale o erotico di altre persone.

Da cosa dipende l’attrazione?

L’attrazione può dipendere dalle qualità fisiche o da altre caratteristiche di una persona: può riguardare l’estetica o il portamento di una persona, la sua voce, il suo odore e molti altri fattori.

Quali sono i fattori biologici che contribuiscono all’attrazione?

Numerosi studi hanno evidenziato il ruolo degli ormoni sessuali – in particolare testosterone, estrogeni e ossitocina – nella modulazione del desiderio e dell’attrazione (Fisher, 2004). L’attivazione di specifiche aree cerebrali, come il sistema di ricompensa dopaminergico, è stata associata all’esperienza dell’attrazione sessuale (Aron et al., 2005). Il senso dell’olfatto, attraverso feromoni e segnali chimici, può influenzare inconsciamente la percezione di attrattività.

Quali sono i fattori psicologici che contribuiscono all’attrazione?

Dal punto di vista psicologico, l’attrazione sessuale è influenzata da elementi cognitivi (idealizzazione, immaginazione erotica), emotivi (sentimenti di intimità, eccitazione) e relazionali (prossimità, somiglianza, familiarità) (Hatfield & Sprecher, 1986). L’apprendimento precoce, le esperienze affettive e i modelli interiorizzati di relazione (attachment style) giocano un ruolo significativo nella formazione delle preferenze e nella percezione dell’altro come desiderabile.

Quali sono i fattori sociali che contribuiscono all’attrazione?

Le norme culturali e i contesti sociali influenzano fortemente ciò che viene considerato attraente. Ideali di bellezza, ruoli di genere e rappresentazioni mediatiche plasmano le aspettative e i comportamenti sessuali (Baumeister & Vohs, 2004). L’attrazione sessuale, quindi, non è un’entità fissa, ma un fenomeno dinamico, sensibile alle variazioni storiche e socioculturali.

Quanto conta il giudizio estetico?

Il giudizio estetico svolge sicuramente un ruolo molto importante nell’attrazione sessuale.
Ciò che ci sembra bello nel partner è solo in parte influenzato dalla cultura, dalla società e dai media: la capacità di riconoscere la bellezza è infatti una capacità innata e universale che si basa su alcune fondamentali regole di sopravvivenza, modellate dalla selezione naturale.

Relazione La sessualità femminile fra sapere e potere

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Convegno Diventare Donne
18 Marzo 2023, Castelferretti Ancona
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Ci sono differenze fra uomini e donne sul giudizio estetico?

Si. I maschi sono particolarmente attratti da questi fattori: pelle pulita, occhi e labbra grandi, denti sani, zigomi delicati, mento piccolo. Queste caratteristiche sono indice di un livello ormonale più o meno ottimale e dunque di una possibile fertilità (Enquist M. e Ghirlanda S.,Evolutionary biology. The secrets of faces, Nature, 27, 394 1998).

Stessa cosa per il corpo, che deve essere giovane, proporzionato, con un rapporto fra la vita ed i fianchi di 0,7 (Furnham A., McClelland, Omer A., A cross-cultural of ratings of perceived fecondity and sexual attractiveness as a function of body weight and waist to-hip ratio, Psychological Health, 8, 2003).

La distribuzione di grasso corporeo che questo numero (0,7) riflette è anch’essa associata ad una buona capacità riproduttiva, perché è il segno di un equilibrio ormonale ottimale (Singh D., Female mate value at a glance.Relationship of waiste-to-hip ratio to health, fecundity and attractiveness Neuroendocrinol. Lett. 23 (suppl. 4), 2002). Tale rapporto è anche un indicatore delle condizioni di salute nel lungo periodo, perché molte patologie sono risultate associate ad una diversa distribuzione del grasso corporeo dissimile da questa.

Gli uomini estroversi sono attratti da figure di donne nude e formose, gli individui depressi e sottomessi al contrario preferiscono le donne vestite e con i seni più piccoli (Wiggins J.S.Wiggins N., Conger J.C., Correlates of Heterosexual Somatic Preference, J. Pers. Soc. Psychol. 10, 1968 e Mathews A.M., Bancroft J.H.J., Slater P., The Principal Components of Sexual Preference Br. J. Soc. Clin. Psychol. 14 1972).

Per quanto riguarda le donne, esse preferiscono uomini dal corpo alto, slanciato e muscoloso, riflettente affidabilità, garanzia di tutela e buone caratteristiche genetiche, tale da assicurare la nascita di una prole capace di sopravvivere al meglio. Il modello maschile dominante è stato per molto tempo quello dell’uomo peloso, con muscoli ben sviluppati, lineamenti squadrati, naso pronunciato, guance e zigomi alti e voce profonda (Maisey D.S., Vale E.I., Cornelissen P.I., Tovée M.J. Characteristics of male attractiveness for women, Lancet 1, 353, 1999).

Alcuni studi si sono concentrati sulla voce maschile considerata più attraente dalle donne: essa era piena, declinata, non monotonica, più sottile e intensa di quella dei maschi non considerati attraenti. (Anolli L., Ciceri R., Analysis of the vocal profiles of male seduction: from exhibition to self-disclosure, Journal of General Psychology 129 2002).

CITTA' DI RICEVIMENTO - COSTI

Costi Psicoterapia e Città

 



I criteri selettivi naturali si stanno modificando nella società odierna?

Si. Lo sviluppo della società, l’evoluzione della condizione della donna e la sua minore dipendenza dalla tutela maschile stanno modificando alcuni di questi criteri selettivi. Il maschio maggiormente attraente oggi non è più solo muscoloso e fisicamente dominante: le donne oggi cercano dei tratti più addolciti, che rimandano ad un carattere più gentile e a una maggiore disponibilità alla cooperazione.

Come si scelgono le coppie?

Le coppie si scelgono in base alla somiglianza fisica o psicologica, la simpatia reciproca, il considerarsi persone simili sul piano dell’estetica, dell’intelligenza, dell’istruzione, del ceto sociale. Laddove qualcosa non fosse pari, la persona in deficit in genere può offrire qualcosa in più: ad esempio la bellezza, la giovinezza, la posizione economica, la cultura, lo status sociale, ecc.

Le coppie che mostrano di non tener conto di tali regole e pregiudizi, vengono considerate con diffidenza e sono spesso stigmatizzate a livello sociale.

Una persona può rendersi più attraente?

Certamente, attraverso gli ornamenti, gli abiti, i trucchi, il profumo, lo stile personale.

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Cosa è l’asessualità?

L’asessualità si riferisce a coloro che non provano attrazione sessuale per nessuno dei due sessi, sebbene possano avere un’attrazione sentimentale, o una libido non diretta..


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Perché si prova attrazione a prima vista per qualcuno?

A volte si può provare un’attrazione a prima vista per una persona, perché sembra che essa somigli al proprio ideale.  Non sempre le aspettative sono realistiche: molte donne tendono ad esempio a costruire la loro figura ideale di uomo sulla base dei romanzi rosa, mentre molti uomini si fanno aspettative di tipo sessuale sulle scene di pornografia.

Quanto tempo si impiega per valutare l’attrazione sessuale che si prova per qualcuno?

Per valutare le potenzialità di attrazione verso una determinata persona occorre solo qualche secondo, al massimo qualche minuto.

L’attrazione a prima vista è più sessuale o sentimentale?

Le persone differiscono significativamente per orientamento sessuale, intensità dell’attrazione e preferenze erotiche. Alcuni individui possono sperimentare attrazione prevalentemente sentimentale, altri sessuale, altri entrambe, in modalità variabili. Anche fattori come il ciclo vitale, lo stress e lo stato relazionale influenzano l’esperienza dell’attrazione.

Perché, sul piano clinico, è importante conoscere il tema dell’attrazione sessuale?

Perché, nella pratica clinica, questo permette di affrontare meglio tematiche come il calo del desiderio, le fantasie intrusive, la discrepanza del desiderio nella coppia e i conflitti legati all’orientamento sessuale. 

Dr. Giuliana Proietti

Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

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Sogni erotici: una radiografia

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Ecco qualche esempio:

1. Tradire con un’altra persona

Nei sogni si può fare sesso con tutti, in ogni posizione, in ogni ambientazione e poi svegliarsi al mattino avvolti nella stabilità di una relazione monogama. Tuttavia, questo sogno potrebbe indicare insoddisfazione nella relazione e desiderio di varietà, avventura, maggiori stimoli sessuali.  Sognare di tradire potrebbe essere dovuto alla propria lotta interiore con la lealtà, il senso di colpa, la vergogna e problemi della relazione.

2. Essere traditi

Questo sogno mette in evidenza dei sentimenti di insicurezza o inadeguatezza nei confronti del/della partner. Una buona ragione per riflettere e affrontare le proprie paure riguardo alla relazione.

3. Rapporto sessuale con un ex

Questi sogni sono spesso un tentativo di recuperare energia, sicurezza, rituali o aspetti importanti di se stessi che erano maggiormente presenti quando si frequentava l’ex.


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4. Fare sesso con il capo

Sono sogni abbastanza comuni, specialmente se si da molta importanza al lavoro e si vivono molte ore con capi e colleghi. Andare a letto con il capo potrebbe rappresentare il desiderio di trovare una scorciatoia per la propria aspirazione alla carriera, oppure un desiderio di completa sottomissione, per rinunciare completamente alle proprie responsabilità.

5. Fare sesso con un VIP

E’ probabile che il VIP sognato possa rappresentare un aspetto di se stessi che non si riesce ad esprimere nella vita.

6. Fare sesso in un posto avventuroso

I sogni di avere un incontro sessuale in un luogo avventuroso potrebbero essere un messaggio per vedere il sesso, se stessi e il proprio partner fuori dai luoghi consueti. Potrebbe nascondere il desiderio di aggiungere un po’ di pepe
alla propria relazione, andare oltre i confini della normale zona di comfort e imparare un nuovo modo di coinvolgersi nel rapporto.

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7. Avere rapporti con un familiare o un amico 

I sogni hanno sempre un contenuto manifesto e uno latente; quello latente è più difficile da comprendere e potrebbe non avere a che fare con il sesso. Potrebbe significare, ad esempio, un bisogno di vicinanza, di riconciliazione, di condivisione, ecc., oppure un’attrazione effettiva che crea qualche imbarazzo nella vita reale e che dunque si esprime solo nei sogni.

9. Avere problemi sessuali (incapacità di eseguire l’atto sessuale o deformità sessuali)

Questo sogno potrebbe esprimere la frustrazione per non essere in grado di affrontare la vita, o accogliere delle opportunità vantaggiose, per mancanza di fiducia in se stessi. Un altro significato potrebbe essere dovuto ai sensi di colpa.

I sogni erotici possono provocare orgasmi reali?

Si, i sogni possono provocare orgasmi fisici reali sia negli uomini, sia nelle donne.

I sogni erotici sono sempre piacevoli?

No, non tutti i sogni erotici sono piacevoli, e alcuni possono essere decisamente spiacevoli, specialmente quando evocano sentimenti di vergogna o disgusto.

Terapia di Coppia

Quale è la percentuale di sogni erotici, in media?

La ricerca ha rilevato che, in media, l’8% dei sogni ha un contenuto sessuale. Nello stesso studio, sia uomini che donne hanno riferito di raggiungere l’orgasmo in circa il 4% dei loro sogni erotici.

Cosa significano i sogni erotici ricorrenti?

A volte i sogni erotici hanno un carattere compensatorio, cioè cercano di soddisfare dei desideri non appagati nella vita reale. Quando i sogni sono ricorrenti occorre cercare di comprenderne il significato, perché possono rivelare qualcosa di importante della propria condizione attuale.

I sogni erotici hanno anche una funzione fisiologica?

Nell’uomo servono sicuramente a garantire erezioni e lubrificazione notturna, portando sangue ai genitali (ne hanno bisogno per assicurarsi il rifornimento di ossigeno).

Quante erezioni può avere un uomo durante la notte?

Un uomo può avere quattro, cinque erezioni complete. Per le donne è più difficile la misurazione, ma si ritiene che la frequenza di eccitazione sia più o meno la stessa.

Dr. Walter La Gatta



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Dr. Walter La Gatta

Dr. Walter La Gatta

Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)

Il Dr. Walter La Gatta si occupa di:

Psicoterapie individuali e di coppia
Terapie Sessuali
Tecniche di Rilassamento e Ipnosi
Disturbi d’ansia, Timidezza e Fobie sociali.

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  • 3 Apr 2019
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