Berggasse 19: casa Freud

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Sopra: Berggasse a Vienna

Nell’estate del 1891, la famiglia Freud traslocò nell’appartamento di Berggasse 19, nel IX distretto comunale di Vienna, abitazione che avrebbero abbandonato solamente nel 1938.

Berggasse è così chiamata perché scende con ripida pendenza da una strada principale, costituita da edifici del settecento tipicamente viennesi e con una bassa presenza di attività commerciali.

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L’appartamento di Freud (il n. 5) era situato in una strada ed in un quartiere molto residenziali, vicino alla innere Stadt, o città vecchia, nelle quasi immediate vicinanze dell’università, dei musei, del teatro dell’opera, del Burgtheater, dei grandi edifici governativi ed anche della Corte Imperiale (ed infatti, era un evento frequente veder passare l’Imperatore in carrozza).

L’entrata dell’edificio in cui viveva Freud era molto ampia, per consentire alle carrozze un ingresso diretto nella rimessa situata nel retro. Sulla sinistra si trovava l’abitazione del portiere, mentre sulla destra, una rampa di sei gradini, conduceva all’appartamento di tre stanze che, dal 1892 al 1908, fu lo studio di Freud. Le finestre affacciavano direttamente sul giardino posteriore, ed un’elegante rampa di gradini di pietra conduceva al piano superiore, dove Freud viveva con la famiglia.

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Ma sentiamo come Freud ricorda Berggasse 19 nella sua autobiografia: “in una casa di Vienna ho due appartamenti che sono collegati tra loro soltanto da una scala esterna. Al piano rialzato si trovano il mio ambulatorio e il mio studio, al piano superiore i locali d’abitazione. Una volta concluso a tarda ora il mio lavoro salgo le scale per recarmi nella stanza da letto”.

A quel tempo i professionisti ricevevano i pazienti a casa propria (cosa che faceva anche Freud); questo permetteva loro di lavorare tutto il giorno per sei giorni, ma in compenso potevano prendersi tre mesi di vacanze in estate.

Come si è detto, all’inizio, lo studio del Dr. Freud fu collocato all’interno della abitazione privata. In seguito però, dato che un orologiaio, che aveva il suo laboratorio al piano inferiore, lasciò libero il suo locale, Freud poté aprire un nuovo studio al piano rialzato (1896), proprio sotto la sua abitazione. Qui ricevette i suoi pazienti fino al 1908.

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Nel 1908, l’abitazione di Freud fu ristrutturata: l’appartamento di tre stanze venne ceduto, mentre venne acquisito quello della sorella Rosa al primo piano, che Freud fece congiungere al suo tramite una porta di comunicazione. Freud trasferì dunque il suo studio al numero 6, di fronte all’abitazione privata, occupando tutto il piano con un grande appartamento di 400 metri quadrati.

L’appartamento si presentava con una sala d’aspetto con finestra sul giardino, (abbastanza grande da aver potuto ospitare per alcuni anni le riunioni del mercoledi della Società di Vienna). In essa era presente un tavolo oblungo e le pareti erano ornate dalle antichità della vasta collezione di Freud. Da questa stanza si passava allo studio, che aveva una porta imbottita, coperta su ambo i lati da pesanti tendaggi, il divano per le sedute, ed una sedia di fronte alla finestra che si apriva sul giardino. Il giardino, ornato da castani, era circondato da un muro che inglobava una grotta pseudo-rinascimentale dentro alla quale era stata posta una statuetta di scarso valore, raffigurante una giovinetta con anfora.

Nella casa tutto restò invariato sino alla sua dolorosa partenza per Londra nel 1938.

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sala d'attesa FreudA sinistra: sala d’attesa

Oggi, le quindici stanze che compongono l’appartamento di Freud non sono più accessibili, ma gli ambulatori, che comprendono l’ingresso, la sala d’attesa, l’ambulatorio vero e proprio e lo studio, sono stati trasformati dalla Società Sigmund Freud in museo, nel quale sono in parte visibili mobili originali, documenti e fotografie. L’ingresso conserva ancora quasi intatta la sua atmosfera originale: nel guardaroba ci sono ancora il cappello e il bastone da passeggio. Altrettanto si può dire per la sala d’attesa (vedi foto a lato). Qui si riunì fino al 1908 la Società Psicoanalitica di Vienna. Fra le opere esposte si trovano 60 oggetti della collezione di antichità di Freud (Anna Freud li ha donati alla Società Freud) che prima erano ospitati in gran parte nello studio.

Il 6 maggio 1954, la Federazione Mondiale per la Sanità Mentale, fece affiggere, al n.19 della Berggasse, una lapide con la seguente iscrizione in tedesco: In questa casa visse e lavorò il Professor Sigmund Freud Fondatore della psicoanalisi. Dedicato dal VI Convegno annuale della Federazione Mondiale per la salute mentale, Vienna, agosto 1953.

Dott.ssa Giuliana Proietti

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Fonti :

Biografia di G. Séry via Psicoanalisi freudiana.com

Ernest Jones, Vita e opere di Freud. Gli anni della maturità 1901-1919, Il Saggiatore
(via Scienza e Psicoanalisi)

Ellenberger, La scoperta dell’inconscio, Boringhieri


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