I Social Network e il lavoro: un bene o un male?
Una lezione divulgativa sui Social Media
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
Quando sono nati i social media?
I social media sono nati nel 1997. All’epoca, solo l’1,7% della popolazione utilizzava Internet e con esso il primo sito di social media che si chiamava Six Degrees.
Al momento del suo maggiore successo, questo social contava circa 1 milione di membri. Oggi SixDegrees.com esiste ancora, ma è praticamente sconosciuto.
Quale è il sito principale, fra i social?
Il re dei social network è sicuramente Facebook, che ha accumulato quasi 2,5 miliardi di utenti. Le persone che, complessivamente, utilizzano una piattaforma di social media sono quasi 3,7 miliardi di persone, per cui si può dire che la maggior parte delle persone che nel mondo utilizzano i social hanno un profilo su Facebook.
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Dr. Giuliana Proietti
Quante ore si trascorrono sui media?
Le ultime statistiche rivelano che solo negli Stati Uniti le persone trascorrono in media due ore e tre minuti al giorno sui social media. La maggior parte del tempo viene trascorso su Facebook, con stime che vanno da 38 minuti a oltre un’ora al giorno.
Quante volte al giorno ci si collega a questi siti?
Secondo Pew Research, il 74% degli utenti adulti>di Facebook negli Stati Uniti accede almeno una volta al giorno e più della metà degli utenti visita il sito più volte al giorno.
Cosa significa questo per i datori di lavoro?
Per cominciare, significa che è più che probabile che i dipendenti trascorrano del tempo sui social media mentre sono al lavoro, su dispositivi personali o aziendali. Per un numero crescente di persone tuttavia, rimanere attivi sui social non è una perdita di tempo, ma fa parte del proprio lavoro.
Oggi, infatti, le relazioni personali e professionali si mescolano facilmente sui social media.
Il tempo trascorso sui social diminuisce la produttività dei lavoratori?
Si. Il tempo sui social media può sicuramente influire sulla produttività dei lavoratori ed è per questo che molti datori di lavoro scelgono di bloccare i social, o di attivare dei firewall.
Chiedere aiuto è il primo passo!
Può essere utile stabilire delle regole aziendali sull’uso dei social network?
Si. La ricerca mostra che i lavoratori i cui datori di lavoro hanno stabilito delle regole sull’uso dei social sul posto di lavoro trascorrono meno tempo lavorativo sui social per motivi strettamente personali.
L’uso dei social media può influire sulla propria carriera professionale?
Si. Una cosa importante da ricordare sempre, parlando di social media, è che essi non sono mai veramente privati e dunque ogni cosa che è pubblicata sui social può riflettersi, nel bene e nel male, sulla propria carriera professionale.
Inserire contenuti positivi per il proprio lavoro o riflessioni approfondite sul proprio settore, insieme ad alcuni divertenti post personali, può migliorare la propria reputazione o la propria carriera, ma altre cose vanno sicuramente evitate.
Ad esempio: è una buona idea commentare o pubblicare una propria foto sui social?
Probabilmente la risposta più indicata è no. Le persone che non riescono a separare vita personale e la vita professionale dovrebbero creare due account distinti.
Quali social usare?
E’ bene sapere che esistono vari tipi di social e che alcuni sono meglio di altri per essere utilizzati come strumenti di lavoro. Su Twitter, Facebook e LinkedIn funzionano, in genere, contenuti assai diversi.
Quali sono le regole per il buon utilizzo dei social?
Nei social poi esistono regole che delineano la buona educazione dell’utente. Esse richiedono che non si abusi degli hashtag, che non si scriva in maiuscolo (a meno che non si voglia esprimere il significato di urlare a gran voce) che non si pubblichi la stessa identica cosa su ogni piattaforma. Quest’ultima non è proprio una regola, ma è una buona pratica.
E’ un bene o un male mostrarsi molto attivi nei social?
Occorre considerare il fatto che essere troppo attivi sui social significa che non si sta facendo altro, come ad esempio lavorare.
I social possono influire sulla reputazione delle persone?
Si. La ricerca mostra che i lavoratori hanno maggiori probabilità di scoprire informazioni sui social media che peggiorano la loro opinione su un collega, piuttosto che migliorarla. Tutti hanno diritto alle proprie opinioni, ma occorre pensare molto prima di pubblicare o commentare un altro post in modo eccessivamente acceso.
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Come dovrebbero comportarsi le aziende che usano i social nei confronti dei propri dipendenti?
Le aziende dovrebbero chiaramente vietare la divulgazione di informazioni aziendali riservate o esprimere i propri sentimenti sui datori di lavoro, il capo o i collaboratori.
Se si ha la responsabilità di gestire delle persone è importante non inviare mai richieste di amicizia, anche se è gentile accettare gli inviti da parte dei dipendenti.
Dr. Giuliana Proietti
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Fonte
The Do’s And Don’ts Of Social Media Etiquette At Work, Forbes
Immagine
Pixabay
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE
La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)
mail: g.proietti@psicolinea.it
Visita anche:
www.giulianaproietti.it