Vai al contenuto
Psicolinea.it

Sito di psicologia, online dal 2001

  • About – Tutte le Info
  • Articoli
  • Terapia online
  • Contatti
  • Privacy
  • Disclaimer
  • Credits
  • Psicolinea Sitemap Page
  • Contatti
Psicolinea.it

Sito di psicologia, online dal 2001

  • Contatti
  • About – Tutte le Info
  • Articoli
  • Terapia online
  • Contatti
  • Privacy
  • Disclaimer
  • Credits
  • Psicolinea Sitemap Page

Tag Archives: Psicoanalisi

  1. Home
  2.  :: 
  3. Posts tagged "Psicoanalisi"
  4. ( Page13 )
Lou Andreas Salomè: la musa ispiratrice

Lou Andreas Salomè: la musa ispiratrice

Lou Andreas Salomè: la musa ispiratrice


Lou Andreas-Salomé (12 febbraio 1861 – 5 febbraio 1937) è stata una scrittrice, filosofa e psicoanalista russa di origine tedesca, una delle figure più intriganti e complesse del panorama intellettuale europeo tra il XIX e il XX secolo. Conosciamola meglio.

Primi Anni

Lou (forma abbreviata di Louise) nacque a San Pietroburgo il 12 Febbraio 1861, figlia del Generale Gustav von Salomé e di Louise Wilm. Il padre era originario della Francia del Sud, ma si era trasferito a San Pietroburgo a sei anni, a seguito della cacciata degli Ugonotti (protestanti francesi di fede calvinista). All’epoca della nascita di Lou era al servizio dei Romanov, che lo avevano fatto diventare un aristocratico per il suo valoroso comportamento durante l’insurrezione polacca del 1830. La madre di Lou veniva invece da una ricca famiglia di industriali dello zucchero. La coppia ebbe sei figli e Lou arrivò ultima, dopo cinque maschi: per questo era la cocca del papà. Il rapporto con la madre invece fu sempre difficile, perché la signora Louise non vedeva di buon occhio il carattere ribelle e anticonformista della figlia.

Formazione e Prime Relazioni Intellettuali

Lou, del resto, era cresciuta in un ambiente spiccatamente maschile, anticonvenzionale e intelligente: non amava i balli dell’aristocrazia russa e preferiva dedicarsi agli studi. A questi fu introdotta da Hendrik Gillot, pastore dell’ambasciata olandese a S. Pietroburgo, un intellettuale piuttosto anticonformista, soprattutto sui temi della religione. Quando Gillot si innamorò della sua giovane allieva, si rischiò lo scandalo, in quanto il pastore si era messo in testa di chiedere il divorzio alla moglie per poi sposarsi con Lou.

In seguito a questa storia e poiché Lou soffriva di tubercolosi, la signora Louise decise di andare a Zurigo, dove la figlia avrebbe potuto seguire delle lezioni presso una delle poche Università che ammetteva le donne fra gli studenti. Nel settembre 1880 dunque le due donne raggiunsero Zurigo, dove Lou intraprese lo studio della storia dell’arte e della teologia. Durò poco: infatti, le cattive condizioni di salute della ragazza spinsero madre e figlia a cercare un clima ancora più favorevole, in Italia.

Nell’inverno 1881-1882 Lou e la madre vennero in Italia. Le due donne fecero una tappa a Roma per visitare un’amica, Malwida von Meysenbug, scrittrice ed ardente rivoluzionaria, di idee molto radicali. Malwida era a sua volta amica di un filosofo allora quasi sconosciuto, Friederich Nietzsche, che nella sua casa di Sorrento aveva scritto il libro “Umano, troppo umano”.

Freudiana

GUARDA I VIDEO DI FREUDIANA SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

La relazione a tre

Quando arrivarono a Roma Lou e la madre, in casa dell’amica Malwida vi era un altro ospite, il filosofo Paul Rée, di origine ebraica, ma ateo. Rée si interessava molto di psicologia ed era un seguace di Schopenhauer. Aveva vissuto insieme a Malwida e all’amico Nietzsche mentre quest’ultimo scriveva il suo libro a Sorrento e lo aveva molto aiutato nel mettere a punto alcuni concetti. (Per questo Nietzsche gli era molto riconoscente e gli attribuiva i ‘diritti di paternità’ dell’opera).

Entrambi furono profondamente colpiti dalla ragazza russa: Rée se ne innamorò immediatamente e di lei scrisse molto all’amico Friederich Nietzsche. Anche Malwida scrisse a Nietzsche, con queste parole:

“Una fanciulla molto singolare (Rée dovrebbe avergliene scritto), la cui conoscenza, come in altri casi, io devo al mio libro, mi sembra sia giunta nel pensiero filosofico all’incirca agli stessi risultati cui è giunto Lei”

Anche Nietzsche si innamorò di Lou. Resta famosa la frase che le sussurrò al momento dell’incontro: “Da quali stelle siamo caduti per incontrarci qui?“.

I due cominciarono a conversare di filosofia e trovarono molte affinità nel modo di vedere le cose.

Scrive Nietzsche:

“La cosa più utile di quest’estate sono state le mie conversazioni con Lou. Le nostre intelligenze e i nostri gusti sono profondamente affini – e d’altra parte vi sono tanti contrasti che noi siamo l’un per l’altro i più istruttivi oggetti e soggetti di osservazione. Finora non ho conosciuto nessun altro che sapesse trarre dalle sue esperienze una tale quantità di cognizioni oggettive…. Vorrei sapere se si è mai data un’apertura filosofica come quella che esiste tra noi“.

Nel mese di Aprile le due signore russe decisero di tornare in Patria e si spostarono verso Nord. Nietzsche e Rée le raggiunsero a Milano ed insieme si diressero per una breve vacanza sul lago d’Orta. Nel pomeriggio, la signora Salomé e Rée decisero di andarsi a riposare e così Nietzsche ebbe finalmente la possibilità di restare solo con Lou. Pare che in quella occasione i due si siano scambiati un appassionato bacio sul Monte Sacro, presso il lago d’Orta. (“Ti devo il più bel sogno della mia vita” scrisse in seguito Friederich a Lou, ricordando quei momenti).

Lou era attratta dal nuovo amico, ma nello stesso tempo c’era in lui qualcosa che la respingeva. Friederich aveva 38 anni, ben 17 più della ragazza e sebbene non potesse non sapere che anche l’amico Paul era interessato a Lou, non si fece scrupolo nell’avanzare alla nobildonna russa diverse proposte di matrimonio, tutte respinte.

«Io sento in Lei altro che questi moti. Rinuncio volentieri ad ogni intimità e vicinanza, se solo posso esser certo di questo: che siamo concordi là dove le anime comuni non arrivano». Ricordando i bei momenti del lago d’Orta disse: «…quella volta a Orta avevo deciso in cuor mio di fare partecipe Lei per prima della mia intera filosofia. Ah, lei non immagina quale decisione fosse quella: credevo che non si potesse fare dono più grande. Un’impresa di lunghissima lena…».

Indubbiamente la relazione con Lou fu molto importante per lui, tanto che nel 1884 Nietzsche giunse addirittura a scrivere: «…di tutte le conoscenze che ho fatto, una delle più preziose e feconde è quella con Lou. Soltanto dopo averla frequentata sono stato maturo per il mio Zarathustra».

nietzscheCominciò dunque in questo periodo un rapporto a tre, fra Nietzsche, Rée e Lou. Lo ricorda una famosa foto in cui i due uomini tirano una carrozza guidata da Lou, che tiene in mano una frusta. Si potrebbero ipotizzare chissà quali rapporti trasgressivi fra loro: in realtà sembra vivessero tutti come fratelli, ma di più non è dato sapere, dal momento che anche nelle lettere che i tre si scambiarono non vi sono elementi che facciano immaginare nulla, al di là di una profonda amicizia. Il rapporto fra Nietzsche e la Salomé si interruppe burrascosamente dopo soli due anni dall’incontro.

Lou e Rée continuarono invece a vivere insieme a Berlino e a Vienna per altri tre anni, dopo di che, nel 1886, Lou si fidanzò con il professore di lingue orientali a Göttingen, Friedrich Carl Andreas, cui si unì in “matrimonio bianco” l’anno successivo. Lo sposo aveva 41 anni, la sposa 26. Paul Rée non riuscì mai a superare questo abbandono e nel 1901 morì tragicamente in un fiume.

Matrimonio e Vita a Berlino

Il matrimonio, non consumato, con l’orientalista tedesco fu più un’unione intellettuale che romantica, e Lou continuò a mantenere numerose amicizie e relazioni con altre figure di spicco. A Berlino, dove si stabilì con il marito, entrò in contatto con l’ambiente culturale e artistico della città.

Nel 1894 la Salomé, ormai distante affettivamente da quella tormentata relazione, pubblicò un libro su Nietzsche: Nietzsche. Una biografia Intellettuale, descrivendolo come un musicista di grande talento, un pensatore dallo spirito libero, un genio religioso e un poeta nato. Lou Salomé dunque, ancor prima di conoscere Freud e la psicoanalisi, riuscì a fornire dell’amico Nietzsche una profonda descrizione psicologica, presentandolo come un soggetto diviso, destrutturato nelle innumerevoli tonalità emotive che lo pervadevano.

In quel periodo la Salomé era molto attiva: scriveva saggi, opere di narrativa, critiche teatrali, recensioni, articoli su varie riviste. La sua intensa attività intellettuale la portava a spostarsi nelle principali città in cui ferveva lo spirito di fine secolo: Berlino, Monaco, Parigi, Vienna.

Terapia di coppia onlineINIZIA SUBITO UNA TERAPIA DI COPPIA ONLINE
CON LA DOTT.SSA GIULIANA PROIETTI
Terapia online, Individuale e di Coppia
 Tel. 347 0375949
Telefona o usa whatsapp
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

L’esperienza sessuale

In questo periodo Lou volle conoscere il sesso e l’occasione le fu data da un certo Dr. Friederich Pineles, un fisico viennese. Questa scappatella non mise tuttavia in crisi il matrimonio di lei, che continuò e durò formalmente 43 anni.

La relazione con Rainer Maria Rilke

Nel 1897 Lou conobbe il giovane poeta Rainer Maria Rilke, che aveva all’epoca solo 22 anni (lei 36). I due ebbero un intenso rapporto sentimentale e spirituale, ma nel 1901 Lou decise di chiudere la relazione perché sentiva che Rilke dipendeva troppo da lei. I due si lasciarono, ma non smisero di scriversi e rimasero legati dall’affetto (come testimoniato dalle lettere pubblicate successivamente nell’Epistolario 1897 – 1926).

Relazione con il Dr. Pineles e aborto

Nel 1902 Lou ricominciò a vedersi con il Dr. Pineles: doveva essere una storia poco impegnativa, ma dopo una vacanza con lui nel Tirolo, la Salomé si accorse di essere incinta. Il bambino tuttavia non nacque: non è chiaro se vi sia stato un aborto spontaneo o procurato, ma certamente il fatto che lei fosse una donna sposata pesò notevolmente in questa vicenda. Lou decise che non sarebbe mai diventata madre; riprese la relazione con Pineles, fece con lui altri viaggi, ma si guardò dal restare nuovamente incinta e rifiutò tutte le sue proposte di matrimonio. Alla fine Pineles la lasciò.

Incontro con Freud e la Psicoanalisi

Nel 1911 Lou aveva 50 anni: fu in questa stagione della vita che incontrò Sigmund Freud, di cui divenne confidente, amica e forse anche amante (come lei stessa confidò a Jung), oltre che amica della figlia Anna. Ciò che sappiamo con certezza è che Freud la stimava moltissimo, visto che la cita ben sette volte nella sua opera omnia, descrivendola come una delle sue migliori allieve e collaboratrici. La frequentazione del fondatore della psicoanalisi, le sue idee, la sua scienza, la coinvolsero moltissimo, soprattutto nella sua aspirazione di conoscenza profonda del proprio sé.

Nel 1911 Lou partecipò al congresso della società psicoanalitica di Vienna, dopodiché iniziò i suoi studi e la formazione sotto la direzione di Freud stesso. Gli anni successivi saranno da Lou totalmente dedicati alla psicoanalisi, sia con il lavoro terapeutico che con quello di ricerca. Scrisse diversi articoli dedicati a sessualità, desiderio e felicità raccolti nell’antologia “La materia erotica”, nei quali analizza approfonditamente il complesso edipico femminile. Nel 1931, in onore del Maestro, che compiva 75 anni, pubblicò il libro: Il mio ringraziamento a Freud.

Ultimi Anni e Morte

Dopo l’avvento del nazismo la psicoanalisi visse un momento difficile, essendo considerata ‘scienza giudea’; la Salomé continuò tuttavia ad esercitare la professione fino all’ultimo, restando accanto al marito Andreas. Il 5 Febbraio 1937, a 76 anni, morì nel sonno. Fu tumulata nella tomba del marito a Göttingen. Poco tempo dopo la Gestapo sequestrò tutte le sue pubblicazioni (12 romanzi, un saggio sui personaggi di Ibsen e gli scritti di psicoanalisi).

Opere

Lou Andreas-Salomé fu autrice di numerosi saggi, romanzi e studi psicoanalitici. Tra le sue opere più note vi sono “Friedrich Nietzsche in seinen Werken” (1894), uno studio sull’opera e la filosofia di Nietzsche, e “Rainer Maria Rilke” (1928), una biografia del poeta. Quanto al lavoro psicoanalitico, oggi esso è considerato di non altissima qualità.

Cosa ci rimane di lei

Lou Andreas-Salomé è ricordata non solo per i suoi contributi alla psicoanalisi e alla letteratura, ma anche per la sua straordinaria capacità di influenzare e ispirare alcune delle menti più brillanti del suo tempo. La sua vita e le sue opere continuano a essere una fonte di ispirazione per studiosi e appassionati di filosofia, letteratura e psicoanalisi.

Dott.ssa Giuliana Proietti

Una intervista sull'anorgasmia femminile

YouTube player

ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE


Relazione sull'Innamoramento - Festival della Coppia 2023

YouTube player


Immagine

Wikipedia

Leggi anche: l’artista e la sua musa: un rapporto particolare

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

Visita anche:
www.giulianaproietti.it

Pagina Facebook
Profilo Facebook
Instagram

www.clinicadellacoppia.it/
I Social
  • 3 Giu 2024
  • Dr. Giuliana Proietti
  • 0 Comments
Il caso Elizabeth von R

Il caso Elisabeth von R. – Studi sull’isteria

Il caso Elisabeth von R. – Studi sull’isteria

Freudiana

GUARDA I VIDEO DI FREUDIANA SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Il caso Elizabeth von R. è incluso nel libro Studi sull’isteria, pubblicati nel 1895 e scritti da Freud in collaborazione con Josef Breuer.

In questo testo vi è concentrata la matrice della psicoanalisi: vi si trovano le prime tecniche utilizzate da Freud, come l’ipnosi o l’elettroterapia, fino alle prime esplorazioni di remote esperienze dimenticate.

Breuer scrive, negli Studi sull’isteria:

“Quanto più abbiamo continuato ad occuparci di questo fenomeno -isterico- tanto più sicura è divenuta la nostra convinzione che quella scissione della coscienza… esiste in stato rudimentale in ogni isteria, e che la tendenza a tale dissociazione e quindi al manifestarsi di stati anormali della coscienza, che chiameremo congiuntamente ‘ipnoidi’ è il fenomeno basilare di tali nevrosi’.

Era infatti opinione di Breuer che le esperienze traumatiche avessero luogo in un momento in cui il paziente era in uno di questi stadi ipnotici dissociati, che dissociavano la stessa esperienza traumatica e spezzavano i suoi legami associativi con il resto dell’attività conscia: il contenuto di questo segmento dissociato non era accessibile all’introspezione conscia.

Secondo la sua concezione, i ricordi inconsci erano dunque esclusi dalla parte conscia della psiche come una stanza chiusa e isolata nella casa della psiche: tutto ciò che bisognava fare era aprire la porta che separava la camera chiusa ed essa sarebbe stata comunicante con il resto della casa. Ristabilendo i legami associativi, i ricordi perduti sarebbero stati richiamati alla mente.

Freud aveva accettato l’ipotesi degli stati ipnoidi di Breuer, ma con qualche riserva.

Il caso di Elisabeth von R. è importante perché segnò, per Freud, il definitivo abbandono delle tesi di Breuer e dell’ipnosi, con un cambiamento radicale della sua tecnica.

Trattando Elisabeth, Freud arrivò ad una ben definita formulazione del concetto di difesa. Le associazioni della paziente, in risposta alla tecnica della pressione delle mani esercitata su di lei, fecero comprendere a Freud che alla radice dei problemi della paziente vi era il conflitto fra i suoi impulsi sessuali ed i suoi timori morali. L’ipotesi dello stato ipnoide dunque, a questo punto non era più sufficiente, per Freud, per giustificare la malattia.

Clinica della Timidezza
Dal 2002 parole che curano, orientano e fanno pensare.

La nascente psicoanalisi faceva dei passi avanti verso la nozione fondamentale di conflitto e verso il bisogno di difesa dai pensieri e desideri ripugnanti, significato di fondo dell’isteria.

Il passaggio dall’ipotesi degli stati ipnoidi all’ipotesi difensiva fu molto importante: per Freud lo stato dissociato non era prodotto da uno stato ipnoide, ma da un’attività della psiche. La scissione della parte inconscia della psiche era dovuta ad un conflitto intrapsichico ed era basata su un processo psichico attivo e difensivo.

Tornando all’analogia della casa di Breuer, per Freud non si trattava tanto di aprire la porta: la porta era stata chiusa per misura difensiva e poteva essere aperta nonostante la continua difesa del paziente. In questo caso, tuttavia,  lo psicoanalista doveva affrontare una forza attiva, che teneva la porta chiusa, e tanto più cercava di aprire questa porta, tanto maggiore era la forza esercitata dalla psiche del paziente per mantenerla chiusa; più si cercava di ricordare l’esperienza traumatica, ossia di aprire la porta a forza, più ci si imbatteva in questo ostacolo, che Freud definì resistenza.

Dr. Giuliana Proietti Tel 347 0375949
Dr. Walter La Gatta   Tel 348 3314908

“Fräulein Elisabeth von R.” è lo pseudonimo che Freud dette a Ilona Weiss, una sua giovane paziente di origine ungherese: questo caso è descritto negli Studi sull’isteria (1895).

Freud trattò Elisabeth dall’autunno 1892 al Luglio 1893. Elisabeth era la terzogenita di una famiglia benestante ed aveva 24 anni quando andò a farsi curare da Freud per dei dolori alle gambe e difficoltà a camminare, problemi che la affliggevano da due anni.

Freud confermò la diagnosi di isteria che le era stata già fatta:

“Se si premeva o pizzicava la sua pelle iperalgesica ed i muscoli delle gambe, la sua faccia assumeva un’espressione peculiare, che era di piacere più che di dolore. Gridava – e non ho potuto evitare di pensare che era come se la ragazza provasse una voluttuosa sensazione di solletico. Il viso le si arrossava, tirava indietro la testa, chiudeva gli occhi e piegava il corpo all’indietro”
(1895 Studi sull’isteria – n.b. Trad. non ufficiale).

Psicolinea for open minded people

Dopo un iniziale periodo di quattro settimane durante il quale Freud aveva prescritto alla paziente sessioni di elettroterapia, passò al metodo catartico che, dice Freud, “risultò, comunque essere tra i più difficili che avessi mai intrapreso” (1895 Studi sull’isteria)

Resistendo all’ipnosi, la paziente chiudeva gli occhi, ma poteva muoversi, aprire gli occhi, sedersi. Freud passò allora alla ‘concentrazione tecnica’, la stessa che usava con un’altra paziente di quel tempo, Lucy R.

Lo psicoanalista si convinse che la ragazza nascondeva un segreto. La sua storia familiare era caratterizzata dalla malattia cardiaca e dalla morte del padre, che la ragazza adorava. La malattia alle gambe le era venuta mentre curava il padre malato, sebbene non se ne fosse resa conto fino a due anni dopo la sua morte.

In seguito le era morta una sorella incinta, che soffriva ugualmente di problemi di cuore. La ragazza, per seguire la sorella malata era entrata in contatto col cognato, con il quale aveva anche litigato violentemente. La paziente ungherese ripeteva a Freud che le confessioni che gli faceva durante la terapia non la facevano sentire meglio ed aveva nei confronti dello psicanalista un atteggiamento di sfida.

Una Conferenza sulla Paura

YouTube player

Nella primavera del 1893 il cognato venne a prendere Elisabeth nello studio di Freud e così lo psicoanalista poté intuire finalmente il ‘segreto’ della ragazza: era innamorata del cognato.

Lo psicoanalista ne parlò direttamente con la paziente, che inizialmente negava (e poi infine ammise) e poi con la madre di lei, che invece confermò questo sospetto. Il trattamento si concluse nel Luglio 1893 con una grande rabbia da parte di Elisabeth nei confronti di Freud, che aveva tradito il suo segreto.

Chiedere aiuto è il primo passo!

YouTube player

Tariffe Psicoterapia

Come andò a finire questa storia?

Elisabeth von R., secondo le rivelazioni successive di sua figlia, descrisse Freud come uno specialista di malattie mentali, giovane e con la barba, che aveva tentato di persuaderla di essere innamorata di suo cognato, anche se le cose non stavano in realtà così.

Per il resto, sostenne la figlia di Elisabeth von R., la storia raccontata da Freud negli Studi sull’isteria circa la famiglia della paziente era sostanzialmente corretta. Elisabeth, stando al racconto della figlia, si sposò ed ebbe un matrimonio felice.

Terapia di Coppia

Bibliografia citata nel testo consultato:

Ellenberger, Henri F. (1970). The discovery of the unconscious: The history and evolution of dynamic psychiatry. New York: Basic Books.
Freud, Sigmund. (1950a [1887-1902]). Extracts from the Fliess papers. SE, 1: 173-280.
Freud, Sigmund, and Breuer, Josef. (1895d). Studies on hysteria. SE, 2: 48-106.
Gay, Peter. (1988). Freud: A life for our time. London-Melbourne: Dent.

Fonte web: Answers.com
Psychoanalysis information about Case of Elisabeth von R.International Dictionary of Psychoanalysis.

Testo consultato:

Zetzel Elizabeth e Meissner W.W., Psichiatria psicoanalitica, Boringhieri

Dott.ssa Giuliana Proietti

Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti

YouTube player

 

Immagine: immagine presunta di Elizabeth von R.

Psicolinea 20+anni di attività

Leggi anche, sull’ISTERIA

Storia dell’isteria: dagli Egizi a Freud
Tutto sull’isteria, fra passato e presente
Freud: Studi sull’isteria (1905)
Il caso Elizabeth von R. – Studi sull’isteria

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

Visita anche:
www.giulianaproietti.it

Pagina Facebook
Profilo Facebook
Instagram

www.clinicadellacoppia.it/
I Social
  • 2 Set 2020
  • Dr. Giuliana Proietti
  • 0 Comments
ipnosi

Freud e Breuer dopo gli Studi sull’isteria: il falco e la gallina

Freud e Breuer dopo gli Studi sull’isteria: il falco e la gallina

Freudiana

GUARDA I VIDEO DI FREUDIANA SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Sopra : una seduta ipnotica (1887)

Sigmund Freud e Josef Breuer collaborarono per scrivere *Studi sull’isteria* nel 1895, opera pionieristica che esplorava le cause psicologiche dei sintomi isterici. Il libro introdusse l’uso della “talking cure” e gettò le basi per la psicoanalisi, sebbene le divergenze teoriche tra i due portarono infine alla fine della loro collaborazione.

Freud, nel periodo immediatamente successivo alla pubblicazione degli Studi sull’isteria, dovette affrontare momenti di depressione e fu perseguitato da emicranie.

Inoltre, cominciò a distaccarsi da Breuer, una figura per lui importante e alla quale doveva molto. Non si sa ancora bene perché i due si allontanarono, anche se si pensa che Breuer si sia mostrato reticente nell’avallare la tesi freudiana dell’origine sessuale dell’isteria.

Nulla di quanto Breuer aveva o non aveva fatto poteva spiegare la crescente ostilità di Freud nei suoi confronti.

Anni dopo, durante una passeggiata, i due si incontrarono e, mentre l’anziano Breuer fu sul punto di abbracciare il vecchio amico, Freud passò oltre senza salutare. Delle difficoltà con Breuer Freud parlava con il nuovo amico Fliess, senza sapere che di lì a poco anche questa amicizia si sarebbe interrotta.

“Ora stammi a sentire scrisse Freud a Fliess nell’ottobre del 1895. “Una notte della settimana scorsa, mentre mi stavo arrovellando… Le barriere sono crollate, si è squarciato il velo e mi è stato tutto chiaro, dai particolari delle nevrosi alle cause che determinano la coscienza. Ogni elemento trovava la sua collocazione in un meccanismo coerente, e avevo davvero l’impressione di essere di fronte ad una macchina che di lì a poco sarebbe stata in grado di funzionare da sola“.

Breuer scrisse invece ad un amico: “L’intelletto di Freud sta toccando il vertice. Io lo seguo in stupita ammirazione come una gallina guarda a un falco” (R. S. Steele, Freud and Jung: Conflicts of interpretation, Boston, Routledge and Kegan Paul, 1982 op. citata in L. Donn, Freud e Jung, Leonardo)

Dott.ssa Giuliana Proietti

PSICOTERAPIA SESSUOLOGIA ONLINE
Anche su Instagram!


ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Immagine: Tratta da Wikipedia

Una Conferenza sulla Paura

YouTube player

Clinica della Timidezza
Dal 2002 parole che curano, orientano e fanno pensare.

Leggi anche, sull’ISTERIA

Storia dell’isteria: dagli Egizi a Freud
Tutto sull’isteria, fra passato e presente
Freud: Studi sull’isteria (1905)
Il caso Elizabeth von R. – Studi sull’isteria

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

Visita anche:
www.giulianaproietti.it

Pagina Facebook
Profilo Facebook
Instagram

www.clinicadellacoppia.it/
I Social
  • 10 Mar 2007
  • Dr. Giuliana Proietti
  • 0 Comments
Tutto sull'isteria

Tutto sull’isteria, fra passato e presente

Tutto sull’isteria, fra passato e presente

Psicolinea

Terapeuti di Psicolinea:
Dr. Giuliana Proietti - Tel. 347 0375949
Dr. Walter La Gatta  -   Tel. 348 3314908

Cosa è l’isteria?

Per isteria si intende una sindrome nevrotica dal quadro clinico molto eterogeneo, caratterizzato da sintomi fisici senza base organica (cecità, paralisi, sconvolgimento emotivo). Ciò ha indotto spesso a ritenere che ‘isteria’ fosse un sinonimo di ‘simulazione’.

In termini colloquiali cosa si intende per “comportamento isterico”?

Questo termine è ancora usato colloquialmente per descrivere un comportamento eccessivamente emotivo, specialmente da parte di una donna.

Cosa significa “isteria”?

Il termine fu introdotto da Ippocrate, il quale, rifacendosi ad una teoria medica dell’età periclea, riteneva l’isteria una malattia tipicamente femminile, dovuta ad un cattivo funzionamento dell’utero (in gr. hystéra).

PSICOTERAPIA SESSUOLOGIA ONLINE
Anche su Instagram!


ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Cosa c’entrava l’utero con i disturbi psicologici femminili?

L’utero era pensato come un organo mobile che, a causa dell’astinenza sessuale ‘errava’ all’interno del corpo, premendo sugli altri organi. Questa interpretazione, attraverso Galeno (sec. II) si trasmise al Medio Evo, durante il quale le isteriche venivano sottoposte ad esorcismo.

Nei secoli successivi il termine fu mantenuto per raggruppare tutte quelle malattie che si presentavano ‘sine materia’. Solo nel Settecento fu gradualmente abbandonata la convinzione che si trattasse di una malattia soprannaturale, esclusivamente femminile.

Quando si è cominciato a definire l’isteria in termini più scientifici?

Agli inizi dell’Ottocento il neurologo J.F.F. Babinski sottolineò l’importanza delle emozioni traumatiche nella genesi della malattia, pur confermandone l’origine organica.

In seguito, un altro neurologo, J.M. Charcot escluse dall’isteria tutte quelle manifestazioni somatiche riconducibili con certezza ad alterazioni organiche, convinto che si trattasse di uno stato psichico dovuto all’autosuggestione e curabile con la persuasione.

Charcot aveva introdotto l‘isteria traumatica, per spiegare quei sintomi somatici, in particolare le paralisi, a seguito di traumi fisici.

Nel prenderla in considerazione, Freud preciserà che:

c’è un’analogia completa fra la paralisi traumatica e l’isteria comune, non traumatica’(… ) Nessuno infatti oggi mette più in dubbio che anche nel grave trauma meccanico dell’isteria traumatica non è il fattore meccanico a produrre quell’effetto, ma l’affetto di paura, il ‘trauma psichico’ (1893, Meccanismo psichico dei fenomeni isterici)

Gli studi di P. Janet individuarono nell’individuo isterico una forma di dissociazione, una tendenza, provocata dalla tensione emotiva troppo forte rispetto alle proprie capacità di difesa, a isolare gruppi di idee e di ricordi della coscienza.

Cosa pensava Freud dell’isteria?

Influenzato da Charcot, Freud si convinse della eziologia sessuale della malattia isterica, che successivamente estese anche alle altre nevrosi.

Freud usava l’ipnosi per curare l’isteria?

Inizialmente si, ma poi cambiò idea. Venuto a contatto con il caso di Anna O., una paziente isterica curata dal suo amico Josef Breuer con il metodo catartico e con il metodo ipnotico, Freud si rese conto dei gravi limiti della terapia ipnotica, che celava le resistenze psichiche, anziché evidenziarle.

Partendo da questa constatazione, con un’altra paziente isterica, Lucy R., egli elaborò il metodo delle associazioni libere in stato di veglia, per sostituire l’ipnosi.

Cosa è il metodo catartico?

Il metodo catartico è il metodo che Breuer utilizzò per curare la sua paziente Anna O., attraverso l’ipnosi.

Nello stato ipnoide la paziente riviveva la situazione patogena che aveva determinato la genesi della malattia e dava libera espressione all’emozione legata al ricordo che aveva prodotto il sintomo. In questo modo poteva guarire dal sintomo. Tale fenomeno fu chiamato anche abreazione.

Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti

YouTube player

 

Cosa è l’abreazione?

Si tratta di un termine, coniato da J. Breuer e S. Freud (1895), per indicare un processo, spontaneo o indotto, di scarica delle emozioni legate a un evento traumatico, mentre viene rievocato dal soggetto. In questo modo si evita che tale evento diventi patogeno.

Cosa sostennero Freud e Breuer a proposito dell’isteria?

Nel 1894 in Studi sull’isteria, Freud e Breuer sostennero che l’isterica soffriva essenzialmente di reminiscenze. Le reminiscenze erano ricordi che si mantenevano, a livello inconsapevole, ma erano capaci di provocare comportamenti paradossali, chiamati “sintomi“.

Freud considerava l’isteria come una sindrome medica?

No, Freud fu il primo a non considerare l’isteria come una sindrome medica. Riteneva infatti che il soggetto isterico, con i suoi sintomi, volesse sempre dire qualcosa (impossibile da dire e ancor più da vivere).

Freud considerava solo una forma di isteria?

No, anche se nel libro Studi sull’isteria diede un risalto molto maggiore all‘isteria da difesa rispetto alle altre due forme, l’isteria da ritenzione e l’isteria ipnoide.

PSICOLOGIA - SESSUOLOGIA
Come vivere bene anche se in coppiaCome vivere bene, anche se in coppia
Autori: Dr. Giuliana Proietti - Dr. Walter La Gatta
Terapie Individuali e di Coppia

Cosa sono l’isteria da ritenzione e l’isteria ipnoide?

L’isteria da ritenzione era caratterizzata dal fatto che alcuni affetti non hanno potuto essere ‘abreagiti’ per la natura del trauma, che urta o contro le condizioni sociali, o contro una difesa del soggetto stesso;

L’isteria ipnoide traeva la sua origine dagli ‘stati ipnoidi’, durante i quali il soggetto non era in grado di integrare nel proprio vissuto esperenziale le rappresentazioni che in tali stati comparivano.

Cosa è l’isteria da difesa?

L’isteria da difesa veniva esercitata dal soggetto contro rappresentazioni capaci di provocare affetti spiacevoli. (Nella ricerca eziologica è questa, sin dall’inizio, la causa preferita da Freud contro lo ‘stato ipnoide’, sostenuto, invece, da Breuer).

Questa tripartizione è durata a lungo?

No, negli anni successivi Freud eliminò presto questa tripartizione e la stessa espressione ‘isteria da difesa’, essendo ormai convinto che il conflitto difensivo contro determinate pulsioni sessuali e rappresentazioni capaci di provocare affetti spiacevoli fosse l’unico responsabile dell’isteria e di tutte le altre nevrosi.

Secondo Freud l’isteria era provocata anche dall’aver vissuto molestie sessuali da parte degli adulti?

Si. Inizialmente era convinto di questo, ma poi nel 1897 si convinse che le esperienze infantili di seduzione paterna, riferitegli dalle sue pazienti isteriche, non avevano avuto quasi mai luogo nella realtà, ma solo nell’immaginario.

Chiedere aiuto è il primo passo!

YouTube player

Tariffe Psicoterapia

Quando si parlò per la prima volta di “complesso edipico”?

Nel 1901, in rapporto al caso di Dora, una paziente affetta da ‘piccola isteria’, con sintomi di depressione, di dispnea, aforia ed emicrania, Freud enucleò il ruolo patogenetico del complesso edipico e, prendendo spunto dal teatralismo autoscenico dei soggetti isterici, sviluppò la tematica del transfert analitico ed extra-analitico.

Quale era il legame fra transfert e isteria?

L’isteria venne classificata da Freud fra le nevrosi da transfert, con punto di fissazione alla fase edipica, e con la rimozione e la dissociazione quali meccanismi di difesa caratteristici. Tra le forme di isteria meglio formulate da Freud sul piano sintomatologico ricordiamo l’isteria di conversione e l’isteria d’angoscia.

Cosa è l’isteria di conversione?

L’isteria di conversione, secondo Freud, si generava per effetto di un’innervazione somatica di un contenuto psichico rimosso, il quale sceglieva, per esprimersi, un organo piuttosto che l’altro, in funzione di un simbolismo inconscio. La cecità rappresentava, ad esempio, il rifiuto di vedere, la paralisi il rifiuto di camminare, ecc.

Nell’isteria di conversione il conflitto intrapsichico dava luogo, in assenza di alterazioni anatomiche, a sintomi somatici, registrabili sia a livello sensoriale (cecità, sordità, anestesia cutanea, iperestesia ecc.), sia a livello motorio (paralisi, contratture, convulsioni).

Relazione sull'Innamoramento - Festival della Coppia 2023

YouTube player


Cosa è l’isteria da angoscia?

Nell’isteria da angoscia, i sintomi erano costituiti da sensazioni di angoscia e da fobie relative ai più svariati oggetti esterni, in assenza di fenomeni di conversione. Così scrive Freud sull’isteria d’angoscia, poi definita fobia:

Nell’isteria d’angoscia la libido sprigionata dal materiale patogeno in virtù della rimozione, non viene convertita, ossia non viene sottratta alla sfera psichica per riapparire in una innervazione somatica, ma viene liberata sotto forma di angoscia. La formazione dei sintomi fobici trovava dunque la sua origine in un: ‘lavoro psichico inteso a legare di nuovo psichicamente l’angoscia divenuta libera’ (1908, analisi del piccolo Hans).

L’oggetto a cui l’angoscia si legava diventa un ‘oggetto fobico’. In entrambi i casi dunque, la rimozione separava l’affetto dalla rappresentazione: nella nevrosi fobica però la libido non era convertita, ma liberata sotto forma di angoscia e spostata successivamente su un oggetto: l’oggetto fobico.

Gli uomini potevano ammalarsi di isteria?

Freud riteneva che vi fossero anche uomini isterici, il che fu considerato da molti come una ‘contraddizione in termini’. Freud fu forse il primo a trattare la donna isterica come un soggetto in preda a un conflitto inconscio.

Una intervista sulla violenza domestica

YouTube player

ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

Da dove nasce, secondo Freud, il sintomo isterico?

Il sintomo isterico (come gli altri tipi di sintomi) nasce da conflitti la cui gravità è variabile: ma in tutti questi casi il desiderio è impedito, e può giungere ad esprimersi solo in questa forma, in quella formazione di compromesso qual è il sintomo.

Dato che il desiderio è proibito, esso deve trovare una modalità di espressione che non sia diretta. L’isterico, o più in generale il nevrotico, in realtà, è malato del suo desiderio di qualcosa che non può esser detto né, tanto meno, vissuto.

In psichiatria come è stata trattata l’isteria?

In psichiatria, si è cominciato a parlare di ‘personalità isterica’ quando, anche in mancanza di sintomi conversivi e fobici, erano rilevabili tratti di istrionismo, mitomania e suggestionabilità accentuata.

Quali autori si sono interessati di isteria?

  • K. Jaspers definì la personalità isterica come quella che: ‘tende ad apparire piuttosto che ad essere’ (Jaspers K., Psicopatologia generale 1913-1959, Il Pensiero Scientifico, Roma).
  • G. Jervis scrisse che: ‘i sintomi hanno la caratteristica di esprimersi in modo appariscente, ma senza un’intensa partecipazione di sofferenza da parte del soggetto.Lo spazio che separa l’isteria dalla simulazione di malattia è sottile e ambiguo: l’isteria si distingue dalla simulazione nella misura in cui il soggetto non è pienamente consapevole del significato e della reale intenzionalità del proprio comportamento’ .L’isterico è un soggetto che si trova in una situazione conflittuale, per cui da un lato ha un bisogno che deve esprimere (negarsi agli altri, protestare, ricevere affetto, aggredire) e per un altro egli non può permettersi di esprimere questo bisogno, perché sa che se lo facesse verrebbe censurato, prima che dalla società, dalle sue proprie istanze morali.Il risultato di questa situazione conflittuale è che il bisogno viene espresso in modo distorto e mascherato, spesso simbolico, come sintomo (isterico); e che il soggetto convince se stesso e gli altri che la sua volontà non c’entra per nulla. Il sintomo isterico presenta il vantaggio di essere ‘socialmente accettabile’ (in quanto sintomo di una – apparente – lesione organica); contemporaneamente permette il raggiungimento del fine proposto, che può essere la propria non disponibilità, la propria valorizzazione, l’aggressione, l’aiuto da parte di altri” (G. Jervis, Isteria, in Manuale critico di psichiatria, Feltrinelli).I due meccanismi impiegati dall’isterico sarebbero dunque l‘esibizione del disturbo e l’utilizzazione del sintomo.
  • J. P. Sartre parla dell’impersonazione, in cui l’individuo si lascia catturare da un ruolo, da un personaggio, che assume ed interpreta. L’isterico impersona il ruolo del malato, identificandosi con i suoi sintomi. Il fatto che non lo faccia consapevolmente dice che l’isterico, per mentire agli altri, è costretto a mentire a se stesso.Ma chi impersona un ruolo, non è quel personaggio, chi fa il malato non è malato. Questa distanza che l’isterico mantiene fra essere e fare, questa belle indifférence, come la chiamava Janet, non è una finzione, ma l’estremo tentativo di custodire la propria esistenza che, se dovesse coincidere irrimediabilmente con le proprie azioni, si vedrebbe ridotta a cosa e soppressa nella sua possibilità di trascendersi e di esprimersi in progetto esistenziale.

Solitamente il progetto isterico, secondo Sartre, denuncia un repertorio limitato di mezzi, una fuga da un largo settore dell’esistenza; fuga a volte necessaria in personalità che non dispongono di grandi prospettive per il futuro, per cui nel gioco della vita si trovano costrette alla semplice ‘rappresentazione di una parte’ che possa ottenere e riscuotere l’approvazione della società. (ved. Sartre J.P., L’essere e il nulla- 1943 – Il saggiatore)

Psicolinea for open minded people

In termini moderni che significato si dà alla parola “isteria”?

Oggi il termine isteria è scomparso dai libri di medicina (dal 1980 non è più nel Manuale Diagnostico e Statistico degli Psichiatri) e a nessuna persona (né maschio, né femmina) viene più diagnosticata la malattia isterica.

Cosa ne è dei sintomi una volta associati all’isteria?

I sintomi precedentemente associati all’isteria sono ora rappresentati dai disturbi dissociativi (disturbo dissociativo di identità, fuga dissociativa e disturbo da depersonalizzazione) e somatoformi (malattie fisiche non completamente spiegabili da una causa organica).

Cosa significa “isteria di massa”?

Con il termine “isteria di massa” ci si riferisce spesso a reazioni irrazionali da parte di grandi gruppi di persone.

Dr. Giuliana Proietti

Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti

YouTube player

 

Fonti principali:
AAVV Enciclopedia della Filosofia Garzanti
Umberto Galimberti, Dizionario di Psicologia, De Agostini
EMSF Rai, Intervista a Paul Laurent Assoun, Freud e l’steria

Immagine:

The circular arc – “arc de cercle”, Paul Richer, Études cliniques sur l’hystéro-épilepsie ou grand hystérie (Paris, 1885).

Dott.ssa Giuliana Proietti

Freudiana

GUARDA I VIDEO DI FREUDIANA SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Psicolinea 20+anni di attività

Leggi anche, sull’ISTERIA

Storia dell’isteria: dagli Egizi a Freud
Tutto sull’isteria, fra passato e presente
Freud: Studi sull’isteria (1905)
Il caso Elizabeth von R. – Studi sull’isteria

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

Visita anche:
www.giulianaproietti.it

Pagina Facebook
Profilo Facebook
Instagram

www.clinicadellacoppia.it/
I Social
  • 18 Feb 2020
  • Dr. Giuliana Proietti
  • 0 Comments
Freud - Studi sull’isteria (1895)

Freud – Studi sull’isteria (1895)

Freud – Studi sull’isteria (1895)

Freudiana

GUARDA I VIDEO DI FREUDIANA SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Studi sull’Isteria ( in tedesco : Studien über Hysterie ) è un libro del 1895 scritto da Sigmund Freud, fondatore della psicoanalisi, e dal medico viennese Josef Breuer, amico e consigliere di Freud, il quale già dal 1880 curava i suoi pazienti isterici attraverso l’ipnosi.

E’ uno dei testi fondanti della psicoanalisi, che hanno rivoluzionato la nostra comprensione dell’amore, del desiderio e della psiche umana.

All’epoca in cui questo libro fu pubblicato, “isteria” era un termine generale, che comprendeva diversi tipi di malattie psichiche. L’idea che sosteneva Freud era che la causa dell’isteria non fosse di origine fisiologica ma dipendesse da ricordi traumatici, in particolare episodi di violenza sessuale nella vita del paziente.

Nella prima parte del libro gli autori spiegano che i ricordi traumatici che danno origine all’isteria sono preclusi alla coscienza, in quanto troppo dolorosi. La possibilità, attraverso l’ipnosi, di mettere un paziente nella condizione di rievocare tali ricordi, e di rivivere le emozioni ad essi legate, permette la guarigione dell’isterico e la scomparsa dei suoi sintomi.

Si legge nel libro:

“Trovammo, in principio con nostra grandissima sorpresa, che i singoli sintomi isterici scomparivano subito e in modo definitivo, quando si era riusciti a ridestare con piena chiarezza il ricordo dell’evento determinante, risvegliando anche l’affetto che l’aveva accompagnato, e quando il malato descriveva l’evento nel modo più completo possibile esprimendo verbalmente il proprio affetto. Il ricordo privo di elementi affettivi è quasi sempre del tutto inefficiente; il processo psichico svoltosi in origine deve ripetersi con la maggiore vivacità possibile, deve essere riportato nello status nascendi e deve poi “essere espresso in parole”.

L’isterico, dunque, per gli autori “soffre per lo più di reminiscenze”.


Terapie online, ovunque tu sia
Dr. Giuliana Proietti - Tel. 347 0375949

La seconda sezione del libro inizia con casi di studio per dimostrare ciò che è stato affermato nella prima parte. Il primo caso di studio riguarda una paziente di Breuer di nome Anna O, la paziente che coniò il termine “talking cure”

Per quanto riguarda i casi trattati da Freud, è importante notare che già da questo primo periodo della psicoanalisi Freud aveva iniziato a dubitare dell’efficacia dell’ipnosi, mentre Breuer  non era d’accordo con Freud sul ruolo della sessualità degli individui nel loro sviluppo mentale.

Studi sull'isteriaSubito dopo questo libro i due autori interruppero l’amicizia e la frequentazione. In effetti, in uno dei casi riportati, quello di Miss Lucy R., la paziente viene curata senza l’uso dell’ipnosi.

Il caso di Katharina mostra invece le prime convinzioni di Freud sul fatto che i traumi isterici sono, nella maggior parte dei casi, di origine sessuale. Il caso di Fraulein Elisabeth von R. riguarda una paziente che esprimeva il suo trauma mentale attraverso una paralisi delle gambe. Consentendo alla paziente di ricordare l’incidente traumatico, Elisabeth riuscì a recuperare l’uso delle gambe. La paziente venne curata con il metodo della pressione. Emmy von N  è la paziente che suggerì a Freud “in modo decisamente secco” di non interromperla con continue domande e di lasciarla parlare liberamente.

La parte finale del libro si conclude con un’analisi più dettagliata delle idee presentate nella sezione iniziale.

Terapia di coppia onlineINIZIA SUBITO UNA TERAPIA DI COPPIA ONLINE
CON LA DOTT.SSA GIULIANA PROIETTI
Terapia online, Individuale e di Coppia
 Tel. 347 0375949
Telefona o usa whatsapp
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE

“Sarà un grande guadagno – scrisse Freud nell’ultimo capitolo – se riusciremo a trasformare la disperazione isterica in comune infelicità”.

Lo scritto di Breuer e Freud suscitò molto interesse ed ebbe recensioni favorevoli in molte riviste neurologiche. In un certo senso, è qui che nacque la moderna psicologia.

Dott.ssa Giuliana Proietti

Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti

YouTube player

 

Psicolinea 20+anni di attività

Leggi anche, sull’ISTERIA

Storia dell’isteria: dagli Egizi a Freud
Tutto sull’isteria, fra passato e presente
Freud: Studi sull’isteria (1905)
Il caso Elizabeth von R. – Studi sull’isteria

Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE

La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

  • Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
  • Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)

mail: g.proietti@psicolinea.it

Visita anche:
www.giulianaproietti.it

Pagina Facebook
Profilo Facebook
Instagram

www.clinicadellacoppia.it/
I Social
  • 6 Ago 2020
  • Dr. Giuliana Proietti
  • 0 Comments

Paginazione degli articoli

1 … 12 13 14 … 43
Scrivici

psicolinea@psicolinea.it

Terapie Online

Lun-Ven: 08.00 - 20.00

Hai domande?

Contattaci

Ultimi Articoli
  • Antoine de Saint-Exupery: una biografia
  • Riconosci i tuoi desideri sessuali? Test
  • Le posizioni dell’amore: dal Kamasutra a oggi
  • La scala Kinsey: la sessualità oltre il binarismo
  • Ortoressia, l’ossessione per i cibi sani
Categorie
Archivi
Su Psicolinea si parla di
Ansia e Stress Arte Libri e Opere creative Coppie e Relazioni di coppia Depressione Donne Emozioni e Sentimenti Famiglie e Relazioni Familiari Gravidanza e Parto Infanzia e Adolescenza Intelligenza Lavoro LGBT Politiche e Politiche Sociali Psichiatria Psicoanalisi Psicoterapie Relazioni Sociali Religioni Rete e Nuove Tecnologie Terapie e Tecniche Uomini
Clinica della Coppia
Clinica della Coppia
Clinica della Timidezza
Copyright © 2025. Psicolinea.it
Cookies
Anche Psicolinea usa i cookies di terze parti (Facebook e altri social). Se non sei d’accordo all’utilizzo dei cookie, non premere il pulsante "accetta": in questo modo i cookie presenti sul nostro sito non vengono installati nel tuo dispositivo elettronico (PC, tablet,ecc.). Si precisa tuttavia che in caso di disattivazione dei cookie non sono garantite tutte le funzionalità del sistema. Cookie settingsAccetta
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities...
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA